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 Oggetto del messaggio: Testato il LAS Orion
MessaggioInviato: 16/05/2010, 23:22 
"Il test effettuato il 6 maggio nella base di White Sands Missile Range, nel New Mexico, è costato 220 milioni di dollari ed è riuscito alla perfezione.
Si trattava del collaudo della torre di fuga d'emergenza per la nuova capsula Orion (il LAS, Launch Abort System) ed è stato effettuato partendo da terra.

Il simulacro della capsula agganciato al LAS è partito alle 1300 UTC ed è schizzato verso l'alto con un'accelerazione bruciante. Pensate che in due secondi e mezzo era già a circa 700 km/h imprimendo un'accelerazione di circa 16g. Per salvaguardare l'incolumità di un possibile equipaggio, i parametri di spinta verranno rivisti per evitare di superare un'accelerazione di 10 g. I motori del torrino sono a propellente solido e generano una spinta di 225 tonnellate. Il motivo di un allontanamento così rapido è dato dal fatto che il LAS deve intervenire in caso di guasto al vettore o, peggio, in caso di esplosione dello stesso. Un'accelerazione di questo tipo garantisce una via di fuga sicura.

La spinta è durata solo sei secondi al termine della quale il simulacro si trovava già a 1200 metri di quota. La sua parabola lo ha portato fino a 1800 metri, dopodiché Orion si è separato dal LAS (che ha altri piccoli motori per allontanarsi) ed ha iniziato la discesa con l'apertura dei paracadute pilota ed infine dei tre paracadute principali del diametro di 35 metri ciascuno, che hanno depositato dolcemente la capsula al suolo.
Il simulacro è stato costruito appositamente per questo test e non verrà più utilizzato.

Resta importantissimo questo test in quanto il tipo di sistema di fuga collaudato può essere utilizzato per qualsiasi capsula, quindi anche altri modelli o Orion stesso montato su un altro vettore diverso da Ares I ormai cancellato.
da coelum
Links - Collegamenti:
http://astrogation.blogspot.com/2010/05 ... orion.html


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MessaggioInviato: 03/07/2013, 15:11 
La NASA sta facendo grandi passi veloci per ultimare le preparazioni tecniche in vista dell'inizio dell'assemblaggio e preparazione al lancio della navicella spaziale Orion, la nuova navicella americana pensata per essere lanciata fuori dall'orbita terrestre, nello spazio profondo, con missioni verso la Luna, asteroidi e Marte. Nel 2014 il primo test la vedrà allontanarsi dalla Terra più di quanto non abbia mai fatto una navicella spaziale dai tempi delle missioni Apollo.

Presso il Kennedy Space Center, in Florida, il team sta lavorando duramente ad una miriade di componenti per la futura missione Orion, assicurandosi che tutti possa essere pronto per tempo.
La NASA è al lavoro anche ad un nuovo sistema di razzi pesanti, classificati come "Space Launch System", che saranno in grado di lanciare pesi molto grandi come la navicella Orion carica, con destinazioni lontane nel sistema solare. Ma i razzi, che saranno i più potenti sul pianeta quando saranno pronti, e si avvicineranno molto ai famosi Saturn V, saranno pronti soltanto verso la fine del decennio.
Il lancio di prova dell'anno prossimo sarà effettuato con l'attuale più performante razzo pesante: Delta IV Heavy.

La parte alta e sottile che vedete montata sopra la navicella è il LAS (Launch Abort System), un sistema di emergenza che assicura un pronto salvataggio dell'equipaggio nel caso di incidenti o problemi con il razzo. Il LAS è progettato per scattare e accendere i propri razzi nell'arco di pochi millisecondi, mettendo in salvo gli astronauti, allontanandosi dal razzo

Per riuscire a fare l'assemblaggio nel minor tempo possibile, il team di tecnici della NASA ha iniziato a lavorare già con alcune repliche per imparare a montarle e trovare le soluzioni più efficaci e sicure in vista dell'assemblaggio vero e proprio. La difficoltà sta anche nel dover imparare tutto da zero, dopo anni e anni di uso degli Shuttle, adesso che si passa ad un sistema del tutto nuovo. E' comunque un grandissimo investimento per il futuro, perché i tecnici che si formano ora, saranno quelli che domani saranno in grado di preparare le missioni interplanetarie al lancio.
Questi esercizi permetteranno anche di scoprire eventuali problemi con largo anticipo e trovare soluzioni già prima dell'inizio delle operazioni ufficiali. A lo stesso tempo, questo permetterà alla NASA di tenersi stretti gli ingegneri migliori della generazione Shuttle, per averli pronti per la nuova era di voli spaziali.
C'è una grandissima attenzione ad ogni particolare per evitare che ci possano essere errori che portino a perdite di vite. Non c'è margine di errore in missioni così delicate e complesse ma gli ingegneri stanno facendo un grande lavoro, anche grazie alle simulazioni computerizzate del comportamento dei vari componenti.

Tuttavia, non ci si può ovviamente basare soltanto sulle simulazioni, visto che quasi mai nella vita reale, va esattamente come si pensava nelle simulazioni.

Durante l'operazione EFT-1, la capsula arriverà a ben 5800 km circa di altitudine, ben oltre la distanza di qualsiasi altra navicella da 40 anni a questa parte. (La Stazione Spaziale Internazionale si trova a 330-450 km di altitudine




http://www.universetoday.com/101445/ori ... st-flight/

http://www.link2universe.net/2013-07-02 ... -nel-2014/


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MessaggioInviato: 04/12/2014, 19:27 
NASA: TEST DI LANCIO PER LA NUOVA NAVICELLA ORION.

Florida, giovedì 4 Dicembre 2014 – La NASA diffonderà in diretta web il primo test di lancio del nuovo vettore spaziale ORION. Costruita dalla Lockheed Martin, l’innovativa capsula è stata progettata per portare l’uomo nelle profondità dello spazio.

Il primo test, senza equipaggio, darà agli ingegneri dell’agenzia spaziale americana la possibilità di provare, per la prima volta, l’affidabilità di tutti i sistemi chiave del nuovo vettore in un ambiente duro come lo spazio. Il viaggio di Orion durerà all’incirca 4-5 ore, durante le quali la navetta effettuerà due orbite terrestri ad un’altitudine di 3.600 km di altezza.

Durante il test, saranno simulate le più pericolose situazioni di rischio per gli astronauti che permetteranno ai responsabili della NASA di apportare le dovute modifiche e migliorie al nuovo vettore in modo da rendere più “sicuri” i futuri viaggi nello spazio, soprattutto in vista della prossima esplorazione umana di Marte, il pianeta rosso.

http://www.space.com/
http://danilo1966.iobloggo.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: Testato il LAS Orion
MessaggioInviato: 20/09/2015, 19:13 
I tecnici della NASA presso il Michoud Assembly Facility a New Orleans hanno iniziato a saldare lo scafo pressurizzato per il prossimo veicolo Orion che volerà nel 2018 per il prossimo volo di prova senza equipaggio. La NASA consegnerà la struttura base della capsula al Kennedy Space Center, in Florida, nei primi mesi del prossimo anno per l'assemblaggio finale, il completamento e i test.

Fonti ufficiali hanno dichiarato che i revisori incaricati di misurare i progressi del programma Orion hanno sollevato dubbi sui piani della NASA di riutilizzare attrezzature su più voli della capsula, sugli sforzi dello sviluppo del software e sui test strutturali.

La NASA e la Lockheed Martin, primo fornitore dell'agenzia per Orion, prevedono di prelevare le scatole dell'avionica dalla capsula Orion utilizzata da EM-1 e riutilizzarla su EM-2.
"L'intento a questo punto è di far volare queste apparecchiature su EM-2," dice Gerstenmaier. "I ritardi potrebbero sorgere se vi è qualche tipo di problema con la strumentazione di EM-1, e non potesse essere disponibile per EM-2, questo potrebbe avere sicuramente un riflesso sulla costruzione di EM-2."

La Lockheed Martin è attualmente sotto contratto per consegnare tre capsule equipaggio Orion complete, compresa quella che ha già volato con il volo dimostrativo EFT-1 nel 2014 e i veicoli per EM-1 ed EM-2.
"Per ora non vediamo nessun problema in questo campo, ma dobbiamo tenerne conto perché di fronte a noi c'è una lunga strada," ha detto Lightfoot.
"Io penso che siamo stati abbastanza prudenti," ha detto Gerstenmaier nella conferenza con i giornalisti tenuta mercoledì. "Le mie squadre ci dicono che proveranno a eliminare tutti i rischi che si troveranno di fronte."
"Ogni volta che questi ragazzi raggiungono un obiettivo previsto nelle loro prove, possiamo dire di aver eliminato un rischio o almeno di averlo compreso," ha detto Lightfoot ai giornalisti.

Gerstenmaier ha dato un forte sostegno agli ingegneri che lavorano sulla riprogettazione dello scudo termico di Orion. Invece di installare lo scudo termico della capsula come un blocco monolitico (come quello che ha volato con EFT-1, ndr), i tecnici, per i voli futuri, monteranno blocchi separati di scudo ablativo in Avcoat.

Questa è una lezione imparata dagli ingegneri dopo che le squadre a terra avevano impiegato più tempo del previsto per fabbricare e installare lo scudo termico per il volo di prova EFT-1 dello scorso anno, nel quale un razzo Delta 4-Heavy aveva portato la capsula a oltre 5.000 km sopra la Terra per un test principale del sistema di protezione termico del veicolo, per la guida, navigazione e controllo algoritmi.
"Stiamo facendo questo cambiamento nello scudo termico, ma gli il modello per i test ingegneristici di quello scudo termico saranno completati entro la fine di questo mese, in modo da poter passare avanti," ha detto Gerstenmaier.

Un altro problema potenziale identificato dalla commissione di revisione coinvolge il modulo di servizio di Orion di costruzione europea. LA NASA ha stretto un accordo con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) all'inizio del 2013 per la fornitura dell'unità propulsiva ed energetica per il volo robotico di prova EM-1 del 2018.
L'ESA e il suo fornitore del modulo di servizio, l'Airbus Defence and Space, stanno lavorando al componente con tecnologie derivate dall'Automated Transfer Vehicle (ATV) dell'Europa, che ha compiuto cinque volo di successo consegnando rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) prima del suo ritiro all'inizio di quest'anno.
Secondo Bill Hill, vice amministratore associato per i sistemi esplorativi della NASA, i tempi di preparazione del modulo di servizio sono in cima alla lista delle possibili minacce che potrebbero ritardare il volo di prova EM-1 del 2018.
Ma i problemi arrivano anche dalla conferma di revisione di Orion per i piani NASA del modulo di servizio per EM-2. La NASA e l'ESA non hanno infatti ancora nessun accordo su come l'Europa possa contribuire a fornire un modulo di servizio completo per la prima missione abitata di Orion.
"Avremo il primo (European Service Module - ESM) per EM-1 e da questo potremo imparare per realizzare quello di EM-2," dice Lightfoot.
Il volo Exploration Mission-2 prevede che un modulo Orion con le sue quattro persone di equipaggio arrivino su un'orbita retrograda distante 70.000 km oltre la Luna per una missione di almeno tre settimane.
"Utilizzeremo EM-1 per controllare il modulo di servizio ed essere sicuri che potrà eseguire le accensioni per entrare ed uscire dall'orbita retrograda distante attorno alla Luna," dice Gerstenmaier. "Vogliamo essere sicuri che i sistemi di comunicazione, quelli di navigazione e tutto il software funzioni."
"Poi toccherà a EM-2, e la grande novità qui sarà l'interfaccia dell'equipaggio," prosegue Gerstenmaier. "Come interagirà l'equipaggio con il veicolo? Come si troveranno con i pannelli e i controlli? Cosa faranno quando dovranno configurare la fase di rientro?"

EM-2 introdurrà anche il sistema di supporto vitale di Orion, come le riserve di ossigeno, gli strumenti per assorbire l'anidride carbonica dall'atmosfera di bordo, controllare l'umidità e la temperatura di bordo.

Sempre secondo Gerstenmaier, sarà difficile che l'equipaggio di EM-2 possa eseguire un rendezvous con un asteroide come parte della missione di recupero di un asteroide della NASA, un'iniziativa che prevede di inviare una sonda spaziale robotica per prelevare un grosso masso e portarlo in orbita lunare per poterlo far visitare agli astronauti. Quella missione, se approvata dal Congresso sarà successiva.

Gerstenmaier ha aggiunto che la NASA prevede di lanciare missioni SLS/Orion una volta l'anno dopo EM-2, sempre se il budget lo consentirà. Le missioni successive nella regione attorno alla Luna definita 'spazio cis-lunare' potrebbero testare le tecniche di rendezvous, le passeggiate spaziali, l'attracco con un asteroide e gli habitat per lo spazio profondo e le tecnologie richieste per le missioni verso Marte.
"Quello che è importante notare è che stiamo realizzando un grande programma," conclude Lightfoot. "Stiamo costruendo un programma di esplorazione umana multi-decennale, e sebbene i voli individuali di EM-1 ed EM-2 siano molto importanti, sono i maggiori indicatori dei nostri progressi per quello che stiamo facendo e per bilanciare le missioni individuali nel contesto complessivo del nostro viaggio di esplorazione che abbiamo intrapreso."

Fonti:
- http://spaceflightnow.com/2015/09/16/or ... ntil-2023/ -
- http://www.nasa.gov/press-release/nasa- ... ey-to-mars

http://aliveuniverse.today/flash-news/m ... nnljrkmwww


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