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 Oggetto del messaggio: Evoluzione, mutamenti e DNA
MessaggioInviato: 20/06/2011, 19:36 
L'EVOLUZIONE



In biologia, con il termine evoluzione, si intende il progressivo ed ininterrotto accumularsi di modificazioni successive, fino a manifestare, in un arco di tempo sufficientemente ampio, significativi cambiamenti negli organismi viventi.
Questo processo si basa sulla trasmissione del patrimonio genico di un individuo alla sua progenie e sull'interferenza in essa frapposta dalle mutazioni casuali. Sebbene i cambiamenti tra una generazione e l'altra siano generalmente piccoli, il loro accumularsi nel tempo può portare un cambiamento sostanziale nella popolazione, attraverso i fenomeni di selezione naturale e deriva genetica, fino all'emergenza di nuove specie.
Le affinità morfologiche e biochimiche tra diverse specie e le evidenze paleontologiche suggeriscono che tutti gli organismi derivino, attraverso un processo di divergenza, da progenitori ancestrali comuni.
La teoria dell'evoluzione delle specie è uno dei pilastri della biologia moderna. Nelle sue linee essenziali, è riconducibile all'opera di Charles Darwin, che vide nella selezione naturale il motore fondamentale dell'evoluzione della vita sulla Terra.
Ha trovato un primo riscontro nelle leggi di Mendel sull'ereditarietà dei caratteri nel secolo XIX, e poi, nel XX, con la scoperta del DNA e della sua variabilità.
Se i princìpi generali della teoria dell'evoluzione sono consolidati presso la comunità scientifica, aspetti secondari della teoria sono tutt'oggi ampiamente dibattuti, e costituiscono un campo di ricerca estremamente vitale.
La definizione del concetto di evoluzione ha costituito una vera e propria rivoluzione nel pensiero scientifico in biologia, e ha ispirato numerose teorie e modelli in altri settori della conoscenza.
Un errore concettuale comune può essere il considerare l'evoluzione un processo di "miglioramento" delle specie o di semplice aumento della complessità degli organismi o ancora più semplicemente nella capacità di "uscire vincente" dal processo di selezione naturale. Ciò che in realtà mutazione e selezione producono è adattamento all'habitat e quindi, in tal senso, può comportare anche "perdita" di caratteri e di funzionalità e una semplificazione. L'insieme delle condizioni ambientali e delle relazioni con le altre specie sussistenti ad un dato momento costituisce l'habitat ed esso è, al contempo, una fonte di selezione e il terreno in cui si esplicano gli adattamenti in essere. Un troppo rapido cambiamento delle medesime condizioni, quindi, può giungere a causare l'estinzione di popolazioni evolute nel senso di una forte specializzazione.

Storia
Sin da prima che Charles Darwin, il "padre" del moderno concetto di evoluzione biologica, pubblicasse la prima edizione de L'origine delle specie, le posizioni degli studiosi erano divise in due grandi correnti di pensiero che vedevano, da un lato, una natura dinamica ed in continuo cambiamento, dall'altro una natura sostanzialmente immutabile.
Della prima corrente facevano parte scienziati e filosofi vicini all'Illuminismo francese, come Maupertuis, Buffon, La Mettrie, che rielaboravano il meccanismo di eliminazione dei viventi malformati proposto da Lucrezio nel De rerum natura ed ipotizzavano una derivazione delle specie le une dalle altre. Tuttavia, l'interpretazione di tali teorie come veri e proprî preannunci di evoluzionismo è discussa.
In ogni modo, ancora alla fine del 1700 la teoria predominante era quella della fissità, dello scienziato Linneo, che definiva le varie specie come entità create una volta per tutte e incapaci di modificarsi o capaci entro ben determinati limiti. Tali concetti si ispiravano al concetto gerarchico della scala naturae, medievale, ma con radici profonde nella Genesi biblica, nella filosofia aristotelica e platonica e nei pitagorici come Timeo di Locri.
Su questo tema oggi il mondo scientifico non è più diviso: le scoperte di Mendel e Morgan nel campo della genetica, i progressi della paleontologia e della biogeografia hanno conferito validità scientifica alla teoria dell'evoluzione delle specie.
Il dibattito si è così spostato su un altro tema: ci si interroga sulle modalità e le dinamiche dell'evoluzione e quindi sulle teorie che la possono spiegare.
Oggi sappiamo che l'evoluzione delle specie è avvenuta in seguito a trasformazioni, selezionate poi dall'ambiente; per arrivare a questa affermazione ci sono voluti molti anni.
All'inizio del XIX secolo iniziarono a sorgere, negli studiosi di Scienze Naturali i primi dubbi concreti: negli strati rocciosi più antichi infatti mancano totalmente tracce (fossili) degli esseri attualmente viventi e se ne rinvengono altre appartenenti ad organismi attualmente non esistenti. Nel 1809, il naturalista Lamarck presentò per primo una teoria evoluzionista (detta lamarckismo) secondo cui gli organismi viventi si modificherebbero gradualmente nel tempo adattandosi all'ambiente: l'uso o il non uso di determinati organi porterebbe con il tempo ad un loro potenziamento o ad un'atrofia. Tale ipotesi implica quello che oggi viene considerato l'errore di fondo: l'ereditabilità dei caratteri acquisiti (esempio: un culturista non avrà necessariamente figli muscolosi; la muscolosità del culturista è infatti una manifestazione fenotipica, cioè morfologica, derivante dall'interazione dello sportivo con l'ambiente, il continuo sollevare pesi; ma il particolare sviluppo muscolare non è dettato dal suo patrimonio genetico, il genotipo).
Lamarck trovò opposizione in Georges L. Chretien Cuvier, il quale aveva elaborato la 'teoria delle catastrofi naturali' secondo la quale la maggior parte degli organismi viventi nel passato sarebbero stati spazzati via da numerosi cataclismi e il mondo infatti sarebbe stato ripopolato dalle specie sopravvissute.
Dopo cinquant'anni Darwin formulò una nuova teoria evoluzionista; il noto naturalista, durante il suo viaggio giovanile sul brigantino Beagle, fu colpito dalla variabilità delle forme viventi che aveva avuto modo di osservare nei loro ambienti naturali intorno al mondo. Riflettendo sugli appunti di viaggio e traendo spunto dagli scritti dell'economista Thomas Malthus, Darwin si convinse che la "lotta per la vita" fosse uno dei motori principali dell'evoluzione intuendo il ruolo selettivo dell'ambiente sulle specie viventi. L'ambiente, infatti, non può essere la causa primaria nel processo di evoluzione (come invece sostenuto nella teoria di Lamarck) in quanto tale ruolo è giocato dalle mutazioni genetiche, in gran parte casuali. L'ambiente entra in azione in un secondo momento, nella determinazione del vantaggio o svantaggio riproduttivo che quelle mutazioni danno alla specie mutata, in poche parole, al loro migliore o peggiore adattamento (fitness in inglese).
I principali meccanismi che partecipano in queste situazioni sono:
- meccanismi genetici
- meccanismi ecologici

Neodarwinismo: la sintesi moderna
La moderna teoria dell'evoluzione (detta anche sintesi moderna o neodarwinismo) è basata sulla teoria di Charles Darwin, che postulava l'evoluzione delle specie attraverso la selezione naturale, combinata con la teoria di Gregor Mendel sulla ereditarietà biologica. Altre personalità che hanno contribuito in modo importante allo sviluppo della sintesi moderna sono: Ronald Fisher, Theodosius Dobzhansky, J.B.S. Haldane, Sewall Wright, Julian Sorell Huxley, Ernst Mayr, George Gaylord Simpson e Motoo Kimura.

Rapporti filogenetici
La maggior parte dei biologi sostiene la tesi della discendenza comune: cioè che tutta la vita presente sulla Terra discenda da un comune antenato. Questa conclusione si basa sul fatto che molte caratteristiche degli organismi viventi, come il codice genetico, in apparenza arbitrari, sono invece condivisi da tutti gli organismi anche se qualcuno ha ipotizzato origini multiple della vita.
I rapporti di discendenza comune tra specie o gruppi di ordine superiore si dicono rapporti filogenetici, e il processo di differenziazione della vita si chiama filogenesi. La paleontologia dà prove consistenti di tali processi.
Organi con strutture interne radicalmente diverse possono avere una somiglianza superficiale e avere funzioni simili: si dicono allora analoghi. Esempi di organi analoghi sono le ali degli insetti e degli uccelli. Gli organi analoghi dimostrano che esistono molteplici modi per risolvere problemi di funzionalità. Nello stesso tempo esistono organi con struttura interna simile ma che servono a funzioni radicalmente diverse (organi omologhi).
Confrontando organi omologhi di organismi dello stesso phylum, ad esempio gli arti di diversi Tetrapodi, si nota che presentano una struttura di base comune anche quando svolgono funzioni diverse, come la mano umana, l'ala di un uccello e la zampa anteriore di una lucertola. Poiché la somiglianza strutturale non risponde a necessità funzionali, la spiegazione più ragionevole è che tali strutture derivino da quella del comune progenitore. Inoltre, considerando gli organi vestigiali, risulta difficile ammettere che siano comparsi fin dall'inizio come organi inutili, mentre se si ammette che avessero una funzione in una specie progenitrice la loro esistenza risulta comprensibile.
La mutazione (termine introdotto all'inizio del Novecento) consiste nella comparsa improvvisa, casuale ed ereditabile nelle future generazioni, di caratteristiche non possedute da antenati degli individui che le presentano. La ricombinazione genetica, che permette di creare nuove combinazioni di caratteristiche ereditarie, può aver luogo sia durante la meiosi (riproduzione sessuata) sia per trasferimento di materiale genetico da una cellula all'altra (coniugazione o trasformazione batterica).
Con cladismo si intende la ramificazione evolutiva già figurata da Darwin nell'Origine della specie del 1859. Attualmente fonda la classificazione sulla prospettiva filogenetica. La paleontologia aiuta a comprendere con numerosi esempi come una specie madre possa dare origine a due o più specie figlie, per ramificazione dicotomica, utilizzando la distinzione fra caratteri primitivi e innovativi.

Sopravvivenza differenziata dalle caratteristiche
Con questo termine si intende quali caratteristiche sono presenti in una popolazione e se la frequenza di presenza aumenta o diminuisce (anche fino alla totale scomparsa). Due processi fondamentali determinano la sopravvivenza di caratteristiche: la selezione naturale e la deriva genetica.

Selezione naturale
La selezione naturale è il fenomeno per cui organismi della stessa specie con caratteristiche differenti ottengono, in un dato ambiente, un diverso successo riproduttivo; di conseguenza, le caratteristiche che tendono ad avvantaggiare la riproduzione diventano più frequenti di generazione in generazione. Si ha selezione perché gli individui hanno diversa capacità di utilizzare le risorse dell'ambiente e di sfuggire a pericoli presenti (come predatori e avversità climatiche); infatti le risorse a disposizione sono limitate, e ogni popolazione tende ad incrementare la sua consistenza in progressione geometrica, per cui i cospecifici competono per le risorse (non solo alimentari).
È importante notare che mutazione e selezione, prese singolarmente, non possono produrre un'evoluzione significativa.
La prima, infatti, non farebbe che rendere le popolazioni sempre più eterogenee. Inoltre, per il suo carattere casuale, nella maggior parte dei casi essa è neutrale, oppure nociva, per la capacità dell'individuo che la esibisce di sopravvivere e/o riprodursi.
La selezione, dal canto suo, non può introdurre nella popolazione nessuna nuova caratteristica: tende anzi ad uniformare le proprietà della specie.
Solo grazie a sempre nuove mutazioni la selezione ha la possibilità di eliminare quelle dannose e propagare quelle (poche) vantaggiose. L'evoluzione è quindi il risultato dell'azione della selezione naturale sulla variabilità genetica creata dalle mutazioni (casuali, ovvero indipendenti dalle caratteristiche ambientali). L'azione della selezione naturale e delle mutazioni viene analizzata quantitativamente dalla genetica delle popolazioni.
È anche importante sottolineare che la selezione è controllata dall'ambiente, che varia nello spazio e nel tempo e comprende anche gli altri organismi.
Le mutazioni forniscono perciò il meccanismo che permette alla vita di perpetuarsi. Infatti gli ambienti sono in continuo cambiamento e le specie scomparirebbero se non fossero in grado di sviluppare adattamenti che permettono di sopravvivere e riprodursi nell'ambiente mutato.

Deriva genetica
La deriva genetica è la variazione, dovuta al caso, delle frequenze geniche in una piccola popolazione. Nelle piccole popolazioni derivanti da una più vasta è anche importante l'"effetto del fondatore", per cui esse possono avere casualmente frequenze geniche significativamente diverse da quelle della popolazione originaria.
Grazie a questi due fenomeni piccole popolazioni possono "sperimentare" combinazioni genetiche improbabili in quelle grandi.

La speciazione
Affinché specie oggi distinte possano discendere da un progenitore comune è necessario che le specie in qualche modo "si riproducano". Ciò richiede che una parte della specie subisca un'evoluzione divergente dal resto, in modo che ad un certo punto si siano accumulate tante variazioni da poterla considerare una specie distinta.
Ogni specie (a meno che non sia in via di estinzione o residuale) è formata da più popolazioni mendeliane. Esse non coincidono con le popolazioni ecologiche e sono definite come parti della specie al cui interno si ha un'ampia possibilità di incrocio. La speciazione è possibile quando tra popolazioni o gruppi di popolazioni si instaura un isolamento riproduttivo, ossia vi è uno scambio genetico pressoché nullo.
Se si realizza l'isolamento per un tempo abbastanza lungo, è impossibile che per puro caso si abbia la stessa evoluzione nelle due parti della specie. La divergenza evolutiva è ancor più marcata se i due gruppi vivono in ambienti diversi poiché la selezione agisce su di loro in modo diverso.

Speciazione allopatrica
La speciazione allopatrica avviene quando l'evoluzione di parti diverse della specie madre avviene in territori diversi. È necessario che l'areale della specie sia discontinuo, ossia che sia diviso in porzioni disgiunte, separate da zone in cui la specie non può vivere. Si ha quindi un isolamento geografico.
Più che l'isolamento geografico, il meccanismo di speciazione allopatrica sembra principalmente legato all'isolamento periferico: in seno ad una piccola subpopolazione, vivente ai margini dell'areale della specie in condizioni non ottimali, avviene la rapida differenziazione evolutiva e segregazione di una nuova specie in seguito al limitato scambio genetico con la popolazione principale.

Speciazione simpatrica
Si ha speciazione simpatrica quando due popolazioni si evolvono separatamente pur vivendo nello stesso territorio. L'isolamento riproduttivo senza separazione geografica si può avere in due modi.

- L'isolamento ecologico è dovuto al fatto che le popolazioni occupano nicchie ecologiche differenti. Un esempio classico sono i fringuelli delle Galápagos, che han dato origine a specie diverse per alimentazione. Questo esempio non è ritenuto corretto dalla totalità degli ambienti scientifici, infatti, si potrebbe obiettare che la distanza tra le isole è una sorta di separazione geografica (quindi rientrerebbe nella categoria della speciazione allopatrica).

- L'isolamento genetico è causato da riarrangiamenti cromosomici stabilizzatisi in un piccolo gruppo, che non si può più incrociare con i cospecifici pur avendo inizialmente lo stesso fenotipo (criptospecie).

Prove
Oggi l'evoluzione è considerata dai biologi un "fatto" supportato da una mole impressionante di prove di varia natura.
Si tratta, perlomeno sino ad oggi, della migliore spiegazione scientifica della diversità dei viventi.

Prove paleontologiche
I dati della paleontologia mostrano non solo che gli organismi fossili erano diversi da quelli attuali, ma anche che man mano che andiamo indietro nel tempo le differenze con gli organismi viventi sono maggiori.
Ad esempio, fossili abbastanza recenti possono essere attribuiti generalmente a generi attuali, mentre quelli man mano più antichi sono sempre più diversi e sono attribuibili ad altri generi; permangono talora caratteristiche di base, per cui possono essere spesso attribuiti agli stessi gruppi tassonomici di ordine elevato attuali.
Ciò si accorda bene con l'ipotesi generale, che, arretrando nel tempo, ci si avvicina alla radice dell'albero filogenetico.
La paleontologia fornisce prove concrete dell'evoluzione, quando i fossili sono trovati nelle successioni stratigrafiche sedimentarie in abbondanza, laddove è rispettato il principio fondamentale geologico della sovrapposizione. I fossili dentro le rocce sedimentarie marine sono diffusi in tutte le parti del mondo e permettono indagini stratigrafiche molto dettagliate.
Anche il ritrovamento di numerose forme transizionali fossili ha portato una sostanziale conferma alla spiegazione evolutiva della diversità dei viventi. Un esempio particolarmente calzante di questi particolari fossili è l'Archaeopteryx lithographica, forma transizionale tra uccelli e "rettili", il cui primo fossile completo, in cui perfino le penne si erano fossilizzate, fu ritrovato solo un anno dopo la pubblicazione de L'origine delle specie.

Prove biogeografiche
La distribuzione geografica delle specie viventi, anche alla luce delle conoscenze sulla deriva dei continenti, ben si accorda con l'evoluzione organica. L'enorme varietà di adattamenti dei marsupiali australiani, ad esempio, può essere spiegata col fatto che la separazione dell'Australia dagli altri continenti precede la comparsa degli "euplacentati", e quindi i marsupiali terrestri australiani hanno potuto adattarsi a nicchie ecologiche in cui non dovevano competere con altri ordini di mammiferi.
Anche la sviluppo di grossi uccelli non volatori in grandi isole porta alle medesime conclusioni. Infatti, visto che esse erano già separate dai continenti alla comparsa degli animali omeotermi, solo gli uccelli hanno potuto raggiungerle ed occupare nicchie terrestri solitamente occupate da mammiferi.
Alle prove biogeografiche si possono aggiungere quelle paleobiogeografiche. La paleobiogeografia si occupa della posizione paleogeografica dei fossili, a partire da quella geografica attuale. L'argomento ha enorme importanza quando i fossili sono molto antichi (per es. quelli del Paleozoico e del Mesozoico), e talora danno indizi di speciazione allopatrica per migrazione. Tali studi, ancora poco sviluppati, devono essere eseguiti con il concorso della biostratigrafia; in tal caso possono dare risultati eccezionali. Un caso diverso è quello della presenza degli stessi fossili in aree oggi separate; Sudamerica e Africa infatti presentano in successioni rocciose simili, di origine continentale, fossili di rettili sinapsidi simili del Permiano, 250 milioni di anni fa, a testimoniare che i due continenti erano uniti nel supercontinente Gondwana in quel lontano periodo.

Prove matematico/informatiche
Gli algoritmi genetici sono delle metaeuristiche per la ricerca della soluzione ottimale di un problema basate sulla logica del modello evoluzionistico. Studiando questo metodo si è visto come, partendo dalle ipotesi del modello evoluzionistico, si può arrivare all'evoluzione di più specie.
Sono stati realizzati molti programmi per computer che simulano un ecosistema per diversi scopi (divertimento, studio dei meccanismi evolutivi naturali, studio degli algoritmi genetici). Anche questi hanno dimostrato la plausibilità del modello evoluzionistico. Inoltre, gli algoritmi genetici sono stati applicati in campi lontani dalla biologia, come i problemi di ottimizzazione di funzioni matematiche, in cui le soluzioni vengono fatte "competere" e "incrociare" tra di loro con particolari metodi.

Evoluzione osservabile
Uno dei pochi fenomeni di evoluzione osservabili, per via della estrema brevità dei cicli vitali in gioco e quindi della rapidità con cui è possibile osservare la successione delle generazioni, è quello relativo alla progressiva resistenza agli antibiotici da parte dei batteri. È necessario utilizzare sempre nuovi antibiotici per assicurare trattamenti efficaci e ciò è dovuto al fatto che i batteri, come tutte le specie, mutano, e in un ambiente a loro ostile come un corpo umano in terapia antibiotica, sopravvivono semplicemente quegli individui le cui mutazioni determinano una maggiore resistenza a quello specifico antibiotico. L'uso diffuso degli antibiotici (sia sugli uomini che sugli animali) non fa che selezionare i ceppi batterici più resistenti, con drammatica diminuzione dell'efficacia. L'introduzione di un nuovo e più potente antibiotico non farà che riproporre lo schema già descritto: tra le infinite mutazioni ve ne saranno sempre alcune che daranno un vantaggio riproduttivo (che renderanno cioè più "adatti") agli individui che le hanno subite.
Anche i virus mutano rapidamente, producendo sempre nuovi ceppi, cosa che rende ancor più difficile cercare di contrastarli. Per questo motivo è difficile riuscire a produrre vaccini definitivamente efficaci contro l'influenza, visto che i tempi di mutazione del virus sono paragonabili ai tempi necessari per mettere in commercio un vaccino.

L'evoluzionismo filosofico
Il concetto di evoluzione definito in biologia da Darwin è andato estendendosi, nel tempo, come paradigma di intelligibilità applicabile a tutta la storia dell'universo (vedi per esempio, in astrofisica, il concetto di evoluzione stellare).
Anche le discipline umanistiche come la filosofia hanno recepito il modello interpretativo evoluzionistico esprimendolo in versioni filosofiche dell'evoluzione di tipo materialistico come quella di Herbert Spencer) seguita da numerose altre nel corso del XX secolo e culminate nel darwinismo neurale del Premio Nobel Gerald Edelman. Un tipo di pseudo-evoluzionismo spiritualista è quello vitalistico, infatti il concetto di evoluzione in filosofia ha portato anche a reinterpretare le manifestazioni spirituali in un senso vitalistico evolutivo a forte coloritura teologica. Di questo indirizzo sono da citare due esempi emblematici: il pensiero del filosofo e premio Nobel Henri Bergson e del teologo gesuita, nonché paleoantropologo, Teilhard de Chardin, i quali hanno utilizzato la teoria dell'evoluzione come uno strumento utile a descrivere il ruolo del divino negli accadimenti della storia).

Critiche e altre ipotesi
Antievoluzionismo
Il concetto di Evoluzionismo ha ricevuto critiche sia per motivi strettamente religiosi (Creazionismo biblico, professato dall'Ebraismo ortodosso e da alcune Chiese protestanti americane, ma non più dalla Chiesa cattolica, la quale non ha tuttavia una posizione unitaria e definita sul darwinismo [v. Evoluzione e chiesa cattolica]), ma anche per opinioni riguardanti l'adeguatezza del meccanismo esplicativo neodarwiniano, o riguardanti la presunta insufficienza di prove della teoria di Darwin. Malgrado queste opinioni siano decisamente minoritarie nella comunità scientifica, e spesso non tengano conto di quanto la teoria originale di Darwin sia evoluta nel tempo, è giusto ricordare alcune di queste teorie alternative. Tra esse vi sono il Disegno intelligente e il Devoluzionismo del genetista italiano Giuseppe Sermonti. La teoria di Darwin è anche avversata dal fisico italiano Antonino Zichichi, che ne nega la solidità matematica e ne attacca le prove biologiche e paleontologiche. D'altra parte Zichichi e Sermonti hanno espresso le loro critiche verso la teoria dell'evoluzione solo su pubblicazioni divulgative e mai su riviste scientifiche sottostanti al meccanismo del peer review.

Evoluzione e casualità
Il biologo Jacques Monod nel suo libro "Il caso e la necessità", asserì che la teoria scientifica evoluzionistica andava intesa come una teoria che concepiva l'evoluzione come una somma di eventi casuali, selezionati dalle necessità ambientali, che nulla avrebbe quindi a che fare con qualunque concezione finalistica sia riguardo all'uomo sia riguardo al mondo.
La casualità evolutiva, che deriva dalla casualità delle modifiche naturali del patrimonio genetico, che sono responsabili della differenziazione dei diversi individui entro la singola specie, viene rigettata, con considerazioni diverse dai sostenitori di una prospettiva finalistica dell'evoluzione.

Dialogo tra Thomas Huxley e il vescovo Samuel Wilberforce
Il seguente dialogo ebbe luogo il 30 giugno 1860 ad Oxford durante la Riunione dell'Associazione Britannica per l'Avanzamento della Scienza (British Association for the Advancement of Science) e fu un punto focale delle reazioni alle teorie di Darwin. Il leggendario dibattito di Oxford sull'evoluzionismo si tenne tra Thomas Henry Huxley, che partecipò a questa riunione in rappresentanza del collega e amico Charles Darwin che non volle parteciparvi e il vescovo di Oxford, Samuel Wilberforce, accanito oppositore delle teorie darwiniane.

Samuel Wilberforce (Vescovo anglicano di Oxford):

« Amici miei, dalla teoria del signor Darwin è possibile trarre soltanto due conclusioni: O che perfino l'uomo è privo di un'anima immortale o che al contrario ogni creatura vivente e perfino ogni pianta ne possieda una; ogni gambero, ogni patata, perfino il comune lombrico.
Se tutto questo fosse vero credo proprio che nessuno di noi troverà il coraggio di consumare il tradizionale roastbeef inglese quando torneremo a casa sta sera.
Vedo che non sono riuscito a fare breccia sul signor Huxley, allora gli farò una domanda, una sola: Vorrei sapere se è per parte di suo nonno o per parte di sua nonna che si dichiara discendente dalla scimmia. »


Thomas Henry Huxley (Biologo e filosofo inglese):

« Il Signore è giusto, e lo mette nelle mie mani.
Signor presidente, signore e signori, sua eccellenza. Lei signore, ha voluto ridicolizzare una nuova teoria scientifica definendola rozza e semplicistica.
Il signor Darwin ha dedicato la maggior parte della sua vita a ponderare questo importante argomento, la nostra conoscenza è molto incompleta ma le somiglianze strutturali tra l'essere umano e la scimmia sono evidenti e anche innegabili.
Se poi le scimmie, i vescovi o i tuberi siano tutti opera di Dio non è mia competenza giudicarlo.
È perfettamente legittimo contemplare l'eventualità che, un fenomeno qualsiasi, sia il risultato di una qualche causa a noi sconosciuta. Ma è una cosa stupida, eccellentissimo vescovo, che un uomo metta da parte la sua ragione e scelga di cadere nel ridicolo! »


[align=right]Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Evoluzione[/align]


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EVOLUZIONE UMANA



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Per evoluzione umana, antropogenesi, o Processo di Ominazione si intende l'origine e l'evoluzione dell'Homo sapiens come specie distinta e la sua diffusione sul globo. In senso tassonomico, riguarda, oltre al genere Homo, tutte le specie dei sette generi della Sottotribù degli Hominina, di cui attualmente siamo gli unici rappresentanti viventi. Tale studio è interdisciplinare, includendo la fisiologia, la primatologia, l'archeologia e la geologia, la linguistica e la genetica.
La teoria attualmente più verosimile, riconosciuta e attestata, stima che la famiglia Hominidae si sia evoluta da un progenitore comune allo scimpanzé circa 5-6 milioni di anni fa e che 2,3-2,4 milioni di anni fa il genere Homo si sia differenziato dall'Australopithecus.
L'Homo erectus si è poi diffuso in tutto il mondo (fenomeno chiamato Out-of-Africa) circa due milioni di anni fa, creando anche delle specie locali, come l'Uomo di Neandertal in Europa. L'uomo anatomicamente moderno ricalca queste orme, avendo avuto sviluppo anch'egli in Africa, circa 200.000 anni fa, e successivamente (50.000 anni fa) anch'esso ugualmente migrato nei vari continenti (Out-of-Africa 2).
Due sono le ipotesi riguardanti questo periodo: o l'uomo moderno ha progressivamente sostituito l'Homo erectus in Asia e l'H. neanderthalensis in Europa (vedi la teoria dell'Eva mitocondriale); oppure che l'Homo erectus, lasciata l'Africa 2.000.000 di anni fa, diventò Homo sapiens in diverse parti del mondo (teoria detta "alternativa multiregionale").

Prima dell'uomo
L'evoluzione della vita sulla Terra, a quanto attualmente noto, parte circa 4,5 miliardi di anni fa.
Circa 70 milioni di anni fa, proseguendo per un albero filogenetico che affonda le radici alle origini della vita sulla terra, da esponenti insettivori appartenenti alla classe dei mammiferi ebbe origine il ramo dei primati, ordine di cui fanno parte con l'uomo tutte le scimmie. Nel Miocene, da appartenenti a questa classe, 18 ma, (con Proconsul, un arboricolo e frugivoro candidato ad entrare nella biforcazione evolutiva) si diramarono le attuali scimmie antropomorfe, (gibbone 18 ma, Kenyapitecus 12-14 ma orango 14 ma, gorilla 7 ma, scimpanzé e bonobo 3-5 ma), attualmente riuniti con l'uomo in un'unica famiglia. Ardipithecus ramidus e Ardipithecus kadabba paiono essere anelli importanti nella transizione ad australopiteco, mentre Kenyanthropus platyops sembra fondamentale per spiegare la successiva transizione ad Homo.
Secondo un recente studio l’andatura bipede è molto più antica di quanto si pensasse. Alcuni fossili di Morotopithecus bishopi, un primate arboricolo vissuto circa 21 milioni di anni fa nell’attuale Uganda, presentano nella struttura dello scheletro e delle vertebre forti analogie con le caratteristiche che nell’essere umano consentono di assumere la posizione eretta. Queste analogie potrebbero essere dovute a convergenza evolutiva, giacché lo stato attuale delle conoscenze (anche a causa della frammentarietà dei resti fossili) non permette di chiarire questo dubbio.

Ominidi
Circa 20-15 milioni di anni fa, gli ominidi iniziarono a vagare per le savane in cerca di cibo: qui la pressione selettiva favorì quegli individui capaci di ergersi sugli arti posteriori potendo così, ad esempio, avvistare in anticipo un predatore. Iniziò così l'evoluzione fisiologica e culturale di questi primati: impararono infatti ad afferrare, trasportare, scegliere piante e cibo ed osservare la natura.

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- Pierolapithecus catalaunicus (13 ma) [specie ancora in fase di studio]
- "Pau"
- Oreopithecus bambolii (8,5 ma) [anche se la sua appartenenza al ramo umano è controversa]
- "Proto" e "Sandrone"
- Sahelanthropus tchadensis (fra 7 e 6 ma)
- "Toumaï"
- Orrorin tugenensis (6 ma)
- Ardipithecus kadabba (fra 6 e 5,5 ma)
- Ardipithecus ramidus (4,5 ma)

Australopithecus
La specie più antica che conosciamo è quella dell'australopiteco, cioè le scimmie dell'emisfero australe, che quasi sicuramente vissero in Tanzania ed in Etiopia per almeno 3 milioni di anni, finché non si estinsero circa 1 milione di anni fa. L'australopiteco non era capace di costruire utensili, ma utilizzava ciottoli per scopi semplici come spezzare o percuotere; inoltre faceva vita di gruppo, dava la caccia ad animali di piccola stazza e raccoglieva uova e semi.

- Australopithecus anamensis (4 ma)
- Kenyanthropus platyops (3,5 ma)
- Australopithecus afarensis (fra 4 e 3 ma)
- "Lucy"
- Australopithecus bahrelghazali (fra 3,5 e 3 ma)
- Australopithecus africanus (fra 3 e 2 ma)
- Australopithecus garhi (2,5 ma)
- Australopithecus sediba (2 ma)
- Australopithecus aethiopicus (parantropo) (2,5 ma)
- Australopithecus boisei (parantropo) (fra 1,7 e 1,4 ma)
- Australopithecus robustus (parantropo) (fra 2 e 1,5 ma)

Genere Homo
La prima specie del genere Homo conosciuta è l'Homo habilis (ca 2 ma). Molto simile all'australopiteco, l'Homo habilis viene già ritenuto uomo per le sue abilità manuali: utilizzava infatti strumenti rudimentali per la caccia.
Un'evoluzione arriva con l'Homo erectus (ca 1 - 1,5 ma). L'erectus ha posizione eretta e una maggior capacità intellettiva, testimoniata anche dal maggior sviluppo della tecnologia rispetto all'homo habilis.

- Homo habilis (fra 2,5 ed 1 ma)
- Homo rudolfensis (2 ma)
- Homo georgicus (1,8 ma)
- Homo ergaster (fra 2 ma)
- Homo erectus (fra 2 ma)
- "Argil", o Uomo di Ceprano
- Homo antecessor (800.000 anni fa)
- Homo heidelbergensis (fra 600.000 e 200.000 anni fa)
- "Ciampate del Diavolo"
- Homo neanderthalensis (fra 250.000 e 30.000 anni fa)
- Homo floresiensis (da 95.000 a 18.000 anni fa)
- Homo sapiens (da 200.000 anni fa ad oggi)

Tabella comparativa del genere Homo:

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[align=right]Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Evoluzione_umana[/align]


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NUOVO DNA - ATTENZIONE PERCHE' QUESTO ARTICOLO E' UNA FRODE BELLA E BUONA. SOTTO VIENE SPIEGATO IL PERCHE'!



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In questo articolo di Patricia Resch, la dottoressa Berrenda Fox ci mette in evidenza i cambi cellulari e del DNA. Fox è una facilitrice olistica del centro Avalon Wellness in Mount Shasta, California. La clinica Avalon rappresenta la re-emergenza dell'ideale di guarigione come si praticava nell'originale isola di Avalon. La dottoressa ha dato prove, attraverso analisi del sangue, che in realtà hanno sviluppato nuove catene di DNA.

PR: Parliamo un poco del suo curriculum

BF:ho un dottorato in fisiologia ed in naturopatia; durante il mio periodo di studio in Europa, sono stata coinvolta dai massmedia, e questo continua con il cinema. Sto lavorando con la televisione FOX in un programma sugli extraterrestri e sul loro ruolo in ciò che sta succedendo al genere umano in questo tempo.

PR: Quali sono i cambi che stanno avvenendo nel pianeta ora e come influiscono sul nostro corpo?

BF: Ci sono cambi maggiori, mutazioni, che secondo i genetisti hanno iniziato da quando siamo usciti dall'acqua. Qualche anno fa, a Città del Messico, ci fu una conferenza di genetisti di tutto il mondo, con tema principale: il cambio del DNA. Stiamo vivendo un cambio rivoluzionario, tuttavia non sappiamo verso cosa stiamo cambiando.

PR: Com'è il nostro cambio di DNA?

BF: Ognuno di noi ha una doppia elica di dna: quello che stiamo vedendo è che si stanno formando altre eliche. Nella doppia elica ci sono 2 catene o filamenti avvolti dentro una spirale: quello che comprendo è che ci si svilupperanno 12 eliche. Questo processo sembra essere iniziato 5-10 anni fa: noi stiamo mutando. Questa è la spiegazione scientifica. É una mutazione della specie verso qualcosa che ancora è sconosciuto. I cambi non sono resi pubblici ancora, perché la comunità scientifica sente che questo allerterebbe la popolazione. Ugualmente noi stiamo cambiando le nostre cellule. In questo momento sto lavorando con tre bambini che hanno 3 eliche di dna. Già molte religioni hanno parlato di questo cambio e si sa che arriverà in qualche forma. Sappiamo che è una mutazione positiva, sia fisica-mentale che emozionalmente e può essere malintesa e preoccupare.

PR: Questi bambini mostrano caratteristiche che li differenzino da altri?

BF: Sono bimbi che possono muovere oggetti nella casa solo concentrandosi in essi, o prendere un bicchiere d'acqua col solo guardarlo. sono esseri telepatici. Guardandoli puoi pensare che sono superumani o metà angelici, ma non è così. secondo me sono quello che saremo anche noi nelle prossime decadi.

PR: Pensa che questo succederà a tutti noi?

BF: Sembra che la maggioranza della gente nata prima del 1940 non è stata capace di realizzare questo cambio, però hanno iniziato qualcosa nella generazione successiva che gli dà la capacità di formare un'altra elica nel corso della vita. I nostri sistemi immunologico ed endocrino presentano la maggior evidenza di questi cambi. Questo è uno dei motivi per cui lavoro nella ricerca con prove e terapia immunologica. Alcuni adulti che ho testato, hanno un'altra elica in formazione;alcuni già hanno la terza. Queste persone stanno vivendo una gran quantità di cambi nel corpo fisico e nella coscienza, dovuto al fatto che tutto è uno. É mia opinione che la terra ed i suoi abitanti stanno elevando la loro vibrazione. Molti degli ultimi nati hanno corpi magneticamente luminosi. Quelli tra noi già più vecchi che scelgono di cambiare, devono passare attraverso molti cambi fisici.

PR: Qual è la causa del cambio nei corpi nati con la normale doppia elica?

BF: La forma più facile di mutare il dna è attraverso un virus; di conseguenza i virus non sono sempre un male. I virus solo vivono sopra un tessuto vivo:i virus DNA come il “Epstein barr” e l' “herpes 6” cambiano la struttura cellulare. Il retrovirus HIV non è un virus DNA: invece di mutare il corpo lo distrugge. Quasi tutte le persone che vivono questo processo e sono ancora vive o hanno una nuova professione, o una nuova forma di pensare o cominciano una nuova forma di vita. Anche se loro possono sentirsi malati o disperati, questo è un regalo: gli è stata data l'opportunità di cambiare la struttura del dna e il loro corpo con uno più luminoso, più sano, che potrà vivere nella prossima generazione. Anche gli angeli che si stanno vedendo sono segnali che stiamo cambiando. Secondo la mia comprensione questo processo verrà completato prima del 2012.

PR: Che cambi ci dobbiamo aspettare?

BF: Non ci saranno malattie, non sarà necessario morire; saremo capaci di apprendere le nostre lezioni non per mezzo del dolore ma attraverso l'allegria e l'amore. Il vecchio sistema deve crollare se si vuole vedere nascere quello nuovo: ora solo guerre, i governi non funzionano, i sistemi di cura nemmeno... Molti vecchi paradigmi non potranno esistere, anche se stanno lottando per mantenersi, è evidente che stanno cambiando comunque. Quelli come noi che hanno scelto di vivere in questo momento, sono i precursori di una nuova specie. Siamo nel tempo della manifestazione del cielo in terra. Stiamo ricevendo aiuti da quelli che chiamiamo maestri, extraterrestri, esseri angelici e imparando ad andare dentro di noi. In molti siamo capaci di ascoltare questa vocina silenziosa, in molti siamo in sintonia con i cambi che stanno avvenendo.

PR: Quali sono alcuni effetti secondari del cambio?

BF: Con un cambio cellulare la persona a volte si sente come se non fosse qui; si può sentire esausto, perché letteralmente stiamo cambiando le cellule e convertendoci in nuovi esseri. Come bambini appena nati la gente può aver bisogno di riposare tanto; può succedere confusione mentale o che non riusciamo a concentrarci in lavoretti quotidiani, come se fossimo programmati per qualcosa di ben più grande. Sono comuni i dolori ed i malesseri per tutto il corpo, senza causa specifica. Molta gente si sente come molto “strana”; se queste persone vanno da un medico ortodosso facilmente gli prescrive prozac, perché non capisce cosa sta succedendo. È un momento difficile per la professione medica, perché non sono abituati a trattare con i corpi energetici. Le donne stanno vivendo cambi ormonali, visto che i chakra sono relazionati col nostro sistema endocrino: si può piangere senza un perché, già che il pianto libera ormoni; molte donne vanno in menopausa prima del normale, dovuto al fatto che stiamo accelerando. Gli uomini possono sentirsi frustrati dalla stanchezza perché sono abituati ad essere attivi:possono sentire che il loro lato femminile si sta manifestando, nel senso intuitivo più sviluppato. la terapia emozionale che è apparsa negli ultimi 30 anni ha sviluppato nuove tecniche in relazione a questi cambi. in realtà stiamo facendo un gran lavoro emozionale in un tempo breve!

PR: Come tratta le persone che stanno attraversando questo cambio?

BF: Mi avvicino a loro esseri individuali, non sto trattando con una malattia. Dottore in latino significa "educatore": l'unico servizio effetivo, che come vero guaritore si può offrire, è quello di fortificare gli individui, dandogli gli strumenti necessari e tranquillizzandoli su quello che sta succedendo; spiegare che possono curarsi ed essere liberi da sintomi “negativi” mentre dura il processo di cambiamento. Per prima cosa richiedo prove immunologiche, cosa che non si fa normalmente. esattamente una prova di laboratorio specialista in questa ricerca. Dopodiché spiego tutto alle persone, le informo. nel senso che ridò ad essi stessi il potere di curarsi: io non sono la guaritrice, ma solo lo strumento del loro processo individuale di guarigione. C'è un potere nella gente che vede i suoi esami del sangue, vede cosa sta succedendo e questo provoca qualcosa nel subcosciente. La vera chiave sta nel fatto che la persona si prenda la responsabilità e compia il lavoro per sé stessa. Utilizzo organoterapia, una terapia europea per costruire il sistema ormonale e per accettare i cambi del dna; uso anche omeopatia, erbe, vitamine, laser. dipende dalle necessità.

PR: Come vede lo sviluppo del suo lavoro?

BF: Lo vedo come un ponte, una transizione: è scientifico ed artistico insieme: la guarigione è un'arte ed una scienza. Non credo sarò una guaritrice tutta la vita perché le malattie saranno eliminate:noi, come persone consapevoli, elimineremo le malattie e la sofferenza.

DNA E CAMBI NEL CORPO: RIMEDI

stiamo fisicamente cambiando da esseri basati nel carbonio con 2 strutture del DNA ad esseri cristallini con 1024 strutture del DNA, questo perché le strutture cristalline possono esistere unicamente a livelli dimensionali superiori. Di fatto stiamo fondendo i nostri corpi con strutture di dna suriane, e siccome questo formato è abbastanza vicino alla nostra struttura, siamo in grado d'integrarci con effetti collaterali relativamente bassi. Non solamente noi umani stiamo cambiando, tutte le forme di vita sulla terra si stanno convertendo in esseri cristallini:pesci, fiori, alberi, cani, gatti, tutto sta cambiando. Niente morirà né sarà distrutto perché ci stiamo muovendo insieme verso un nuovo stato dell'essere.

Questo nuovo stato richiede che noi fisica-mentale- emozionalmente lasciamo indietro concetti della terza dimensione. Così come con la morte, questo lasciar andare è una parte importante del processo di cambio, perché uno non può portare vecchi valori e modi di essere nella prossima vita che sarà completamente nuova e diversa. Così che la progressione dei cambi ci porta a lasciare indietro relazioni, impieghi, case, possessi, e così via, tutto ciò che è incapace di sopportare la nuova forma di essere.

É quindi meraviglioso che ci sia tanta ansietà e paura per questi cambi, significa che già sono in corso, anche se non tutti ne sono coscienti. Ci sono vari sintomi che appaiono nel nostro corpo, come conseguenza, e sono:

- sintomi di raffreddore, febbre, dolore alle ossa e articolazioni, che non rispondono agli antibiotici;

- mal di testa che non passano con calmanti;

- diarrea occasionale;

- starnuti ripetuti e muco nasale che non sono né raffreddore né febbre da fieno;

- vertigini;

- fastidio alle orecchie;

- palpitazioni del cuore;

- sensazioni di vibrazioni in tutto il corpo, specie la notte quando è rilassato;

- spasmi muscolari intensi, uniti a dolori alla schiena;

- formicolio;

- perdita di forza muscolare nelle mani, dovuto al cambio nel sistema circolatorio;

- difficoltà nella respirazione;

- cambi nel sistema immunitario;

- cambi del sistema linfatico;

- sensazione di stanchezza al minimo sforzo;

- bisogno di dormire più del solito;

- crescita di unghie e capelli più rapida;

- attacchi di depressione senza motivo apparente;

- tensione, ansia, stress, dovuto al fatto che uno sente qualcosa di nuovo ma non sa cos'è.

Moltissime persone accusano questi sintomi; molti vanno in panico dal medico o erborista e gli viene detto che non c'è niente di particolarmente strano: ed è la verità. Tutti questi sintomi sono passeggeri ed indicano semplicemente che stanno succedendo cambi psicologici.

Alcuni dei rimedi raccomandati per i sintomi sopra menzionati:

- segui la corrente, invece di lottare contro di lei;

- se ti senti stanco, riposa e dormi a sufficienza;

- bevi parecchia acqua ed aiuti la disintossicazione;

- usa valeriana per calmare la tensione emozionale;

- il fieno greco aiuta il sistema linfatico e la disintossicazione;

- per calmare gli spasmi puoi usare valeriana o bagni caldi con sale marino;

- riconosci che se senti tachicardia o difficoltà a respirare è perché il chakra del cuore e quello della gola si stanno sbloccando e che i sintomi sono passeggeri: non stai morendo, stai solo cambiando! comunque, se ti senti insicuro, chiedi parere al medico. Se non sai come trovare valeriana o fieno greco è sufficiente ripetere mentalmente il suo nome, o a voce alta: le energie di guarigione si trasmettono allo stesso modo, fisicamente o per mezzo del suono: provalo. Chiedi alle tue guide angeliche che ti aiutino quando ti senti male: loro non aspettano altro che tu chieda aiuto!

La maggior parte di questi sintomi al massimo durano un paio di settimane e spariscono; possono anche ripresentarsi. Una piccola percentuale di adulti ha già completato il cambio totale del DNA e possiedono 1024 filamenti: una signora è cresciuta 3 pollici in altezza ed è aumentata la misura dei suoi piedi.

Tutti i minori di 7 anni hanno completato il cambio, o lo stanno terminando; i bebè che nascono ora sono completi. Alcune persone stanno appena iniziando ad attraversare questo cambio. Questo processo ha vari nomi, è conosciuto come il Risveglio (awakening), come processo di ascensione, come realizzazione della mercaba.

In ogni caso abbiamo bisogno di andare oltre i nostri timori ed apprendere sull'amore, l'amore vero, che inizia con noi stessi. Fino a quando non possiamo amarci ed avere fiducia in noi stessi, non potremo amare e aver fiducia in nessun altro.

Dr. Claudio Capozza Holistic Medicine,Homeopathy,Homotoxicology,
Kinesiology, Naturopathy,Orthomolecular Medicine
omeonet.info
tinyurl.com/iurn
Fonte: wtvaustralia.com / Segnalato dall'amico André


[align=right]Fonte: http://www.ecplanet.com/node/1663[/align]


Ultima modifica di Bastion il 22/06/2011, 10:22, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 20/06/2011, 19:57 
ESSERI UMANI - SIAMO TUTTI MUTANTI



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Ciascuno di noi nasce con circa 60 nuove mutazioni genetiche, assenti nel genoma dei genitori. E' questa la stima fatta sulla base dei risultati delle prima ricerca che abbia misurato direttamente le nuove mutazioni nel genoma umano provenienti da madre e padre, diretta da Matt Hurlesdel Wellcome Trust Sanger Institute e Philip Awadalla del 1000 Genomes Project, e pubblicata su Nature Genetics.
Sebbene la maggior parte delle specificità di un individuo derivi dal rimescolamento dei geni dei genitori, anche le nuove mutazioni sono una importante fonte di variazione e novità. Trovare nuova mutazione è tecnicamente molto impegnativo, perché, in media, solo 1 su 100 milioni di lettere di DNA viene alterata ogni generazione. Sbaglia quindi chi pensa che l'evoluzione si sia interrotta o abbia rallentato, anzi viaggia sempre più veloce.
Finora le misurazioni sui tassi di mutazione nell'essere umano erano state ottenute come medie fra i sessi e/o su diverse generazioni, mentre non era mai stata tentata una misurazione delle nuove mutazioni fra un genitore e un figlio su più soggetti o famiglie.
Il risultato deriva da un attento studio di due famiglie: i ricercatori hanno cercato nuove mutazioni presenti nel DNA dei bambini ma assenti nel genoma dei genitori, distinguendo fra quelle che si sono verificate durante la produzione di spermatozoi o uova dei genitori e quelle che possono essersi verificate nel corso della vita del bambino. In una famiglia il 92 percento delle mutazioni derivava dal padre, mentre nell'altra questa percentuale era appena del 36 per cento.
"Da tempo i genetisti umani hanno ipotizzato che i tassi di mutazione potrebbero essere differenti fra i sessi o fra le famiglie", osserva Hurles. "Ora sappiamo che in alcune famiglie la maggior parte delle mutazioni deriva dalla madre, mentre in altre deriva dal padre, e questa è una sorpresa poiché molti si aspettavano che in tutte le famiglie le mutazioni derivassero per lo più dal padre visto il numero di volte maggiore che il genoma deve essere copiato per produrre uno spermatozoo, a differenza di quanto avviene per le cellule uovo."
"Oggi, siamo stati in grado di testare le teorie precedenti grazie allo sviluppo di nuove tecnologie sperimentali e di nuovi algoritmi di analisi. Questo ci ha permesso di trovare queste nuove mutazioni, che sono come aghi molto piccoli in un pagliaio di grandi dimensioni", ha aggiunto Awadalla.
Esseri umani si...ma in evoluzione.

[align=right]Fonte:
- http://www.ufoonline.it/2011/06/15/esse ... i-mutanti/
- Articolo originale da "LeScienze.it"
[/align]


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MessaggioInviato: 21/06/2011, 01:21 
Cita:
Sheenky ha scritto:
[i]In questo articolo di Patricia Resch, la dottoressa Berrenda Fox ci mette in evidenza i cambi cellulari e del DNA. Fox è una facilitrice olistica del centro Avalon Wellness in Mount Shasta, California. La clinica Avalon rappresenta la re-emergenza dell'ideale di guarigione come si praticava nell'originale isola di Avalon. La dottoressa ha dato prove, attraverso analisi del sangue, che in realtà hanno sviluppato nuove catene di DNA.


Consiglierei la rimozione di questa notizia in quanto si tratta di un falso. Subito dopo la pubblicazione dell'articolo e' arrivata la ritrattazione dell'editore:

Cita:
Fonte: http://propredict.blogspot.com/2005/01/dr-berrenda-fox-provides-evidence-of.html

It has come to our attention that you are running an article on your page for which we hold the copy right. Please remove the article about Dr. Berrenda Fox and the 12 strands of DNA she claims to have proven. After that interview was printed we discovered that she had lied to us, falsified data about tests she never conducted, and injected her subjects with testosterone without their knowledge. She was sent to jail for this and her ”clinic” was shut down.

Dawn Fazende
Patricia Resch

PS: And Yes we are aware that other people have not withdrawn the article from their sites. We believe that is because they are attached to the idea of the 12 strands of DNA we are believed to have lost but are now regaining through our efforts with spiritual practices. Some people choose to believe and propagate Fox's lies because she backs their theories. The writers of the article they are running have tried diligently to corrected themselves. We believe that the truth can stand alone and does not need this sort of falsified nonsense to back it up. Fox lied to make money off of innocent people. She lied to cash in on our beliefs about the changes the planet is making. She took advantage of us and many others. She is nothing but a con-man(woman) who could not care less about our DNA. All she cares about is her pocketbook. Please do not continue to help her cheat people. Someday a legitimate scientist will verify our evolutionary changes. Fox is not that person.


Blessings,
Dawn Fazende
Editor, Mount Shasta Magazine

Mount Shasta Magazine is an excellent publication covering Spiritual, Personal Growth, New Age and Alternative Health topics. Ask about our on-line ad rates!!!
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http://www.wesak.us
Ph. 530-926-5500 or, toll free 888-926-9255


La sig.ra Berrenda Fox e' stata ingalerata "for selling prescription diet pills and injectable testosterone. She did not have a PhD or ND degree." La clinica e' stata chiusa.

Il caso e' stato trattato presso la "Superior Court of California - County of Siskiyou County Superior Court":

Case Information
PEO VS. FOX-MCCARTHY,BERRENDA NMN
Case Number:
MCYKCRF960000788
Case Type:
CRIMINAL FELONY



_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

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MessaggioInviato: 21/06/2011, 10:46 
Non ho ben capito... perchè sarebbe un falso?


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Cita:
Sheenky ha scritto:

Non ho ben capito... perchè sarebbe un falso?


L'autrice dell'articolo (Patricia Resch) e il suo editore hanno successivamente rilasciato questa dichiarazione:

"After that interview was printed we discovered that she had lied to us, falsified data about tests she never conducted, and injected her subjects with testosterone without their knowledge. She was sent to jail for this and her ”clinic” was shut down."

"Dopo che l'intervista è stata pubblicata abbiamo scoperto che aveva mentito, falsificato i dati sui test che non ha mai condotto, iniettato testosterone ai suoi soggetti a loro insaputa. Per questo motivo e' stata mandata in carcere e la sua clinica è stata chiusa."

Questi fatti trovano anche riscontro nel database della ""Superior Court of California - County of Siskiyou County Superior Court". Tra l'altro si evince anche che la Fox non era nemmeno in possesso dei titoli necessari per la conduzione di tali ricerche.

Quale parte di questi elementi non ti convince?



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MessaggioInviato: 21/06/2011, 11:37 
Più che altro non avevo capito bene non conoscendo benissimo l'inglese.

Cita:
zakmck ha scritto:

"Dopo che l'intervista è stata pubblicata abbiamo scoperto che aveva mentito, falsificato i dati sui test che non ha mai condotto, iniettato testosterone ai suoi soggetti a loro insaputa. Per questo motivo e' stata mandata in carcere e la sua clinica è stata chiusa."



Prima dicono che non ha mai condotto test, e poi dicono che ha iniettato testosterone ai suoi pazienti? Quindi i test li ha fatti. Non è un controsenso?


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Cita:
Sheenky ha scritto:
Prima dicono che non ha mai condotto test, e poi dicono che ha iniettato testosterone ai suoi pazienti? Quindi i test li ha fatti. Non è un controsenso?



Non mi pare. I dati falsificati sono relativi a presunti test che proverebbero queste fantomatiche mutazioni del DNA e che causerebbero nei pazienti infiniti sintomi. In tutta evidenza questi risultati sono stati completamente inventati.

Cosa diversa e' invece l'esercizio abusivo della professione medica, l'illegale prescrizione e somministrazione di farmaci (tra cui anche testosterone) a pazienti che venivano raggirati con queste storie sulla presunta mutazione del DNA e che per questi motivi si rivolgevano all'"Avalon Wellness Centre".



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Ora è chiaro. Be, allora direi che l'articolo va lasciato, mettendo bene in chiaro che è un falso...[;)]
Cosi chi legge può stare in guardia!


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IL DNA E LE IPERCOMUNICAZIONI:
LE SCOPERTE DI RICERCATORI RUSSI

parte prima

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Fonte: http://noiegliextraterrestri.blogspot.c ... .html#more

In questi clima radioattivo, dove ad essere chiari sono i danni enormi al DNA delle persone esposte (in primis i Giapponesi), queste notizie sul DNA, anche se non dell'ultima ora, sono affascinanti e incoraggianti; ancora una volta, ce ne fosse bisogno, che le vie "non scientifiche" secondo il concetto occidentale, ma esoteriche e spirituali, la questione l'avevano già capita... Il DNA, che risiede nel nucleo delle cellule, fu scoperto nel 1869 dal fisico svizzero Friedrich Miescher, in un tempo in cui Karl Freiherr von Reichenbach (Germania) faceva ricerche sull'energia della vita e Claude Bernard (Francia) dava prova del Pleomorfismo (la proprietà di alcuni batteri di modificare la propria morfologia) e confutava il Monomorfismo ipotizzato da Luis Pasteur. Ma.. fu Pasteur ad essere il favorito delle case farmaceutiche perchè non è possibile produrre farmaci basati sul Pleomorfismo ma è possibile farlo sul monomorfismo. Il nostro DNA ha la stessa struttura del linguaggio, ci dicono in questa ricerca. Dunque una lingua non è solo suoni o simboli buttati li a caso. (Più chiaro ora capire come mai "l'epoca attuale" ha flagellato e flagella anche il linguaggio? Perchè i gIovani non sono per lo più padroni del linguaggio e della sua espressione articolata?)

L'articolo è suddiviso in due parti per la sua lunghezza.
Cristina Bassi

Scoperte di ricercatori russi sul DNA
Versione originale By Grazyna Fosar e Franz Bludorf


IL DNA UMANO E’ UN INTERNET BIOLOGICO e sotto molti aspetti è superiore a quello artificiale. L’ultima ricerca scientifica russa spiega direttamente o indirettamente i fenomeni quali la veggenza, l’intuizione, le guarigioni indotte spontanee o a distanza, l’auto-guarigione, le tecniche che usano affermazioni, la/le insolita/e luci/aura attorno alle persone (soprattutto, maestri spirituali), l’influenza della mente su modelli del tempo e su molte altre cose.

Per di più, c’è la prova di un nuovo intero tipo di medicina nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato con le parole e le frequenze SENZA asportare o sostituire i singoli geni.

Solo il 10% del DNA viene usato per costruire le proteine. E’ questo sottoinsieme del DNA che interessa ai ricercatori occidentali e che viene esaminato e catalogato. L’’altro 90% del DNA è considerato “DNA spazzatura”. I ricercatori russi, comunque, convinti che la natura non sia stupida, si sono uniti a linguisti e genetisti nell’impresa di esplorare quel 90% di “DNA spazzatura”.

I loro risultati, le scoperte e le conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, il DNA non è solo responsabile per la costruzione del corpo ma serve anche come magazzino dati e nella comunicazione. I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente in quell’apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le lingue umane. A questo scopo essi hanno comparato le regole della sintassi (il modo in cui le parole vengono messe assieme per formare le frasi), della semantica (lo studio del significato nelle forme del linguaggio) e le regole di base della grammatica.

Hanno scoperto che gli alcalini del DNA seguono una grammatica regolare e si sono stabiliti delle regole, come noi abbiamo fatto con le nostre lingue. Cosi le lingue umane non sono comparse per caso, ma sono un riflesso dello stesso DNA.

Il biofisico e biologo molecolare russo, Pjotr Garjajev, e i suoi colleghi hanno anche esplorato il comportamento vibrazionale del DNA. (Per farla breve faccio qui un riassunto. Per ulteriori informazioni, si veda l’appendice alla fine dell’articolo). L’ultima riga diceva: “I cromosomi vivi funzionano proprio come computer solitonici/olografici usando la radiazione laser del DNA endogeno.”

Questo significa che sono riusciti per esempio a modulare alcuni modelli di frequenza su un raggio laser e con esso hanno influenzato la frequenza del DNA e di conseguenza la stessa informazione genetica. Poiché la struttura basica delle coppie di DNA alcalino e del linguaggio (come spiegato prima) hanno la stessa struttura, non è necessaria nessuna codifica del DNA.

Si possono semplicemente usare parole e frasi del linguaggio umano! Anche questo, è stato sperimentalmente provato! La sostanza viva del DNA (nel tessuto vivo e non in vitro) reagirà sempre ai raggi laser modulati sul linguaggio e persino alle onde radio. se vengono usate le giuste frequenze.

Questo finalmente e scientificamente spiega perché le affermazioni, il training autogeno, l’ipnosi e cose simili possono avere tali forti effetti sugli uomini e sui loro corpi.

Per il DNA é del tutto normale e naturale reagire al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali tagliano i singoli geni dai filamenti del DNA e li inseriscono altrove, i russi lavorano con entusiasmo su strumenti che possono influenzare il metabolismo cellulare attraverso frequenze radio e di luce adatte e modulate al fine di riparare difetti genetici.

Il gruppo di ricercatori di Garjajev ha avuto successo nel dimostrare che con questo metodo i cromosomi danneggiati, per esempio, dai raggi x, possono essere riparati. Hanno persino catturato modelli di informazioni di un DNA particolare e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando in questo modo le cellule di un altro genoma. Quindi, per esempio, con successo hanno trasformato embrioni di rane in embrioni di salamandre semplicemente trasmettendo i modelli di informazione del DNA!

In questo modo le informazioni intere furono trasmesse senza effetti collaterali o disarmonie che si incontravano quando si asportavano e si re-inserivano i singoli geni dal DNA. Questo rappresenta una sensazione e una rivoluzione incredibile che porterà a trasformazioni nel mondo! Tutto questo semplicemente applicando una vibrazione e un linguaggio invece della procedura arcaica dell’asportare! Questo esperimento mira all’immenso potere delle onde genetiche, che ovviamente ha una maggiore influenza sulla formazione degli organismi piuttosto che sui processi biochimici delle sequenze alcaline.

Maestri esoterici e spirituali sapevano da lunghissimo tempo che il corpo è programmabile con il linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato scientificamente provato e spiegato. Per certo la frequenza deve essere quella giusta. E questo è il motivo per cui non tutti hanno ugualmente successo o possono farlo sempre con la stessa forza. Il singolo individuo deve lavorare sui processi più interni e con maturità per stabilire una comunicazione conscia con il DNA. I ricercatori russi lavorano su un metodo che non è dipendente da questi fattori ma che funzionerà SEMPRE, se si usa la giusta frequenza.

Ma più sviluppata é la coscienza di un individuo, meno bisogno c’è di usare qualsiasi tipo di strumento!

Uno può raggiungere questi risultati da solo, e la scienza alla fine smetterà di ridere di queste idee e ne confermerà e spiegherà i risultati.

E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno anche scoperto che il DNA può causare modelli di interferenze nel vuoto, tali da produrre come dei piccoli fori magnetici, che sono gli equivalenti microscopici di quelli che sono chiamati i ponti di Einstein-Rosen in prossimità dei buchi neri (rilasciati dalle stelle esplose).

Questi sono collegamenti a tunnel tra aree completamente diverse nell’universo, attraverso i quali le informazioni possono essere trasmesse al di fuori dello spazio e del tempo. Il DNA attrae questi pezzetti di informazioni e li passa alla nostra coscienza.

Questo processo di iper-comunicazione è più efficace in uno stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni o un intelletto iperattivo impediscono che questa ipercomunicazioni abbia successo: in tali casi le informazioni saranno totalmente distorte e inutili.

In natura l’iper-comunicazione é stata applicata con successo per milioni di anni. L’organizzato scorrere della vita degli insetti lo prova intensamente. L’uomo moderno la conosce solo a un livello molto più sottile, come “l’intuizione”. Ma anche noi possiamo riappropriarci di questo uso nella sua interezza. Un esempio dalla Natura: quando una formica regina viene separata fisicamente dalla sua colonia, la costruzione va avanti con fervore e secondo quanto stabilito. Se invece la regina viene uccisa, tutto il lavoro nella colonia si ferma. Nessuna formica sa più cosa fare. Apparentemente la regina manda, alla coscienza del gruppo, i “piani di costruzione” anche da molto lontano. Può essere lontana quanto vuole, purché resti viva.

L’ipercomunicazione si incontra più spesso nell’uomo quando una persona ha immediatamente accesso alle informazioni che sono al di fuori dalla sua conoscenza di base. Tale ipercomunicazione viene poi vissuta come fosse un’inspirazione o un’intuizione. Per esempio, il compositore italiano Giuseppe Tartini sognò una notte un demone che gli sedeva vicino al letto e suonava il violino. La mattina successiva era in grado di trascrivere esattamente il brano come se lo ricordava e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo.

Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione in cui era in collegamento con una specie CD Rom per un certo tipo di conoscenza. Gli fu poi trasmessa e una conoscenza certificabile, in tutti i campi immaginabili e se ne ricordò al mattino. C’era un tale diluvio di informazioni che sembrava che un’intera enciclopedia gli fosse stata trasmessa di notte. La maggioranza dei fatti erano al di là della sua conoscenza personale e raggiungevano dettagli tecnici su cui non sapeva nulla.

Quando avviene l’ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel DNA come pure nell’essere umano.

Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di DNA con la luce laser. Sul video si è formato cosi un modello di un’ onda tipica. Quando hanno rimosso il campione di DNA, il modello onda non è scomparso, ma è rimasto. Molti esperimenti di controllo hanno mostrato che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente rimaneva lo stesso. Questo effetto viene chiamato effetto fantasma del DNA.

Si suppone che l’energia al di fuori dello spazio e del tempo continui a scorrere attraverso i “piccoli fori” magnetici dopo che il DNA è stato rimosso. L’effetto collaterale riscontrato più spesso nell’ipercomunicazione, e anche negli esseri umani, sono inspiegabili campi elettromagnetici in prossimità delle persone coinvolte.

Strumenti elettronici come lettori di CD e apparecchi simili possono essere disturbati e smettere di funzionare per ore. Quando un campo elettromagnetico si dissipa lentamente, gli strumenti tornano a funzionare normalmente. Molti guaritori e fisici conoscono quest’effetto dal loro lavoro.

Migliore è l’atmosfera, migliore é l’energia, più snervante essa è, tanto lo strumento di registrazione smette di funzionare e di registrare esattamente proprio in quell’istante. E il riaccenderlo e spegnerlo più volte dopo la sessione non ripristina ancora la sua funzione, ma la mattina seguente tutto ritorna alla normalità. Forse per molti questo è rassicurante da leggere, visto che non ha nulla a che fare con il fatto che siano tecnicamente inetti, ma che sono brave nell’ ipercomunicazione.


FONTE: http://quantumpranx.wordpress.com/dna-c ... requencies

Traduzione per The Living Spirits: Tatiana Coan

- fine prima parte-



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MessaggioInviato: 21/07/2011, 16:56 
Ci saranno pure delle motivazione al perche' Motagnier se ne sia dovuto andare dalla Francia per poter proseguire questi studi e non credo queste si possano trovare nella presunta demenza senile come suggerito da qualche "valente" collega.[:(!]

Cita:
Il Nobel Montagnier: "Il dna si teletrasporta da cellula a cellula"
Una ricerca dello scienziato francese dimostrerebbe che i geni viaggiano sulle onde elettromagnetiche. Ma non tutti sono d'accordo

14 gennaio 2011 di Fabio Deotto

Il 1953 è stato l’anno della scoperta della conformazione a doppia elica. Il 1968 quello degli enzimi di restrizione, capaci di tagliare il dna in particolari punti. Nel 1983 Kary Mullis ha inventato la PCR, un sistema per riprodurre velocemente copie identiche di un segmento di dna. Il 2001, poi, è stato l’anno del sequenziamento del genoma umano. Il 2011, invece, potrebbe essere l’anno della scoperta delle proprietà elettromagnetiche del dna.

In questi giorni, infatti, il premio nobel Luc Montagnier ha reso pubblici gli ultimi risultati di una ricerca potenzialmente rivoluzionaria su come il dna sarebbe in grado di “ teletrasportarsi” tramite emissioni elettromagnetiche. L’ipotesi dello scienziato francese è che i singoli filamenti di dna (e, volendo, anche i singoli geni) sono in grado di emettere onde elettromagnetiche che si propagano attraverso la formazione di nanostrutture d’acqua. Non solo, questa proprietà permetterebbe ad alcuni microorganismi di infettare cellule a distanza, con un processo che ricorda il teletrasporto.

Ma partiamo dall’inizio: la dimostrazione delle proprietà elettromagnetiche del dna.

Lo strumento utilizzato dalla squadra di ricerca consiste in un solenoide all’interno del quale viene alloggiata una provetta contenente la soluzione biologica da analizzare. Il materiale biologico viene eccitato elettromagneticamente e i segnali risultanti vengono catturati e amplificati tramite computer. I risultati registrati sono senza precedenti: le soluzioni biologiche ricavate da colture cellulari batteriche e virali emettono onde elettromagnetiche a bassissima frequenza (tra i 500 e i 3000 Hz), e i medesimi risultati vengono ottenuti analizzando il solo dna estratto dagli stessi microorganismi. Non solo, si è anche notato che le emissioni elettromagnetiche non dipendono dalla quantità di cellule utilizzate nella coltura, e che anche singoli geni sono in grado di produrre simili emissioni.

Va bene, questo significa che le singole molecole di dna, se sottoposte a eccitazione elettromagnetica, sono in grado di riemettere segnali captabili: ma come si arriva al teletrasporto di dna da una cellula all’altra? È qui che interviene l’elemento più provocatorio (e controverso) dello studio di Montagnier. I ricercatori hanno notato che le emissioni del dna provocavano cambiamenti nelle nanostrutture dell’acqua. Successivamente hanno dimostrato che queste emissioni potevano influire anche sulle nanostrutture una soluzione acquosa priva di elementi biologici. Ipotizzando che queste specifiche nanostrutture potessero fungere da impalcatura per la riproduzione della molecola emittente, hanno inserito nella provetta contenente acqua gli elementi necessari alla sintesi di dna (enzima polimerasi, nucleotidi e primer).

Quando sono andati ad analizzare il dna prodotto, hanno trovato sequenze per il 98% identiche a quelle originali.

Sostanzialmente, dunque, il dna sarebbe in grado di trasferire informazioni sulla propria struttura attraverso l’acqua, al punto da poter ricostruire la molecola in un altro ambiente acquoso. Una scoperta del genere sarebbe già sufficiente a fare scalpore, ma a Luc Montagnier non basta. Il virologo Premio Nobel arriva a ipotizzare che questa proprietà venga utilizzata dai microrganismi per infettare altre cellule. “ Dobbiamo supporre che in presenza di cellule eucariote la sintesi dei componenti del micoplasma (lipidi di membrana, ribosomi) possa essere istruita dal dna del micoplasma”, spiega Montagnier http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/1012/1012.5166v1.pdf, “ Un’unica cellula di micoplasma è, quindi, sufficiente a generare l’infezione totale dei linfociti”.

Affermazioni come questa hanno creato non poche perplessità all’interno della comunità scientifica. Alcuni, come il chimico Derek Lowe, sostengono http://pipeline.corante.com/archives/2011/01/10/has_luc_montagnier_lost_it.php che la tesi di Montagnier non è supportata da una quantità sufficiente di dati e da prove incontrovertibili di riproducibilità.

Nel frattempo, la squadra di Montagnier sta già ipotizzando applicazioni mediche di questa scoperta, principalmente nell’ambito dello studio dell’HIV. Per saperne di più, è possibile consultare il paper http://www.unimib.it/upload/gestioneFiles/redazioneweb/eventi/montagnier.pdf fornito dall’Università di Milano Bicocca.

Fonte: http://daily.wired.it/news/scienza/teletrasporto-dna-cellule.html




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MessaggioInviato: 22/07/2011, 00:18 
Forse questa potrebbe essere una spiegazione delle motivazioni (articolo un po' datato ma non me ne vogliate, nemmeno per il traduttore [;)]).

Cita:
Dna:Teoria sbagliata, ma buona per il business

Sta crollando la teoria centrale sulla natura del DNA. Quella da cui si è sviluppata la biotecnologia, su cui si basano la cosiddetta «mappatura del genoma», l’industria del «geneticamente modificato» e le promesse di mirabolanti farmaci e il connesso giro d’affari: 73,5 miliardi di dollari nel mondo.
Di che si tratta?
Della teoria elaborata dai primi biologi tra il 1965 e il 1973, quando scoprirono che il gene che produce l’insulina nell’uomo ha un gene corrispondente nel maiale, che produce pure insulina (per maiali).
Ciò ha dato vita a quello che si chiama «il dogma centrale della biologia molecolare»: la convinzione che - nella lunghissima catena del DNA - ogni singolo gene contiene le informazioni per produrre una singola proteina.
In tal modo, la catena del DNA viene concepita come «una collanina» di perle, in cui ogni perla (gene) ha una funzione specifica, ben determinabile, con chiari confini tra un gene e l’altro.
Di qui la conseguenza: l’idea che si possa innestare il gene insulinico del maiale nell’uomo e fargli produrre insulina per diabetici, senza effetti collaterali sconosciuti.
Oppure: inserire un gene del fegato umano nel riso, il gene di un batterio nella patata e così via, ottenendo risultati prevedibili… e commerciabili.
Adesso però, scienziati senza scopo di lucro hanno scoperto ciò che da tempo si sospettava: il genoma umano non è «una nitida collezione di geni indipendenti», né ogni sequenza di DNA è collegata ad una singola funzione. (1)
Al contrario, i geni operano stabilendo fra loro una complicatissima «rete», si influenzano a vicenda e spesso sovrappongono le loro funzioni con altri geni, in un processo «intelligente», dinamico e delicato nel controllo del processo cellulare, che coinvolge persino la meccanica quantistica.
Né il DNA né alcuno dei suoi geni sono «micro-oggetti» che possono essere separati e manipolati con effetti certi e prevedibili, ma un «tutto» che agisce in modo misterioso e ancora poco compreso.

A questa conclusione è giunto, dopo 4 anni di sperimentazioni, l’US National Human Genome Research Institute, che non è solo americano ma consorzia 35 gruppi di ricerca in 80 laboratori nel mondo.
Secondo l’Istituto, le sue scoperte «obbligano gli scienziati a ripensare le loro opinioni di lunga data su cosa è il gene e come funziona».
In pratica, il fondamento teorico della ingegneria genetica è dimostrato gravemente incompleto.
In realtà, da anni cova nella biologia molecolare una visione non-riduzionista del DNA.
Ma questa visione non ha avuto abbastanza finanziamenti, perché la teoria semplicista-meccanicista («Un gene - una proteina») si adattava meglio a ciò che viene chiamato «il gene industriale», sfruttabile, brevettabile e vendibile come farmaco o alimento.
«Il gene industriale è un gene che può essere definito, rintracciato, di cui si può provare che ha effetti uniformi, che può essere brevettato e venduto», dice Jack Heinemann, docente di biologia molecolare alla Università di Canterbury in Nuova Zelanda, nonché direttore del Centro per la Ricerca Integrata in Bio-sicurezza (biosafety).
Così, è la ricerca sul «gene industriale» che ha avuto i fondi, praticamente dalla Borsa.
Questa «scienza» ha già brevettato in USA ben 4 mila geni umani (e decine di migliaia di geni di piante, animali, batteri) dichiarando che ciascuno «codifica una specifica funzione».
È la stessa «scienza» che si è occupata di quel 5% del DNA che si «esprime» (codifica proteine), dichiarando che il restante 95% era «silente», che non serviva a niente, che era «imbottitura» o ancor peggio «spazzatura, residuo di errori evolutivi».
Ora si comincia a temere che questo DNA-spazzatura (junk-DNA) svolga funzioni silenziose ma essenziali «in rete».
E sia più importante del 5% che «si esprime».
Perché c’è da temere?

Perché l’innesto di un gene da una specie ad un’altra non svolge «una sola funzione specifica», ma agisce «olisticamente» su tutto in modi imprevedibili, e potenzialmente pericolosi per l’individuo-ospite.
Barbara Caulfield, vicepresidente di una ditta d’avanguardia nel campo, la Affymetrix, lo aveva già scritto nel 2002 in un rapporto intitolato: «Perché odiamo i geni brevettati» (Why we hate gene patents).
«Il genoma è di una complessità enorme, e la sola cosa che possiamo dire di esso con certezza è quanto abbiamo ancora da imparare dal DNA».
Per esempio: «Stiamo imparando che molte malattie non sono dovute all’azione di un singolo gene, ma a interferenze tra multipli geni. Di recente è stata decodificata la struttura genetica di una delle forme più virulente di malaria, e si è visto che coinvolge l’inter-azione di 500 geni».
«Nel nostro ambiente ci siamo sempre detti con preoccupazione che la commercializzazione della biotecnologia era prematura, essendo basata su una comprensione della genetica che sapevamo incompleta», dice il neozelandese Heinemann.
E accusa l’ufficio di biotecnologia della Food and Drugs Administration (FDA), l’ente scientifico-burocratico americano che autorizza l’uso di farmaci e di alimenti, e che dal 1992 ha dato l’approvazione al primo alimento geneticamente modificato.
«Poiché questo ufficio-patenti crede alla teoria che i geni agiscano indipendentemente l’uno dall’altro, non è cosciente degli effetti e rischi potenziali che nascono dal DNA-rete».
Anzi, per anni chi esprimeva dubbi sulla sicurezza della bio-genetica per la salute è stato deriso come non-scientifico.
Nel 2004, ad una conferenza d’alto livello sul tema, il fondatore dell’ufficio biotecnico presso il FDA, dottor Heny I. Miller, ha ancora una volta affermato: «Sia la teoria, sia l’esperienza confermano la straordinaria prevedibilità e sicurezza per la salute della tecnica di taglio dei geni e dei suoi prodotti».
Va detto che Miller è anche membro della Hoover Institution, la fondazione «culturale» che fa la più energica lobby per gli OGM e la loro innocuità.
Ora, rischia di passare alla storia (speriamo) come il ridicolo astronomo geocentrico che si rifiutava di guardare nel cannocchiale di Galileo, temendo per la sua teoria.
Ora, la teoria dice che il DNA non è una collanina, ma una rete dinamica.
E ciò rivoluziona tutto.

Decenni di ricerca, migliaia di ricercatori, miliardi di dollari sono stati dedicati ad un mito scientifico, inquadrabile a sua volta nel mito darwiniano evoluzionista e nel più generalmente ridicolo «riduzionismo» e meccanicismo scientista.
Ma almeno, l’astronomo aristotelico ridicolizzato da Galileo non era pagato per la sua teoria superata, non aveva interessi economici per affermarla.
Oggi, c’è il sospetto che il business del «genoma industriale» abbia soppresso deliberatamente i filoni di ricerca che, rischiando di smentirlo, mettevano a rischio i profitti e le promesse pubblicitarie.
Infatti, un articolo apparso nel 2004 su Nature Genetic (un importante rivista scientifica) proponeva che i ricercatori impegnati nell’industria biotecnica cominciassero a rendere pubblici i loro «segreti del mestiere», in modo che i revisori scientifici potessero esaminare davvero le loro mirabolanti promesse e gli effetti collaterali.
Ciò perché, dice Heinemann, molte ditte biotech già conducono studi genetici sulle interferenze che i loro «prodotti» subiscono dal DNA-rete.
Ma poiché non sono obbligati a dichiarare la maggior parte dei loro dati all’«ufficio-brevetti» del FDA, non lo fanno.
E così, sia i ricercatori sia i regolatori burocratici «continuano a rendersi ciechi di fronte agli effetti-rete».
È la scienza di Cretinopoli, la scienza dei ciechi volontari; dove a dettare la ricerca sono le quotazioni azionarie e la propaganda.
E che sopprime e ridicolizza le sempre più numerose esperienze sulla pericolosità delle sementi e degli alimenti geneticamente modificati.
La cosa è così importante, che Vale la pena che anche il grande pubblico ignaro capisca di cosa si stia parlando, onde cominciare - magari - a resistere ai burocrati che anche in Europa premono (pagati dalle note lobby) per gli OGM, e che ce li mettono surrettiziamente nel piatto.
Dunque, ecco un semplice catechismo:

L’ingegneria genetica è basata su una teoria superata
Ossia sulla credenza, elaborata nel 1973, che ogni gene riproduce un singolo tratto, una singola proteina.
Sbagliato è dunque il corollario: che si possa trasferire un certo tratto o proteina trasferendo un singolo gene da una specie all’altra.

I geni non sono portatori di una sola funzione
La quadriennale ricerca dell’US National Human Genome Research Institute ha provato oltre ogni dubbio che i geni del DNA agiscono «in reti in cui l’effetto di ogni gene è deciso dall’azione reciproca su questo gene di molti altri», in modo olistico non ancora ben compreso.

Il brevetto dei geni è una frode
Frode basata sul mito che ogni gene codifica una proteina o un tratto.
Su questi brevetti si basa un’industria da 74 miliardi di dollari.
Senza questi brevetti, questa industria non sopravviverebbe.
La bio-ingegneria è radicalmente imprevedibile negli effetti, e perciò non sicura per la salute La scoperta che i geni operano in reti che decidono il comportamento dei geni devasta le precedenti «valutazioni del rischio».

L’uso di sementi o cibi geneticamente modificati, fieramente imposti da entità multinazionali come la Monsanto, è dunque rischioso fino a quando la nuova teoria non consentirà una valutazione del rischio sulle nuove basi.
Si sono già verificati incidenti da «cattiva valutazione».
L’agghiacciante produzione di triptofano con l’uso di un batterio geneticamente modificato, prodotto dalla ditta giapponese Showa Denko, e che ha portato alla morte di 37 persone e all’invalidità permanente di altre 1.500, può essere un caso esemplare degli effetti del riduzionismo scientifico coniugato al business: si veda la storia al sito PRAST, «Physichians and Scientists for responsible application of Science and Technology», http://psrast.org/demsd.htm.

Articolo originale:
Denise Caruso, «Challenge to gene theory, a tougher look at Biotech», New York Times, 1 luglio 2007. Denise Caruso non è una semplice giornalista; è direttrice dell’Hybrid Vigor Institute, «an independent, not-for-profit research organization and consultancy that is dedicated to interdisciplinary and collaborative problem solving».
http://www.nytimes.com/2007/07/01/business/yourmoney/01frame.html?pagewanted=print

Traduzione in italiano di Maurizio Blondet:
Fonte: http://memoriedallinvisibile.ilcannocchiale.it/2007/07/28/dna_teoria_sbagliata_ma_buona.html




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MessaggioInviato: 22/07/2011, 10:29 
Su questi argomenti sono molto eretico... in generale credo Molti studi e molte vadano riviste in quanto in tutte le loro osservazioni manca appieno qualsiasi considerazione di aspetto quantistico;

Tralasciando la trama più piccola che ingloba tutte le cose secondo me si finirà sempre per andare in errore con teorie parziali che tra centinaia di anni si riveleranno fallaci.

Anche l'evoluzione potrebbe essere un fenomeno quantistico.
La ricerca fossile ha sempre dimostrato un evoluzione a step abbastanza pesanti, con la mancanza di anelli intermedi credibili.

Il genoma umano ha 60 miliardi di basi e anche 60 mutazioni a generazione sono poche per la nascita di una nuova specie; facendo semplici calcoli visto che il genoma nostro rispetto al nehandertal varia di 0,5%, si tratta di 300 milioni di basi differenti.

Alla media di 60 modifiche a generazione, supponendo il caso più favorevole, servirebbero 5 milioni di generazioni ovvero almeno 100 milioni di anni per passare da Nehandertal a Sapiens che sono 2 specie vicinissime figuriamoci per passare dai dinosauri ai mammiferi.
E questo visti i numeri, non può che avvenire all'improvviso; per dare un idea un pò come nella cymatica quando i pattern di sabbia cambiano disposizione all'improvviso all'aumentare della frequenza.

Personalmente credo il caso vada escluso, e senza tirare il ballo il creazionismo che può essere più che altro "simbolico", la materia che ci compone dimostra di per se di essere "intelligente" e di avere la capacità di evolversi.
Farlo dopo aver simulato "quantisticamente", nel piano di ordine implicito e a livello di probabilità, il set di mutazioni per cambiare in ciò che "potrebbe" essere più favorevole, non è un idea così assurda.

Il "potrebbe" in questo caso può essere visto come attività quantistica: si esperimenta la funzione di probabilità per cui una determinata caratteristica biologica può essere utile.
Saluti


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MessaggioInviato: 25/11/2011, 10:11 
scoperte sul DNA dalla Russia e come esso può interagire in base alle onde sonore, frequenze.

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http://eng.wavegenetic.ru/

http://www.lorecalle.it/?p=760


Ultima modifica di Wave il 25/11/2011, 10:12, modificato 1 volta in totale.


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