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Film-Documentario sulla fisica quantistica http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=28&t=11224 |
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Autore: | Thethirdeye [ 02/09/2011, 11:44 ] |
Oggetto del messaggio: | Film-Documentario sulla fisica quantistica |
Film-Documentario sulla fisica quantistica. Di che cosè fatto un pensiero? Di che cosè fatta la realtà? E soprattutto, come può un pensiero modificare la natura della realtà? |
Autore: | Bastion [ 02/09/2011, 14:29 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Te li ho aggiunti tutti ![]() Appena visto. TTE, ti faccio i complimenti! Veramente un bellissimo documentario! Bella anche la tecnica usata per farlo sembrare mezzo film! |
Autore: | Bastion [ 03/09/2011, 13:19 ] |
Oggetto del messaggio: | |
LA TEORIA DELLE STRINGHE - L'UNIVERSO ELEGANTE |
Autore: | Wave [ 06/09/2011, 17:08 ] |
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Ricollegandomi al primo ducumentario, in riguardo al pensiero riporto questa recente notizia. Lo scanner che legge il pensiero Sembra fantascienza, eppure un team di ricercatori dell'Università di Princeton ha scoperto come usare la risonanza magnetica per capire cosa ti frulla per la testa. Non sono ancora in grado di dire esattamente a cosa stai pensando, ma diamogli tempo. A quanto pare ogni parola attiva una specifica area del cervello che, una volta individuata, permette di indovinare a grandi linee se stai pensando a una carota piuttosto che a una mucca. Non sono due parole che mi sono inventata sul momento ma fanno parte della lista usata per l'esperimento in questione. Come funziona? In una prima fase è stato chiesto ai volontari di concentrarsi su queste - e altre parole - mentre il loro cervello veniva, per così dire, fotografato. Una volta associata la mappa alle parole, i ricercatori sono stati in grado capire a quale parola stavano pensando monitorando in tempo reale la loro attività cerebrale e confrontandola con le radiografie. E hanno scoperto che parole concettualmente simili, come animali o vegetali, illuminano le stesse aree del cervello. Il passo successivo, spiegano i ricercatori, è quello di allargare il vocabolario associato alla mappa del cervello anche a concetti più astratti - come idee, sentimenti ed emozioni - nella speranza di ridare (in parte) la parola a chi non può più comunicare in altro modo. http://it.lifestyle.yahoo.com/blog/jack ... 52202.html Seguendo questa strada non sembra assurdo pensare alla telepatia, o che gli ET riescano a comprendere e parlare le lingue a loro sconosciute servendosi d'immagini emesse dal cervello.. Il nostro pensiero è impulso elettrico, che attraverso la nostra macchina "corpo" può esprimersi, ma se quei minuscoli impulsi del cervello, se diretti nel modo adeguato possono armonizzarsi con forze molto più grandi, sintonizzandosi su una lunghezza d'onda magnetica terrestre quale sarebbe il risultato? Il sottile controllo della mente sulla materia, come le pietre colossali della camera centrale della Grande Piramide che pesano settanta tonnellate ciascuna e che furono trasportate per centinaia di chilometri, dalle caratteristiche acustiche rilevati come quelle di un grande amplificatore di suono, Stonehenge, le statue colossali del Sud America o dellIsola di Pasqua, le mura ciclopiche o il Il monolite di Baalbek.. Così come la lievitazione di oggetti o di persone stesse, sensibili o sante, come lo stesso Gesù che camminava sull'acqua, le lievitazioni di Santa Teresa D'avila, secondo V. Sackville West che ha scritto una sua interessante biografia (L'Aquila e la colomba, Mondadori, Milano) aveva spesso l'abitudine di sollevarsi enll'aria, o di San giuseppe Da Copertino, un monaco italiano del secolo diciassettesimo che non soltanto poteva levitarsi ma portava con se a carico grossi oggetti o passeggeri a carico. Una volta il frate fu visto traspotare una pesantissima, monumentale croce di legno che dieci operai non criuscirono a spostare e trasportarla a parecchi metri dove doveva essere collocata. Alcuni monaci tibetani poterono fare altrettanto tramite la levitazione acustica, ovvero l’anti-gravità ottenuta per mezzo del suono e pensiero. Recentemente però è accaduto qualcosa che confermerebbe questa antica scienza. Aalcuni scienziati cinesi hanno “scoperto” la levitazione mediante il suono, e cioè quella dei monaci tibetani. A Xi'an, nella Northwestern Polytechnic University, alcuni ricercatori sono infatti riusciti a sollevare piccole sfere di iridio e di mercurio (le sostanze chimiche più pesanti finora conosciute), usando esclusivamente gli ultrasuoni. C’è da chiedersi se il fatto che il Tibet sia stato occupato dalla Cina nel 1950, possa essere una mera coincidenza, o piuttosto la dimostrazione che i cinesi sono riusciti ad appropriarsi di qualche antico segreto tibetano… I tibetani, comunque, non furono gli unici a conoscere anticamente la levitazione acustica. Secondo alcune leggende arabe giunte fino a noi, “gli antichi Egizi facevano volare le pietre, spostandole con il pensiero e con il suono”, lasciando intendere che avrebbero potuto usare questo sistema per costruire le piramidi. E d’altra parte i sacerdoti egizi erano depositari delle “Parole del Potere” insegnate dal dio Thot: se venivano pronunciate e intonate correttamente, le Parole del Potere avrebbero prodotto determinati risultati.. Così come esisteva una tradizione, il vero sacerdote si riconosceva per la sua capacità di di levitare. Anche secondo questa capacità esso veniva onorato come autentico scienziato dell'Antica Saggezza. Le Parole del Potere producevano dunque un modello tridimensionale in risonanza con l’etere, provocando un effetto desiderato o un’energia. La Pietra di Shivapur Ma forse la più interessante testimonianza della levitazione, ereditata da un lontano passato, è ancor oggi presente nel villaggio indiano di Shivapur, nel cortile all’esterno della moschea dedicata al Santo Sufi Qamar Alì Dervish, c’è una pietra cilindrica di oltre 60 Kg. Ogni giorno, durante la preghiera, undici fedeli la circondano mettendisi a ripetere il nome del santo fino a raggiungere una certa intensità acustica: a quel punto, gli undici uomini sollevano la pietra usando un solo dito ciascuno e poi, appena terminano la litania, fanno tutti un rapido balzo all’indietro, per evitare d’essere colpiti dalla pietra che a quel punto ricade a terra a peso morto.. A Bijbihara, a sud di Srinagar, la capitale del Kashmir, è custodita da tempo immemorabile la “Saing-i-Musa” (letteralmente: Pietra di Mosè), detta anche Ka Ka Pal. Si tratta di un “sasso” di 49 chili. Anche in questo caso, se undici persone mettono contemporaneamente un dito sulla base del macigno ripetendo una particolare cantilena (ka ka ka ka), la pietra si solleva da sola. Con un numero diverso di persone, non funziona. Secondo la leggenda, questa pietra simbolizza le undici tribù d’Israele - rimaste dopo che ne fu diseredata una, quella di Levi. E nell’ambito della levitazione in campo spirituale, è forse ancor più misteriosa quella meditativa, cioè quella ottenuta dai fachiri indiani e dagli stregoni africani - in grado di sollevarsi dal suolo e rimanere sospesi per un certo tempo in assoluta immobilità. Dopo aver raggiunto un grado estremo di rilassamento e di distaccamento dal corpo, la mente di un soggetto immerso in tale meditazione riesce a trascendere la forza di gravità, con il risultato che il corpo inizia a fluttuare verso l’alto rimanendo in equilibrio ad una certa distanza da terra. Anche questo tipo di levitazione può considerarsi acustica, perché viene preceduta dalla recitazione di mantra (in India) o di particolari cantilene (in Africa) e mantenuta ad un particolare e costante “accordo” musicale mediante una respirazione “circolare”, adatta a produrre determinate vibrazioni nella mente e nell’etere… Tutti questi fenomeni sovvertono ogni legge fisica conosciuta, lasciandoci intendere che ci sono molte Leggi che sfuggono ancora alla nostra comprensione, benché esistano al di là del fatto che ci crediamo o meno. La levitazione acustica - ovvero l’anti-gravità ottenuta per mezzo del suono - è sicuramente uno dei fenomeni quantici più affascinanti che l’uomo tenta di comprendere, usare e sfruttare. Il lavoro di John W. Keely “L’Universo consiste interamente di onde di movimento” spiega Walter Russell nel capitolo 31 del libro A New Concept of the Universe. In altre parole: “Non esiste nient’altro che vibrazione” Dopo questa affermazione sconcertante, Russell sferra un ulteriore attacco alla credenza ortodossa di un Universo “materiale”: “Qualunque teoria che non sia in grado di trovare un appropriato posto all’interno dell’onda, a causa di ciò non ha nessun altro posto all’interno della Natura”. Parole sicure, dure e senza mezzi termini, ma possono resistere indenni a un esame? È possibile creare il paradigma di una Natura “strutturata interamente in onde” o Teoria della vibrazione? Investigando il lavoro pioneristico e le invenzioni di John Worrel Keely siamo portati a credere che sia davvero così… Logicamente parlando, perché possa esistere un paradigma di questo tipo bisognerebbe esprimersi interamente in termini e concetti di vibrazioni, evolvendo - lungo tutto il cammino dell’attività umana - da una serie di idee relativamente semplici a quella molto più complessa dei fenomeni atomici e subatomici. Per quanto ritenga che sia possibile farlo, di certo non lo sarà in un articolo breve come questo. Ma poiché un’opinione dovrebbe essere dimostrata, penso che le duemila apparecchiature inventate da Keely – tutte basate su questo principio - abbiano mostrato al mondo, in maniera inconfutabile, che ogni singola vibrazione è connessa con tutte le altre. John W. Keely passò tutta la vita a studiare la forza cosmica misteriosa liberata dai suoi apparecchi, ottenendo dei risultati che nessuno ha mai saputo replicare; il fondamento delle sue scoperte era la convinzione che le vibrazioni del Cosmo producessero una forma di musica, le cui ottave – opportunamente accordate – potessero liberare un’Energia inesauribile. Scrisse perfino un trattato dove spiegò, definì e ordinò le “40 leggi dell’Armonia”, da lui scoperte, dal quale traspare un Universo non solo “musicale”, ma perfettamente armonico e – di conseguenza - mai caotico… Le sue invenzioni straordinarie dimostrarono che tutte le cose e le energie sono interconnesse; che ogni cosa è costruita da una semplice vibrazione fino ai più complessi accordi (usando i principi universali della sola vibrazione); che non esiste il Caos nell’Universo; che ogni cosa esiste in virtù dell’armonia tra le vibrazioni che fa che sia ciò che è; che tutte le cose sono intimamente connesse per mezzo della vibrazione simpatica. Nell'Universo, dagli atomi alle galassie, tutto si trova in uno stato particolare di vibrazione. Anche ogni singola parte del nostro corpo ha una vibrazione che dev’essere armoniosa per mantenerci in salute; le malattie, infatti, si instaurano nel momento in cui viene alterata la frequenza vibratoria naturalmente perfetta di organi, tessuti e cellule di cui è composto il corpo umano. Ci sono anche vibrazioni più o meno armoniose che interagiscono a livello sottile tra corpo, mente e spirito. In questo sistema perfetto, i suoni hanno un ruolo fondamentale nel corpo umano come in tutto il Cosmo; se una vibrazione può far ammalare o guarire, ma anche rompere un vetro, probabilmente può anche sollevare un peso. E questo dev’essere stato il primo ragionamento che portò lo scienziato americano John Worrell Keely (1827-1898) a sperimentare il modo di sfruttare la risonanza per eliminare la forza di gravità. Se l'Universo consiste internamente in onde di movimento, quindi alla base di tutto c'è la vibrazione, tutto ciò che esiste è ad essa soggetta. Le vibrazioni, le emozioni e pensieri che le producono, sono la causa di trasformazione della materia stessa, così come l'acqua reagiste mutando la sua forma. http://www.disinformazione.it/water.htm |
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