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Un simulatore quantistico per risolvere problemi '

08/06/2011, 13:45

Un prototipo di simulatore che replica la struttura del grafene apre la strada a una nuova classe di nano-dispositivi per studiare il mondo quantistico


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Lo studio di molti fenomeni quantistici si scontra spesso con la difficoltà di realizzare una sperimentazione diretta, per questo i fisici cercano di realizzare strutture artificiali che siano controllati e manipolati in laboratorio, ma che siano tali da simulare con precisione i comportamenti quantistici della materia. Questi modelli prendono il nome di simulatori quantistici.

"Fenomeni come la superconduttività ad alta temperatura, certi tipi di ferromagnetismo e stati 'esotici' della materia come i liquidi di spin, sono l'effetto delle mutue interazioni quantistiche tra gli elettroni", spiega Marco Polini, del laboratorio Nest dell'Istituto di nanoscienze del CNR (Nano-Cnr) . "Calcolare in modo esatto il comportamento di tali sistemi complessi è un compito impossibile anche per i più potenti e dedicati computer. I simulatori quantistici permettono di aggirare il problema, imitando il sistema quantistico 'incalcolabile' con uno artificiale e controllabile che ne riproduce la dinamica".

Anche la realizzazione di questi simulatori è peraltro un'impresa estremamente complessa e spesso richiede il ricorso alle prestazioni dei più potenti acceleratori di particelle. Ora un gruppo internazionale di fisici - costituito fra l'altro da Vittorio Pellegrini e Marco Polini del laboratorio Nest di Nano-Cnr e della Scuola normale superiore di Pisa, e da Aron Pinczuk di Columbia University - sono riusciti a mettere a punto un simulatore che rappresenta il primo passo verso la realizzazione di una nuova classe di simulatori quantistici a stato solido.

Come spiegano in un articolo pubblicato su Science, il nuovo simulatore è costituito da un cristallo semiconduttore: al cuore del dispositivo vi è in particolare un reticolo esagonale, modellato con precisione nanometrica sulla superficie del semiconduttore, che riproduce la struttura esagonale del reticolo del grafene.

"La simulazione quantistica basata su reticoli artificiali di semiconduttore è un campo al crocevia tra fisica quantistica e tecnologie innovative", commenta Aron Pinczuk. "Le frontiere della fisica quantistica sono sempre state esplorate con enormi acceleratori, noi invece usiamo le più avanzate tecniche di nanolavorazione dei semiconduttori e esploriamo le 'stranezze quantistiche' della materia in un nanoguscio".

Il simulatore messo a punto dai ricercatori è costituito da un reticolo esagonale modellato sulla superficie di un cristallo di arseniuro di gallio con tecniche di nanofabbricazione. La struttura a esagoni del reticolo replica quella del grafene, materiale in cui gli elettroni hanno comportamenti speciali grazie proprio alla geometria del reticolo cristallino. Mediante la capacità di modificare a piacimento alcuni parametri chiave come il passo del reticolo artificiale, i ricercatori sono in grado di studiare il comportamento degli elettroni in condizioni analoghe a quelle del grafene ma controllabili.

"Il prototipo è stato testato con un 'primo run' che ha generato un singolare stato quantistico. I primi dati raccolti sono promettenti e dimostrano le potenzialità del nostro dispositivo. La fase successiva di questo studio è sviluppare ulteriormente il dispositivo", afferma Vittorio Pellegrini. "Confidiamo nella possibilità di creare le condizioni per esplorare nuovi stati quantistici che potrebbero, in futuro, portare a dispositivi ancora più avanzati e ad applicazioni, per esempio, nel campo dell'elaborazione avanzata d'informazione o nella crittografia". (gg)

Fonte:http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/titolo/1348215

08/06/2011, 15:33

Il mio professore di Reti di Telecomunicazioni sta mettendo sù un laboratorio universitario di Nanotecnologia, e nano-comunicazione più nello specifico, e io e altri due ragazzi siamo stati i selezionati per fare delle prime ricerche iniziali, anche se poi da 3 mesi di sto laboratorio non si sa più niente [:D]
Comunque quello che abbiamo trovato era proprio che non esistevano simulatori appropriati e quindi il tutto o era totalmente teorico o doveva essere davvero fabbricato e sperimentato, non c'erano vie di mezzo. Ovviamente visti i costi per noi era impossibile fabbricare qualcosa, ma con questi strumenti sarebbe un gran passo avanti! Anche se costeranno un botto di certo.
Ultima modifica di DarthEnoch il 08/06/2011, 15:34, modificato 1 volta in totale.
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