I tecnici della NASA presso il Michoud Assembly Facility a New Orleans hanno iniziato a saldare lo scafo pressurizzato per il prossimo veicolo Orion che volerà nel 2018 per il prossimo volo di prova senza equipaggio. La NASA consegnerà la struttura base della capsula al Kennedy Space Center, in Florida, nei primi mesi del prossimo anno per l'assemblaggio finale, il completamento e i test.
Fonti ufficiali hanno dichiarato che i revisori incaricati di misurare i progressi del programma Orion hanno sollevato dubbi sui piani della NASA di riutilizzare attrezzature su più voli della capsula, sugli sforzi dello sviluppo del software e sui test strutturali.
La NASA e la Lockheed Martin, primo fornitore dell'agenzia per Orion, prevedono di prelevare le scatole dell'avionica dalla capsula Orion utilizzata da EM-1 e riutilizzarla su EM-2.
"L'intento a questo punto è di far volare queste apparecchiature su EM-2," dice Gerstenmaier. "I ritardi potrebbero sorgere se vi è qualche tipo di problema con la strumentazione di EM-1, e non potesse essere disponibile per EM-2, questo potrebbe avere sicuramente un riflesso sulla costruzione di EM-2."
La Lockheed Martin è attualmente sotto contratto per consegnare tre capsule equipaggio Orion complete, compresa quella che ha già volato con il volo dimostrativo EFT-1 nel 2014 e i veicoli per EM-1 ed EM-2.
"Per ora non vediamo nessun problema in questo campo, ma dobbiamo tenerne conto perché di fronte a noi c'è una lunga strada," ha detto Lightfoot.
"Io penso che siamo stati abbastanza prudenti," ha detto Gerstenmaier nella conferenza con i giornalisti tenuta mercoledì. "Le mie squadre ci dicono che proveranno a eliminare tutti i rischi che si troveranno di fronte."
"Ogni volta che questi ragazzi raggiungono un obiettivo previsto nelle loro prove, possiamo dire di aver eliminato un rischio o almeno di averlo compreso," ha detto Lightfoot ai giornalisti.
Gerstenmaier ha dato un forte sostegno agli ingegneri che lavorano sulla riprogettazione dello scudo termico di Orion. Invece di installare lo scudo termico della capsula come un blocco monolitico (come quello che ha volato con EFT-1, ndr), i tecnici, per i voli futuri, monteranno blocchi separati di scudo ablativo in Avcoat.
Questa è una lezione imparata dagli ingegneri dopo che le squadre a terra avevano impiegato più tempo del previsto per fabbricare e installare lo scudo termico per il volo di prova EFT-1 dello scorso anno, nel quale un razzo Delta 4-Heavy aveva portato la capsula a oltre 5.000 km sopra la Terra per un test principale del sistema di protezione termico del veicolo, per la guida, navigazione e controllo algoritmi.
"Stiamo facendo questo cambiamento nello scudo termico, ma gli il modello per i test ingegneristici di quello scudo termico saranno completati entro la fine di questo mese, in modo da poter passare avanti," ha detto Gerstenmaier.
Un altro problema potenziale identificato dalla commissione di revisione coinvolge il modulo di servizio di Orion di costruzione europea. LA NASA ha stretto un accordo con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) all'inizio del 2013 per la fornitura dell'unità propulsiva ed energetica per il volo robotico di prova EM-1 del 2018.
L'ESA e il suo fornitore del modulo di servizio, l'Airbus Defence and Space, stanno lavorando al componente con tecnologie derivate dall'Automated Transfer Vehicle (ATV) dell'Europa, che ha compiuto cinque volo di successo consegnando rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) prima del suo ritiro all'inizio di quest'anno.
Secondo Bill Hill, vice amministratore associato per i sistemi esplorativi della NASA, i tempi di preparazione del modulo di servizio sono in cima alla lista delle possibili minacce che potrebbero ritardare il volo di prova EM-1 del 2018.
Ma i problemi arrivano anche dalla conferma di revisione di Orion per i piani NASA del modulo di servizio per EM-2. La NASA e l'ESA non hanno infatti ancora nessun accordo su come l'Europa possa contribuire a fornire un modulo di servizio completo per la prima missione abitata di Orion.
"Avremo il primo (European Service Module - ESM) per EM-1 e da questo potremo imparare per realizzare quello di EM-2," dice Lightfoot.
Il volo Exploration Mission-2 prevede che un modulo Orion con le sue quattro persone di equipaggio arrivino su un'orbita retrograda distante 70.000 km oltre la Luna per una missione di almeno tre settimane.
"Utilizzeremo EM-1 per controllare il modulo di servizio ed essere sicuri che potrà eseguire le accensioni per entrare ed uscire dall'orbita retrograda distante attorno alla Luna," dice Gerstenmaier. "Vogliamo essere sicuri che i sistemi di comunicazione, quelli di navigazione e tutto il software funzioni."
"Poi toccherà a EM-2, e la grande novità qui sarà l'interfaccia dell'equipaggio," prosegue Gerstenmaier. "Come interagirà l'equipaggio con il veicolo? Come si troveranno con i pannelli e i controlli? Cosa faranno quando dovranno configurare la fase di rientro?"
EM-2 introdurrà anche il sistema di supporto vitale di Orion, come le riserve di ossigeno, gli strumenti per assorbire l'anidride carbonica dall'atmosfera di bordo, controllare l'umidità e la temperatura di bordo.
Sempre secondo Gerstenmaier, sarà difficile che l'equipaggio di EM-2 possa eseguire un rendezvous con un asteroide come parte della missione di recupero di un asteroide della NASA, un'iniziativa che prevede di inviare una sonda spaziale robotica per prelevare un grosso masso e portarlo in orbita lunare per poterlo far visitare agli astronauti. Quella missione, se approvata dal Congresso sarà successiva.
Gerstenmaier ha aggiunto che la NASA prevede di lanciare missioni SLS/Orion una volta l'anno dopo EM-2, sempre se il budget lo consentirà. Le missioni successive nella regione attorno alla Luna definita 'spazio cis-lunare' potrebbero testare le tecniche di rendezvous, le passeggiate spaziali, l'attracco con un asteroide e gli habitat per lo spazio profondo e le tecnologie richieste per le missioni verso Marte.
"Quello che è importante notare è che stiamo realizzando un grande programma," conclude Lightfoot. "Stiamo costruendo un programma di esplorazione umana multi-decennale, e sebbene i voli individuali di EM-1 ed EM-2 siano molto importanti, sono i maggiori indicatori dei nostri progressi per quello che stiamo facendo e per bilanciare le missioni individuali nel contesto complessivo del nostro viaggio di esplorazione che abbiamo intrapreso."
Fonti:
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http://spaceflightnow.com/2015/09/16/or ... ntil-2023/ -
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http://www.nasa.gov/press-release/nasa- ... ey-to-marshttp://aliveuniverse.today/flash-news/m ... nnljrkmwww