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MessaggioInviato: 12/04/2014, 21:43 
si infatti non è stato trovato ma si presume che ci debba essere UN MEZZO attraverso il quale si esplica questa forza essendoci per le altre 3



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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MessaggioInviato: 12/04/2014, 21:48 
Forse anche questo discorso si collega all'ottima intuizione di MaxpoweR?

L’Etere

Sin dall’antichità in molti hanno creduto nell’esistenza di una quintessenza che permea tutto l’universo a cui spesso è stato dato il nome di Etere. Il concetto di Etere e la sua stessa esistenza sono molto controversi tanto che nel secolo scorso la scienza ufficiale in uno storico esperimento, non avendo potuto rilevarlo, sancì la sua inesistenza. Molto spesso l’Etere viene assimilato, nella tradizione esoterica orientale e occidentale ai concetti di Prana, Kundalini, Ki, Energia Vitale, Orgone, Forza Odica, Magnetismo Animale, Mana, ecc.. Visto la moltitudine di significati ad esso attribuiti, non sempre coerenti tra loro, cercherò in questo capitolo di riportare sinteticamente le scoperte degli autori più significativi e di trarne alla fine le dovute conclusioni.

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Franz Anton Mesmer (1734 – 1815)

Mesmer, medico e filosofo, credeva fermamente nell’astrologia. Studiò le interazioni dei corpi celesti sul corpo umano e a tal proposito scrisse:

Cita:
“E’ ovvio che non avviene praticamente alcun cambiamento nei corpi celesti che non influenzi le consistenze fluide e solide della nostra terra. Può quindi qualcuno negare che anche gli organismi animali siano sottoposti alle stesse influenze? Una creatura vivente è anch’essa parte della Terra e tale creatura consiste di componenti liquide e solide, le cui proporzioni ed equilibrio sono sottilmente alterati, in tal modo producendo degli effetti acutamente sentiti dalla creatura stessa.”


Possiamo riassumere i risultati delle sue ricerche nei seguenti punti :

- Esiste un’influenza reciproca tra i corpi celesti, la terra e tutti i corpi animati
- Il mezzo di questa influenza è un fluido diffuso universalmente (chiamato da Mesmer magnetismo animale), così continuo da non ammettere alcun vuoto, incomparabilmente sottile, e naturalmente suscettibile di ricevere, diffondere e comunicare tutte le perturbazioni motorie.
- Mesmer notò che avvicinando una potente calamita o le dita di una mano alla fiamma di una candela, la stessa si inclina verso la calamita o le dita.

Secondo Mesmer, la malattia ha origine dalla carenza di tale fluido all’interno del corpo umano che può essere incanalato e convogliato verso altre persone utilizzando magneti naturali da applicare sulle parti del corpo da curare o mediante l’imposizione delle mani irradianti energie benefiche.

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Karl von Reichenbach (1788 -1869)

Il barone von Reichenbach scoprì che se alcuni sensitivi venivano posti all’interno di una camera buia insieme ad un potente magnete a ferro di cavallo, potevano osservare una luce emanante dai poli del magnete. Tale luce permetteva di vedere le persone all’interno della stanza buia, creava ombre e al soffio tremava come la fiamma di una candela.

Effettuando l’esperimento con un cristallo di quarzo, al posto del magnete, si poteva osservare che “tutto il corpo del cristallo riluceva di una luce delicata, e dalla punta superiore emanava una luce azzurra, in costante movimento, a volte scintillante”.

Reichenbach osservò che anche il suo corpo nell’oscurità emetteva la stessa luce che chiamò Od. Tale luce mostrava uno spettro di colori che variava dal rosso al violetto, andando dalla zona degli organi genitali verso la sommità del capo. Inoltre, “correnti di luce simili a fiamme di intensità relativamente maggiore scorrono dalla punta di tutte le dita, nella direzione in cui esse sono stese”.

Le proprietà odiche dei materiali e del corpo umano risultavano amplificate se esposti direttamente alla luce solare.

“L’Od è l’espressione di una forza dinamica che compenetra in modo sottile e scorre con irresistibile potenza attraverso tutto ciò che fa parte della natura [...] Questa forza non solo si manifesta al contatto ma anche a distanza, come dal sole, dalla luna e dalle stelle; così pure da tutta la materia.

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Nikola Tesla (1856 – 1943)

Tesla, uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, ebbe a dire : “L’etere è portatore di luce e riempie ogni spazio, l’etere agisce come forza creativa che dà la vita. Viaggia in “turbini infinitesimi” (“micro eliche”) prossime alla velocità della luce, divenendo materia misurabile. La sua forza diminuisce e arriva a terminare del tutto, regredendo in materia, secondo una specie di processo di decadimento atomico […] Ogni atomo ponderabile è differenziato da un fluido tenue, che riempie tutto lo spazio meramente con un moto rotatorio, proprio come fa in vortice di acqua in un lago calmo. Una volta che questo fluido – ovvero l’etere – viene messo in movimento, esso diventa grossolana materia. Non appena il suo movimento viene arrestato la sostanza primaria ritorna al suo stato normale [...] Può allora accadere che, se riesce in qualche modo a imbrigliare questo fluido, l’uomo possa innescare o fermare questi vortici di etere in movimento in modo da creare alternativamente la formazione e sparizione della materia. Dunque al suo comando, quasi senza sforzo da parte sua, vecchi mondi svanirebbero e nuovi mondi entrerebbero nell’esistenza. L’uomo potrebbe così alterare le dimensioni di questo pianeta, controllare le sue stagioni, aggiustare la sua distanza dal sole, guidarlo nel suo viaggio eterno lungo l’orbita di sua scelta, attraverso le profondità dell’universo. Egli potrebbe far collidere i pianeti e creare i suoi soli e le sue stelle, il suo calore e la sua luce, egli potrebbe dare origine alla vita in tutte le sue infinite forme. Dare origine alla nascita e alla morte della materia sarebbe il più grande degli atti umani, cosa che darebbe all’uomo una conoscenza profonda della creazione fisica; tutto questo gli permetterebbe di compiere il suo destino ultimo”.

Secondo Tesla il campo gravitazionale terrestre è dovuto allo spostamento del pianeta attraverso l’Etere.

Cita:
“Quando la materia solida viaggia attraverso lo spazio, subisce il vento dell’etere e le differenze in potenziali elettrici provocano dei cambiamenti nel dislocamento elettromagnetico all’interno della massa e del vento dell’etere. Il campo elettrico della terra crea il dislocamento magnetico all’interno dell’etere e lo accumula all’interno del campo elettrico della terra. La differenza tra il dislocamento magnetico all’interno di una massa ed il dislocamento magnetico fuori della massa dell’etere è la gravità”.


Tesla ha ottenuto circa 300 brevetti in tutto il mondo per le sue invenzioni, è stato l’inventore della corrente alternata, che ha contribuito alla nascita della Seconda Rivoluzione Industriale, e la Suprema Corte degli Stati Uniti gli ha attribuito la precedenza della scoperta della radio rispetto a Guglielmo Marconi. Alla sua morte il governo americano classificò i suoi scritti come Top Secret, privando l’umanità di un patrimonio scientifico di incalcolabile valore.

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Wilhelm Reich (1897 – 1957)

Reich, medico e Psicoanalista di fama mondiale, brillante allievo e collaboratore di Freud, abbandonò la psicologia per dedicare il resto della propria vita a studi sulla bioenergetica nel tentativo di dare una risposta a quella che per lui era la domanda fondamentale “Cos’è la vita?”.

Egli osservò al microscopio che la materia inorganica e quella organica, dopo essere stata sottoposta ad un processo di sterilizzazione ad alta temperatura, si disgrega formando vescicole di materia (bioni) dotati di un movimento circolare a spirale e pulsante che emanano un colore verde-azzurro. Tali vescicole, unendosi tra loro, possono svilupparsi in organismi viventi. Reich riteneva che i bioni fossero carichi di una sorta di energia vitale, priva di massa, che chiamò orgone o energia orgonica. Queste vescicole di energia orgonica condensata, aggregata insieme a molecole organiche ed inorganiche, sono l’anello di congiunzione tra l’etere e la vita biologica di cui ne costituiscono l’elemento base “… sono strutture di transizione dal non vivente al vivente. Il bione è l’unità funzionale elementare di tutta la materia vivente”.

L’orgone giunge continuamente nell’organismo dall’aria e dal sole attraverso la respirazione, la pelle e i polmoni.

Sulla base delle sue osservazioni Reich dedusse le seguenti proprietà dell’orgone:

- permea tutto lo spazio
- è caratterizzato da un movimento a spirale di tipo pulsante che avviene spontaneamente (non è imposto da cause esterne)
- emette o genera luce di colore verde-azzurro e tale radiazione è fredda ovvero non genera calore.
- è attratto e trattenuto dall’aria, dall’acqua e dalla materia organica
- i metalli prima lo attraggono e poi lo respingono
- ha la tendenza ad aggregarsi fluendo dai sistemi meno complessi a quelli più complessi (ad esempio, l’uomo trae energia vitale dal cibo e una pianta dall’atmosfera che la circonda).

Reich condusse indagini in diverse discipline scientifiche tra cui la medicina, la fisica, la cosmologia e la meteorologia.

Uno degli aspetti più importanti della sua teoria è che le forme della materia vivente sarebbero il risultato di semplici sovrapposizioni o superimposizioni di flussi di orgone nello spazio. La tendenza dell’orgone ad accumularsi, a differenza di altre forme di energia, consentirebbe l’organizzazione della materia caotica in strutture complesse.

I bioni prodotti dalla disintegrazione dei tessuti, a seconda del livello energetico di partenza, possono evolversi verso forme organizzate e originare organismi viventi oppure degradare in organismi piccolissimi, da lui denominati “bacilli T”, che sarebbero la causa della biopatia del cancro. I bacilli T, oltre ad essere responsabili della disgregazione degli organismi più grandi, si opporrebbero alla naturale ricomposizione della materia disgregata innescando un processo distruttivo e putrescente.

Secondo Reich, certe forme di malattia sono la conseguenza di una patologia energetica dovuta all’impoverimento o al ristagno dell’energia orgonica all’interno del corpo.

Realizzò accumulatori di orgone costituiti da strati alternati di materiale organico (lana) e metallo che usò nei suoi esperimenti. “Le irradiazioni di orgone possono essere applicate con gran vantaggio e senza nessun pericolo, neanche di eccessiva irradiazione” (anche se a scopo terapeutico raccomandava di non utilizzare accumulatori con più di tre strati), nelle seguenti condizioni: grave stanchezza, anemia, cancro, esclusi i tumori del cervello e del fegato, raffreddori acuti e cronici, artrite, ulcere croniche, ogni genere di lesione, abrasione, ferite, bruciature, sinusite e alcuni tipi di emicrania”.

Una persona posta dentro una camera orgonica, dopo un po’, può osservare una luminosità bluastra, inoltre, muovendosi dentro la camera, si possono osservare chiaramente delle formazioni nebbiose e, permanendovi più a lungo, cominciano a comparire dei punti luminosi blu-violetti fortemente radianti. Quando la presenza dell’operatore avrà eccitato sufficientemente l’energia presente nella camera, le formazioni nebbiose si concentreranno dando luogo a lampi giallo-biancastri.

Molto interessante la similitudine con un fenomeno riscontrato all’interno della grande piramide di Giza. Gli egittologi hanno osservato che quando una mano è posta all’interno del sarcofago vuoto, ubicato al centro della camera del Re, la stessa appare circondata da una brillante luce violetta ed emana bagliori non appena viene scossa. La teoria di Reich avvalora l’ipotesi che vede le piramidi come accumulatori di energia vitale.

Nel 1955 la Food and Drug Administration (FDA), con un’ordinanza, intimò a Reich di sospendere le sue ricerche, in quanto prive di valore scientifico, ma egli continuo le sue attività e venne condannato a 2 anni di reclusione per oltraggio alla corte e alla distruzione di tutti i suoi libri e apparecchiature. Nel 1957 morì in carcere.

Anche se i risultati degli esperimenti di Reich erano sbalorditivi, vedasi i casi di cura del cancro, i suoi dispositivi avevano un aspetto negativo in quanto accumulavano indiscriminatamente ogni tipo di energia presente nell’ambiente, sia quella vitale denominata OR sia quella stagnante e cogesta denominata DOR.

Se Reich ha il merito di aver scoperto come accumulare l’orgone, a Karl Hans Welz dobbiamo la scoperta di come generarlo. Negli anni 80 Welz scoprì che inglobando particelle di metallo in una massa di resina si ottenevano degli effetti di gran lunga superiori a quelli che Reich aveva ottenuto con i comuni accumulatori. Inoltre, tale dispositivo, che chiamò orgonite (1993), aveva anche la proprietà di trasformare le energie negative DOR in energie OR positive e benefiche per la vita. Il potere vitalizzante dell’orgonite poteva essere ulteriormente amplificato con l’aggiunta di cristalli di quarzo. Oltre all’orgonite anche i pianeti rotanti, come la Terra, producono energia orgonica.

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Viktor Schauberger (1885-1958)

Schauberger, guardia forestale, passò gran parte della sua vita ad osservare la natura, in particolare i torrenti di montagna, traendone importanti insegnamenti e gettando le basi per quella che potremmo definire la scienza dei vortici.

Secondo Viktor Schauberger l’etere è l’energia primigenia, la quintessenza, da cui tutto ha origine, penetra in ogni dove e compone gli atomi di cui la materia è costituita. Ogni cosa, a qualsiasi livello, dalle particelle più piccole fino alle galassie, sono formate da innumerevoli vortici. Le cariche elettriche elementari costituiscono vortici primordiali d’etere e hanno simmetria assiale. Gli elettroni (o i protoni) si respingono tra di loro solo quando sono contrapposti i loro assi di flusso entrante d’etere (o di efflusso), ma sono pronti ad attrarsi se i loro assi sono affiancati come quando generano le correnti, sotto l’azione di un campo elettrico. La forza di attrazione non risiede nei corpi, non è propria della materia e la gravità non risiede nella massa della Terra. La forza è esterna, risiede ovunque nello spazio e solo gli aggregati di materia ne determinano l’azione.

Le proprietà notevoli dell’etere sono la geometria del suo moto naturale e il livello di “affinità” nei confronti della materia.

L’etere si muove attraverso le dimensioni seguendo una geometria ben precisa, la geometria a spirale o vortice, e tale geometria la ritroviamo ovunque in natura, nelle forme vitali, nei fenomeni naturali di grande potenza quali i vortici e gli uragani, nel moto dei corpi celesti e nelle galassie, come se questi sistemi conservassero l’impronta di questa forma primigenea.

Dissertazione sulla Spirale

La forma geometrica alla base di ogni cosa che esiste nell’universo è la spirale “phi” o sezione aurea di Fibonacci.

Prendiamo la seguente sequenza di numeri, nota come sequenza di Fibonacci, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, …, in cui ogni numero è la somma dei due precedenti, possiamo vedere che il rapporto tra due numeri adiacenti tende al numero #934; = 1.6180….

Se adesso costruiamo dei quadrati aventi per lati i numeri della sequenza di Fibonacci e man mano che ne accostiamo uno al precedente effettuiamo una rotazione di 90°, possiamo vedere che unendo i quarti di circonferenza otteniamo la forma geometrica della spirale, che ovviamente può essere sia oraria che antioraria.

Nella figura che segue possiamo vedere una spirale.

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La costante #934; presenta delle proprietà notevoli ed è espressione dell’unità

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Johannes Kepler ci ha lasciato queste bellissime parole sulla sezione aurea: “La geometria ha due grandi tesori: uno è il teorema di Pitagora; l’altro è la sezione aurea di un segmento. Il primo lo possiamo paragonare ad un oggetto d’oro; il secondo lo possiamo definire un prezioso gioiello”.

Se è vero quanto asserisce Ermete Trismegisto “Ciò che è in alto è come ciò che è in basso”, allora tutto ci fa supporre che l’elemento costitutivo della realtà fisica materiale ed energetica deve essere collegato in qualche modo con la forma della spirale e che alla base dell’universo vi sia il movimento a spirale.

In natura la costante #934; si trova in tutta la struttura ossea: la distanza tra le dita, la lunghezza delle falangi, la lunghezza degli arti, ecc.; ma la si trova anche nel regno vegetale ed animale. Praticamente #934; è una costante di tutte le strutture dotate di vita ed è presente anche nella forma di agglomerati di materia che esprimono visibilmente una grande potenza come i vortici, gli uragani e, a livello cosmico, le galassie a spirale.

Vediamo adesso alcuni esempi tipici della spirale phi in natura:

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Vortice di acqua

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Nautilus

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Uragano

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Galassia a spirale

Fine della dissertazione.

L’altra proprietà dell’Etere è in stretta relazione al modo in cui interagisce con la materia. Anche se l’Etere è l’aria che gli atomi respirano, ogni materiale lo assorbe o lo riflette in maniera differente. I materiali organici lo assorbono, il cemento e la plastica lo rallentano, i metalli prima lo assorbono e poi lo riflettono, i cristalli lo accelerano e vibrano alla sua stessa frequenza, infine, l’aria e l’acqua lo assorbono e ne memorizzano le frequenze. Le piante, gli animali e l’uomo essendo composti prevalentemente di acqua e sostanze organiche assorbono l’Etere.

Considerando che l’etere è presente ovunque e in quantità infinita, viene da chiedersi: Cosa occorre fare per catturare quanto più etere possibile e concentrarlo in modo da sfruttarne l’energia? Occorre seguire il suo stesso movimento, infatti, solo imprimendo alla materia un movimento spiraliforme, possiamo caricarla con un surplus di energia. Mi viene naturale pensare alla danza turbinante dei Dervisci Rotanti quale metodo per raggiungere l’estasi mistica.

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Schauberger, utilizzando un ugello a vortice, ovvero imprimendo all’acqua un movimento vorticoso, scoprì che le qualità dell’acqua miglioravano rendendola simile a quella di sorgente che, scorrendo nei torrenti di montagna tra mille vortici, si carica di energia dall’etere.

Ma da dove arriva l’Etere? Se consideriamo tutte le dimensioni materiali formate da Etere aventi ciascuna una determinate frequenza di vibrazione, è naturale pensare che l’etere arrivi nella nostra dimensione dalle dimensioni superiori a più alta energia di vibrazione.

Viktor Schauberger, come tanti altri grandi scienziati in anticipo sui tempi, ci ha lasciato in eredità delle idee che ancora oggi non comprendiamo. Egli riteneva ad esempio che il cuore non è una pompa ma “è pompato”, gli uccelli “non volano” ma “sono volati”, i pesci non nuotano, ma “sono nuotati”, il sole è probabilmente un corpo freddo e oscuro, ecc.

La fisica del XX secolo

Prima dell’avvento della fisica quantistica, si riteneva che gli atomi fossero costituiti da un nucleo centrale attorno al quale, ad una distanza “enorme”, ruotavano gli elettroni. Lo spazio tra il nucleo e gli elettroni era considerato vuoto e quindi la materia era sostanzialmente vuota, ma nella realtà le cose sembrano andare diversamente.

Il premio nobel per la fisica Richard Feynmann ha calcolato che nello spazio vuoto pari ad una biglia vi è tanta energia da portare istantaneamente all’ebollizione tutti gli oceani della Terra.

Hal Puthoff, della Cambridge University, ha verificato sperimentalmente che nello spazio vuoto, schermato dai campi elettromagnetici e alla temperatura di zero gradi kelvin, esiste una quantità enorme di energia, che è stata chiamata energia di punto zero in quanto allo zero assoluto non dovrebbe esserci alcuna energia.

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Nikolai Aleksandrovich Kozyrev (1908 – 1983)

L’astrofisico Kozyrev sostiene che tutta la materia è generata dal movimento di una sostanza invisibile e cosciente chiamata etere. Per Kozyrev ogni corpo materiale è immerso in un oceano di etere ed è assimilabile ad una spugna immersa nell’acqua. Seguendo tale analogia è possibile incrementare o decrementare la quantità di fluido (acqua o etere) assorbito, sottoponendo l’oggetto a varie azioni meccaniche e fisiche (strizzandolo, raffreddandolo, ruotandolo, ecc.)

Riportiamo di seguito alcune delle più importanti scoperte sperimentali del Prof. Kozyrev:

- Come un oggetto materiale genera il movimento quando viene immerso in un liquido, allo stesso modo genera onde di torsione nell’etere in cui è immerso.
- Le onde di torsione si propagano nell’etere seguendo la forma di una spirale tridimensionale e sono difficili da rilevare in quanto cambiano continuamente direzione.
- Per potere imbrigliare meglio l’energia di tali onde, occorre sottoporre gli oggetti a continui movimenti e vibrazioni.
- Facendo ruotare, vibrare o rompendo oggetti, il loro peso subisce piccole ma significative variazioni.
- Un corpo subisce un incremento quantizzato e costante del proprio peso quando viene fatto vibrare entro determinati intervalli di frequenza.
- Diversi ricercatori hanno condotto esperimenti che confermano la teoria di Kozyrev.

Il Dott. Bruce De Palma ha rilevato sperimentalmente che una sfera rotante lanciata verso l’alto sale più in alto e scende più velocemente di un’altra sfera uguale ma non rotante senza seguire la traiettoria prevista dalle leggi della fisica classica comunemente accettate dalla comunità scientifica.

Il Dott. David Hudson ha osservato che quando un microcluster (una massa costituita da 10 a 1000 atomi) di iridio viene riscaldato il suo peso aumenta anche del 300% e alla temperatura di 850°C scompare per riapparire soltanto quando la sua temperatura ridiscende.

A differenti livelli di densità di energia eterica corrispondono differenti realtà dimensionali o piani di esistenza. Secondo vari scienziati, tra cui Mishin, Aspden, Tesla e Keely, l’etere è suddiviso in 7 differenti livelli di densità e le varie manifestazioni di energia e materia hanno qualità differenti a seconda della densità di etere che li ha originati. In tale modo ritroviamo anche a livello di realtà dimensionale lo stesso schema dell’ottava che caratterizza le vibrazioni della luce visibile (i sette colori dell’arcobaleno) e del suono udibile (le sette note musicali). Anche le leggi della fisica variano al variare della densità dell’etere e quindi al variare della realtà dimensionale.

Con l’avvento della fisica dei microcluster si è visto che gli atomi, costituiti da vortici di etere, si assemblano tra loro secondo numeri ben definiti, detti “numeri magici”, in modo da raggiungere la configurazione di un Solido Platonico.

Alla luce del modello di Kozyrev gli atomi e le molecole avrebbero una struttura a strati di onde sferiche nidificate, a cipolla, e l’effetto di quantizzazione del peso spiegherebbe la natura multidimensionale della materia. Quando un corpo aumenta di peso si ha un ingresso di energia a densità più elevata, quando diminuisce di peso una quota parte di energia-materia si sposta in una dimensione più alta a densità minore.

Tutta la materia imbriglia onde di torsione per sostenere la propria esistenza.

Kozyrev sosteneva che “tutte le forme di vita dovevano essere composte da una forma di energia invisibile a spirale”.

L’energia eterica è in realtà l’alimento principale per la salute di un organismo ancora prima della respirazione, dell’ingestione e dell’esposizione ai raggi del Sole.

Paramahamsa Tewari nella Space Vortex Theory asserisce che le particelle elementari non sono altro che vortici sferici di energia, sulla superficie di un oceano di etere avente energia infinita.

A seconda del livello vibrazionale dell’etere, si ha la manifestazione di una determinata dimensione, si forma la materia più o meno densa, propria di quella dimensione, e tutti i campi energetici conseguenti al movimento della materia nell’etere. Ad esempio, nel caso particolare del nostro universo materiale il moto della materia crea dei vortici nel campo eterico generando i campi gravitazionale, magnetico, ecc. che sono alla base dei relativi fenomeni energetici.

La più alta vibrazione dell’etere, che dà luogo ad un fenomeno osservabile, è quella che genera le onde luminose. Si tratta di onde che andandosi a infrangere contro la materia creano dei vortici nel campo eterico noti come fotoni.

Nel 1987 il chimico Helmut Hoegl ha ipotizzato che la materia, dall’elettrone in su, sia formata dall’aggregazione di fotoni.

Isaac Newton aveva intuito l’esistenza di uno Spirito dell’Universo avente proprietà simile a quelle dell’Etere

Cita:
“… questa specie di spirito sottilissimo che penetra attraverso tutti i corpi e che è nascosto nella loro sostanza; è per la forza e l’azione di questo spirito che le particelle dei corpi si attirano mutuamente alle più piccole distanze e che aderiscono allorché sono contigue; è per tale agente che i corpi elettrici agiscono a distanze più grandi tanto per attrarre che per respingere i corpuscoli vicini, ed è sempre col mezzo di questo spirito che la luce emana, si riflette, si rifrange e riscalda i corpi; tutte le sensazioni sono eccitate e le membra degli animali sono mosse quando la loro volontà lo ordina mediante le vibrazioni di questa sostanza spiritosa che si propaga dagli organi esteriori dei sensi lungo i filamenti solidi dei nervi, fino al cervello ed in seguito dal cervello ai muscoli. Ma queste cose non si possono spiegare in poche parole; non si fecero ancora sufficienti esperienze per poter determinare esattamente le leggi secondo le quali agisce questo spirito universale.”


Se l’etere smettesse di ruotare, in modo intelligente e con un certo proposito, l’universo si dissolverebbe.

Siamo ancora lontani dal comprendere tutte le proprietà dell’Etere, ma incomincia a farsi strada l’ipotesi che questo mezzo sottile possa essere intelligente e che possa avere a che fare con la nostra coscienza. Alcuni fisici d’avanguardia ritengono che una teoria unificata della fisica non possa fare a meno di comprendere i concetti di Etere e di Coscienza.

Anche se non riusciamo a vedere l’Etere, non possiamo affermare che non esiste. Ci sono tante altre cose che non riusciamo a vedere ma che in qualche modo percepiamo come ad esempio la gravità che ci mantiene sulla Terra.

La spiritualità orientale

Nella tradizione spirituale induista si fa largo uso dei termini Prana e Kundalini. Per capire bene il significato e la differenza tra questi due concetti riporto le descrizioni che di esse ci ha dato Sri Govinda:

Cita:
“Il Prana è l’energia vitale che regola le funzioni dell’organismo, fa battere il cuore, muove i polmoni durante la respirazione, dà vigore fisico e tiene in vita il corpo. Esso produce nascita, crescita, salute, malattia, vecchiezza e morte”.

“Kundalini è energia inattiva [...] è l’energia cosmica spirituale che ha creato l’universo. Ella pervade e sostiene tutte le cose animate e inanimate, pianeti, soli e galassie. L’esistenza è possibile solo grazie a questo potere infinito che è il supporto statico di tutta la materia, la base fondamentale della sostanza organica e inorganica. E’ la sorgente di ogni forma di vita. Tutte le creature, piccole e grandi, a qualunque stadio si trovino e a qualunque piano appartengano – fisico, astrale o causale – devono a lei la loro esistenza. E’ la Madre dell’intero universo. Questa meravigliosa e onnisciente energia è completamente libera e proietta la creazione di sua spontanea volontà, sebbene trascenda spazio, tempo e sostanza, rimanendo supremamente distaccata e mantenendo immutati la sua purezza e il suo stato divino. Tutte le forme di energia promanano da lei, che è auto luminosa e colma di beatitudine. E’ l’essenza vitale che manifesta la diversità delle forme materiali dentro la propria unità spirituale”.


Akasha è un altro termine ricorrente correlato all’Etere e che si differenzia dagli altri visti in precedenza. Esso manifesta un altro attributo dello Spirito che è la sua infinita capacità di memorizzare e trasmettere informazioni.

“Akasha”, che in sanscrito significa etere o spazio, è l’elemento base dell’intero universo. Akasha è l’onnipresente esistenza che pervade tutto, ha un effetto organizzatore sulla materia e costruisce le forme. L’akasha diviene il sole, la terra, la luna, le stelle, l’aria, i liquidi ed i solidi; forma il corpo umano, gli animali, le piante e ogni forma che vediamo, tutto ciò che percepiamo con i nostri sensi, tutto ciò che esiste. L’akasha non può essere percepito perché va al di là di ogni ordinaria percezione, si può vedere e toccare soltanto quando si condensa e prende una forma, fluisce attraverso di esse e le collega fra loro, inoltre, è sempre associata a una qualche forma di coscienza.

Grandi sensitivi e veggenti come Edgar Cayce, Madame Blavatsky, Alice Bailey e Rudolf Steiner, hanno avuto accesso alle informazioni contenute in quelle che vengono chiamate cronache dell’Akasha, o Resoconti Akashici, cioè quella dimensione in cui è contenuta la memoria di ogni avvenimento verificatosi, di ogni pensiero e desiderio che ha attraversato la mente o il cuore di ogni individuo vissuto sulla Terra.

Madame Blavatsky diceva: “L’Akasha, Luce Astrale, può definirsi come l’Anima Universale, la Matrice dell’Universo, il Mysterium Magnum dal quale tutto quanto esiste è nato per separazione o differenziazione. È la causa dell’esistenza; riempie tutto lo spazio infinito…è lo spazio”.

La parola Akasha si utilizza per nominare un piano di coscienza cosmica che funge da archivio, nel quale, come si è già detto, si registrano tutte le situazioni, pensieri, emozioni, parole, intenzioni ed azioni di un essere, dalla sua separazione dalla Fonte o Dio, fino al suo ritorno definitivo al punto d’origine; contiene quindi l’intera storia d’ogni anima, sin dall’alba della Creazione. Quest’archivio ci connette tutti, gli uni agli altri, contiene ogni simbolo, archetipo o racconto mitologico che esiste e perciò diviene la fonte maggiore di conoscenza e verità che l’essere umano possa consultare; chiamato anche “Libro della Vita”, come lo si conosce nella Bibbia, lascia la sua impronta indelebile nella vita.

Conclusioni

Lo Spirito proietta il mezzo attraverso cui si manifesta l’universo, a cui diamo il nome di Etere.

L’universo è multidimensionale e tutte le infinite dimensioni, che sono il risultato delle infinite vibrazioni dell’etere, coesistono in un unico universo. Quindi non vi sono infiniti universi, ma infinite dimensioni all’interno di un solo universo.

Lo Spirito, facendo variare lo stato di vibrazione dell’Etere, genera dei vortici e crea le dimensioni; inoltre, all’interno di ogni dimensione, facendo ruotare e combinare in vario modo i vortici, crea i mondi sottili, la materia e tutte le forme di vita.

L’universo è immerso in un oceano di Etere, onnipervadente, che trasmette alle manifestazioni materiali le proprie vibrazioni fornendogli incessantemente energia. Questa energia intelligente regola le funzioni dell’universo e di tutto ciò che è in esso contenuto. Essendo questa energia alla base di tutti i fenomeni vitali dei regni minerale, vegetale ed animale, possiamo chiamarla energia vitale.

A prescindere da quanto riportato dai vari autori presi in esame, è importante capire che l’Etere è il potere divino o spirituale, intelligente e onnipervadente, che quando viene attivato genera e dirige i campi energetici universali. Il concetto di Etere pertanto coincide con quelli di Kundalini e Aka. L’energia vitale che si ottiene per attivazione dell’Etere corrisponde invece ai concetti di Prana, Od, Orgone, Mana, ecc. Quando invece prendiamo in esame quel particolare attributo dello Spirito che concerne la capacità di memorizzare ogni avvenimento o informazione, allora è corretto assimilarlo al concetto di Akasha.

http://antoniovaccarello.wordpress.com/letere/



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Cita:
Può allora accadere che, se riesce in qualche modo a imbrigliare questo fluido, l’uomo possa innescare o fermare questi vortici di etere in movimento in modo da creare alternativamente la formazione e sparizione della materia.


Non è un pò quanto ci dice la meccanica quantistica attuale? E cioè che tutte le particelle elementari hanno una duplice identità sono sia puntuali che onde e le onde hanno bisogno di un "mezzo" da increspare per generarsi o sbaglio?

Non è che questa duplice natura è frutto di un nostro limite percettivo e cioè il non riuscire bene a comprenderne la natura perchè ci sfugge qualcosa?

Un pò come l'esempio dell'universo olografico.

Immaginiamo di osservare un acquario con all'interno un singolo pesce mediante due telecamere poste in 2 punti differenti.

Se l'unico nostro canale di osservazione "dell'universo acquario" fossero solo i 2 schermi e non avessimo modo di osservarlo direttamente noteremmo dei fenomeni stranissimi. Ad esempio se il pesce osservato sul primo schermo cambia direzione del moto questi ISTANTANEAMENTE la cambia anche nell'altro senza che vi sia alcuna correlazione diretta osservabile e quindi a noi i 2 fenomeni distinti ci apparirebbero separati ma contemporanei, un pò ciò che accade nella correlazione quantistica in cui 2 particelle separate interagiscono istantaneamente l'una con l'altra senza apparente trasmissione di informazioni.

Cita:
Siamo ancora lontani dal comprendere tutte le proprietà dell’Etere, ma incomincia a farsi strada l’ipotesi che questo mezzo sottile possa essere intelligente e che possa avere a che fare con la nostra coscienza. Alcuni fisici d’avanguardia ritengono che una teoria unificata della fisica non possa fare a meno di comprendere i concetti di Etere e di Coscienza.


Si torna sempre lì, l'universo è un essere cosciente che attraverso l'uomo e tutti gli esseri dotati di "io" esprime la propria "coscienza" :)

Ed in che modo un essere dotato di "io" se ne rende conto? Indagando se stesso. Qual'è la più grande ambizione umana? (dico umana perchè è l'unico essere dotato di quella che definiamo intelligenza superiore) Svelare i segreti dell'universo. Dunque questa coscienza "collettiva" attraverso la usa manifestazione fisica indaga se stessa interrogandosi sul proprio "io".


Ultima modifica di MaxpoweR il 13/04/2014, 03:52, modificato 1 volta in totale.


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MaxpoweR ha scritto:

l'universo è un essere cosciente che attraverso l'uomo e tutti gli esseri dotati di "io" esprime la propria "coscienza" :)



Me ne sto convincendo sempre di più..

ma più che essere l'universo stesso ad essere dotato di coscienza io comincio a pensare che l'universo sia una "simulazione" in formato quantico realizzata da un qualcosa che noi, non conoscendola, tendiamo a chiamare DIO. Simulazione nella quale questo DIO trasferisce la propria coscienza, parcellizzandola in tutti gli esseri dotati di "io", e permeando l'intero universo di quella energia vitale che alcuni chiamano vril.

Qualcosa di simile.



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Atlanticus81 ha scritto:

Cita:
MaxpoweR ha scritto:

l'universo è un essere cosciente che attraverso l'uomo e tutti gli esseri dotati di "io" esprime la propria "coscienza" :)



Me ne sto convincendo sempre di più..

ma più che essere l'universo stesso ad essere dotato di coscienza io comincio a pensare che l'universo sia una "simulazione" in formato quantico realizzata da un qualcosa che noi, non conoscendola, tendiamo a chiamare DIO. Simulazione nella quale questo DIO trasferisce la propria coscienza, parcellizzandola in tutti gli esseri dotati di "io", e permeando l'intero universo di quella energia vitale che alcuni chiamano vril.

Qualcosa di simile.



Con i vostri ragionamenti mi avete riportato alla memoria uno dei libri più sacri della Kabbalah ebraica...

Cita:
3. Nel Libro dello Zohar, queste dieci Sefirot, ChuBTuM sono chiamate coi nomi di quattro colori:

Bianco corrisponde alla Sefira di Chokmah;

Rosso corrisponde alla Sefira di Binah;

Verde corrisponde alla Sefira di Tiferet;

Nero corrisponde alla Sefira di Malchut.

Questo è simile ad uno strumento ottico che ha quattro lenti con colori che corrispondono a quelli menzionati sopra
Nonostante il fatto che la luce è unificata, passando attraverso una lente, acquisisce un colore e diviene una delle quattro luci:
Bianco, rosso, verde o nero.
Così, la luce che è trovata in ognuna delle Sefirot è la luce del Creatore.
Questa luce è semplice ed unificata, dall’ inizio del mondo di Atzilut alla fine del mondo di Assiya.
La differenziazione di questa luce accade nelle Sefirot ChuBTuM. Ogni Sefira è come una sezione sottile attraverso la quale la luce del Creatore passa alle anime riceventi.
Questo è il modo con cui ogni Sefira impartisce un colore diverso alla luce che passa:

Nel Mondo di Atzilut passa luce bianca, cioè, la luce superiore non
soffre di alcun cambiamento mentre passa attraverso di esso. Questo è perché tutto nel Mondo di Atzilut è simile alla forza superiore.

La luce che passa attraverso i mondi di Beria, Yetzira ed Assiya
alle anime riceventi cambia e scurisce:
La luce diventa la luce rossa della Sefira Binah nel mondo di
Beria;

La luce verde di Tiferet nel mondo di Yetzira;

La luce nera della Sefira Malchut nel mondo di Assiya.

L’allegoria delle quattro luci contiene un importante suggerimento
supplementare: La saggezza (Chokmah) contenuta in ogni libro non è rivelato allo studente nel colore bianco della Sefira di Chokmah, ma solo nei tre colori, cioè, i pigmenti usati per scrivere le
lettere del libro, in unità con la luce di Chokmah:

Rosso;

Verde;

Nero.

Fonte:http://www.everburninglight.org/eldmpresentations/zohar_6x9_it_preview.pdf



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Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Cita:
MaxpoweR ha scritto:

l'universo è un essere cosciente che attraverso l'uomo e tutti gli esseri dotati di "io" esprime la propria "coscienza" :)



Me ne sto convincendo sempre di più..

ma più che essere l'universo stesso ad essere dotato di coscienza io comincio a pensare che l'universo sia una "simulazione" in formato quantico realizzata da un qualcosa che noi, non conoscendola, tendiamo a chiamare DIO. Simulazione nella quale questo DIO trasferisce la propria coscienza, parcellizzandola in tutti gli esseri dotati di "io", e permeando l'intero universo di quella energia vitale che alcuni chiamano vril.

Qualcosa di simile.





Magari siamo dei sims in un videogioco scritto con qualche linguaggio informatico futuro in un super computer quantistico da uso domestico :)



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Altro grande interprete della teoria dell'etere è stato Marco Todeschini,
con i suoi studi che cozzano contro quelli di Einstein.
Ha sviluppato una teoria detta " Teoria delle Apparenze"

http://www.circolotodeschini.com/chi-er ... odeschini/


Condivido quanto detto da MaxpoweR,

"Magari siamo dei sims in un videogioco"


Per mie esperienze e convinzioni credo proprio che sia tutta una una simulazione la nostra realtà.



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la cosa rassicurante è che se è una simulazione di fatto veniamo riprodotti in una universo SIMILE a quello reale e quindi il nostro "mondo" non sarebbe dissimile da quello reale.



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Mi e è stato fatto un esempio di come possa essere la "realtà"
Immaginiamo una camera con delle porte ma senza soffitto,adiacente a questa camera ve ne sono delle altre anch'esse con porte ma senza soffitto.
Nella camera principale si svolge il "presente" nelle altre camere il "passato" e il "futuro"
Ogni tanto avvertiamo dei "rumori"provenienti dalle altre camere "PRESENTIMENTO"
Addirittura qualcuno riesce anche ad aprire le porte
VISIONI"
Ma la cosa importante è quando qualcuno puo "elevarsi" e vedere dall'alto,passato,presente e futuro tutto contemporaneamente
Chiesi ma allora il futuro è già "scritto"non abbiamo il "libero arbitrio"?
Il libero arbitrio è dovuto alla "volontà"ma l'uomo ne è privo,
Fece un'altro esempio.
Immagginiamo un asteroide, ha una traiettoria di impatto sulla terra,questo è il suo destino,non si puo cambiare
Sulla terra vivono vari popoli,hanno la possibilità lanciando dei missili di far cambiare traiettoria al meteorite ma i terrestri sono diversi fra loro,parlano "lingue" diverse,non si fidano gli uni dagli altri,vedono sempre "male" .Ci vorrebbe qualcuno che faccia da intermediario,qualcuno che li faccia "incontrare" per "vedere"il reale pericolo che incombe.VOLONTA
Questo è quello che accade dentro di noi,vari "io" diversi fra loro, spinti da "false"emozioni,prede di "parassiti",privi di "volontà",
Quindi per l'uomo che non raggiunge un grado di consapevolezza e volontà,il futuro è già scritto.



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rew63 ha scritto:

Mi e è stato fatto un esempio di come possa essere la "realtà"
Immaginiamo una camera con delle porte ma senza soffitto,adiacente a questa camera ve ne sono delle altre anch'esse con porte ma senza soffitto.
Nella camera principale si svolge il "presente" nelle altre camere il "passato" e il "futuro"
Ogni tanto avvertiamo dei "rumori"provenienti dalle altre camere "PRESENTIMENTO"
Addirittura qualcuno riesce anche ad aprire le porte
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Ma la cosa importante è quando qualcuno puo "elevarsi" e vedere dall'alto,passato,presente e futuro tutto contemporaneamente
Chiesi ma allora il futuro è già "scritto"non abbiamo il "libero arbitrio"?
Il libero arbitrio è dovuto alla "volontà"ma l'uomo ne è privo,
Fece un'altro esempio.
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Sulla terra vivono vari popoli,hanno la possibilità lanciando dei missili di far cambiare traiettoria al meteorite ma i terrestri sono diversi fra loro,parlano "lingue" diverse,non si fidano gli uni dagli altri,vedono sempre "male" .Ci vorrebbe qualcuno che faccia da intermediario,qualcuno che li faccia "incontrare" per "vedere"il reale pericolo che incombe.VOLONTA
Questo è quello che accade dentro di noi,vari "io" diversi fra loro, spinti da "false"emozioni,prede di "parassiti",privi di "volontà",
Quindi per l'uomo che non raggiunge un grado di consapevolezza e volontà,il futuro è già scritto.

Visione interessante...chi ti ha fatto questo "esempio"? (non il nome ovviamente...)



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MessaggioInviato: 15/04/2014, 19:23 
Cita:
Angel_ ha scritto:

Cita:
rew63 ha scritto:

Mi e è stato fatto un esempio di come possa essere la "realtà"
Immaginiamo una camera con delle porte ma senza soffitto,adiacente a questa camera ve ne sono delle altre anch'esse con porte ma senza soffitto.
Nella camera principale si svolge il "presente" nelle altre camere il "passato" e il "futuro"
Ogni tanto avvertiamo dei "rumori"provenienti dalle altre camere "PRESENTIMENTO"
Addirittura qualcuno riesce anche ad aprire le porte
VISIONI"
Ma la cosa importante è quando qualcuno puo "elevarsi" e vedere dall'alto,passato,presente e futuro tutto contemporaneamente
Chiesi ma allora il futuro è già "scritto"non abbiamo il "libero arbitrio"?
Il libero arbitrio è dovuto alla "volontà"ma l'uomo ne è privo,
Fece un'altro esempio.
Immagginiamo un asteroide, ha una traiettoria di impatto sulla terra,questo è il suo destino,non si puo cambiare
Sulla terra vivono vari popoli,hanno la possibilità lanciando dei missili di far cambiare traiettoria al meteorite ma i terrestri sono diversi fra loro,parlano "lingue" diverse,non si fidano gli uni dagli altri,vedono sempre "male" .Ci vorrebbe qualcuno che faccia da intermediario,qualcuno che li faccia "incontrare" per "vedere"il reale pericolo che incombe.VOLONTA
Questo è quello che accade dentro di noi,vari "io" diversi fra loro, spinti da "false"emozioni,prede di "parassiti",privi di "volontà",
Quindi per l'uomo che non raggiunge un grado di consapevolezza e volontà,il futuro è già scritto.

Visione interessante...chi ti ha fatto questo "esempio"? (non il nome ovviamente...)




Una persona un po "strana" che poi mi fece "conoscere" gurdjieff
anche se poi lei lo "rimproverava" per come trascorse gli ultimi anni della sua vita



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caro MAX
Cita:
se è una simulazione di fatto veniamo riprodotti in una universo SIMILE a quello reale

Quello reale? anche loro potrebbero essere un "gioco" e a sua volta
anche coloro che giocano con loro, così all'infinito! [:0] [8)] [8D] [:D]

ciao
mauro



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Cita:
mauro ha scritto:

caro MAX
Cita:
se è una simulazione di fatto veniamo riprodotti in una universo SIMILE a quello reale

Quello reale? anche loro potrebbero essere un "gioco" e a sua volta
anche coloro che giocano con loro, così all'infinito! [:0] [8)] [8D] [:D]

ciao
mauro


Certo su questo non c'è dubbio ma se così fosse allora non ci sarebbe differenza tra simulazione e realtà tutto sarebbe una simulazione e quindi tutto sarebbe reale :)



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MessaggioInviato: 19/04/2014, 13:47 
caro Max,
infatti non c'è differenza, o olmeno praticamente ,quasi tutti, non
hanno neanche la percezione di come potrebbe essere [8]

Ma volevo introdurre un altro concetto, cosa che feci già parecchi anni fa su un altro forum, ma non fu ben capita forse perche non avevano ancora dimestichezza coi "videogiochi" [8D]
Interessante, se fossimo un videogioco, è scoprine le "crack" o i codici,
insomma le parole che permettono di ottenere "benefici".
Nei testi di vari "maghi" si parla di queste "parole di potere" e in alcuni
libri avevo trovato qualcosa tipo" combattete" per vincere una gara,
o "ottenete" per cercare qualcosa perso, ma, non sempre funzionano [:(]
Che sia perchè la non realtà è "craccata" e non il gioco originale,
come mi disse mio genero [8D] [:D]

ciao
mauro



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Cosmologia quantistica: intervista a Ignazio Licata sull'universo arcaico
di Mario Esposito


Immagine

Quando si parla di cosmologia in genere siamo abituati a pensare la “narrazione” che abbiamo appreso pochi o tanti anni fa a scuola e che sovente viene ripetuta nelle riviste di divulgazione scientifica anche se in chiave sempre più “raffinata”: sto parlando del “big bang”, ossia di quell’ “istante zero” a partire dal quale sarebbe letteralmente esploso l’universo che conosciamo e osserviamo.

Da quell’istante sarebbe iniziato “tutto” e da quel “punto di singolarità” iniziale si sarebbe costituito ed espanso il nostro universo, che come sappiamo continua ad espandersi addirittura accelerando la sua velocità. E’ evidente che questo modello lascia insoluti diversi problemi, che possiamo riassumere con le seguenti domande: cosa c’era “prima” del big bang? Perché c’è stato il big bang? Perché c’è stato un solo big bang? In sintesi, sono i concetti di spazio e di tempo che, intesi già solo in base al senso comune, non ci convincono fino in fondo e che ci lasciano insoddisfatti della teoria del big bang, che ad una analisi meramente formale sembra, in fondo, una genesi “quasi teologica” corretta con argomentazioni scientifiche.

Già tempo fa avevo fatto una intervista ad Ignazio Licata sul suo modello di cosmologia quantistica, elaborato insieme a Leonardo Chiatti, che è a mio parere una teoria estremamente interessante perché non solo cerca di fornire una risposta a quel “prima del big bang” e a quel “perché il big bang”, ma ci dà anche la possibilità di riflettere in maniera nuova ed originale su concetti sui quali la filosofia e la scienza stessa si dibattono da sempre e oggi con ulteriori aporie generate dalle ormai “famose” materia ed energia oscura: parliamo dei concetti di tempo, spazio, materia, energia.

In questo modello, Ignazio Licata ci stimola ad immaginare una “realtà atemporale” di forma ipersferica pentadimensionale (ci spiegherà lui perché), che è il vuoto quantistico arcaico, dal quale è emerso non solo il nostro universo, ma da cui è possibile che continuamente si generino nuovi universi all’interno di quello che possiamo chiamare con un nome, ormai noto, il multiverso. Questo modello ha una duplice fecondità: innanzittutto e ovviamente scientifica in quanto, come vedremo, si propone di risolvere diversi problemi come quello di coniugare la teoria della relatività con la meccanica quantistica con conseguenze molto interessanti ad esempio sull’interpretazione delle citate materia ed energia oscura, ma anche – a mio parere – filosofica perché offre una prospettiva davvero innovativa su come il “divenire eracliteo” e l’“essere parmenideo” possano essere, per così dire, “intrecciati” dall’eternità.

Nel ringraziare Ignazio Licata, sempre disponibile alle mie richieste di approfondimento, vi invito a leggere e, se volete, a commentare questa interessante intervista sull’“universo arcaico”.

1. Cosa è la relatività proiettiva e perché la hai usata per il tuo modello?

La relatività proiettiva è una tecnica per studiare la relatività di De Sitter, che ingloba ed estende la relatività ristretta su scala cosmica. Suggerita dallo stesso De Sitter, e poi studiata da Kaluza e da Castelnuovo, fu indagata a fondo dal matematico italiano Luigi Fantappiè nel 1954. Viene poi ripresa negli anni '60 e '70 da teorici del calibro di Bacry e Levy-Leblond e Freeman Dyson, che la annoverava tra le grandi "missed opportunities" della fisica in un celebre articolo del 1972. Fu Fantappiè a dimostrare che è l'unica estensione possibile del gruppo di Lorentz-Poincaré se si vogliono mantenere l'isotropia e l'omogeneità dello spazio-tempo e le 4 dimensioni. Pensiamo che in futuro questo approccio potrà dire qualcosa anche ai vincoli cui deve sottostare una teoria multidimensionale, come è quella delle stringhe/brane, per dar luogo all'universo che osserviamo.

Immagine


2. Ci puoi spiegare cosa è lo spaziotempo di De Sitter-Castelnuovo e quello di Cayley-Klein che citi nel tuo lavoro?

Lo spazio-tempo di De Sitter è un'ipersfera a 5 dimensioni (la quinta dimensione può essere considerata un artificio formale per definire le simmetrie dell'ipersfera tramite uno spazio in cui è "immersa") che ha massima simmetria, nessuna singolarità e dove spazio e tempo sono curvati ed intrecciati indissolubilmente assieme (motivo per cui il tempo è descritto da numeri immaginari ed è indistinguibile dallo spazio). Era stato trovato come soluzione delle equazioni di Einstein con costante cosmologica e vuoto di materia e scartato perchè "poco realistico". Un osservatore fisico è un punto su un circolo massimo dell' ipersfera (che è un modo alquanto complicato di dire che sta in un volume tridimensionale dinamico!), e vede dunque tutto in rappresentazione proiettiva utilizzando le tecniche di Castelnuovo e di Cayley - Klein. Solo così può distinguere l'etichetta "tempo" dall'etichetta "spazio".

3. Perchè il vuoto ha (o dovrebbe avere) la forma di una ipersfera pentadimensionale? Che cosa è e che dimensioni ha questa ipersfera? Lo spazio ipersferico è reale? In che modo si modifica, se si modifica, lo spazio ipersferico a seguito delle nucleazioni quantistiche?

La proposta cosmologica dell' universo arcaico inizia proprio con l'assunzione che l'ipersfera di De Sitter, che è lo spazio-tempo che viene immediatamente "dopo" quello di Lorentz-Minkowki, sia anche il "tessuto quantistico" che rende lo spazio e il tempo qualcosa di più che una mera struttura di relazione! Ricordiamo che non applichiamo la fisica quantistica all'universo perchè agli inizi "era molto piccolo", ma perchè è la trama quantistica che dà un senso fisico allo spazio, al tempo ed alla materia. Fatta questa assunzione, abbiamo ricavato subito la condizione di Hartle-Hawking che era proposta come condizione geometrica per la funzione d'onda d'universo e che incorporava inflazione ed effetto tunnel.

Ottenevamo tutto questo con semplici considerazioni geometriche di simmetria, senza alcun riferimento alla gravità, e questo ci ha fatto capire di essere sulla buona strada per la costruzione di una cosmologia quantistica. Per comprendere il ruolo dell'ipersfera bisogna chiarire la differenza tra fisica e matematica. Inizierei con il ricordare che nessuno di noi ha mai visto una legge fisica, ma soltanto classi di eventi, ossia le manifestazioni che quella legge descrive. Anche in relatività le dilatazioni dei tempi e la contrazione delle lunghezze sono effetti "prospettici" dovuti al moto relativo uniforme degli osservatori inerziali. Ciò che conta è che il gruppo di simmetria metta d'accordo tutti gli osservatori su quali sono le leggi fisiche "buone".

Matematicamente le assunzioni fatte sull'universo di De Sitter significano che le leggi vanno scritte lì, cioè che è quella la simmetria più generale possibile per gli osservatori. Questo vuol dire che le leggi (meccanica, elettromagnetismo, gravità) vanno scritte in forma pentadimensionale, in modo da essere invarianti (cioè "buone") rispetto al gruppo di De Sitter. E proprio come avviene nella relatività ristretta, dobbiamo essere pronti a vedere "effetti relativistici" su scala cosmica e per di più descritti proiettivamente. Curiosamente, e molto opportunamente, la fisica quantistica è quella più a suo agio dentro questa bellissima geometria. Adesso è facile (forse, solo più facile...) capire perchè l'ipersfera non si modifica mai, come le leggi, perchè è "solo" il luogo matematico dove sono scritte le leggi fisiche, che osserviamo "qui", nel nostro universo di sempre. Proprio come in relatività ristretta, non vediamo lo spazio-tempo di Minkowski ma misuriamo dilatazioni dei tempi e contrazioni delle lunghezze. Il raggio, che fissa in modo univoco la costante cosmologica (e per essere in accordo con essa), è di circa 10 alla 28 cm.

4. Che cosa rappresentano nel tuo modello il tempo cosmico; (tau), la costante temporale t con zero e l'iperpiano x con zero che tu chiami anche "parametro evolutivo" e "precursore del tempo" e descrivi come una variabile "arcaica"? Cosa rappresenta la variabile teta con zero legata alla transizione di fase del big bang?

Nel modello ci sono i parametri che descrivono le grandezze fisiche nell'ipersfera e la loro proiezione osservabile. Questo, lo ripeto perchè è un punto importante, non deve far pensare che viviamo in una sorta di grotta platonica. Questo è l'universo a tempo reale che osserviamo. Se vogliamo descriverlo attraverso leggi che siano insieme coerenti con la fisica di Einstein e quella quantistica dobbiamo scriverle sull'ipersfera, che è il "codice matematico" di ciò che osserviamo. Se restiamo nell'ipersfera abbiamo visto che spazio e tempo sono inscindibili, curvi ed intrecciati per l'eternità.

Esiste una coordinata che idealmente può percorrersi fino ad arrivare ad un cartello che dice "attenzione"! Qui finiscono i processi virtuali ed iniziano quelli “reali”. Questo è il precursore arcaico del tempo: quando passiamo a tempo reale, quel punto è l'istante in cui avviene il big bang. Il tempo emerge. Non è del resto l'unica teoria a spostare il tempo da un ruolo fondamentale ad uno emergente. Ricordiamo qui i loops di Rovelli, dove il tempo non ha posto in una descrizione fondamentale ed emerge solo macroscopicamente. A questo punto la gente mostra sempre un pò di delusione e aggiunge che si aspettava di sapere "perchè" avviene il big- bang.

Sono doverose dunque alcune considerazioni. E' piuttosto sorprendente che semplici considerazioni di simmetria fissino una topologia e forniscano il terreno per un'unificazione della relatività e della teoria quantistica su scala cosmologica e che ci liberino inoltre dalle singolarità, che geometricamente sono legate all'orizzonte degli eventi degli osservatori, che a tempo reale vedono la fase di altissima coerenza iniziale "come" una singolarità. Ma c'è di più: il vuoto quantistico è in continua attività dinamica, dunque il big bang avviene "sempre" o "continuamente", come direbbero i sostenitori del multiverso. Forse il punto di forza, e la difficoltà della teoria, è proprio l'aver introdotto una struttura logica globale atemporale, mentre noi siamo abituati a collocare ogni cosa nel tempo e con il tempo. Ma l'universo è un evento piuttosto "singolare" ed è dunque naturale aspettarsi che per spiegare il tempo bisogna alla fine ricorrere ad un pre-tempo o un "tempo prima del tempo". In effetti, è questa una possibile formulazione del famoso teorema della singolarità di Hawking-Penrose.

5. Quando si verifica la transizione di fase che chiamiamo "big bang"? Perché esso ha origine dall'equatore dell'ipersfera?

Ha origine nell'equatore perchè è lì che è situato l'osservatore, l'unico punto in cui può separare spazio e tempo. Si può anche dire "all'inverso": perchè gli osservatori siano correlati dal gruppo di simmetria di De Sitter essi devono essere matematicamente pensati su un punto di circolo massimo. Ma questa è matematica. Passiamo alla fisica. Il gruppo ci dice in modo molto chiaro che all'origine non c'è una singolarità ma uno stato non-locale di alta coerenza. Questa simmetria si rompe ed il vuoto nuclea l'universo osservato. Dal punto di vista matematico nulla cambia nell'ipersfera, dove sono scritte le leggi fisiche! Ma a tempo reale questo accadde circa 13 miliardi di anni fa. In questo senso parliamo di cosmologia arcaica. Qui "archè" non va inteso in senso cronologico, ma logico. L' ipersfera non viene "prima" del big-bang, non c'è tempo nell'ipersfera, ma contiene le informazioni che veicolano e vincolano l'evento chiamato "big- bang".

La cosa che può stupire è che l'espansione entra a far parte degli effetti relativistici come la contrazione delle lunghezze e la dilatazione dei tempi. Essa è l'effetto combinato della curvatura del tempo e della gravità descritta non più dalle equazioni di Einstein ma dalle equazioni della relatività generale proiettiva. Però sarebbe sbagliato pensare che è un effetto "apparente"; noi lo osserviamo davvero e questo è l'unico universo che possiamo osservare. Piuttosto è un'interpretazione che va oltre il vecchio "palloncino" termodinamico di Gamow e Lemaitre, perchè in questo caso l'espansione non è una "strana" condizione iniziale, inosservabile perchè occultata dentro una singolarità, ma piuttosto una conseguenza delle leggi fisiche nella relatività di De Sitter. Forse una metafora corretta potrebbe essere quella del DVD: esso contiene tutte le informazioni del film, ma acquista un senso per l'osservatore quando lo si proietta (in tempo reale!). E' possibile connettere l'informazione del DVD con gli ordinari principi di conservazione materia-energia attraverso una relazione di Bekenstein (ideata inizialmente per i buchi neri). Insomma, la cosmologia arcaica è la cosmologia che descrive l'informazione del DVD cosmico. -

6. Il tuo modello mi sembra di capire che consideri l'espansione del nostro universo come un fenomeno geometrico locale dovuto alle nucleazioni quantistiche dal vuoto arcaico, è corretto? Di conseguenza, non c'è una reale espansione? Come viene considerata la costante cosmologica? Come sono interpretati dal tuo modello i fenomeni conosciuti come materia ed energia oscura?

L'espansione è reale nel senso che il fenomeno che descriviamo è a tempo reale, va con i nostri orologi. Il suo significato però è da ricercarsi nella fisica definita sull'ipersfera. Entrambi sono reali: i fenomeni osservati sono di questo tipo perchè dipendono da un certo tipo di leggi e viceversa le leggi sono di un certo tipo perchè devono descrivere l'universo osservato. Anche la costante cosmologica è "reale" e nel modello può essere considerata a fini pratici come una forza repulsiva, in realtà è un effetto geometrico proiettivo dovuto ad una cosa chiamata retrograduazione degli orologi cosmici degli osservatori. In altre parole dipende dall'orizzonte degli eventi degli osservatori de sitteriani. Ed è la conseguenza relativistica del rapporto tra la geometria dell'ipersfera e quella sul piano proiettivo, dove noi osserviamo gli eventi.

L'energia oscura è in genere identificata con la costante cosmologica, che nel modello è essenzialmente un effetto geometrico. La materia oscura fu ipotizzata da F. Zwicky per spiegare alcune anomalie nel moto della materia visibile attraverso della materia non luminosa. Anche qui l'universo arcaico ha qualcosa da dire, perchè compare un'accelerazione di riferimento che non può essere superata che spiega facilmente il fenomeno, ancora una volta ricorrendo alle caratteristiche generali dell'universo di De Sitter e del suo caratteristico orizzonte degli eventi. Per semplificare, anche la "piattezza" delle sezione spaziale dell'universo osservato trova una spiegazione nella relatività proiettiva ed il modello promette previsioni accurate anche sulle anisotropie della radiazione cosmica di fondo e sulle onde gravitazionali, perchè grazie ai vincoli geometrici le equazioni della relatività generale proiettiva possono essere risolte esattamente.

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7. Nel vuoto arcaico il tempo è immaginario: ci spieghi che significa da un punto di vista fisico?

I numeri complessi sono inscindibilmente legati alle caratteristiche ondulatorie, ed ho già avuto modo di ricordare come la meccanica quantistica sta a suo agio scritta sull'ipersfera di De Sitter. Di fatto, la cosmologia arcaica è una teoria dei campi invariante per il gruppo di De Sitter. Fisicamente vuol dire che è direttamente inosservabile, come l'informazione quantistica.

8. Il vuoto arcaico continua a nucleare materia-energia e quindi a generare sempre nuovi universi? In sostanza, dal vuoto emerge un multiverso composto da infiniti universi? Ogni universo è indipendente da ogni altro o ci sono possibili "intersezioni"?

Questa ipotesi non è da escludere. Proprio come ogni vuoto quantistico ci sono continue fluttuazioni. Ad esempio quando una coppia di particella-antiparticella salta fuori dal vuoto, viene ad esistere anche nel tempo! In modo analogo si può pensare che anche il vuoto arcaico produca continuamente nuovi universi, proprio come nella teoria dell'inflazione caotica di A. Linde, però in questo caso c'è un vincolo molto forte sul "tipo" di universi che vengono creati: sono tutti "proiezioni" di De Sitter, dunque non c'è motivo di pensare a quella che Max Tegmark chiama la classe 4 del multiverso, quella in cui ogni universo si differenzia dagli altri per valore delle costanti fisiche e forma delle leggi. La nostra è una cosmologia "economica"!

9. Nel modello il tempo reale è quantizzato (chronon), perché?

L'idea del cronone è molto antica, e attraversa quasi tutta la fisica quantistica. E' stato studiato a fondo, ad esempio, da P. Caldirola ed E. Recami. Deriva direttamente dal principio di indeterminazione di Heisenberg, ed è un "tempo minimo", ossia un intervallo di tempo al di sotto del quale una transazione quantistica non è neppure definibile, e si entra nel territorio, ancora largamente sconosciuto, della gravità quantistica. La sua introduzione ci ha permesso alcune semplificazioni tecniche che riguardano l'applicazione della teoria quantistica dei campi definita sull'ipersfera.

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Fonte: International Journal of Theoretical Physics


10. Universi reali e vuoto arcaico coesistono da sempre e per sempre? Se ciò è corretto, ci spieghi cosa significa? Ci sono legami con l'implicate e l'esplicate order di D. Bohm?

C'è in effetti una stretta parentela tra l'olomovimento e la rotazioni di Wick da noi usate. Entrambe sono operazioni che permettono di passare da un livello di descrizione ad un altro. Nella teoria di Bohm si tratta della struttura quantistica del mondo non-locale alle sue manifestazioni osservabili e locali. Nel nostro c'è in più un vincolo geometrico e una doppia scala dei tempi. In entrambi si passa da una descrizione sincronica ("eterna") del mondo fisico ad una diacronica, nello spazio e nel tempo osservabili. I pregi di una teoria si vedono dal numero di cose che riesce ad unificare. L'universo arcaico è la prima teoria cosmologica ad introdurre la non-località ab initio, ed in modo piuttosto naturale, come ingrediente fondamentale del mondo fisico. Vorrei concludere dicendo che si tratta anche di una teoria unificata pentadimensionale e dunque ci aspettiamo che pur nella sua grande economia di ipotesi, mostri una certa fecondità. Però voglio anche ricordare che il marcato delle teorie cosmologiche è quasi ampio come quello delle teorie della coscienza, e dunque mi sembra un buon correttivo alle troppe aspettative la frase di J. A. Wheeler: "Never run after a bus, a woman, or a cosmological theory. There will always be another one in a few minutes".

Questa teoria cosmologica dell’amico Ignazio Licata, come dicevo in premessa, mi offre l’opportunità di riflettere filosoficamente sui concetti classici di essere e divenire e, più in generale, sul rapporto fra metafisica e scienza.

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.9151


Ultima modifica di Atlanticus81 il 30/04/2014, 09:30, modificato 1 volta in totale.


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