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 Oggetto del messaggio: Terra sollevata di 15 centimetri.
MessaggioInviato: 26/05/2012, 22:23 
Nell'area dell'Emilia colpita dal sisma la terra si è sollevata di 15 cm. A rilevarlo sono stati i satelliti italiani Cosmo-SkyMed dell'Agenzia spaziale italiana. "Grazie alle informazioni satellitari - scrive l'Asi- è stato possibile completare il quadro della situazione dell'area colpita dal sisma. Per una parte dell'area studiata si è evidenziato che si è avuto un sollevamento il cui valore massimo è pari a circa 15 centimetri".


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MessaggioInviato: 27/05/2012, 08:51 
Tra l'altro ho letto che sembra essersi verificato anche il fenomeno della liquefazione del suolo.... non ricordo di averlo mai sentito in Italia, mentre in Giappone, per esempio, è un qualcosa di abbastanza frequente.

Non ho approfondito su quali zone siano interessate da questo fenomeno comunque, la cosa poco simpatica è che se questo evento si è già verificato una volta, ad ogni sisma, c'è una probabilità maggiore che accada di nuovo.


Ultima modifica di 2di7 il 27/05/2012, 08:52, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 27/05/2012, 10:03 
Cita:
2di7 ha scritto:

Tra l'altro ho letto che sembra essersi verificato anche il fenomeno della liquefazione del suolo.... non ricordo di averlo mai sentito in Italia, mentre in Giappone, per esempio, è un qualcosa di abbastanza frequente.

Non ho approfondito su quali zone siano interessate da questo fenomeno comunque, la cosa poco simpatica è che se questo evento si è già verificato una volta, ad ogni sisma, c'è una probabilità maggiore che accada di nuovo.



Se n'era parlato qui della liquefazione:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=227222

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=227274

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=227503

Non è detto che da questo fenomeno possano verificarsi anche degli sinkholes che a quanto pare sono in aumento un po ovunque.

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Esempio:

Voragini che si aprono inspiegabilmente in giro per la Terra (FOTO)


Continuano ad aprirsi, in tutto il globo, i cosiddetti "sinkhole". L'ultima voragine si è aperta in Turchia.


Continuano ad aumentare le voragini che si aprono, improvvisamente, in giro per il mondo. L’ultima di una lunga serie è quella che misura ben 5 metri di diametro e che è profonda almeno 30 metri; voragine che si è aperta nei pressi della città di Erzincan, in Turchia.

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Queste strane voragini sono chiamate nello specifico “sinkhole” e sono tutte perfettamente circolari. La scienza ufficiale non sa ancora dare una spiegazione soddisfacente per questo strano fenomeno, che sta interessando sempre più parti in giro per il globo e che, sicuramente, avrà le sue cause. L’apertura di queste perfette voragini è iniziata soltanto da qualche anno e sta interessando, per l’appunto, diverse zone del mondo. Fra le diverse supposizioni che si fanno in merito, ci sarebbe quella che vede la causa dei sinkhole nei terreni calcarei; ma non sempre è così in quanto, in diversi casi, i sinkhole si sono aperti su un terreno di diversa natura geologica e non su uno di tipo calcareo.

La voragine più grande, finora registrata, è quella che si è aperta improvvisamente a Guatemala City, in America centrale – secondo alcuni, l’apertura di questo sinkhole è stato causato dall’acqua piovana che avrebbe portato al collasso del terreno – e che ha risucchiato diverse abitazioni, comprese le persone che vi erano dentro. Altre – oltre a quest’ultima che si è aperta in Turchia – si sono verificate in Cina – una enorme si è aperta proprio a Pechino, in una strada molto trafficata – in Africa, in Canada, a Dumanjug nelle Filippine ed in Svezia – a Gällivare, per l’esattezza – dove se n’è aperta una grande circa 150 metri, il 20 marzo scorso, e che pare si stia allargando sempre di più. In Italia, invece – oltre a quelle causate dal territorio calcareo – se ne sono aperte due: una in Toscana – con un diametro di 250 metri circa – ed una nel Lazio.

http://attualissimo.it/voragini-che-si- ... erra-foto/


Ultima modifica di Wolframio il 27/05/2012, 10:34, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/05/2012, 10:27 
Come volevasi dimostrare, basta cercare un po ed ho trovato qualcosa che ci assomiglia.



Terremoto Emilia: nel rapporto preliminare
del gruppo ‘Emergeo’ dell’Ingv l’analisi di fratture e liquefazioni


domenica 27 maggio 2012, 01:12 di Redazione MeteoWeb


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"Sink hole" da fenomeno di liquefazione nei pressi di San Carlo

Grazie al rapporto preliminare dei rilievi geologici di terreno effettuati nell’area epicentrale del terremoto del 20 maggio 2012 dall’EMERGEO working group dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia possiamo scoprire nuovi dettagli degli effetti del sisma nel suolo padano.

Domenica scorsa, 20 maggio alle ore 04:03, come tutti tristemente sappiamo, un terremoto di Mw 5.9 ha colpito un settore della Pianura Padano-Emiliana tra le province di Modena, Ferrara, Rovigo e Mantova. A partire dal 21 maggio il gruppo Emergeo si è attivato per il rilievo degli effetti cosismici sull’ambiente naturale.
E’ stato reperito materiale di riferimento, ed in particolare la cartografia cartacea e digitale, le mappe tematiche messe a disposizione dalla regione Emilia Romagna, i lavori scientifici e i rapporti tecnici sull’area. E’ stato organizzato un primo DB gestito da personale INGV dedicato presso la sede di Roma mentre presso la sede di Grottaminarda è in corso l’allestimento di un server per la distribuzione WEB dei dati.

Dopo aver censito e localizzato tutte quelle segnalazioni di effetti geologici riportate dai media e su internet è stata identificata l’area da rilevare, che grosso modo coincide con la zona in cui si sono concentrate le repliche, all’interno di un quadrilatero compreso tra gli abitati di Mirandola, Camposanto, Bondeno e Sant’Agostino. I rilevamenti sul terreno sono iniziati nella mattinata del 22 maggio e sono ancora in corso, con il coinvolgimento e l’avvicendamento di diverse squadre composte da personale di Roma1, CNT, OV e Roma2. In ogni punto rilevato sono state effettuate misurazioni e campionamenti. Un sorvolo in elicottero, effettuato grazie al Corpo Forestale dello Stato, ha permesso di identificare le zone a più alta concentrazione di effetti.
E’ stato attivato lo scambio di dati con i ricercatori di Uni Insubria e ISPRA per assicurare la massima copertura del territorio.

Gli effetti rilevati sono riconducibili a tre tipologie principali:
  • Liquefazioni per sovrappressione di falde idriche ospitate da corpi sabbiosi del sottosuolo
    I fenomeni di liquefazione sono molto diffusi nei dintorni di San Felice sul Panaro, San Carlo di Sant’Agostino e Bondeno. Coinvolgono principalmente sabbie fini grigiastre e in alcuni casi possono riconoscersi venute di sabbie giallastre. Nella gran parte dei casi si possono osservare numerosi condotti allineati e le sabbie fuoriuscite sono organizzate in vulcanetti coalescenti. Pozzi per l’emungimento di acqua per irrigazione (10-15 m) sono serviti da condotto e sono stati riempiti di sabbia, che in alcuni casi è fuoriuscita. Nei centri abitati le liquefazioni sono spesso legate alla presenza di manufatti che probabilmente hanno funzionato come vie di fuga preferenziali. In alcuni casi sporadici, associati alle liquefazioni, sono stati osservati rigonfiamenti e sprofondamenti del terreno.
  • Fratturazione estensionale con prevalente separazione orizzontale
    Fratture beanti o con piccoli rigetti verticali non sistematici, con un en-echelon apparente, sono presenti soprattutto nel settore orientale, e possono essere seguite per alcune centinaia di metri. Localmente si osservano piccole fuoriuscite di sabbia. Una trincea aperta attraverso una di queste fratture per la riparazione di una condotta ha mostrato la presenza di sabbia risalita lungo la frattura stessa ma che non aveva raggiunto la superficie.
  • Liquefazioni associate a fratturazioni
    Le fratturazioni con associata liquefazione sono anch’esse più diffuse nel settore orientale, nella zona tra Bondeno, Mirabello e San Carlo. Consistono in fratture lunghe anche decine di metri, spesso in en-echelon apparente, da cui è fuoriuscita una ingente quantità di sabbia fine grigia.
In corrispondenza di alcune liquefazioni e fratture si è verificata anche la rottura di condotte idriche. Un primo confronto tra le caratteristiche geomorfologiche dell’area e la localizzazione degli effetti osservati mostra una correlazione con la presenza di paleoalvei dei fiumi Secchia, Panaro e Reno.
I principali sistemi di fratturazione sembrano essere in correlazione con le zone di argine, in particolare quello del canale Cavo Napoleonico.
Altra osservazione comune per tutte le aree investigate è l’innalzamento di alcuni metri della falda più superficiale, che ad oggi presenta ancora una anomalia.
Di seguito le immagini dell’Ingv:

Immagine “Sink hole” da fenomeno di liquefazione nei pressi di San Carlo
Immagine Fratturazioni superficiali con associati rigetti verticali e separazioni orizzontali nei pressi di San Carlo
Immagine “Sand blows” lungo fratturazioni superficiali nei pressi di San Carlo
Immagine Allineamento di fratturazioni superficiali nei pressi di San Carlo
Immagine “Sand blows” lungo fratturazioni superficiali nello stadio di San Felice sul Panaro.Un ricercatore INGV del team EMERGEO impegnato nei rilievi
Immagine “Sand blows” lungo fratturazioni superficiali nei pressi di San Carlo. Un ricercatore INGV del team EMERGEO impegnato nei rilievi
Immagine Sand blows” nello stadio di San Felice sul Panaro (servizio aereo Corpo Forestale dello Stato)
Immagine Fenomeni di liquefazione del terreno nei pressi di San Carlo (servizio aereo Corpo Forestale dello Stato)
Immagine Fenomeni di liquefazione del terreno a Mirabello / Soil liquefaction at Mirabello. Photo: Adriano Cavaliere


http://www.meteoweb.eu/2012/05/terremot ... chiudi_adv


Ultima modifica di Wolframio il 27/05/2012, 10:41, modificato 1 volta in totale.


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