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MessaggioInviato: 13/12/2011, 20:16 
Non è detto che i neutrini si spostino nello spazio-tempo mediante ciò che nell'Universo di Star Trek viene definito tempo warp.
Potrebbero utilizzare come postulato delle vere e proprie scorciatoie...in un'altra grande struttura di cui si postula l'esistenza...il Multiverso.
I neutrini potrebbero anche godere della connessione non locale...e questa sì che sarebbe grossa.
Ovvio anche che ci possa essere una azione procacciante di sigh...denaro.

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MessaggioInviato: 13/12/2011, 20:17 
ero ironico, certo che non si spostano curvando lo spaziotempo...



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MessaggioInviato: 14/12/2011, 09:49 
Ho "contattato" il mio "insider".... e infatti dice che è già da Settembre che hanno risultati "interessanti" [8D]



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MessaggioInviato: 14/12/2011, 11:21 
Bosone di Higgs: il CERN non esclude l’esistenza della Particella di Dio
MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE 2011 10:29
http://www.corriereinformazione.it/2011 ... i-dio.html



Il CERN di Ginevra torna alla ribalta dopo le recenti scoperte sulla velocità dei neutrini ma, questa volta, il focus dell’attenzione cade sul “Bosone di Higgs”, definito anche “particella di Dio” o “particella dannata”. Tali connotazioni “bibliche” sono state date dal premio nobel Leon Lederman che ha più volte sottolineato come questa scoperta potrebbe far comprendere definitivamente le origini dell’Universo.

Cosa è
Gli scienziati dal 1964 (anno in cui lo scienziato Higgs dal quale la particella ha preso il nome) ormai cercavano di capire se esista veramente “un’antiparticella” con una massa così irrisoria da rimanere invisibile alla maggior parte delle strumentazioni scientifiche (o che non abbia proprio massa), che abbia generato tutta la materia e che possa mettere finalmente in relazione le quattro forze esistenti in natura: elettromagnetica, nucleare debole, nucleare forte e – ancora fuori dalle correlazioni fisice – di gravità.

Gli studi
Gli aggiornamenti sulle ricerche sono stati dati dai due responsabili dei progetti: Guido Tonelli (CMS) e Fabiola Gianotti (ATLAS); i ricercatori non hanno confermato la reale esistenza della “particella di Dio” ma, al contempo, non ne hanno escluso la presenza: “c'è una quantità di eventi in eccesso – hanno dichiarato - compatibile con l'ipotesi che potrebbe trattarsi di un bosone di Higgs".
Il Cern auspica di raggiungere un risultato certo (che poi, come è capitato per la velocità dei neutrini dovrà essere soggetto a ulteriori verifiche e conferme da parte di altri studiosi operanti in altri laboratori di ricerca) entro la fine del 2012.
E, dunque, il direttore del CERN ha concluso la presentazione dichiarando: “"Tenete a mente questi sono risultati preliminari. Tenete a mente che questi sono numeri piccoli. Tenete a mente che ci sono misure in cantiere il prossimo anno ... Non lo abbiamo ancora trovato. Non lo abbiamo ancora escluso”.

Dove si trova
Tonelli e Gianotti hanno ridotto ulteriormente “l’area” nella quale dovrebbe trovarsi la “traccia dell’impronta” del suo passaggio e, parlando in termini scientifici, è necessario riferirsi ai “valori energetici” che oscillano tra i 117 e i 127 Giga electron Volt (GeV) ma, le principali collisioni fra protoni in eccesso potrebbero – ancora ipoteticamente - ritrovarsi tra i 124 e i 126 GeV o intorno ai 119 GeV.
Le ricerche sono state effettuate con una significatività statistica del 3,6 sigma, pari, cioè al 99,7% di correttezza dell’indagine fisica.

Marcella Sardo




Vedete come pian piano si riducono i toni?
Intanto la notizia bomba è stata sganciata e l'effetto sensazionalistico rimane in circolazione a lungo...
A me questa strategia adottata dal Cern (non dai fisici e dai ricercatori) non piace proprio.



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MessaggioInviato: 14/12/2011, 11:34 
wow, troppo spettacolare, l'lhc è stata una spesa veramente giustificata


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MessaggioInviato: 14/12/2011, 13:56 
Ecco un articolo molto dettagliato e soprattutto molto onesto scritto da Marco Demastro un fisico delle particelle che lavora al CERN di Ginevra nell'esperimento ATLAS:


Lo stato della ricerca del bosone di Higgs, dopo il seminario al CERN
14 DICEMBRE 2011
http://www.borborigmi.org/2011/12/14/lo ... o-al-cern/

La giornata di ieri è stata delirante.

Mica tanto per gli annunci sullo stato si salute della ricerca del bosone di Higgs: in buona sostanza, conoscevo già i risultati, e, sebbene sia vero che potrebbero esserci buone ragioni per eccitarsi forse per la prima volta dalla partenza di LHC, la cautela resta comunque d'obbligo, ed è decisamente troppo presto per stappare lo champagne. No, il delirio è associato piuttosto al baraccone mediatico che si è creato intorno a questo evento, baraccone che secondo me ha persino intaccato la qualità scientifica di una parte del seminario stesso (e ve lo dico senza peli sulla lingua: sto pensando alla presentazione di CMS), probabilmente a danno di una comprensione completa dello stato delle cose. Ma andiamo con ordine, e lasciamo folklore e sociologia per un altro articolo.

Come penso di aver scritto probabilmente già un migliaio di volte, non abbiamo nessuna predizione teorica della la massa del bosone di Higgs, per cui o cerchiamo in un intervallo di massa ampio, tra il limite inferiore messo dalle ricerche dirette di LEP (115 GeV), e un limite superiore di circa 1 TeV oltre il quale è ben difficile che questa particella esista, perlomeno nel modo in cui lo predice il Modello Standard. Quello che invece i teorici sono in grado di calcolare, in funzione della massa presunta del bosone di Higgs, è quanto spesso verrebbe prodotto nelle collisioni di LHC, e quanto facilmente potrebbe decadere in diversi tipi di particelle. Le modalità di decadimento cambiano a seconda della massa del bosone per ragioni diverse, ma la principale rimane questa: perché il bosone di Higgs possa decadere in una serie di particelle dotate di una certa massa, bisogna che la massa del bosone stesso sia sufficiente a generarle. O quasi, perché poi la meccanica quantistica si mette di mezzo, ed esiste una probabilità di creare una particella in modo virtuale per un tempo sufficientemente breve anche se non c'è abbastanza energia, ma in sostanza il quadro è questo.

Immagine

Il grafico qui sopra riporta la probabilità che il bosone di Higgs decada in un certo modo, in funzione del valore della sua massa. Come vedete, a bassa massa, diciamo tra 50 e 150 GeV, il decadimento preferito è in una coppia di quark-antiquark b, mentre appena la massa diventa sufficiente, sopra i 150 GeV, il decadimento in coppie di bosoni W e Z diventa predominante. Per masse molto alte, appena l'energia è sufficiente, anche il decadimento in coppie di quark-antiquark t diventa possibile. Queste informazioni guidano le strategie di ricerca di ATLAS e CMS, che di fatto cercano di vedere qualche segno del passaggio del bosone di Higgs negli stessi canali di decadimento.

Per piccoli valori di massa del bosone di Higgs, tra i 110 e i 150 GeV, lo si cerca principalmente nel suo decadimento in due fotoni (<EMBED WIDTH="50" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_df7b460b6703f5d74989ae4e6a60c554.gif" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>), nonostante la probabilità di questo decadimento sia veramente bassina (circa 2 vollte ogni 1000 decadimenti): gli altri modi di decadimento (<EMBED WIDTH="20" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_5d3654f848d1b86fd81ed45e6752edfa.gif" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED> e <EMBED WIDTH="20" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_d59841c3a81a9efb5a626691fe2f91a9.gif " HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>), sebbene molto più probabili, sono veramente difficili da vedere a LHC a causa dei grandissimi rumori di fondo. Sia ATLAS che CMS studiano questi modi, e ieri CMS ha presentato gli ultimi risultati anche su questi canali, ma di fatto la sensibilità ultima è completamente dominata dal modo <EMBED WIDTH="50" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_df7b460b6703f5d74989ae4e6a60c554.gif" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>, per cui vi parlerò solo di questo.

Nelle regioni di massa intermedia si usano i decadimenti coppie di bosoni W o Z. Siccome a loro volta i bosoni W e Z hanno diversi modi di decadere, alla fine ci ritroviamo con diversi stati finali possibili, anch'essi con una sensibilità diversa a seconda della massa dell'Higgs: tra 110 e 140 GeV possiamo dire parecchio con il decadimento <EMBED WIDTH="80" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_527e2e6037c9c122a49840eaa37e012e.gif" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>, dove la l sta per leptone, che può essere un elettrone o un muone; tra 200 e 600 GeV ci dice di più il decadimento <EMBED WIDTH="80" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_a870f6bacdcb2d407a28ce2367531c4f.gif" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>, dove la coppia di quark da origine a due spray di adroni che chiamiamo jet; analogamente, sempre tra 200 e 600 GeV c'è parecchio da scoprire guardando i decadimenti e <EMBED WIDTH="80" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_f3c0e8e0eef0b1b6cfbbb03e04bb54d4.gif" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>; il decadimento più sensibile per la scoperta resta però <EMBED WIDTH="80" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_3dc6071dd9d2a4b0bddfbc2d9cf1c9f0.gif " HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>(in varie combinazioni di leptoni: 4 elettroni, o 2 elettroni e 2 muoni, o 4 muoni), che può dire molto per masse del bosone di Higgs variabili su tutto il range tra i 110 e i 600 GeV.

Le ricerche fatte fino ad oggi hanno già escluso una buona porzione dei valori di masse possibili, per cui di fatto siamo rimasti con una zone piuttosto ristretta dove andare a cercare, o da escludere definitivamente. Se ricordate, la combinazione dei risultati di ATLAS e CMS presentati quest'estate ha già escluso la regione di massa tra 141 a 476 GeV, riducendo di fatto la zone interessane in cui andare a scavare tra i 115 GeV del limite superiore di LEP e 141 GeV. In questa finestra di bassa massa i canali di decadimento che possono dare informazioni veramente utili sono si fatto solo <EMBED WIDTH="80" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_3dc6071dd9d2a4b0bddfbc2d9cf1c9f0.gif" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED> , e , che sono quelli che ATLAS ha presentato ieri, e che dominano anche i risultati di CMS.

Nel caso della ricerca di <EMBED WIDTH="50" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_df7b460b6703f5d74989ae4e6a60c554.gif" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED> , i segnale è rappresentato dall'apparizione di due fotoni nei rivelatori, le cui energie e posizioni siano compatibili con il decadimento di una particelle. La collisioni di due protoni però genera a sua volta un mucchio di coppie di fotoni, che rappresentano il rumore di fondo. Siccome in questo caso i fotoni non sono prodotti dal decadimento di una particella, se calcolo a partire dalle loro energie e posizioni la massa della particella dal cui decadimento sarebbero originati, non ottengo un valore univoco, ma uno spettro continuo di valori. Con i fotoni che proverrebbero dal decadimento del bosone di Higgs dovrei invece vedere un accumulo di eventi per un valore di massa definito. La massa invariante delle coppie di fotoni osservate è in questo caso la lampadina che mi segnalerebbe l'apparire del bosone di Higgs, e siccome ho un continuo di lampadine dove invece il bosone non si manifesta (il continuo di massa dovuto alle coppie di fotoni generate direttamente nello scontro tra i protoni), posso usarlo per valutare il rumore di fondo. Ecco il risultato di ATLAS (o meglio, una parte):

Immagine

e l'equivalente per CMS:

Immagine

Nel caso di ATLAS potete vedere, persino a occhio nudo, un certo eccesso in corrispondenza di 126 GeV. Nel caso di CMS le cose sono meno chiare, c'è forse un eccesso più debole intorno a 124 GeV, e forse un'altro intorno a 135 GeV. Usando le tecniche statistiche di cui abbiamo discusso nei giorni scorsi, questi eccessi possono essere quantificati: localmente ATLAS vede nel canale un eccesso di 2.8 sigma, che però scende a 1.5 sigma se si tiene in conto il Look Elsewhere Effect (LEE). CMS vede un eccesso locale di 2.3 sigma a 124 GeV, la cui significatività scende a 0.8 sigma se si tiene conto del LEE.

Per il canale <EMBED WIDTH="80" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_3dc6071dd9d2a4b0bddfbc2d9cf1c9f0.gif" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED> la situazione è simile: anche qui posso usare le energie e le posizioni dei 4 leptoni ($eeee$, $ee\mu\mu$ o $\mu\mu\mu\mu$) per ricostruire quale sarebbe la massa della particella originale da cui i leptoni proverrebbero se fossero i suoi prodotti di decadimenti. Qui le cose con il rumore di fondo sono un dito più complesse, perché si tratta sia per il segnale che per il fondo di eventi molto rati, e per la misura del livello di fondo devo spesso affidarmi a un'estrapolazione dai dati più complessa. Ecco cosa vede ATLAS:

Immagine

e quello che vede CMS:

Immagine

ATLAS ha un'accumulazione di 3 eventi intorno a 125 GeV, in un posto in cui se ne aspetterebbe praticamente solo 1 dovuto al rumore di fondo. La situazione in CMS è più confusa: globalmente anche CMS ha un eccesso di eventi rispetto al totale atteso, ma meno localizzato che quello di ATLAS, con eccessi sia poco sotto 1 120 GeV che intorno a 126 GeV. Vi prego poi di notare che ATLAS ha anche un eccesso di eventi intorno a 240 GeV, più o meno altrettanto significativo che quello a 125 GeV, mentre CMS non vede nulla di simile in quella zona. Questo è un classivo esempio del motivo per cui bisogna essere cauti in questo tipo di ricerche: forse che ATLAS sta vedendo due bosoni di Higgs, uno a 125GeV e uno a 240? O sono entrambe fluttuazioni? E CMS?

Finalmente, il canale <EMBED WIDTH="80" HEIGHT="20" SRC="http://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/plugins/latex/cache/tex_527e2e6037c9c122a49840eaa37e012e.gif" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED> .Se possibile, qui le cose sono ancora più complicate: siccome nello stato finale ci sono dei neutrini, che di fatto ATLAS e CMS non vedono, il giochino di ricostruire la massa della particella da cui gli oggetti finali verrebbero partendo alle loro energie e posizioni non è più possibile, e dunque la ricerca si fa meno precisa. Posso sempre costruire della variabile analoghe, ma la capacità di dire qualcosa di preciso rispetto a una massa precisa sarà comunque inferiore. In questo canale sia ATLAS che CMS vedono un accesso globale, che potenzialmente rinforza l'ipotesi di un possibile fenomeno a bassa massa, ma non aiuta a chiarire per quale valore di massa possa stare spuntando fuori qualcosa.

Se si mettono insieme tutti i risultati, ovvero i 3 canali che ho discusso per ATLAS, e questi 3 più tutti gli altri per CMS, si ottengono questi risultai globali:

Immagine

Immagine

ATLAS è oggi in grado di escludere tutto il range di bassa massa possibile per il bosone di Higgs tranne l'intervallo tra 115 e 131 GeV, mentre l'eccesso a 240 GeV impedisce un'esclusione completa della regione delle masse intermedie. CMS ha ha bassa massa un'esclusione analoga, che lascia libero l'intervallo tra il limite di LEP e 127 GeV. ATLAS vede un eccesso apparentante coerente intorno a 126 GeV che, combinando tutti i canali, ha una significanza statistica locale di 3.6 sigma, da ridimensionare a 2.5 sigma tenendo in conto il LEE. CMS ha di fatto due eccessi con significanze simili, uno intorno a 120 e l'altro intorno a 124 GeV, non necessariamente coerenti tra di loro (sopratutto tenendo conto dell'ottima risoluzione del calorimetro di CMS che viene usato per misurare tanto i fotoni che gli elettroni). Globalmente questo fa sì che CMS abbia un eccesso sparpagliato su tutta la regione di bassa massa, globalmente non più significativo di 1.9 sigma.

Che cosa possiamo concludere da questo quadro? È molto difficile dirlo. Come diceva ieri pomeriggio Fabiola Gianotti alla fine della presentazione di ATLAS, sarebbe molto bello da parte del bosone di Higgs aver scelto di esistere tra 115 e 130 GeV: in questa regioni abbiamo mezzi e capacità per stanarlo, e forse qualche primo indizio della sua presenza. Ma tentare di far dire ai dati di più di quello che possano dire, che mi è sembrato un po' quello che Guido Tonelli abbia tentato di fare alla fine della sua presentazione, tirando un po' troppo per i capelli una coerenza tra i risultati di CMS che non è necessariamente presente, è certamente eccessivo. Gli eccessi osservati sono intriganti, ma tutti ancora troppo limitati per poter escludere che siano delle fluttuazioni del rumore di fondo. Il fatto poi che, oltre agli "eccessi gradevoli", ce ne siano altri meno apprezzati (pensate all'eccesso a 240 GeV nel canale a 4 leptoni di ATLAS, ma anche al doppio eccesso di CMS) dovrebbe ricordare a tutti che la Natura è spesso infida, che la statistica è una bestia difficile da domare, e che solo più dati potranno chiarire uno scenario che resta intrigante e eccitante, ma troppo vago per potersi permettere di più.

E che sia chiaro, prima che me lo chiediate: io spero che il bosone di Higgs esista, e che abbia una massa di 125 GeV, e che, magari già per l'estate 2012, siamo in grado di poterne annunciare la scoperta, grazie ai nuovi dati, ad analisi migliorate di quelli presi nel 2011, e della combinazione delle analisi di ATLAS e CMS. Ma tra quello che nutre le mie speranze (e quelle di molti), e quello che si può veramente affermare oggi con i risultati che abbiamo, c'è veramente una bella differenza.



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MessaggioInviato: 14/12/2011, 14:06 
Cita:
lex ha scritto:

wow, troppo spettacolare, l'lhc è stata una spesa veramente giustificata


Si eh...?
20 miliardi di euro per cercare una particella la scoperta della quale non avrà la benchè minima ricaduta pratica sulla vita di tutti i giorni.
Forse prima di spendere tanto denaro nella costruzione di un impianto del genere si sarebbero dovute finanziare ricerche piu' "terra terra" relativamente per esempio alle energie rinnovabili per risolvere problemi che riguardano ognuno di noi.
Se c'è arrivato rossi a costruire insieme a focardi un reattore lenr nel garage di casa invesetendo al massimo qualche decina di migliaia di euro chissà cosa si sarebbe potuto fare con una sinergie del genere e con i finanziamenti per lhc...
Tutto cio' è assurdo non so se ve ne rendiate conto ed i toni trionfalistici che accompagnano la scoperta de sto bosone derca... mi fanno veramente rabbrividire...
Questo significa che ancora una volta ce lo stanno mettendo in quel posto e nessuno (o quasi) se ne accorge...



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MessaggioInviato: 14/12/2011, 16:17 
sì, tipo costruire immensi parchi di pannelli solari che producono 0,1 terawatt ed occupano 3 ettari...

Ah, ovviamente sono ironico anche qui.



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MessaggioInviato: 14/12/2011, 16:28 
Considerando che il fabbisogno mondiale è stimato attorno ai 15 terawatt...



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MessaggioInviato: 14/12/2011, 18:23 
Affascinante, affascinante e strano....
Sicuramente le spese folli destinate a questo tipo di ricerca potrebbero essere convogliate in ambiti più "umanitari" [8]
E, come quelle per l'LHC, anche le risorse utilizzate per andare sulla luna o per portare un paio di macchinine su marte avrebbero potuto risolvere molti dei problemi che affliggono il pianeta.
Più di queste quelle destinate agli armamenti.

Siamo sempre protesi oltre, andiamo avanti a velocità sempre più alte lasciando indietro la comprensione di noi stessi e di quelli che ci stanno intorno, e questa distanza la pagheremo tutta.
Portando il ragionamento al limite... m'importa una mazza delle cartoline da marte quando ci sono bambini che muoiono di fame o per malattie che potremmo fermare con semplici antibiotici.

Ecco cosa c'è dentro il bosone di higgs, sulla luna, e sul pianeta rosso:

Immagine:
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Ultima modifica di superpippo il 14/12/2011, 18:27, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 14/12/2011, 18:37 
Cita:
superpippo ha scritto:

Affascinante, affascinante e strano....
Sicuramente le spese folli destinate a questo tipo di ricerca potrebbero essere convogliate in ambiti più "umanitari" [8]
E, come quelle per l'LHC, anche le risorse utilizzate per andare sulla luna o per portare un paio di macchinine su marte avrebbero potuto risolvere molti dei problemi che affliggono il pianeta.
Più di queste quelle destinate agli armamenti.

Siamo sempre protesi oltre, andiamo avanti a velocità sempre più alte lasciando indietro la comprensione di noi stessi e di quelli che ci stanno intorno, e questa distanza la pagheremo tutta.
Portando il ragionamento al limite... m'importa una mazza delle cartoline da marte quando ci sono bambini che muoiono di fame o per malattie che potremmo fermare con semplici antibiotici.

Ecco cosa c'è dentro il bosone di higgs, sulla luna, e sul pianeta rosso:

Immagine:
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17,05 KB


Allora anzi che comprare un computer, riviste di ufologia e consumare energia elettrica per consultare il forum (cose indubbiamente di cui potresti fare a meno), dona quei soldi.. Senza offesa


Ultima modifica di travis il 14/12/2011, 18:39, modificato 1 volta in totale.

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Ma si deve investire sulla ricerca! e' di basilare importanza scoprire cose nuove per rilanciare l'economia, far crescere le società, diversificare le produzioni...solo non mi sembra onesto proporre come risultati eccezionali di una ricerca, quelli che invece sono dati parziali e inconcludenti, magari perchè i mandati stanno per scadere ed bisogna per forza mostrare qualcosa per far si che vengano rinnovati.

LA nostre classe politica ha dato la massima dimostrazione di incompetenza e stupidità proprio quando ha cominciato a far circolare lo slogan "la cultura non dà da mangiare" . Non c'è niente di più falso! E' proprio investendo nella ricerca, nella cultura e nelle nuove idee che si da ad una società la possibilità di rinnovarsi, di essere competitive sul mercato, di superare i momenti di crisi.

Nella ricerca si deve investire. Il problema della fame nel mondo non si risolve facendo beneficenza, ma andando a rompere il sistema che domina il mondo, un sistema vessatorio grazie al quale sulle spalle dei poveri si regge il peso del mondo dei ricchi.



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MessaggioInviato: 14/12/2011, 18:45 
travis....
mica sono uno stinco di santo, mai preteso di esserlo... ma nel mio piccolo forse faccio più di quanto fai te.... senza offesa [;)]
la domanda è semplice, tu cosa preferiresti, e perchè?


Ultima modifica di superpippo il 14/12/2011, 18:45, modificato 1 volta in totale.


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Blissenobiarella ha scritto:

Ma si deve investire sulla ricerca! e' di basilare importanza scoprire cose nuove per rilanciare l'economia, far crescere le società, diversificare le produzioni...solo non mi sembra onesto proporre come risultati eccezionali di una ricerca, quelli che invece sono dati parziali e inconcludenti, magari perchè i mandati stanno per scadere ed bisogna per forza mostrare qualcosa per far si che vengano rinnovati.

LA nostre classe politica ha dato la massima dimostrazione di incompetenza e stupidità proprio quando ha cominciato a far circolare lo slogan "la cultura non da da mangiare" . Non c'è niente di più falso! E' proprio investendo nella ricerca, nella cultura e nelle nuove idee che si da ad una società la possibilità di rinnovarsi, di essere competitive sul mercato, di superare i momenti di crisi.

Nella ricerca si deve investire. Il problema della fame nel mondo non si risolve facendo beneficenza, ma andando a rompere il sistema che domina il mondo, un sistema vessatorio in cui sulle spalle dei poveri si regge il peso del mondo dei ricchi.


La ricerca è fondamentale per migliorare la nostra vita, ma....
E' sempre una questione di priorità..
Dove andiamo a mettere risorse prima? sulla luna o nel Corno d'Africa?
Se ci chiedessero cosa è più importante, se il bosone o delle malattie da debellare, quale sarebbe la risposta??



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superpippo ha scritto:

mica sono uno stinco di santo, mai preteso di esserlo... ma nel mio piccolo forse faccio più di quanto fai te.... senza offesa [;)]
la domanda è semplice, tu cosa preferiresti, e perchè?

La domanda è mal riposta secondo me... non è uno spreco usare le risorse per rispondere agli interrogativi della scienza perchè essa ci allontana dall'ignoranza (e magari a nuove opportunità per il domani), è uno spreco che chi ha l'opportunità di cambiare le cose pensi esclusivamente ai soliti giochi di potere, tramite il furto legalizzato delle banche e della finanza in generale.

Se la piantassimo di giocare alla crisi e facessimo sul serio, staremmo tutti bene ovunque e avremmo pure abbastanza fondi per l'istruzione e la ricerca mondiale.

Alla tua domanda, io preferisco entrambe le cose.



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