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IL TELETRASPORTO E' UN PO' PIU' VICINO
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Autore:  nemesis-gt [ 21/04/2011, 18:09 ]
Oggetto del messaggio:  IL TELETRASPORTO E' UN PO' PIU' VICINO

Era già successo che alcuni scienziati fossero riusciti a teletrasportare semplici particelle di luce (vedi Galileo), ma stavolta, nel dipartimento di Fisica applicata dell'Università di Tokyo e nel Center for Quantum Computation and Communication Technology di Canberra, sono riusciti a fare anche di più: hanno creato un dispositivo capace di teletrasportare particelle più complesse, che si trovano in stati quantistici chiamati stati del gatto di Schrödinger. Lo studio si è guadagnato la pubblicazione su Science.

Il gatto di Schrödinger è il protagonista di un famoso esperimento mentale che l'omonimo scienziato austriaco usò nel 1935 per spiegare uno dei principi fondamentali della meccanica quantistica, ovvero che le proprietà della materia non sono fissate finché non le si misura. Schrödinger chiedeva di immaginare un felino chiuso in una scatola di acciaio nella quale fosse inserita una sostanza radioattiva. In un qualsiasi momento, quest'ultima poteva decadere e rilasciare un veleno mortale per il gatto o meno, con identica probabilità. Dunque, dopo un dato periodo di tempo, vi era il 50 per cento di probabilità che l'animale fosse venuto a contatto con la sostanza tossica e che fosse morto, e il 50 per cento che il veleno non si fosse mai prodotto, e che quindi il felino fosse ancora vivo e vegeto. Secondo la meccanica quantistica, finché non si apre la scatola, il felino si trova in due stati sovrapposti, cioè non è né vivo né morto: è solo l'osservazione diretta che gli attribuisce uno stato determinato.
Allo stesso modo, la luce che si trova in uno "stato del gatto di Schrödinger" è descritta da funzioni d'onda che possono avere fasi opposte nello stesso istante. Fasci di luce di questo tipo sono stati costruiti in laboratorio attraverso vere e proprie procedure di ingegneria quantistica, lavorando ad alte energie e usando tecniche dai nomi complicatissimi (photon subtraction, homodyne detection, squeezing). I fisici giapponesi e australiani hanno sottratto singoli fotoni da raggi di luce, rilevato e modulato frequenze, minimizzato l'incertezza su posizione e impulso delle radiazioni. Hanno poi collegato i piccoli pacchetti di luce così ottenuti a coppie di particelle quantistiche dette entangled, legate tra loro in modo così stretto che anche quando vengono separate e poste a grande distanza riescono a comunicare tra loro istantaneamente. In queste coppie di particelle, qualsiasi sia il valore di una data proprietà assunto da una delle due, viene influenzato immediatamente anche il valore corrispondente dell'altra (comprese le informazioni relative ai pacchetti di radiazione luminosa).

Gli scienziati, dopo aver distrutto una delle due particelle e la luce a essa collegata, riuscivano dunque a dedurre dall'altra le informazioni necessarie per ricostruire, a distanza, la radiazione nella configurazione esatta. In questo modo i team di ricerca hanno potuto trasferire informazione quantistica da una parte all'altra dell'oceano: in altre parole, la luce è stata distrutta in un laboratorio e ricreata nell'altro, senza essere modificata nel procedimento.

Chiaramente è ben lontano il momento in cui si potrà teletrasportare da una struttura a un'altra un vero gatto, o meglio ancora un essere umano, ma questo tipo di studio è già oggi utile per la costruzione di computer quantistici, molto più potenti e dunque veloci dei Pc attualmente disponibili

http://www.antikitera.net/news.asp?id=10359&T=3

http://www.galileonet.it/articles/4dabf ... 2ac1000002

Autore:  Aztlan [ 21/04/2011, 18:42 ]
Oggetto del messaggio: 

Eccellente report nemesis.


Anche se magari non sempre precisissimo - ad esempio:

Cita:
uno dei principi fondamentali della meccanica quantistica, ovvero che le proprietà della materia non sono fissate finché non le si misura.


NO, non della materia, ma delle sole particelle quantistiche, come appunto i fotoni dell' esperimento, che sono appunto quanti di luce.


Comunque questo articolo riporta una buona notizia sui passi avanti fatti in questo campo, che per essere compreso necessita di conoscenze di base sulla meccanica quantistica: i fenomeni di entanglement quantistico, cui accennato nell' articolo come quelli di ubiquità quantistica etc e altri non citati sono decisamente ardui da comprendere per "l' uomo della strada".

Per coloro che si avvicinano da poco a questi temi, consiglio un ottimo articolo di Focus di qualche tempo fa, che dovrebbe essere online sul sito stesso, con un approfondimento dedicato proprio ai "non addetti ai lavori" semplice da consultare.

E utile per chiarire molti equivoci che sono duri a morire....


Saluti,

Aztlan

PS: Quello del Gatto di Shroedinger è appunto un celebre Paradosso.

Autore:  tommaso [ 21/04/2011, 21:55 ]
Oggetto del messaggio: 

Giova ricordare che quando come in questo caso si parla di teletrasporto quantistico ci si riferisce esclusivamente all'informazione che corrisponde alla polarizzazione dei fotoni entagled che in seguito a misurazione cambiano spin istantaneamente anche se sono separati da grande distanza.
Quindi in un sistema chiuso se un fotone avrà spin +1 l'altro anche se posto su proxima centauri avrà spin -1 e tutto ciò apre scenari favolosi (in campo crittografico e per la computazione quantistica per adesso)ma il teletrasporto alla star trek inteso come mat demat di un oggetto è tutt'altra cosa...

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