Dalla confraternita Rosa+Croce ai nostri giorni: spiritualità, scienza e libertà per il progresso dell'UmanitàUna sera alzando gli occhi al cielo, contemplando la magnificenza del creato nel firmamento, con la moltitudine di luci intermittenti delle stelle, la luna che parzialmente riflette la luce del Sole al di là di quell’apparentemente sconfinato arco che ci sovrasta, ho creduto che il cielo dovesse essere la dimora degli dei…
Da quel remoto giorno, l’uomo è stato capace di distinguersi in quanto si pone continuamente delle domande cercandone, poi, strenuamente la risposta, ecco forse il nocciolo della nostra evoluzione.
In questo particolare anno in cui ricorre il centocinquantenario dall’Unità d’Italia, conviene ricordare quanto cultura e scienza siano fondamentali nel progresso umano verso il perfezionamento di sé e della società. Vale la pena, seppur a grandi tappe, ripercorrere l’ideale cammino che ci ha condotti sino ad oggi, soprattutto per comprendere quale siano le reali priorità che l’umanità deve porsi per continuare ad avanzare verso l’utopica metà dell’universalità, vissuta nel reciproco rispetto e fondata sull’amore, riuscendo a condividere un’esistenza scevra dall’atavica propensione delineata dal principio di “homo homini lupus”. Ciò che in questa sede sarà bene porre in evidenza sono le idee fondanti, assolutamente rivoluzionarie, che condussero all’investigazione scientifica della natura e dell’uomo: come vedremo, la straordinarietà di questo movimento è individuabile principalmente nella necessità, per nulla appagata, di contemperare la ragione scientifica con la “regione del cuore” o, meglio, “dello spirito”. Da quel momento gli Uomini di Scienza non si limitarono a trasformare il sogno in realtà e la realtà in sogno per quei pochi che potevano comprenderne il lavoro a livello teorico, ma si impegnarono direttamente sul campo, quasi sempre a rischio della propria incolumità, per far trionfare verità ed alti ideali.
Prosegue qui:
http://www.riflessioni.it/riflessioni-i ... giorni.htm