Time zone: Europe/Rome




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 35 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3  Prossimo
Autore Messaggio

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 941
Iscritto il: 03/12/2008, 15:10
Località: Tùrin, n'tel Piemunt
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/05/2012, 21:14 
io ricordo che la scorsa estate 2011 il 26 giugno o giù di lì c'è stata solo una scossa giusto per avvertirmi dell'accaduto, poi il giorno dopo la scossa vera e propria che secondo me è stata la + forte mai sentita personalmente, durata sui 7 secondi , e per precauzione mi son rifugiato senza esitazione.

ultimamente ha tremato con epicentro Perrero pochi km da noi, solamente che l'ho sognato più violento, infatti appena alzato la prima cosa che ho fatto è stata visitare il sito INGV e son rimasto di stucco.



_________________
Se ascolto dimentico, Se vedo ricordo, Se faccio capisco.
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 465
Iscritto il: 31/07/2011, 13:46
Località: Bellinzona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/05/2012, 00:38 
Per tornare al seminato........perche mi sembra che mi stavo un po' auto-ot-zando.......eheheheh

Wolframio scrive:

Nel 1931, c'erano all'incirca 350 stazioni. Oggi ben 4000 in tutto il mondo.


Ecco quindi sarebbe davvero interessante andare a vedere la linea di sviluppo della rete delle stazioni di monitoraggio sismiche negli anni a partire dal 70 come e confrontarla con quella del grafico sismico.

Io vedo che comunque l'incremento della frequenza avviene proprio negli ultimi 8 anni il che farebbe pensare che appunto sia stato provocato più dal miglioramento della rete sismica e delle comunicazioni degli ultimi 10 anni che a una effettiva aumentata attività sismica. Il picco del 2007 invece quello si sembra essere più degno di nota.

Dai circa 1850 sismi del 2006 passiamo in un anno a ben 2300 sismi del 2007 per poi ridiscendere ancora in un solo anno a circa 1950 sismi del 2008.

Questo repentino sali e scendi nei 30 anni non si é mai verificato.

Si ci sono state altre oscillazioni ma leggermente piu lunghe in periodo e decisamente meno abbondanti per il numero massimo all'interno del singolo picco.

Il picco del 1990 che di quelli riportati la cui escursione é compresa nell'arco di un'anno é il più cospicuo . Circa 120 sismi di aumento in un anno ma nulla a che vedere con il picco del 2007 che ha registrato un'escursione di ben 450 sismi.

Per questo dicevo che trovo piu interessante quel picco che il resto dell'incremento a partire dal 1998.


Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 465
Iscritto il: 31/07/2011, 13:46
Località: Bellinzona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/05/2012, 14:52 
Immagine:
Immagine
91,89 KB


Ultima modifica di GREAA il 03/05/2012, 14:56, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 465
Iscritto il: 31/07/2011, 13:46
Località: Bellinzona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/05/2012, 02:20 
certo che pensandoci su bene non é un discorso facile da fare. Insomma quel che si sta cercando di capire in questa discussione é se i sismi a livello globale siano in aumento o meno. Per fare ciò si necessitano un pacco e mezzo di dati da poter incrociare.

in primo luogo direi che vista la relativa "giovinezza" della scienza sismografica bisognerebbe considerare tutti i dati a partire dall'inizio delle rilevazioni. Questo soprattutto perché vi sono molte variabili introdotte dal genere umano che possono aver influito notevolmente sull'andamento naturale.

Dicendo variabili intendo dire i test nucleari sotterranei.


Immagine:
Immagine
99,64 KB



Come dicevo sarebbe interessante andare a vedere i dati dei sismi da piu presto possibile fino ad ora e eventualmente già verificare sempre tenendo conto anche dell'aumento della distribuzione e del miglioramento tecnico dei sismografi e delle comunicazioni, se l'inizio dei test nucleari sotterranei abbiano influito a corto medio termine sull'andamento naturale.

Ritengo comunque che o si fa un lavoro di ricerca minuzioso senza tralasciare alcun dato o variabile o se no meglio nemmeno mettersi all'opera perché si rischierebbe di trarre solo deduzioni poco attendibili.

Questo soprattutto e anche perché la terra é moooooooolto piu vecchia delle rilevazioni sismografiche. Si potrebbero tenere in conto anche i dati storici ma anche li poi la statistica sarebbe viziata da altre variabili che complicherebbero i calcoli. Per esempio che un tempo c'era molta meno gente e che la società non era cosi estesa come lo é ora. Nemmeno le comunicazioni erano quelle di ora. Insomma un poco come per il discorso dei sismografi in aumento.

io mi metto a cercare un poco di dati utili e se qualcuno vuol fare idem ben venga. Chiedo solo per cortesia a non limitarsi al solito copiaincolla con quota ma di metterci un minimo di ragionamento proprio suffragato da dati attendibili senza andare a pigliare studi e teorie altrui. [;)]

Un poco di storia della sismografia.

Gli inizi del SED risalgono alla fondazione della Commissione Sismica nel 1878. Nel 1914 l’Istituto Svizzero di Meteorologia si prende carico del servizio sismico in Svizzera. Nel 1956 il servizio sismico svizzero è affiliato all’Istituto di Geofisica dell’ETH di Zurigo. Dal 2009 il SED è un’unità extra dipartimentale che dipende direttamente dal Vicepresidente per Ricerca e Relazioni Economiche, rimane comunque associato all’Istituto di Geofisica ed al di Geologia.

dal 1878
In occasione della 61esima riunione annuale della Società Svizzera di Scienze Naturali a Berna viene fondata la Commissione Sismica (per volere di Francis A. Forel, A. Forster, Albert Heim e Ed. Hagenbach), con sede centrale a Berna. La Svizzera è il primo Stato, prima dell’Italia e del Giappone, che fonda un’organizzazione permanente ufficiale per l’osservazione dei terremoti. Il programma della commissione comprende le seguenti attività:
raccolta ed archiviazione di tutti i documenti relativi ai terremoti,
raccolta delle relazioni sui terremoti attuali,
installazione di stazioni per la misurazione con speciali apparecchiature dei terremoti su territorio svizzero.

1882
Rossi e Forel progettano una scala macrosismica con 10 gradi di intensità, chiamata anche "Swiss-Italian Scale".



Immagine:
Immagine
57,87 KB

1907 E. Dietz, un fisico tedesco, installa a Davos il primo sismografo (sismografo orizzontale Bosch-Omori).

1907 Il 30 luglio, dopo anni di sforzi e grazie ad una generosa offerta di 10.000 franchi, la Commissione Sismica decide di installare un osservatorio sismico a Zurigo.

1908 Il Consiglio Federale delibera l’istituzione dell’osservatorio di Degenried attraverso la Confederazione Elvetica ed una sovvenzione di 12.000 franchi.

1911 Il 21 Settembre la stazione di Degenried registra il primo terremoto nel Cantone di Turgovia.

1911 Apertura della prima stazione a Degenried (Zurigo), equipaggiata con un sismografo orizzontale Mainka (1911-1958) e con un sismografo verticale Wiechert (1911-1936).

1915 Installazione di un terzo osservatorio (sismografo orizzontale Bosch-Omori) a Coira.

1918-1920
Su indicazione di Alfred de Quervain e Auguste Piccard della ditta Trüb, Täuber & Co viene costruito un sismografo trasportabile con tre componenti di registrazione.

Immagine:
Immagine
152,32 KB

1922
De Quervain e Piccard sviluppano un sismografo universale di 21 tonnellate e lo installano nel sito di Degenried (Zurigo)

Immagine:
Immagine
13,06 KB

1924 Il sismografo trasportabile Alfred de Quervain-Piccard riesce a registrare per la prima volta nel Vallese una scossa di assestamento e consente stime precise sulla durata e sulla velocità delle onde P ed S.

1932 Installazione di una stazione a Sion, dotata di due sismografi orizzontali Mainka, per poter meglio studiare le regioni attive della Svizzera.

1937 A. Kreis e Ernst Wanner costruiscono un sismografo verticale per registrare meglio le onde di superficie a lungo periodo dei telesismi.

1946 Un terremoto estremamente forte (Scala Rossi-Forel IX; Magnitudo 6.1) causa gravi danni nei pressi di Sierre. Mentre normalmente i terremoti in Svizzera sono una dozzina l’anno, nel 1946 la cifra sale a 517 (tutti nel Vallese centrale).

1956
Il 7 Dicembre l’Assemblea Federale delibera una legge, che subordina il Servizio Sismico all’ETH di Zurigo (Istituto di Geofisica). La legge entra in vigore il 29 Marzo 1957 e stabilisce i seguenti compiti:
raccolta e trattamento delle osservazioni e delle relazioni sui terremoti percepiti direttamente o tramite aiuto di apparecchiature in Svizzera,
funzionamento delle stazioni di misurazione dei terremoti,
ricerca sismologica,
partecipazione a lavori di ricerca ed alle organizzazioni internazionali,
pubblicazione dei risultati ottenuti.

1974-2000 Nasce una rete di stazioni sismiche ad alta sensibilità con radio-telemetria e raccolta dati centralizzata. Fino al 2000 conta 20 stazioni con sensori a breve periodo.

1974-1986 I terremoti vengono registrati su microfilm.

1977 Pubblicazione della prima Mappa della Pericolosità della Svizzera (Saegesser e Mayer-Rosa)

1983
Costruzione di un sistema automatizzato di registrazione ed analisi dati:
rilevamento automatico e localizzazione dei terremoti regionali e globali e rapida segnalazione alle Autorità,
avviso al Corpo Svizzero di Aiuto Umanitario (CSA).

1992
Installazione della rete accellerometrica svizzera con sensori per rilevare forti movimenti del terreno. Fino al 1998 vengono installate 59 stazioni in campo libero e 34 presso dighe.



Immagine:
Immagine
62,67 KB

1995 Primo ingresso del SED nel Wold-Wide-Web (WWW). La primissima pagina web del 1995 non è più accessibile; una versione del 1996 è ancora disponibile
http://www.seismo.ethz.ch/sed/hist/SED_Homepge_1996.png

1996 Delibera del Consiglio Federale per la firma del trattato per il bando completo dei test nucleari (Trattato di bando dei test atomici, CTBT). Il SED è incaricato di installare presso Davos una stazione per la sorveglianza sismica internazionale e di gestirla.

1997-2004 Installazione di una nuova rete di stazioni con sismometri a larga banda e ad alta dinamica; trasmissione digitale dei dati con la rete dati dell’Ufficio Federale dell'Informatica e della Telecomunicazioni (UFIT).

1997 Transizione dell’acquisizione dati da un sistema ridondato in parallelo ad un sistema ad alta disponibilità con due server.

1999 Il personale reperibile del SED è avvisato oltre che tramite Pager anche via SMS su telefono cellulare.

2003
Apertura della Stazione Sismica IMS DAVOX con collegamento satellitare verso l’ Organizzazione per il bando degli esperimenti atomici.

2004
Installazione di un Web-Server separato, potente ed alta disponibilità (Linux Cluster).

2009 Il SED diventa un’unità extra dipartimentale che dipende direttamente dal Vicepresidente per Ricerca e Relazioni Economiche.


Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 465
Iscritto il: 31/07/2011, 13:46
Località: Bellinzona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/05/2012, 12:50 
Rieccoci, visto il tempo uggioso mi son messo all'opera per cercare di creare una base di lavoro partendo dai primi dati a disposizione.

Per fare ciò mi sono basato sul grafico gentilmente postato da Wolframio e su quello riguardante il numero di test nucleari nel mondo che ho postato io.

Quindi ne ho preso uno, il primo e gli ho applicato i dati del secondo. Siccome nel primo grafico le unità vengono espresse in migliaia e nel secondo invece al massimo in centinaia, mi son permesso un piccolo lavoro di cosmesi. Al fine di rendere meglio leggibile la curva derivata dall'andamento dei test nucleari nel tempo ho moltiplicato il numero dei test per 10. Tranquillizzo da subito tutti dicendo appunto che questo piccolo lavoro di cosmesi non influisce sulla forma della linea che si viene a formare in quanto tutti i valori sono stati moltiplicati per 10 e quindi aumentano in egual misura proporzionale.
Inizio con il postare il grafico e poi più tardi se non ci sono interventi porrò alcune osservazioni in merito a quanto scaturisce dai dati a prima vista.

In particolare ho considerato i dati dei terremoti dal 70 fino ad ora e li ho incrociati con quelli del numero di test nuceari e appunto ne son venute fuori delle osservazioni molto molto interessanti
comunque niente di assolutamente preciso
ragionandoci sopra sono arrivato poi alla conclusione che il grafico non é preciso ma nel contempo molto indicativo
Bisognerebbe affrontare il discorso da un'altro lato, spiego,
tenendo in considerazione solo un certo tipo di dati che comunque vista la loro natura ci darebbero almeno delle certezze di base.

Ades ga pensi sü un po' pö a vedom püsè tardi [;)]



Immagine:
Immagine
160,75 KB


Ultima modifica di GREAA il 06/05/2012, 12:53, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/05/2012, 13:12 
Bravo GREAA però oltre ai test nucleari bisognerebbe considerare anche le trivellazioni tramite “fracking”, Mi ricordo 5 o 6 anni fà un caso a Basilea che delle trivellazioni per realizzare una centrale geotermica hanno provocato diversi terremoti pure nella vicina Germania
Pensa quante trivellazioni si sono fatte e si stanno facendo in tutto il mondo e quanti terremoti hanno provocato e provocano (petrolio-gas-geotermia-eccetera)

Mi sà che la tua interessante ricerca si ingarbuglia e non di poco perchè la relazione esperimenti nucleari-terremoti non è l'unica causa oltre quella naturale geologica, un grande numero sono da imputare anche al fracking, anzi supera addirittura di gran lunga il numero degli esperimenti nucleari


Ultima modifica di Wolframio il 06/05/2012, 13:28, modificato 1 volta in totale.


_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/05/2012, 13:27 
Ecco 2 esempi

Immagine
http://www.swissinfo.ch/ita/Prima_pagin ... cid=462828

Immagine
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Estrazi ... /60529.htm



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 465
Iscritto il: 31/07/2011, 13:46
Località: Bellinzona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/05/2012, 13:33 
Cita:
Wolframio ha scritto:

Bravo GREAA però oltre ai test nucleari bisognerebbe considerare anche le trivellazioni tramite “fracking”, Mi ricordo 5 o 6 anni fà un caso a Basilea che delle trivellazioni per realizzare una centrale geotermica hanno provocato diversi terremoti pure nella vicina Germania
Pensa quante trivellazioni si sono fatte e si stanno facendo in tutto il mondo e quanti terremoti hanno provocato e provocano (petrolio-gas-geotermia-eccetera)

Mi sà che la tua interessante ricerca si ingarbuglia e non di poco perchè la relazione esperimenti nucleari-terremoti non è l'unica causa oltre quella naturale geologica, un grande numero sono da imputare anche al fracking, anzi supera addirittura di gran lunga il numero degli esperimenti nucleari


si anche io mi ricordo il fatto di Basilea

e anche per quanto riguarda le trivellazioni ci avevo pensato all'inizio ma poi visto che i test nucleari sono dei singoli eventi meglio individuabili a differenza degli eventuali effetti di trivellazioni che al limite sono riscontrabili a medio lungo termine; quindi dicevo ho finito per scartare la faccenda per non complicarmi la vita ulteriormente hehehe

comunque molto interessante il tuo materiale ti ringrazio particolaremente [8D]


Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 465
Iscritto il: 31/07/2011, 13:46
Località: Bellinzona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/05/2012, 14:01 
tra l'altro Wolf a som nai a vedè ancha ul link dala dhm ma al ghé pü.chisà che fin ia fai hehehe i sarà mo dre a pagà i dagn [:D]


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/05/2012, 14:28 
Confermo http://www.dhm.ch/ volatilizzato

Intanto propongo un Intermezzo audiovisivo

Test Bombe Atomiche / Nucleari dal 1945 al 1998 sul Pianeta
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=oHN3glsZP-4[/BBvideo]



Tutta la Sequenza Sismica 2011 area del Giappone
Alzate il volume quando guardate questo video [:D]
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=kurRaHF9ZlQ[/BBvideo]




[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=sBgXhVYMj6g[/BBvideo]


Ultima modifica di Wolframio il 06/05/2012, 14:47, modificato 1 volta in totale.


_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 465
Iscritto il: 31/07/2011, 13:46
Località: Bellinzona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/05/2012, 14:40 
come potete vedere dall'ultimo grafico le due linee non sono perfettamente speculari come ci aspetterebbe se effettivamente se le le due attività prese in considerazione,una naturale e una umana fossero in relazione.

Al fine di individuare meglio le differenze ho capovolto la linea dei sismi. Questa posta sotto il grafico, confrontata con quella dei test nucleari se l'idea che queste attività umane abbiano influito sull'attività sismica fosse giusta, dicevo questa linea capovolta dovrebbe combaciare con quella dei test nucleari.

Ovviamente tenete conto che poi da una certa data i test sono cessati e quindi men di zero non possono essere.

Ci sono all'interno di quest'ultima fascia temporale delle situazioni degne di nota delle quali discuteremo poi piu avanti.

Immagine:
Immagine
187,29 KB

quindi uno potrebbe essere portato a questo punto a pensare che effettivamente i test nucleari hanno influito sull'andamento naturale dell'attività sismica. Ovvio come detto restano dei quesiti e delle controversie all'interno di questo confronto di dati. Come risolverle? Io un'idea ce l'ho.

Alcuni si chiederanno ma come mai quindi se ad un aumento dei test nucleari dovrebbe corrispondere una diminuzione dell'attività sismica tale come da noi considerata e viceversa questo non accade sempre nel grafico?

Ecco dove sta l'inghippo. Io son partito da dati relativi a terremoti come indicato nella didascalia e li ho incrociati con i dati del numero di esperimenti nucleari nel corso degli anni. Io avrei invece dovuto fare una cosa migliore ovvero confrontare i dati dei terremoti con il totale di megatoni sprigionati dalle esplosioni nel corso degli anni.

Non vorrei dire un cavolata ma raffinando questo aspetto probabilmente le due linee confrontate nel grafico saranno sempre piu specularmente uguali. Oppure no chi lo sa. una cosa sola é certa a questo punto, se si vuol continuare, tutto da rifare.

Nota che poi questa é solo una piccola deviazione dal discorso principale ovvero quello di capire se i sismi sono in aumento o meno.


Ultima modifica di GREAA il 06/05/2012, 15:05, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 465
Iscritto il: 31/07/2011, 13:46
Località: Bellinzona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/05/2012, 15:08 
hehehe bravo Wolf


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/05/2012, 15:13 
Se puo aiutarti guarda questa discussione

Immagine




Esiste un legame tra i test nucleari e l’incremento dei terremoti?

Ora che sono stati spenti i riflettori sullo tsunami che lo scorso dicembre ha devastato il Sud Est Asiatico, cominciano a circolare le ipotesi più disparate su quello che è stato definito il fenomeno naturale più grave degli ultimi secoli.

Uno degli interrogativi più angoscianti riguarda proprio l’origine del fenomeno: siamo proprio sicuri che è solamente opera della natura?

Oggi, l’influenza dell’uomo sulla natura ha assunto un livello talmente invasivo, che diventa lecito chiedersi se si possa ancora parlare di «natura» senza parlare di «uomo». Tra le varie ipotesi circolate, particolarmente significativo è il legame ipotizzato da alcuni scienziati tra test nucleari e terremoti. Gli esempi certo non mancano.

Solo coincidenze?
Il 23 settembre 1969, la Cina fece esplodere una bomba termonucleare sotterranea in un poligono nella parte occidentale del Paese. Cinque giorni dopo, il 28 settembre, un terremoto colpì lo stato di Vittoria, nell’Australia sud-orientale. L’anno dopo, il 28 e 30 maggio 1970 vi furono nuovi test nucleari, e il 31 maggio la città di Chimbote, in Perù, fu devastata da un terremoto che uccise 60.000 persone. Ancora, il 27 luglio 1976, gli Usa fecero esplodere una carica stimata tra i 20 e i 150 chilotoni nel sottosuolo del Nevada. Il giorno seguente, la città di Tang-shan (Cina) fu distrutta da un sisma che fu valutato di magnitudine 8,2 nella scala Richter e che causò 800.000 vittime.

Il 13 e 15 settembre dello stesso anno furono effettuati nuovi test nucleari sotterranei, il 16 settembre un terremoto (7,7 Richter) rase al suolo la città iraniana di Tabas, con 25.000 morti. Il 5 novembre 1988 la Francia fece esplodere nelle acque dell’atollo di Mururoa un ordigno nucleare di 50 chilotoni. Il giorno successivo, un violento terremoto (7,6 Richter) sconvolse la provincia cinese dello Yunnan, provocando circa 600 vittime. Il 24 novembre dello stesso anno, la Francia eseguì un’identica esplosione. Un terremoto (6 Richter) colpì il Canada e gli Stati Uniti del nord-est il giorno seguente; mentre il 26 novembre la provincia cinese di Qin-ghai fu scossa da un sisma.

Test nucleari e terremoti
E ancora: il 4 dicembre 1988, l’Urss fece detonare una bomba nucleare di potenza stimata fra i 20 ed i 150 chilotoni in una base del circolo polare artico. Il 7 dicembre, l’Armenia fu squassata da un terremoto (6,9 Richter) che uccise 60.000 persone e lasciò mezzo milione di senzatetto. Il 22 gennaio 1989, un’esplosione sperimentale (20-150 chilotoni) fu effettuata nel Kazakistan nordorientale; il giorno successivo il terremoto nel Tagikistan sovietico fece più di 200 morti.
Il 23 giugno 1992, gli americani fecero esplodere l’ennesima bomba nucleare sotterranea; il 28 giugno, due terremoti di insolita violenza (7,4 e 6,5 Richter) colpirono il sud della California.

Curiose coincidenze? Per molti sismologi la risposta è sicuramente sì. Riley Geary, del Caltech, afferma che i dati non rivelano un legame tra esplosioni e sismi, e per Robert Carmichael, geologo della Iowa University, l’ipotesi di un nesso causale tra bombe sotterranee e terremoti, è «una frode scientifica, paragonabile alla magia o all’astrologia».
Eppure altri dati, del tutto scientifici, indicano che questo legame è molto più che una fantasia o una superstizione.
Il professor Gary T. Whiteford, docente di geografia all’Università di Brunswick in Canada, ha scoperto che i terremoti con magnitudine da 6 a 6,5 Richter sono più che raddoppiati da quando hanno avuto inizio i test nucleari sotterranei, passando da 1.164 (fra il 1900 ed il 1949) a 2.844 (tra il 1950 ed il 1988). Un significativo aumento è registrato anche per i sommovimenti tellurici di magnitudine compresa tra 6,5 e 7 Richter: furono 1.110 nel periodo 1900-1949; se ne contarono 1.465 tra il 1950 ed il 1988. Tali incrementi si sono verificati in tutte le zone particolarmente sismiche del globo.

Più bombe, più sismi
In una visione globale si può rilevare che, nei primi cinquanta anni di questo secolo, sono stati registrati 3.419 terremoti di magnitudine uguale o superiore a 6 Richter, con una media di 68 all’anno. Dal 1950 al 1989, i terremoti in questione sono stati 4.963, con una media di 127 all’anno: il valore è quasi raddoppiato.
Il professor Whiteford ha compiuto inquietanti scoperte a proposito dei sismi che hanno provocato almeno 1.000 vittime (i cosiddetti terremoti killer). «Nel corso di 37 anni di sperimentazione nucleare, venti dei trentadue terremoti assassini, ovvero il 62,5%, avvennero lo stesso giorno o entro quattro giorni dal test».
Dati allarmanti provengono anche da uno studio di due scienziati giapponesi, Shigeyoshi Matsumae e Yoshio Kato, della Tokai University di Tokio: «Fenomeni anomali meteorologici, terremoti e la variazione dell’asse terrestre sono notevolmente correlati ai test atmosferici e sotterranei. Essi hanno causato un aumento della temperatura dell’esosfera terrestre da 100 a 150 gradi, che cresce in modo abnorme immediatamente dopo un test nucleare. Ad esempio, è stato scoperto che la temperatura assoluta salì da 70 ad 80 gradi dopo un test sovietico che fu rilevato dalla stazione d’osservazione da Uppsala, il 23 agosto 1975». Similmente, un continuo e drastico rialzo della temperatura fu osservato in occasione di una fitta serie di sei esplosioni sperimentali avvenute tra il 18 ed il 29 ottobre 1975».
E concludono: «La temperatura dell’atmosfera è cambiata a causa dei test nucleari, un cambiamento che neppure il sole potrebbe produrre. Si può facilmente immaginare quali effetti abbia tutto ciò sulle condizioni meteorologiche della terra».
Altri autori riferiscono di alcuni documenti che rimarcherebbero «la pericolosità di effettuare sperimentazioni nucleari nel suolo a profondità superiori ai 5000 metri e segnatamente in zone ad evidente rischio sismico. In particolare se posti nelle aree descritte dalla faglia sud orientale, caratterizzata da un’elevata instabilità».
................... continua
http://www.webti.ch/forum.php5?mode=po&pid=2151463]WebTi - Indice dei forum


Ultima modifica di Wolframio il 06/05/2012, 15:14, modificato 1 volta in totale.


_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 465
Iscritto il: 31/07/2011, 13:46
Località: Bellinzona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/05/2012, 16:42 
si certo che possono servire queste info. Io comunque al fine di creare un grafico che descriva le interazioni discusse sto rivedendo come detto il modo di affrontare il discorso.
A questo punto dicevo credo che mi muoverò per forza di cose (poi ti spiego il perché) verso l'analisi partendo da dati di rilevamento locali piuttosto che globali. Questo per varie ragioni. Una delle ragioni é quella di poter usufruire di dati standardizzati, cosa che a livello globale come appurato in precedenza é possibile fare solo a partire dall'ultimo decennio.
Seconda ragione é quella di poter usufruire di dati estrapolati da un numero costante di stazioni di rilevamento.

Poi ci sono una serie di altre ragioni che eventualmente spiego piu avanti.

Quindi credo che mi baserò esclusivamente sui dati del SED.

Questo anche perché oltre ad essere il SED il piu vecchio organo di studio in merito, il nostro, territorio, quello svizzero, é un territorio moderatamente sismico. Normalmente per considerare se un evento é al di fuori della norma lo si va a cercare dove in teoria non dovrebbe verificarsi onde definirne la natura inusuale. Cercare un aumento di terremoti dove si verificano normalmente non so se sia una scelta valida ai nostri fini.


Quindi sto raccogliendo i dati riguardanti il territorio svizzero a partire dal 1900 fino ad oggi e non appena avrò finito di spulciare proverò a mettere giu un altro grafico.

Ci vorranno alcuni giorni suppongo ......[:D]


Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 465
Iscritto il: 31/07/2011, 13:46
Località: Bellinzona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/05/2012, 13:17 
ok visto che alcuni giorni sono passati mi sembra doveroso un aggiornamento.

Quindi, al fine di estrapolare dati utili mi sono rivolto al SED chiedendo info su:

numero di sismi registrati sul territorio svizzero dal 1900 a oggi

quantità di energia sprigionata in megatoni annualmente dal totale dei sismi


Ho anche chiesto una serie di informazioni riguardanti la logistica delle stazioni di rilevamento sismico dal 1900 ad oggi

Molto gentilmente e molto velocemente i Signori del SED mi hanno fornito i dati richiesti.

Chiaro non mi han dato la pappa pronta e non mi hanno fornito i dati elaborati ma piuttosto allo stato RAW o grezzo per intenderci.

Quindi al fine di semplificare la ricerca ho pensato di proseguire così.

Per rendere il più attendibile possibile il risultato del lavoro ci baseremo sui dati di tre sole stazioni di rilevamento poste su territorio svizzero.

- la scelta del territorio svizzero come modello di riferimento é data dal fatto che questa zona a cavallo tra due placche é considerata di moderata attività sismica e dal fatto che é su questo territorio che si effettuano registrazioni strumentali da più tempo a livello globale

-la scelta delle tre stazioni di rilevamento é data dal fatto che, questi tre sismografi istallati nelle località che elencherò in seguito sono i più vecchi della rete svizzera e sono poste su tre differenti substrati rocciosi, a tre altezze differenti; inoltre sono dislocate sul nostro territorio in maniera omogenea a formare un triangolo che copre virtualmente il territorio da nord-est a ovest a sud-ovest

- verranno considerati solo i sismi con intensità superiore alla soglia di sensibilità, quindi attorno ai 3° di magnitudo. Questo perché ovviamente raggruppare tutti i piccoli sismi a partire dal 1900 fino ad ora é possibile ma non so quanto tempo ci vorrebbe


I tre sismografi presi in considerazione saranno quelli posti nelle località di Zurigo e Berna in rete tra di loro dal 1911 e quella di Sierre che é attiva dal 1934

Alcuni motivazione delle scelte fatte sono già descritte in precedenza ma comunque voglio porre l'attenzione su di un fatto in precedenza mal interpretato.

Mi riferisco all'influsso dell'aumento del numero di sismografi dislocati nel mondo sul numero di sismi registrati. Ragionandoci sopra un poco sono arrivato alla conclusione che questo aumento non ha avuto nessun influsso sul numero di sismi rilevati. Infatti visto che i sismografi sono in rete tra di loro onde rendere possibile una triangolazione degli eventi sismici per definire con precisione ipocentro, epicentro e magnitudo. L'aumento dei sismografi a livello globale o locale ha influsso solo sulla precisione di localizzazione e di quantificazione dell'energia sprigionata dai sismi e non sul loro numero. Chiaro che se un sismografo a Roma uno a Cuneo e uno a Venezia registrano lo stesso sisma da tre punti differenti questi dati non vengono moltiplicati per 3 ma restano a far parte di un solo evento ma meglio localizzato e quantificato.

Quindi risulta logico che ai fini della ricerca il considerate il numero totale dei sismografi nel mondo é ininfluente.

Altra cosa logica quindi é il fatto di andare a ritroso nel tempo il più possibile.

Resto comunque dell'opinione che il risultato di questo lavoro darà dei dati attendibili ma poi bisogna vedere come vanno interpretati. La cosa che mi lascia più dubbioso é il fatto che l'attività sismica globale dura da mio di anni e che in corrispondenza i rilevamenti strumentali (non quelli storici) durano da soli 100 anni. Questo basterebbe a una persona intelligente per farla desistere dal intraprendere questa discreta sequela di calcoli; tuttavia visto che nn ci sto molto con la testa hehehehe voglio proseguire lo stesso.

Cosa ne pensate?

Beh appena ho un attimo di tempo mi metto all'opera ;-)


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 35 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3  Prossimo

Time zone: Europe/Rome


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 29/03/2024, 12:57
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org