Cita:
Aztlan ha scritto:
il concetto di etere,
da sempre tra le basi dei vari tentativi dell' Uomo di spiegare il mondo,
dalle teorie degli antichi filosofi fino a quelle dei primi scienziati moderni,
mi ha sempre affascinato.
E' vero che tra la fine dell'800 e gli inizi del '900 l'etere è stato in qualche modo silenziosamente messo da parte e non è affatto vero che gli esperimenti che si fecero allora siano sufficienti a negarne tout court l'esistenza, come hanno riconosciuto anche alcuni moderni. Intanto perché non diedero risultato tale da essere al di là di ogni dubbio, poi perché andrebbero rifatti in condizioni diverse, per esempio in alta quota e utilizzando apparecchiature non metalliche, poi perché ne andrebbero fatti di diversi, come suggerito da non pochi, prendendo anche spunto per esempio dalle acute analisi del Prof. Franco Selleri (noto fisico teorico).
Ma di fatto, credimi se ti dico che sull'etere è scesa diciamo a partire dalla fine della seconda guerra mondiale una vera cortina di silenzio. L'argomento è ostracizzato e ridicolizzato e nelle università si insegna, nella stragrande maggioranza dei casi, per non dire in tutti, che con l'esperimento di Michelson - Morley (Michelson si pronuncia Michelson, non "Maicolson", era tedesco non anglosassone) si è provato definitivamente che l'etere non esiste e lì finisce la storia.
Si dimenticano però troppo spesso di dire che quell'esperimento, oltre a quanto già detto, aveva la pecca di presupporre un certo tipo di etere, ben diverso da quello Todeschiniano, tanto per fare un esempio. Quindi semmai (e anche qui ci sarebbe da discutere) proverebbe la non esistenza di un etere "statico", non di un etere dinamico alla Todeschini.
La mia opinione sulla causa prima di questo atteggiamento censorio è questa:
Se davvero un etere tipo quello descritto da Todeschini (ma assolutamente non solo da lui) esistesse, questo comporterebbe (a mio parere, Todeschini non si era mai espresso in questo senso) l'inizio di tutta una serie di studi che potrebbero facilmente giungere all'antigravità e alla capacità di manipolare in maniera molto profonda la materia. E questo lo si vuole evitare, forse perché in segreto c'è già chi ha battuto questa via e vuole mantenere il monopolio della conoscenza in questo campo il più a lungo possibile, visti i succulenti effetti pratici.
E' la mia opinione, ripeto, non quella di Todeschini che da buono studioso si limitò a sperimentare, comparare, ragionare, calcolare, senza mai gridare al complotto.