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Amenità scientifiche: l'effetto Pauli
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Autore:  Blissenobiarella [ 25/07/2011, 11:35 ]
Oggetto del messaggio:  Amenità scientifiche: l'effetto Pauli

Effetto Pauli
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Pauli

L'effetto Pauli è una espressione gergale che si riferisce ad un misterioso apparente malfunzionamento di apparecchiature tecniche in presenza di certa gente, in particolare di fisici teorici. Il suo nome viene dal fisico austriaco Wolfgang Pauli.
L'effetto Pauli non è da confondersi con il principio di esclusione di Pauli, che è un fenomeno prettamente fisico.

A partire dal XX secolo, la ricerca fisica è stata divisa in "teorica" e "sperimentale", per cui la maggior parte dei fisici apparteneva ad uno di questi settori (o "modi di vedere" la fisica), mentre pochi fisici, come per esempio Fermi, si dedicarono ad entrambi gli ambiti. A causa della mancanza di competenze e di esperienza nel lavoro sperimentale, molti fisici teorici fecero delle scoperte in seguito a degli eventi accidentali (come ad esempio la scoperta della mauveina da parte di William Henry Perkin), ma nella maggior parte dei casi gli incidenti in laboratorio avevano conseguenze spiacevoli (sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista dei danni alla salute).
Pauli fu un fisico teorico, e in seguito a degli sfortunati eventi, gli fu attribuita la fama di guastare qualsiasi esperimento con la propria presenza. Così, per paura dell'"effetto Pauli", il fisico Otto Stern ammonì Pauli di non entrare nel suo laboratorio.
Un incidente avvenne nel laboratorio di fisica dell'Università di Gottinga. Uno strumento di misura costoso, senza alcun motivo apparente, smise immediatamente di funzionare. Il direttore dell'istituto informò dell'accaduto il suo collega Pauli, a Zurigo, asserendo scherzosamente che questo fosse dovuto all'effetto Pauli. Dopo si seppe che Pauli nel momento in cui era avvenuto il malfunzionamento stava rientrando a Zurigo da Copenhagen e si trovava alla stazione di Göttingen, aspettando una coincidenza. Il fatto è riportato nel libro di George Gamow: "I trent'anni che scossero la fisica" dove si afferma, inoltre, che l'effetto è tanto più forte quanto il fisico è talentuoso.
L'effetto Pauli, se fosse reale, potrebbe essere classificato come un fenomeno macro-psicocinetico. Wolfang Pauli, comunque, (secondo il suo biografo Enz) era convinto che l'effetto che portava il suo nome fosse reale; Markus Fierz, un suo collega e collaboratore, affermava "Lo stesso Pauli comunque credeva nell'esistenza dell'effetto". Poiché Pauli considerava la parapsicologia come un metodo indagine serio, quest'affermazione potrebbe essere in accordo con il suo pensiero scientifico.
Nel febbraio del 1950, quando si trovava all' Università di Princeton, il ciclotrone si incendiò, ed egli si chiese se questo Incidente fosse dovuto giusto a questo effetto Pauli, che prendeva da lui il nome. The Pauli effect at the foundation of the C.G. Jung Institute, Zurich in 1948 spinse Pauli a scrivere il suo articolo "Background-Physics", in cui egli prova a trovare relazioni complementari tra fisica e Profonda psicologia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Pauli

Autore:  Aztlan [ 25/07/2011, 16:02 ]
Oggetto del messaggio: 

Interessante veramente....


SE veramente poteva agire inconsciamente sugli apparecchi in maniera psichica mi chiedo come mai guastasse gli apparecchi invece che so, di farli funzionare meglio...

Curioso per un fisico non trovate?

Credo sia una prova in più del fatto che il modo in cui vengano espresse le nostre facoltà latenti sia assai lontano da quello che pensiamo...


Saluti,

Aztlan

Autore:  Lawliet [ 25/07/2011, 16:52 ]
Oggetto del messaggio: 

Pauli era maldestro, molto maldestro (un po' come me [:o)]).

Non avete mai incontrato persone di questo tipo in vita vostra?
In genere queste hanno scarsi riflessi (non riescono a prendere qualsiasi cosa gli lanciate) e spesso inciampano camminando.. [:p]

In laboratorio ne combinava di tutti i colori per questo.. senza necessità di affidargli poteri paranormali.

Autore:  Blissenobiarella [ 25/07/2011, 17:58 ]
Oggetto del messaggio: 

Come da titolo si tratta di un amenità, giusto una superstizione scherzosa dell'ambiente scientifico.
Però l'effetto Pauli non ha nulla a che fare con l'imbranataggine del fisico da cui ha preso il nome.


[...]Pauli ha spesso fatto l’esperienza – come tutte le persone che hanno un’attività creatrice – di relazioni misteriose tra il suo lavoro sui problemi della fisica teorica e l’attività animistica incosciente. Aggiungiamo a questo come Pauli sia stato perseguitato, durante tutta la sua vita, da fenomeni molto strani – ciò che si è soprannominato “EFFETTO PAULI”. Si tratta del fatto che – confermato da fonti sicure – gli strumenti di misura avevano periodicamente delle perturbazioni o non funzionavano quando Pauli faceva irruzione all’interno di un laboratorio.
Simili effetti potrebbero essere considerati come una manifestazione del rovescio della medaglia riguardante il fisico teorico [in questione]. Pauli non era in buone relazioni con l’ingegneria; non aveva una buona manualità percepiva come inquietante e minaccioso il mondo della tecnologia. Questo stato di tensione i suoi colleghi lo percepivano bene, e tutti erano convinti che effetti “misteriosi e inquietanti” fossero emanati da Pauli.
Racconta il suo collega Markus Fierz:
“Anche specialisti della fisica sperimentale – persone obiettive e realiste – condividevano l’opinione secondo cui era proprio Pauli che emanava questi effetti strani. Per esempio, si credeva che la sua semplice presenza dentro un laboratorio generava un sacco di problemi nella conduzione di un esperimento: rivelava, diciamo così, la malignità delle cose. Era questo L’ “Effetto Pauli”. Per questa ragione, il suo amico Otto Stern, il celebre “artista dei fasci molecolari”, non l’ha mai lasciato entrare nel suo istituto. Non è affatto una leggenda, conoscevo benissimo Stern così come Pauli! Anche Pauli credeva assolutamente ai suoi effetti. M’ha raccontato come percepisse le sventure in anticipo nella forma di una spiacevole tensione e che, se poi il disagio preconizzato avveniva davvero, si sentiva bizzarramente libero e sollevato. Si può insomma considerare l’ ‘Effetto Pauli’ come un fenomeno sincronico.”
da:http://rossanosegalerba.splinder.com/post/22788555/sincronicita-e-caso-coincidenze-significative-carl-gustav-jung-e-wolfgang-pauli

Autore:  Ufologo 555 [ 25/07/2011, 18:17 ]
Oggetto del messaggio: 

Di questo "effetto" ne sono convinto anch'io ... (In senso positivo e in senso negativo; una specie di telecinesi)

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