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 Oggetto del messaggio: L'universo atemporale
MessaggioInviato: 30/03/2013, 13:03 
Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8462.7

Articolo di Amrit Srecko Sorli
Space Life Institute

Nella fisica le tre distanze spaziali sono misurate direttamente. Il tempo considerato la quarta dimensione dello spazio e’ misurato indirettamente come l’ordine numerico dei cambiamenti che accadono nello spazio tridimensionale. Per superare questa mancanza di esattezza nella misurazione del tempo abbiamo introdotto un nuovo concetto di tempo, dove tempo esiste solo come quello che misuriamo con orologi: come l’ordine numerico di cambiamenti che accadono nello spazio cosmico tridimensionale. Questa visione del tempo prevede che l’universo non esiste nel tempo, al contrario il tempo esiste nell’universo come una quantità matematica dei cambiamenti.

Immagine

I viaggi nel tempo non sono possibili, uno può viaggiare solo nello spazio e il tempo è l’ordine numerico del suo viaggio. Nell’universo passato, presente e il futuro esistono solo come realtà matematiche, l’universo e’ atemporale. Gli esseri umani “vivono nel tempo” perchè la nostra esperienza della vita scorre nel tempo psicologico “passato – presente - futuro”. Il tempo psicologico e’ risultato della dinamica neuronale del nostro cervello. Nell’esperienza umana l’universo e la nostra vita cambiano sempre nel momento presente. Questo momento presente e’ l’eternità stessa, per questo l’essenza della vita, dell'universo intero possiamo scoprirla solo nel momento presente. 

L’universo atemporale richiede la logica trivalente. Una cosa può essere A (materia), B (energia) o anche C (l’universo matematico). Il tempo appartiene all’universo matematico. Anche la consapevolezza richiede la logica trivalente perchè non e’ l’energia o la materia nei termini a noi conosciuti. 

- La schema strutturale dell’universo atemporale
- la consapevolezza
- l'universo matematico
- lo spazio tridimensionale originato dal vuoto quantistico tridimensionale
- l’energia elettromagnetica
- la materia

La consapevolezza ha un ruolo importante nell’evoluzione dell'universo e della vita. Tramite l’universo matematico sono regolati i movimenti e il comportamento delle particelle subatomiche. Nell’universo atemporale i cambiamenti non sono accidentali, anche le mutazioni genetiche non sono accidentali, ma sono regolate della consapevolezza stessa. L’evoluzione dell' universo e della vita tende verso la scoperta della consapevolezza. La vita sulla Terra e’ solo la parte di un processo universale. Con grande probabilità non siamo l’unica civiltà nell’universo, ma sicuramente siamo una delle più distruttive perchè il nostro funzionamento e’ ancora legato agli istinti animalistici di sopravvivenza. Perciò esiste emergenza dello sviluppo di ogni individuo nella nostra società verso la scoperta della consapevolezza. 

La consapevolezza funziona nell’essere umano come sua capacità di essere consapevole di quello che accade nel momento presente al livello di pensieri, emozioni ed livello corporeo. Quando assumiamo la piena responsabilità per il nostro “stato d’anima”, ci avviciniamo alla consapevolezza e cambiamo i nostri comportamenti verso noi stessi, verso gli altri e verso il mondo intero. Questo “approccio consapevole” di ogni individuo è il fondamento di una società costruttiva, che vive in piena armonia con la natura e con l’universo intero. 


Per approfondire:

1.Scientists suggests spacetime has no time dimension 
 
4. Physicists continue to abolish time as a fourth dimension of space 

5. Special Theory of Relativity in a three-dimensional Euclid space (Amrit Sorli, David Fiscaletti, Physics Essays, March 2012, Vol. 25, No. 1, pp. 141-143.)

6. New insights into the special theory of relativity (Amrit S. Sorli, Dusan Klinar, and Davide Fiscaletti, Phys. Essays 24, 313 (2011))  

7. Replacing time with numerical order of material change resolves Zeno problems of motion (Amrit Sorli, Davide Fiscaletti, and Dusan Klinar, Phys. Essays 24, 11 (2011)) 

8. Time is a measuring system derived from light speed (Amrit Sorli, Davide Fiscaletti, and Dusan Klinar, Phys. Essays 23, 330 (2010)) 


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MessaggioInviato: 01/04/2013, 09:09 
Un articolo interessante che ha chiarito definitivamente
quello che io avevo intuito grazie agli studi in psicologia.

É proprio cosí.

Il tempo é relativo ai cambiamenti ma di per sé stesso non esiste come fatto

E i cambiamenti avvengono nelle tre dimensioni dell'esperienza.

Questo é confermabile ,ad esempio,grazie agli studi sull'età evolutiva e,in particolare,in relazione
ai cambiamenti nello spazio.

Anzi,la psicokogia dell'età evolutiva ,dimostra proprio che,grazie a questi spostamenti,il bambino scopre il "tempi"
.

Ad ssempio,la attesa tra il suo pianto e l'arrivo della mamma,che se é troppo breve per ansietà della madre o troppo lunga per motivi vari,viene percepita o come inesistente o quasi in senso temporale o troppo dilatata.

Sai una cosa interessante?

Le persone che si sbrigano....e quelle che lumacheggiano.....sembra siano condizionate da grandi a queate prime eaperienze dimensionali.

Un grazie di cuore per il tuo thread!
:-)



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MessaggioInviato: 01/04/2013, 14:33 
Mi viene in mente anche l'idea di sincronia,proposta dalla filosofia orientale e dagli esperimenti sui fotoni,l'entanglement e le particelle in "simpatia"

Anche in questo caso il tempo non sembra esistere,dato che gli eventi sembrano istantanei.

Quindi,seguendo il ragionamento fatto dallo scienziato nell'articolo,la sincronia rivelerebbe un mondo senza le tre dimensioni .

Ciau



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MessaggioInviato: 29/11/2013, 01:26 
Cita:
''Il tempo non esiste'' La tesi rivoluzionaria della fisica Conforto

Roma - (Adnkronos) - La scienziata all'Adnkronos: ''Se sparisse la magnetosfera come potrebbe accadere presto, gli uomini potrebbero rendersi conto che il futuro c'è sempre stato. Allora tutti i problemi connessi al tempo lineare, quali i limiti di energia o il crescere del debito, svanirebbero''

Roma, 28 nov. (Adnkronos) - "Il tempo non è un'unica freccia che va dal passato al futuro come si crede. C'è anche l'altra freccia, quella che va dal futuro al passato e, se sparisse la magnetosfera come potrebbe accadere presto, gli uomini potrebbero rendersi conto che il futuro c'è sempre stato. Allora tutti i problemi connessi al tempo lineare, quali i limiti di energia o il crescere del debito, svanirebbero". Una tesi rivoluzionaria quella della fisica Giuliana Conforto che all'Adnkronos spiega le profonde ripercussioni sulla cultura umana delle recenti scoperte scientifiche che racconta nel libro 'Baby Sun Revelation', nuova edizione (novembre 2013) di quello già pubblicato nel 2008 dalle Edizioni Noesis.

"Per le antiche civiltà - spiega - il tempo era ciclico, legato ai ritmi del sole e della luna, all'alternarsi delle stagioni. Il tempo lineare (quello che va dal passato al futuro con un ritmo costante, ndr) è sorto con l'usura e con la venerazione di 'falsi idoli' come diceva Giordano Bruno. Uno dei quali è appunto il tempo lineare creato dalla famosa 'mela', che non è il frutto colto dall'albero, ma è la magnetosfera terrestre (plasma, ndr) che ci avvolge: ha la forma di una mela e ha intrappolato finora le due fasce di Van Allen (zone più dense di plasma e supersoniche, ndr), una vicinissima (200-700 km) alla superficie terrestre e carica positivamente, l'altra, lontanissima (50-80 mila km) e carica negativamente. Queste due fasce creano l'illusione ottica, testimoniata sempre dai saggi e oggi anche dalle esplorazioni spaziali".

Una illusione "creata dal campo elettromagnetico che si muove tra le due fasce in un solo verso, dal passato al futuro. E l'astrofisica, infatti, 'mangia la mela' nel senso che osserva solo questo campo e non osserva, invece, il 96% (calcolato dalla stessa astrofisica) della massa che è oscura perché non riflette la luce elettromagnetica. Inoltre - aggiunge Conforto - con lo studio dei buchi, gli astrofisici riconoscono l'esistenza di universi paralleli nel futuro, anzi in diversi futuri e questo non fa che convalidare la tesi che il tempo non è affatto lineare e non è unico. Anche i processi vitali di tutti gli organismi avvengono con ritmi miliardi di volte più brevi del secondo che 'batte' i nostri ritmi sociali e quotidiani. Lo stesso concepimento è così fulmineo che nessuno è riuscito a osservarlo. E così, sia a livello universale, che a livello locale, ci sono ritmi diversi. La novità poi è che la magnetosfera, la 'mela', in questo momento presenta una serie di buchi all'interno dei quali il possente vento solare può penetrare spazzandola via". Un pericolo? "No - risponde la fisica - anzi, la rivelazione che esistono tanti tempi, tutti legati alle diverse velocità di rotazione e che la 'mela' finora ha nascosti".

"Anche la geofisica lo conferma - evidenzia Conforto - Osserva non le luci, bensì i suoni, le onde sismiche e così facendo nel 1936, ha riconosciuto l'esistenza di un unico cristallo solido al centro della Terra e, nel 1995, i suoi moti liberi e indipendenti dagli strati sovrastanti. Tutte le sue ricerche dimostrano poi che la Terra non è affatto una sfera rigida come si crede, ma composta di vari strati che sono liberi di muoversi in modo indipendente l'uno dall'altro. Così come la superficie della Terra, anche il cristallo ruota verso Est, ma con una velocità di poco superiore; ha un raggio di 1200 km e genera il campo magnetico terrestre (magnetosfera inclusa) con effetti su tutti gli esseri viventi".

"Nel 2005 poi - ricorda la fisica - un'altra scoperta sconvolgente. All'interno del cristallo c'è una piccola sfera di appena 300 km di raggio che ruota addirittura in senso opposto, verso Ovest. Il cristallo ruota in verso antiorario e il suo cuore in senso orario. Ed ecco la conferma di un'altra celebre frase di Giordano Bruno: 'doppio il movimento delle cose'. Doppio movimento - fa notare Conforto - che si auto-alimenta. I due moti opposti sono, infatti, come quelli di un ciclone, centripeto e centrifugo; uno genera l'attrazione e, l'altro, l'espansione. Il doppio movimento presente ovunque, nel cuore dell'atomo (il nucleo con le due forze nucleari debole e forte), nel Cuore della Terra e in tutto l'universo osservato come gravità ed energia oscura che sta accelerando la sua espansione. Il 'doppio movimento' presente anche nel Dna. Doppio movimento che ci spiega il perché tutto in natura si muova a velocità vertiginose senza bisogno di fare benzina".

"Allora si svela la macchinazione mentale prodotta da una piccola porzione del cervello - sottolinea Conforto - E' la materia grigia (15%), la mente minore, utile a fini pratici, ma credente solo a ciò che vede, alla comunicazione dominante, elettromagnetica (come la tv o internet o la radio, ndr). L'essere umano, però, ha anche una mente superiore, la materia bianca, molto più cospicua (85%) simile a una madre premurosa che nutre e supporta tutto il cervello, inclusa la materia grigia, senza usare l'elettricità (e senza quindi bisogno di 'vedere per credere', ndr). Materia bianca che è perciò libera dal tempo e dallo spazio, libera di sognare e di realizzare progetti davvero innovativi. Solo di recente le neuro scienze hanno svelato il suo ruolo sovrano e i suoi modi di comunicare che, però, sono tuttora misteriosi".




http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spett ... 81166.html


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 Oggetto del messaggio: Re: L'universo atemporale
MessaggioInviato: 08/04/2015, 00:34 
Il tempo? Non esiste…
La cooperazione tra un fisico italiano e un ingegnere sloveno introduce un perfezionamento nella relatività speciale di Einstein, scioglie un equivoco e dischiude nuove prospettive (con qualche sogno infranto)…

di Mauro Ferri


Il fisico italiano Davide Fiscaletti e l'ingegnere sloveno Amrit Sorli hanno pubblicato in questi anni quattro articoli sulla relatività speciale nella rivista americana “Physics Essays”, edita dall’American Institute of Physics. Il risultato della loro ricerca sorprende per la semplicità intuitiva della soluzione: il tempo che noi misuriamo con gli orologi non è altro che una sequenza numerica di cambiamenti, un ordine numerico, una quantità matematica. In altre parole, non esiste come dimensione fisica. Nella sua introduzione all'incontro con Julian Barbour del 22 gennaio scorso, Giulio Giorello ha suggerito una suggestiva analogia, che aiuta a comprendere il senso dell'illusione della realtà: ha parlato delle luci che decorano strade e piazze durante le fiere di paese, o nel periodo natalizio. Quelle in movimento, in cui si vede un lampo di luce che corre lungo una parete. Ogni lampadina del percorso si accende al momento opportuno, poi si spegne. Ciascuna emette la sua luce, ma l'osservatore ha l'impressione di vedere una sola luce, con entità propria, che si muove.

È questa semplice analogia che può ricondurci a comprendere il senso degli “Adesso” di Barbour e dei “Quanti di spazio” di Fiscaletti e Sorli, se davvero sono concetti tra loro assimilabili. Ma andiamo per ordine.

Di inesistenza del tempo si parla da oltre centocinquantanni, a cominciare da quell’Ernst Mach che studiò la velocità del suono, se vogliamo limitarci al pensiero scientifico moderno, ma ciascuno di noi, in fondo, è riottoso all’idea di eliminare la cosa che più è presente nel vissuto quotidiano: il tempo che passa, il tempo che non basta mai, oppure che non passa mai, che ci fa invecchiare, quello che fu, quello che sarà, anche dopo di noi. Possibile che non esista? “Quello è il tempo psicologico”, sostengono Fiscaletti e Sorli, cioè “la realtà psicologica attraverso la quale noi sperimentiamo il cambiamento,” e ricordano che dell’argomento avevano già parlato Albert Einstein e il matematico e logico austriaco Kurt Gödel nella seconda metà del secolo scorso.

Dunque, nulla di nuovo sotto il sole? Non proprio. La novità consiste nella spiegazione di una formula controversa. Che, a sentire i sue scienziati, dovrebbe tagliare la testa al toro.
Nella fisica Newtoniana, nonché nella meccanica quantistica standard, il tempo è postulato come una grandezza fisica speciale e assume il ruolo di variabile indipendente dell'evoluzione fisica. E nella sua teoria della relatività speciale, Einstein descrisse i fenomeni elettromagnetici mediante il formalismo dello spazio-tempo quadridimensionale creato dal matematico tedesco Hermann Minkowski. La quarta dimensione temporale viene rappresentata dalla relazione ict, cioè i moltiplicato per c e poi per t. La prima lettera rappresenta l’unità immaginaria, vale a dire qualunque cosa, la più semplice possibile, un fotone, per esempio; t è il tempo e c la velocità della luce. Secondo Fiscaletti e Sorli questo formalismo mostra che il background dei fenomeni fisici è in realtà uno spazio atemporale. Questo perché il simbolo t rappresenta la sequenza numerica del moto di un fotone nello spazio, e la relazione ict non descrive una quarta dimensione fisica, ma solo il processo di cambiamento che avviene nello spazio a tre dimensioni.

Cita:
Per meglio comprendere il senso profondo di questa spiegazione occorre sapere che Fiscaletti e Sorli intendono l’universo non solo come atemporale, ma anche infinito e soprattutto formato da entità di base (i mattoni dell’universo) che si chiamano ‘quanti di spazio’, corpuscoli infinitesimali che riempiono e permeano l’intero universo. Essi sono indivisibili (veri atomi, come li intuirono alcuni antichi filosofi, e il termine sarebbe appropriato, se non fosse stato arbitrariamente utilizzato per definire oggetti che, certo, atomi non sono) e hanno la dimesione più piccola che si possa concepire in fisica, che è dell’ordine di 10 elevato alla -35 metri, una misura calcolata da Max Planck, il fisico tedesco che per primo formulò la teoria della meccanica quantistica alla fine dell’800.


Quindi, il fotone che percorre una certa distanza lo fa attraversando un certo numero di quanti di spazio, ovvero di “distanze di Plank”, e siccome lo fa alla velocità massima possibile (c = velocità della luce), lo percorre nel cosiddetto “tempo di Plank” (cioè 10 elevato alla -44 secondi). Ne consegue che ciascuna distanza di Planck corrisponde esattamente a un tempo di Planck, i quali alla fine non sono altro che sequenze numeriche (e quindi matematiche) del moto del fotone. Ecco che la visione del tempo proposta da Fiscaletti e Sorli risolve quell’equivoca interpretazione della relatività speciale: onde elettromagnetiche, particelle e oggetti massivi si muovono esclusivamente nello spazio, e al tempo non rimane altro che essere un ordine numerico del loro movimento.

Secondo i due studiosi, troppi scienziati, ancora oggi, sono vittime dello stesso inganno della percezione psicologica del tempo e continuano a idealizzarlo, a ritenerlo assoluto. Ma il fatto è che noi non misuriamo mai veramente questo tempo assoluto, perché il tempo assoluto non appare nei laboratori di misura: noi, piuttosto, misuriamo la frequenza, la velocità e la sequenza numerica del cambiamento della materia. Ciò che si rivela negli esperimenti come effettivamente ‘esistente’ è il moto di un sistema e… il parallelo ritmo di marcia di un orologio. Già, gli orologi. Diciamo che misurano il tempo. In realtà noi usiamo gli orologi per misurare questo ordine numerico. Il fatto è che anche gli orologi si muovono nello spazio; essi sono sincronizzati con i movimenti universali: una volta lo erano con i moti della luna e del sole, oggi usiamo quelli di tutti gli astri che riusciamo a vedere, le effemeridi, e quelli più precisi sono sincronizzati con i movimenti atomici, ma sono solo sistemi di riferimento per misurare tutti gli altri cambiamenti.

“Dobbiamo prendere atto” concludono Fiscaletti e Sorli “che lo spazio-tempo non è l’arena fondamentale dell’universo; questa invece è un background tridimensionale quantistico costituito da entità fondamentali del volume di Planck”. Ma poi aggiungono, con una sentenza che un po’ ci lascia l’amaro in bocca, che non esiste nessun passato o futuro fisico e che, oltre a tutto, i viaggi nel tempo non sono possibili, anche se scienziati del calibro di Stephen Hawking e Sean Carroll sostengono il contrario, o almeno ne ammettono la possibilità. Per Fiscaletti e Sorli l’uomo può viaggiare soltanto nello spazio, nel tempo può farlo soltanto con l’immaginazione. È chiaro che il concetto di tempo come sequenza numerica di cambiamenti introduce nuove prospettive sulla vera natura dell’universo nel suo insieme e stimola idee affascinanti per gli sviluppi nelle applicazioni pratiche che sempre le speculazioni scientifiche hanno prodotto. Affascinanti, anche se distruggono i sogni dei viaggi nel tempo. Ma i sogni, si sa, trascendono le leggi della fisica e nessuna equazione ce li potrà mai sottrarre.

Per chi vuole approfondire:

http://www.dailygalaxy.com/my_weblog/20 ... t-pop.html
http://www.physorg.com/news/2011-04-sci ... nsion.html
• Fiscaletti Davide and Sorli Amrit, “Non-locality and the symmetryzed quantum potential”, Physics Essays, Vol. 21, Num. 4, 2008
• Sorli Amrit and Fiscaletti Davide, “Time is a measuring system derived from light speed”, Physics Essays, Vol. 23, Num. 2, 2010
• Sorli Amrit, Fiscaletti Davide and Klinar Dusan, “Replacing time with numerical order of material change resolves Zeno problems on motion”, Physics Essays, Vol. 24, Num. 1, 2011
• Sorli Amrit, Klinar Dusan and Fiscaletti Davide, “New insights into the special theory of relativity”, Physics Essays, Vol. 24, Num. 2, 2011

Fonte

http://fqxi.org/data/forum-attachments/ ... ravity.pdf



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 Oggetto del messaggio: Re: L'universo atemporale
MessaggioInviato: 08/04/2015, 00:42 
ma perchè allora la velocità del moto influenza il tempo o per meglio dire, se il tempo non è una dimensione perchè è influenzata "a distanza" dal moto?

Se il tempo non fosse una dimensione io che viaggio alla velocità della luce non dovrei "invecchiare" più lentamente di chi sta sulla terra ma i 2 fenomeni dovrebbero essere slegati non essendoci la dimensione temporale a tenerli uniti. non so se sono riuscito a spiegare la mia obiezione, spero di si ^_^



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