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MessaggioInviato: 08/09/2014, 17:35 
Questo caso è assurdo,


il motore funziona ma siccome loro non sanno spiegarlo (perchè chi l' ha costruito poi la spiegazione l' ha anche data) allora "non può essere"... E giù di discredito.


Ma il principio base della ricerca scientifica, che è l' esperimento che dimostra la teoria, che sono i fatti che contano e se le teorie non lo prevedono sono loro ad essere sbagliate,

che fine ha fatto [?]


E' un mondo di cialtroni... e non mi riferisco ai disgraziati che per tirare a campare leggono la mano, i fondi di caffè o amenità simili. [:o)]



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 17/12/2014, 11:36 
Sul "motore" todeschiniano, improprio chiamarlo così, l'unico modo per tagliare la testa al toro sarebbe tentare di costruirne un esemplare piccolo e più leggero possibile , con l'obiettivo di vedere se riesce a staccarsi da terra contro la forza di gravità, nel vuoto, in assenza di qualunque tipo di reazione vincolare. Il dimensionamento delle braccia e le velocità di rotazione dovrebbero essere calcolate con le formule todeschiniane. E' passato del tempo ma che io sappia ancora nessuno ha tentato questo esperimento.


Comunque, visto che si citava il MEG (su cui è calata una coltre di silenzio) ed altri "motori" impossibili, come non ricordare la mitica macchina thestatica della comunità methernitha? A quanto pare dopo decenni sarebbe (condizionale d'obbligo) ancora funzionante.

http://www.freeenergynews.com/Directory ... hestatica/

In ogni caso, rispetto agli inventori di tutti questi dispositivi, Todeschini presenta l'enorme vantaggio di offrire una teoria matematizzata coerente al suo interno. Che poi possa rappresentare realmente la natura e se sì fino a che punto, questo è un altro discorso.



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MessaggioInviato: 17/12/2014, 16:36 
Anche di questo non se ne sa più nullla ...[8)]



NEL 1956 FU SCOPERTA LA PROPULSIONE DEGLI U.F.O.?

Questa invenzione, o meglio il brevetto, risale come potete vedere, al 1956; non ricordo quando lessi qesta notizia, in quanto è un foglio che misi da parte da ragazzo, quando iniziavo a fare ricerche Ufologiche...
Il fatto, di questa invenzione, mi colpì, perché con due masse eccentriche (cirolari) controrotanti, si "annullerebbe" la forza di gravità; infatti il meccanismo, posto su di una bilancia, si alleggeriva di qualche grammo! Questo fatto delle masse eccentriche mi fece venire in mente subito ciò che andava raccontando Adamsky: sopra il Disco, sulla "torretta", vi erano degli anelli che giravano vorticosamente in senso opposto gli uni agli altri...
Ora, mi chiedo da anni: PERCHE' UNA SIMILE SCOPERTA E'STATA ACCANTONATA PER ANNI E NESSUNO ANCORA NE PARLA....?
Non potremmo aver avuto in mano la tecnologia per far volare una sorta di disco, anche noi....?



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Purtroppo manca una pagina; dopo tutti questi anni e traslochi vari...

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... ichpage=15


Ultima modifica di Ufologo 555 il 17/12/2014, 16:37, modificato 1 volta in totale.


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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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MessaggioInviato: 17/12/2014, 18:58 
cari amici, vedere
http://www.rexresearch.com/dean/dean.htm

http://www.rexresearch.com/dean2/dean2.htm

ciao
mauro



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MessaggioInviato: 17/12/2014, 21:52 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Vi racconto una storiellina carina. Non aggiunge nulla di concreto a questa discussione ma... fa sicuramente riflettere [:)] Nel 2002-2003, il Dott. Greer (sì... quello del disclosure sugli UFO) raccontò una fatto davvero clamoroso. Un fatto che, molto probabilmente, lo spinge ancora oggi a dichiarare con forza che uno dei motivi principali per i quali la questione UFO non sia ancora stata rivelata, è da ricollegarsi proprio alla faccenda "free energy" e "esistenza dell'etere". La storia venne rivelata anche con l'ausilio di email private (che ho letto personalmente dopo una mirabolante ricerca in rete) avvenute tra lui e un gruppo di giovani scienziati statunitensi. Cosa avevano scoperto e realizzato questi scienziati? Udite udite.... seguendo le teorie di Tesla e di altri scienziati del 900, questi signori sarebbero arrivati a costruire un apparecchio abbastanza piccolo (pare sia stato un pò più grande di un rasoio elettrico) capace di trasformare "l'energia dell'etere" in energia elettrica. Energia pulita, gratuita ed infinita. Questo apparecchio pare fosse in grado di alimentare addirittura un appartamento e.... lo stesso apparecchio, scollegato dall'impianto di casa (proprio come un "rasoio") avrebbe potuto alimentare senza problemi anche un'auto elettrica [8)] Bene.... il Dott. Greer riuscì, dopo mille peripezie, ad entrare in contatto con questi scienziati telefonicamene e poi tramite mail. Ad un certo punto della fiera però, queste persone sarebbero letteralmente svanite nel nulla. Solo uno di loro riuscì a dare cenni di "vita". Questo tipo diceva di essere costretto a dormire in luoghi sempre diversi e telefonava a Greer dicendo che uomini della CIA erano pronti a tutto pur di mettere le mani sul quel progetto e che i contatti telefonici potevano avvenire solo con rarefatte comunicazioni effettuate da telefoni pubblici, perchè temeva appunto di venir intercettato. Non sono più riuscito a sapere nulla su questa vicenda e non so effettivamente quanto ci sia di vero o meno. Ma una cosa è certa.... se mai fosse vero, niente e nessuno potrà contrastare gli interessi acquisiti dalle multinazionali energetiche. Avete idea di quante cose cambierebbero in questi ambiti se simili scoperte (qualora reali) dovessero prendere il sopravvento? [8D]

Vabbè... volevo solo raccontarvi questa cosa... facciamo finta che sia solo una delle tante storie che girano in rete...... [;)]


A proposito di quanto sopra, una considerazione:
Premessa: Prima o poi il petrolio finirà, su questo non c'è dubbio. Si dirà: " ma le tecniche di ricerca e perforazione hanno fatto grandi progressi, si riesce a scendere sempre più in basso nella ricerca di nuovi giacimenti. "
Va bene, ma comunque prima o poi finirà; probabilmente in un periodo non lontano se considerato su scala non dico geologica, ma semplicemente umana; anche se dovesse finire tra, diciamo solo come esempio, tre secoli, sarebbe niente rispetto alla storia umana.
E sul petrolio si fonda tutta l'attuale civiltà tecnologica; anche gas e uranio (quest'ultimo con tutti i problemi che si porta dietro) non sono infiniti. Ed anche se le ricerche sulla fusione (quella "calda" tradizionale ) fanno ben sperare, si tratta sempre di una speranza, siamo lontanissimi da concrete applicazioni industriali di massa. Insomma di qui a qualche secolo o forse molto meno, cosa si farà? Cosa succederà? Eppure i potentati economici che dirigono davvero il pianeta sembrano molto calmi; tutti sembrano molto calmi, nessuno sembra preoccuparsi davvero di quello che potrebbe configurarsi come un evento di regressione tecnologica senza precedenti impattante su tutto il pianeta di qui ad un tot di tempo non troppo lontano; perché?

Per cecità e disinteresse, si suol dire. Ma siamo davvero sicuri che le cose stiano così? Ecco la considerazione: tutta questa calma potrebbe essere indice di cecità, sicuro, ma anche di qualcosa di diametralmente opposto, di conoscenza. Ossia, forse oggi c'è già chi sa che un'alternativa è possibile ma la tiene celata in attesa della fine dell'era degli idrocarburi. Forse quegli stessi che oggi hanno il monopolio in campo energitico sono anche quelli che ne sanno di più sulla possibilità di produrre energia in modo radicalmente diverso e sono sempre quelli che gestiranno il passaggio da un sistema all'altro facendo in modo di guadagnarci.
Fantastichiamo un po'; mi immagino lo scenario; qualche anno prima della fine effettiva del petrolio, sorge un "genio" che scoprirà qualcosa che verrà presentato come nuovissimo (alla faccia di tutto il cover up passato); ma, udite udite, stavolta la TV non ridicolizzerà, stavolta non ci sarà il bannaggio collettivo, non ci sarà l'oblio; anzi, i grandi monopolisti sponsorizzeranno e verranno anche considerati salvatori dell'umanità. Magari non verrà svelato tutto, ma solo quanto basta affinché le cose vadano avanti sotto il controllo di pochi.

Insomma viene da pensare.



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 27/01/2018, 11:59 
Premettendo che:
- continuo a nutrire fiducia nel fatto che un adeguato modello eteristico, di tipo dinamico e non statico alla Michelson - Morley , possa correttamente spiegare la maggior parte se non tutti i fenomeni fisici attualmente noti
- continuo a pensare che un tale modello non possa essere matematicamente semplice, ma necessariamente complesso da trattare, basti pensare a quanto è complicata da trattare ai fini pratici una fluidodinamica tridimensionale, pur essendo concettualmente semplice da afferrare
-Ho sempre grande stima di Todeschini e rispetto di molte sue intuizioni, che abbracciano un vasto campo ancora tutto da esplorare, secondo me

Vorrei però qui per onestà intellettuale elencare una molto sintetica una serie di concetti todeschiani che non mi tornano o che sono problematici e che potrebbero essere risolti in ambito eteristico con approcci più complessi di quelli presentati da Todeschini:


Un modello basato sull’effetto Magnus va forse bene finché si immaginano il “Sole” ed il “pianeta” come cerchi su di un piano, per cui riesce forse a spiegare il moto dei pianeti sull’eclittica intorno al Sole (e dico forse, per anche in questo caso ho dei dubbi, ma minori) , quindi in definitiva schematizzandoli come cerchi su di un piano, ma passando dal piano allo spazio le cose vanno meno bene; in particolare non spiega bene il peso di un corpo appoggiato sulla superficie terrestre; poiché la simmetria è cilindrica, se un uomo sta all’equatore allora riesce a spiegarne il peso rivolto radialmente verso il centro della Terra, ma se cambiamo latitudine, ad esempio un uomo posto alla latitudine di 45 gradi, il peso per effetto Magnus risulta perpendicolare all’asse z, mentre invece sappiamo che è rivolto radialmente verso il centro della Terra; se poi consideriamo un uomo esattamente al polo, secondo il modello Todeschiniano non dovrebbe addirittura avere peso!

Ora, per fare le cose per bene, bisognerebbe considerare tre rotazioni simmetriche, non solo attorno a z ma anche attorno a x e y; così facendo le cose tornerebbero, ossia si otterrebbe una forza peso perfettamente simmetrica e radiale, ma il prezzo da pagare sarebbe che lo spin del “pianeta” non sarebbe più sempre parallelo a z, ossia nel caso di un uomo sulla superficie della Terra lo spin dei suoi atomi non sarebbe più sempre parallelo a z, ma si orienterebbe diversamente a seconda delle coordinate (latitudine e longitudine) occupate in un determinato punto della superficie terrestre, con il che si salverebbe forse la natura fluidodinamica della gravità ma mutilando gran parte dell’edificio costruito posteriormente da Todeschini come ad esempio la spiegazione dell’inclinazione dell’asse terrestre, dei moti di precessione e nutazione dell’asse terrestre come conseguenza di effetti galattici e via dicendo.

Forse l’ambito dell’elettromagnetismo è più semplice da trattare in un contesto eteristico, del resto nacque ab origine in quel contesto, ma la gravità è decisamente più ostica, per quanto non impossibile da trattare. Pensiamo ad esempio al semplice fatto che il moto di una trottola comporta una certa perdita di peso della stessa, effetto comunemente considerato gravitazionale (quindi non giroscopico), il fatto che non esista una gravità negativa (perlomeno non evidentemente) e via dicendo, tutte cose non facili da spiegare con la fluidodinamica Todeschiniana; oppure il fatto che due corpi qualunque, due sferette metalliche di massa M ad esempio, si attraggano sempre e non si respingano sempre: con Todeschini dovremmo pensare che gli atomi delle due sferette si muovano sempre di moto controverso gli uni rispetto agli altri, ma anche che si muovano di moto controverso rispetto agli atomi della Terra perché la Terra le attira entrambe, il che non torna: se la sferetta A ha spin +1 e la B ha spin -1 e quindi si attirano ma la Terra le attira entrambe, che verso ha lo spin della Terra? Oppure, se introduciamo una terza sferetta M equidistante dalle altre due, vediamo che si attraggono tutte e tre, non accade che la terza si attragga diciamo con la prima e respinga ad esempio con la seconda; quindi in che verso ruotano gli atomi delle terza rispetto a quelli delle prime due? Non torna.

Altra questione la faccenda della spirale Todeschini: non si capisce perché un pianeta che cada verso il Sole per effetto Magnus ad un certo punto dovrebbe sfuggire alla caduta e per prevalenza di forza centrifuga allontanarsi dal Sole per poi ricominciare il giro: infatti, passando da una situazione di prevalenza dell’effetto Magnus centripeto ad una situazione di fuga centrifuga, dovrebbe trovarsi in mezzo in una situazione di equilibrio, come anche affermato da Todeschini e quindi finire per orbitare in cerchio intorno al suo Sole; infatti, perché mai un atomo che si trovi in equilibrio in un filetto fluido circolare dovrebbe rompere questo equilibrio? Mi aspetto che rimanga in equilibrio, soprattutto in un contesto eteristico dove l’inerzia non è legata intrinsecamente al corpo ma deriva dall’interazione con l’etere; se è in equilibrio rispetto all’etere, perché mai dovrebbe ad un certo punto manifestarsi la forza centrifuga?

E poi ancora la questione del (impropriamente chiamato) motore Todeschini, come avevo già scritto; non dubito assolutamente che il carrellino si muova, anzi ho visto con molto piacere che la replica recente ad opera dell’Ing. Mirco Gregori funziona perfettamente come previsto da Todeschini. Ma a mio parere non è vero, come dice Todeschini, che se il carrellino si muove allora ciò prova che l’etere esiste: per due ragioni; la prima è di tipo sperimentale, la seconda di tipo logico, se vogliamo.
La prima secondo me è questa: non è vero che nel caso del motore Todeschini sono in gioco solo forze interne; sono in gioco anche forze esterne di tipo passivo, in particolare la reazione vincolare operata dalle rotaie del binario; per cui un fisico ortodosso direbbe subito: “Certo che si muove, lo spinge in avanti la reazione vincolare della rotaia; anche una lavatrice saltella a destra e sinistra sul pavimento”. Quindi l’esperimento andrebbe rifatto in modo da indirizzare la risultante della forza centrifuga verso l’alto, senza rotaie o altri appoggi, il tutto in un ambiente privo di aria, sotto vuoto. In quest’epoca di droni volanti grandi, medi e piccoli, non dovrebbe essere impossibile costruire un motorino todeschini ultraleggero, con masse rotanti opportune e velocità omega molto elevata calcolabile a priori. Se si staccasse da terra contro la forza di gravità, in assenza di aria, assenza di portanza e di ogni altro tipo di vincolo, sarebbe un bel risultato spettacolare che chiuderebbe la bocca a tutti coloro che utilizzano l’argomento della reazione vincolare per smontare l’importanza dell’esperimento. Ma purtroppo anche in questo caso ciò ancora non basterebbe a provare l’esistenza del “vincolo etere”, e qui interviene la considerazione di tipo logico: Infatti un tale risultato spettacolare ci direbbe solamente che è possibile utilizzare la forza centrifuga (spendendo energia per attivarla) per ottenere uno spostamento lineare in assenza di vincoli evidenti, punto; non ci direbbe che esiste il ”vincolo nascosto” etere. Certo non sarebbe in contraddizione con questa ipotesi, ma non la proverebbe nemmeno; infatti si potrebbe continuare a supporre che inerzia e quindi forza centrifuga siano proprietà intrinseche del corpo e il tutto non farebbe una piega. Sarebbe comunque un importante risultato sperimentale che farebbe chiarezza nel campo dei fondamenti base della meccanica, mostrando una volta per tutte che le pure forze inerziali possono essere sfruttate in molti modi.

Detto questo, volevo ricordare un fatto si solito trascurato. Nella sua psicobiofisica, Todeschini ad un certo punto parla di 6 dispositivi per rivelare l’etere (ripeto concepito dinamicamente, non staticamente alla Michelson - Morley), costruiti da Zorzi e Speri: fluidorilevatore, fluidometro, biorilevatore, fluidondulatore ricevente, fluidondulatore trasmittente, fluidoscilloscopio; peccato che questi dispositivi, effettivamente costruiti (e anche visti in funzione) siano stati lasciati cadere nell'oblio. Sarebbe stato interessante studiarne il funzionamento.



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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 28/01/2018, 20:32 
quisquis ha scritto:
continuo a nutrire fiducia nel fatto che un adeguato modello eteristico, di tipo dinamico


Domanda, ma ad oggi, c'è qualche fisico che sostiene questa ipotesi?



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 29/01/2018, 13:16 
Io ti posso che secondo me si. Poco tempo fa ho visto un paio di documentari della serie morgan freeman science show in cui si parlava del modello cosmologico e delle varie TEORIE usate per descriverlo ed il modello eteristico era tra questi. Non si citava Todeschini ma si accennava al fatto che lo stesso Einstein parlava di "etere" e dei modelli che teorizzano la sua esistenza. Di fatto c ne sono moltissimi se non ricordo male ne citava 3\4 ognuno dei quali definiva l'etere con un aggettivo diverso ma ad uno orecchio attento era evidente che sempre dello stesso principio si parlava.


Ora non vorrei dire una bestialità ma lo stesso modello dell isica quantistica che teorizza la presenza di un CAMPO in cui le particelle sono immerse (il campo di HIGGS) che sarebbe l'artefice dell massa della materia non può essere visto come un ELEMENTO ETEREO in cui è avvolta la materia? La stessa materia oscura è di fatto un mezzo nel quale materia tradizionale è immersa o sbaglio?

Quindi di fatto si usano nomi meno "esotici" e più accettabili dalla punto di vista scientifico per descrivere di fatto un modello che è quello ETERICO, almeno agli occhi di un profano come me, poi non entro nel merito della teoria in se con i suoi calcoli e le sue equazioni.


Un pò come il concetto di "coscienza" è più accettabile scientificamente di quello di anima, ma la differenza tra i 2 concetti è probabilmente solo lessicale.



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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 29/01/2018, 20:54 
zakmck ha scritto:
quisquis ha scritto:
continuo a nutrire fiducia nel fatto che un adeguato modello eteristico, di tipo dinamico


Domanda, ma ad oggi, c'è qualche fisico che sostiene questa ipotesi?


Premettendo che sono da tempo fuori da quell'ambiente, ti direi di no. E' vero che , come dice Max, in molti discorsi che si fanno spuntano fuori concetti che ricordano più o meno direttamente l'etere, ma non sono la stessa cosa; è vero che Einstein ad un certo punto della sua vita sentì il bisogno di reintrodurre a modo suo l'etere che lui stesso aveva così fortemente contribuito a togliere di mezzo dal panorama della fisica moderna, ma si trattò di un tentativo tardivo e a mio parere non abbastanza incisivo. Perché il punto è proprio la teoria della relatività; una qualunque vera teoria dell'etere si scontra con la relatività e quindi impone una cosa che oggi nessuno ha più assolutamente voglia di fare, ossia rivedere in profondità i fondamenti della relatività, anche sperimentalmente. I fondamenti, si badi bene. Per cui di direi che tra i fisici ufficialmente no; privatamente chiaramente i più brillanti si dilettano ad esplorare nuove possibilità, ma ben difficilmente ispireranno degli esperimenti per rivedere e chiarire i fondamenti relativistici. Eppure si potrebbero fare, volendo.

Per cui è più facile trovarne tra filosofi e matematici di professione, questi ultimi in particolare meno vincolati ad alcuni miti fondanti della fisica moderna e più propensi ad approfondire liberamente modelli matematici, anche con progetti di ricerca di gruppo; da soli si può ben poco ormai.

In Italia l'Università di Perugia si era distinta in passato per aver ospitato alcune personalità di grande competenza professionale e curriculum accademico invidiabile che avevano dedicato non poco tempo alla critica (intesa cartesianamente, come dubbio costruttivo) dei fondamenti della relatività; si erano radunati attorno alla figura del "mitico" Professor Umberto Bartocci, carissimo professore per sempre nel cuore dei suoi allievi, ormai in pensione da tempo, ma che appunto è un matematico specialista, non un fisico; c'era un gruppo di ricerca di Geometria e Fisica (la relatività in fondo è geometria) che fece molte cose belle in un clima di grande entusiasmo.

Molte cose si trovano pertanto nella rivista Episteme (gratuitamente anche on line da tanto tempo, avevo postato in passato qualcosa), che peraltro non si occupava solo di questo e aveva un taglio più divulgativo; altri studi ed interventi molto interessanti, non solo di taglio matematico ma anche filosofico (filosofi specialisti) si trovano in raccolte uscite sotto forma di libri a cura del Prof. Rocco Vittorio Macrì; alcuni titoli:

la realtà del tempo e la ragnatela di Einstein
Asimmetrie Antirelativistiche
I fondamenti della relatività: i punti critici del pensiero di Einstein.

Ma non conviene occuparsi di queste cose se si vuole lavorare, credimi. Meglio fare altro e occuparsene privatamente.



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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 30/01/2018, 00:25 
quisquis ha scritto:
Ma non conviene occuparsi di queste cose se si vuole lavorare, credimi. Meglio fare altro e occuparsene privatamente.


Capisco, la solita vecchia storia. Peccato. Speravo ci fosse maggiore fermento, un po' come per le LERN. Ma tant'e' -_-



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