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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 21/09/2019, 05:57 
uhm, ho scritto male, non ho mai ritenuto kaku uno scienziato inutile, per "non sa manco la fisica che governa le stelle" intendevo il modello che ne descrive integralmente la produzione di energia,
il problema dei neutrini? risolto? buon per lui [:297]
ma adesso veniamo ad un altro problema, forse tu sai la soluzione, la temperatura della corona solare e la superficie del sole, mi sembra che non ci sia una spiegazione della disparità di valori, ma avevo udito, udito che ci fosse qualcosa di non spiegato ANCORA sulla fisica stellare...
comunque se ci mettiamo il paranormale e gli universi multidimensionali andiamo la dove le supposizioni si mischiano con le fantasie e le speranze e non ne usciamo più...
già secondo te è da scardinare la conoscenza sicura per rivolgersi là dove nessun uomo è mai pervenuto prima, andiamo non bene, ma a ramengo così...

comunque un video contro il logorio della vita moderna

https://www.youtube.com/watch?v=MewFpFSz3UI

e questo più moderno dove viene rappresentato un ufo a forma di carciofo,
più confacente a quanto si è trovato finora
Guarda su youtube.com


quanto al rock and rolle comunque mi chiedo in che senso kaku lo consideri un linguaggio...
intanto presume di aver introdotto l'immagine di scienziato moderno, a me appare, un pò, tamarro e antiquato



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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 21/09/2019, 09:55 
A me pare che l'era della fusione cerebrale sia già arrivata da un pezzo, per quanto i fusi corticali dicano di essere padroni del loro destino.



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Correte correte... che per pagare i mercanti e i loro camerieri dovrete rubare sempre di più, e attenti a non dimenticarvi la carta di credito a casa... che se vi rompete il muso per strada neppure il carroattrezzi viene più a prendervi.
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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 21/09/2019, 10:39 
riferito a cosa?



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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 21/09/2019, 10:58 
E riferito al titolo del topic.

La "scienza" dice che il Sole è un luogo geometrico equidistante dal suo centro (postulato nebuloso più comodo) nel quale l'idrogeno diventa elio, ovvero si "fonde" in un atomo 4 volte più pesante... e quindi libera energia atomica sotto forma di onde elettromagnetiche, particelle ecc. ecc.

Strano, di solito se impasti e poi cuoci un piatto di ceramica ci perdi energia, mentre se cade e si fa in mille pezzi allora cede energia.
Devi perdonare la mia ignoranza basic, Zelman, il fatto è che sul Sole non ci sono mai stato a verificare e sulla Terra non ci sono riscontri sperimentali di ciò per ovvie condizioni ambientali differenti da lì.
Però una cosa è certa, dal Sole arrivano raggi alfa, beta e gamma, e non mi pare che la presunta fusione sia più pulita della fissione. Tu che dici?



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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 21/09/2019, 12:48 
Zelman ha scritto:
trattasi di cose dette nel 1964, dal tala Kardaschev, astrofisico russo che si è dato alla fantascienza...



Un altro intervento che quoto in pieno. Brillante il riferimento al contesto culturale in cui si muoveva Kardashev, con esseri divini che causa ateismo di stato non potevano essere definiti "divini" ma lo diventavano di fatto anche perché l'ateismo comunista si innestava su un substrato psico-culturale che era ancora profondamente religioso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 22/09/2019, 23:47 
Morley ha scritto:
E riferito al titolo del topic.

La "scienza" dice che il Sole è un luogo geometrico equidistante dal suo centro (postulato nebuloso più comodo) nel quale l'idrogeno diventa elio, ovvero si "fonde" in un atomo 4 volte più pesante... e quindi libera energia atomica sotto forma di onde elettromagnetiche, particelle ecc. ecc.


Cita:
Strano, di solito se impasti e poi cuoci un piatto di ceramica ci perdi energia, mentre se cade e si fa in mille pezzi allora cede energia.
Devi perdonare la mia ignoranza basic, Zelman, il fatto è che sul Sole non ci sono mai stato a verificare e sulla Terra non ci sono riscontri sperimentali di ciò per ovvie condizioni ambientali differenti da lì.
Però una cosa è certa, dal Sole arrivano raggi alfa, beta e gamma, e non mi pare che la presunta fusione sia più pulita della fissione. Tu che dici?

mah, non penso che scherzi ma io leggo solamente, o al più riassumo..., comunque...
attenendomi all'esempio "casalingo" se si impasta la "ceramica" ovvero si mescolano pezzi e quindi si riscalda evidentemente ci vuole energia, mentre è abbastanza differente l'aggregaggio di neutroni e protoni tra di loro, dicono che devono vincere una "repulsione elettromagnetica" (da NOTARE: che questo avviene SOLO a temperature di decine di milioni di gradi già presenti) ma anche si produca energia in quanto la massa risultante è minore e per questo si traduca in energia + un neutrone da deuterio- H con protone e neutrone + trizio-H con protone e 2 neutroni=HE con 2 protoni e 2 neutroni, ne manca uno e adesso mi domando come si generi energia oltre al neutrone liberato, oltre alla compagnia: elettroni e associata compagnia delle particelle subnucleari (quarkioni, leptoni, firmioni [:297] )
comunque dicono che la reazione dia energia ma fino ai numeri atomici 26, x, e 28 (ferro), dopo la assorbe...
https://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare
"La fusione di elementi fino ai numeri atomici 26 e 28 (ferro e nichel) è una reazione esotermica, cioè emette energia[2] essendovi una perdita di massa; per numeri atomici superiori la reazione è endotermica, assorbendo energia per la costituzione di nuclei atomici di massa maggiore."
perchè il ferro sia il limite per, dopo, invece assorbire energia nella creazione degli elementi successivi, è una cosa che mi domando,
comunque tanto è, che dicono, durante il cammino della stella per ottenere energia, questa si spinga ben oltre l' idrogeno ed elio... arrivando a formazione di atomi fino al Ferro, e DOPO comincia a collassare perchè non c'è più produzione di energia (e i neutroni vaganti, non riesco a capire se ci siano o no) finchè non ricordo quale forza nucleare viene vinta nel collasso e poi avvenga una spaventosa produzione di energia e quindi rimbalzo, per la massa caratterizzante, delle nove e supernovae... e SOLO in questo modo si creano gli atomi successivi al Ferro
per masse superiori, dicono, che le forze nucleari interne nemmeno loro hanno più scampo e si aggrega tutto nella massa del buco-nero, che racchiude anche l'energia [:291]
se tu o qualcuno ha dati alla mano che sappia calcolare le energie, le masse, le caratteristiche degli orbitali tale che tutto questo è dovuto e inevitabile, magari con un esempio casereccio , bè lo dica [:304]
scherzo, ma servirebbe qualcosa di intuitivo in quanto lì è tutto calcolo tra energie degli orbitali, forze varie nucleari, masse delle particelle nucleari ed elementi formantesi
senza considerare che tutto questo avviene SOLO a temperature di decine di milioni di gradi, che nella cucina di casa come dicevi, Morley, è difficile, molto, creare le condizioni...
quindi.. è difficile che ci sia un esempio casereccio, e penso, che, Morley qui non sarai d'accordo... ma inevitabilmente bisogna imbarcarsi se non nei calcoli, un tantino, credo, difficoltosi [:297] nelle spiegazioni che vengono fornite riguardo appunto distanze delle particelle interagenti e le risultanze prodotte [:291]
tenendo d'occhio se qualche fisico- astrofisico abbia da dire diversamente da come i fatti nucleari siano, per ottenere non so quale vantaggio... e se tutti, concordando con una spiegazione non ricevano qualche premio corrompente al riguardo [:291] per convenienza di nuovo di non so chi... [:291]
ovviamente scherzo, spero... ma sono pronto a dubbi e la loro risoluzione... [:291]

probabilmente la maggiore "pulizia" della fusione differisce col fatto che nella fissione gli atomi fatti dividere creano più confusione che i semplici nuclei di elio (raggi alfa) e beta e gamma della fusione, forse in questa parte viene assorbita nel processo [:291]
comunque dovevo andare a dormire invece di parlare di queste cose [:291] [:297]
spero che ci sia una risposta ai dubbi, altrimenti devo cercare di procurarmi un forno che raggiunga un centinaio di milioni di gradi con l'attrezzatura occorrente e serve tempo...


Ultima modifica di Zelman il 23/09/2019, 00:36, modificato 1 volta in totale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 23/09/2019, 00:10 
Tempus1891 ha scritto:
Zelman ha scritto:
trattasi di cose dette nel 1964, dal tala Kardaschev, astrofisico russo che si è dato alla fantascienza...

Un altro intervento che quoto in pieno. Brillante il riferimento al contesto culturale in cui si muoveva Kardashev, con esseri divini che causa ateismo di stato non potevano essere definiti "divini" ma lo diventavano di fatto anche perché l'ateismo comunista si innestava su un substrato psico-culturale che era ancora profondamente religioso.

bè io intendevo che data la negazione della divinità poi escono fuori, con la coda di paglia, cincischiando con la fantasia e il pensiero e ci arrivano... finalmente a dichiarare che aspettano divinità, e non è finita*!...
direi che un europeo magari non è al corrente dei danni alla persona nel comunismo, ma loro comunisti seguaci delle teorie (che sembrano più che altro profezie) kardascheviane, messia, aspettano delle divinità che si potrebbero fare vive dall'oltre spazio, e acclamarle, a quanto parrebbe, come creatori (lo sto dicendo SOLO in relazione al contrappasso psichico), che poi ci siano o no questi "creatori", con le vantate testimonianze di cui si parla, nel forum, bè questa sarebbe un'altra questione...
dicevo... * i comunisti, per coda di paglia e contrappasso poi, come ha rivelato il sommo profeta nonchè scienziato pentito kardaschev, aspettano la divinità Sbagliata e si farà viva una civiltà di creature demoniache che più che creatori saranno mangiatori di comunisti...
[:291] ... scherzo? non proprio... ecco quello che intendevo dire Tempus...
tengo conto anche che il comunismo si possa dire, secondo me, come una religione laica in cui l'emissario del (loro) dio=il comunismo, è il partito...

comunque adesso è giunta l'ora che volge il sottoscritto, postatore, al riposo, so che qualche protestatore verrà e domani sarà un altro giorno di probabile dibattito [:304] [:297] spero con contributi e non scomuniche laiche comuniste...



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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 23/09/2019, 18:11 
Nel penultimo post le righe dove indico + a proposito di idrogeno deuterio trizio (e non Caio) i segni - valgono come trattino e non come segni aritmetici



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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 14/10/2019, 21:14 
Cita:

Energia: l’industria italiana leader UE nella prima centrale a fusione
Con più di 1,2 miliardi di contratti vinti per la realizzazione della prima centrale a fusione al mondo, l’industria italiana rafforza la sua leadership nel progetto ITER


Con oltre 1,2 miliardi di contratti acquisiti per la realizzazione della prima centrale a fusione al mondo, l’industria italiana dell’alta tecnologia raggiunge un nuovo traguardo, rafforzando la sua leadership nell’ambito del Progetto internazionale ITER, International Thermonuclear Experimental Reactor in via di realizzazione a Cadarache, in Francia. Si tratta di oltre il 50% del valore dei bandi per componenti ad alto contenuto tecnologico di Fusion for Energy (F4E) – l’Agenzia Ue che gestisce il contributo europeo alla costruzione di ITER – come evidenzia la Rivista ENEA Energia Ambiente e Innovazione che nell’ultimo numero appena pubblicato on line ha interpellato alcuni dei maggiori protagonisti europei della fusione per fare il punto su questa grande sfida scientifica e tecnologica per produrre energia pulita, sostenibile e senza scorie.

“Le imprese italiane sono riuscite a vincere contratti di forniture e servizi per un valore totale secondo solo a quello della Francia se si considerano anche le opere civili e le infrastrutture”, afferma Johannes Schwemmer, direttore di F4E. Un risultato di rilievo, tenuto conto che le commesse vengono assegnate con gare d’appalto su base concorrenziale, selezionando l’offerta migliore secondo i criteri tecnico-economici, le regole e i principi della contrattazione pubblica comunitaria.

Come esempi di eccellenza Schwemmer cita i casi della De Pretto Industrie (DPI), Ettore Zanon (EZ), SIMIC, OCEM Power Electronics, Angelantoni Test Technologies (ATT), ASG Superconductors, Walter Tosto e Ansaldo Nucleare che a capo di un consorzio tutto italiano ha conquistato un’importante commessa per il montaggio di ITER, l’ultima in ordine di tempo, che ha consentito di superare la ‘soglia’ degli 1,2 miliardi.

A giudizio di Schwemmer, la forte competitività delle aziende italiane nel campo della fusione nasce dalla ‘’capacità di innovare sviluppata negli anni” ma anche sulla presenza di istituzioni di ricerca nazionali “di grande qualità” e comporta “ricadute molto positive su crescita e occupazione”.

Di “competenze industriali molto valide” parlano anche altri protagonisti del settore come Ambrogio Fasoli, presidente del Consorzio europeo EUROfusion e Sergio Orlandi, direttore del Dipartimento Ingegneria e Impianti del Progetto ITER . “Non lo dico per orgoglio nazionale, ma ITER ha un cuore tricolore, perché molta della sofisticata tecnologia ne­cessaria a realizzare questa sfida scientifica e tecnologica da oltre 20 miliardi di euro è fornita da inge­gneri e partner industriali italiani che hanno fatto dell’eccellenza la loro bandiera. È l’espressione migliore di un’Italia dinamica, che funziona ed è capace di implementare modelli effi­caci ed efficienti”. Orlandi annuncia inoltre che ITER – cui partecipano Cina, Giappone, India, Corea del Sud, Russia, USA e UE, Svizzera compresa – è stato completato per oltre il 60%: l’anno prossimo inizierà l’assemblaggio e la previsione è di produrre il primo plasma nel 2025.

Questo numero della rivista Energia Ambiente e Innovazione ha dedicato un focus anche al primo studio che ha valutato ITER in termini sia di ricadute economiche, sociali e occupazionali che di strategie, vision e processi innovativi. Lo hanno realizzato Paola Batistoni, Gloria Puliga e Raffaella Manzini, ricercatrici di ENEA e LIUC (Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo), da cui emerge come i benefici ottenuti dalle aziende italiane vadano ben oltre la percezione di breve di periodo. In un campione di 26 imprese vincitrici di contratti ITER dal 2007 in poi, il 93% ha dichiarato di aver sviluppato competenze tec­niche innovative, nuovi processi (73%) e nuovi prodotti o brevetti (14%). Il 67% ha adottato nuo­vi standard organizzativi e produttivi e quasi tutte hanno inve­stito sul territorio, a livello locale o regionale, ad esempio esternaliz­zando alcuni servizi o la realizza­zione di componenti. E tutte hanno assunto nuovo personale altamente qualificato, prevalen­temente ingegneri.

Circa il 90% delle imprese coinvolte nello studio ha soste­nuto che lavorare per ITER ha note­volmente migliorato la loro reputa­zione e il 73% ha affermato di aver acquisito nuovi clienti. Il 47% delle aziende coinvolte sta entrando (o cercando di entra­re) in nuovi settori come aerospazio, biomedicina, superconduttività e solo un numero ristretto è riuscita a entrare in nuovi merca­ti. La sfida appare più difficile per le PMI che vogliono utilizzare le competenze acquisite in nuovi settori: infatti, se le grandi aziende affermano che ITER è stata la porta di accesso a nuove linee di business, le im­prese di dimensioni più piccole spesso non sono in grado di farlo da sole.

A livello economico e finanziario, la partecipazione a ITER risul­ta complessivamente positiva con particolare riferimento alla piani­ficazione strategica: tutti i mana­ger e i dirigenti intervistati nell’ambito dello studio ENEA-LIUC hanno affermato di aver acquisito una maggiore con­sapevolezza sulle reali competen­ze e capacità dell’azienda, modificando in positivo il modo di pensare e le prospettive di svilup­po future. Soprattutto per le PMI, l’aggiudicazione di contratti ITER si è tradotta in una nuova vision aziendale e in un’accresciuta con­sapevolezza delle proprie capacità di competere anche con aziende più grandi. Sono inoltre cresciu­ti gli investimenti in attrezzature, così come le collaborazioni con altri partner, soprattutto con i fornitori anche per progetti diversi da ITER; sono poi nate alleanze con imprese concorrenti e università o istituti di istruzione superiore.

Sul fronte finanziario, la parteci­pazione a ITER sembra aver avuto ricadute positive considerato l’an­damento favorevole degli indica­tori utilizzati e, in particolare, del rapporto EBITDA/vendite (laddo­ve EBIT sta per utili prima degli interessi, delle imposte, del deprez­zamento e degli ammortamenti): l’analisi mostra come il coinvol­gimento nel progetto consenta di ottenere un tasso di variazione del rapporto EBITDA/vendite di +3,86 (con una significatività di 0,042). Un risultato che diventa ancora più importante se paragonato a quelli delle concorrenti: nel 40% dei casi, infatti, le aziende analizza­te mostrano prestazioni migliori ri­spetto alla media di settore. Anche il ROA (return on assets: utile corren­te ante oneri finanziari diviso totale dell’attivo) mostra un trend positivo soprattutto per le imprese di medie dimensioni, ma solo dopo qualche anno dall’avvio della collaborazione.




http://www.meteoweb.eu/2019/10/energia- ... e/1326100/


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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 29/07/2020, 19:37 
Iniziata la costruzione del più grande reattore a fusione nucleare del mondo


È finalmente iniziata la costruzione del più grande reattore a fusione nucleare del mondo: ITER. Si troverà nel sud della Francia e diventerà operativo a partire dal 2025. Il progetto è nato da una collaborazione tra 35 stati ed ha un obiettivo ambizioso: verificare l'efficacia della fusione nucleare come fonte d'energia.

ITER, oltre a essere un'eccellenza ingegneristica, è anche un miracolo di cooperazione tra stati, sopratutto in un momento in cui i contrasti politici tra nazioni sono più forti che mai.

"Ottenere l'accesso a una fonte di energia pulita sarebbe un miracolo per il nostro pianeta," afferma il direttore di ITER Bernard Bigot.

La fusione nucleare, in teoria, funziona utilizzando l'energia rilasciata dalla fusione di due atomi leggeri in uno più grande e trasformandola in energia elettrica. Se verrà dimostrato che è economica, cioè che l'energia prodotta è più grande di quella necessaria per innescare il processo, questa forma di energia potrà rivoluzionare la storia dell'Umanità. La fusione è molto più sicura delle comune fissione nucleare perché non c'è il rischio di fusione del nucleo e di avere scorie radioattive.

Negli ultimi 60 anni, la fusione è rimasta una fonte di energia elusiva, il plasma caldissimo all'interno del reattore è estremamente difficile da controllare. In molti sono ottimisti, secondo il MIT la fusione verrà ottenuta entro il 2030.

Il nucleo del reattore è un gigantesco magnete, "il tokamak", che serve per confinare il gas caldo necessario alla fusione. ITER sarà un edificio estremamente grande e complesso, il reattore avrà un peso di 23.000 tonnellate, incluse 3.000 tonnellate di magneti superconduttori, connessi da oltre 200 km di cavi superconduttori e il tutto deve essere raffreddato a -269 gradi Celsius.

"Costruire la macchina pezzo per pezzo è stato come assemblare un gigantesco puzzle 3D, con un intricata timeline e con la precisione di un orologio svizzero," spiega Bigot.

Il team dietro ITER è ottimista sulle possibilità del loro reattore; utilizzando un plasma autoriscaldante, i ricercatori credono di poter raggiungere un energia 10 volte più grande rispetto all'input, mentre al centro del reattore si raggiungerà la temperatura del centro del Sole.

ITER sarà il più grande reattore a fusione nucleare ed è il risultato di una gigantesca collaborazione, ma non sarà l'unico. Negli Stati Uniti, ma anche in Australia, c'è un gran numero di startup che vuole rendere la fusione una forma d'energia commercialmente valida.



https://tech.everyeye.it/notizie/inizia ... 60252.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 29/07/2020, 19:56 
a me apre la classica cattedrale nel deserto..
ma il rendimento?
=soldi buttati


io averi puntato slla fusione fredda,
minima spesa, massima resa..

per quello, almeno ufficialmente, non se la fila nessuno..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 08/04/2021, 18:36 
Fusione nucleare, oltre 85 mln contratti e 6 nuovi soci per progetto italiano Dtt


Si consolida il programma per produrre energia pulita e inesauribile copiando le stelle ed il Sole, con Enea, Eni e Consorzio Create anche Infn, PoliTo, Rfx e università Tuscia, Bicocca e Tor Vergata


Si consolida il cammino del progetto italiano Dtt per la fusione nucleare che punta a produrre energia pulita e inesauribile copiando le stelle ed il Sole. L'Enea ha reso noto che hanno superato quota 85 milioni di euro le gare vinte per la realizzazione del progetto italiano per la fusione nucleare, il Divertor Tokamak Test (Dtt), la grande infrastrttura scientificha promosso da Enea, Eni e Consorzio Create. In questi mesi, inoltre, la compagine azionaria della Dtt Scarl, la società che dovrà realizzare questa facility sperimentale unica al mondo, si è ampliata con l’ingresso di sei nuovi soci - Infn, Consorzio Rfx, Politecnico di Torino, Università della Tuscia, Milano Bicocca e Roma Tor Vergata – cui a breve si affiancherà il Cnr. L'Enea riferisce che l'investimento complessivo è di oltre 600 milioni di euro, di cui 250 milioni grazie ad un prestito Bei, la Banca Europea degli Investimenti, che lo ha inserito tra i Progetti Strategici, tenuto conto delle ricadute stimate per un fattore 4, oltre 2 miliardi di euro e la creazione di circa 1.500 nuovi occupati. "L’ingresso di sette nuovi soci con elevate competenze scientifico-tecnologiche è un importante valore aggiunto per questo progetto sfidante e complesso" ha sottolineato il presidente di Enea, Federico Testa.

Testa ha inoltre sottolineato che "si evidenzia il ruolo sempre più strategico di questo progetto nell’ambito delle iniziative per il rilancio post pandemia: Dtt - un super lab che sorgerà a Frascati - è la più importante infrastruttura di ricerca a livello nazionale prevista negli ultimi decenni, un’opportunità unica per consolidare il primato scientifico, tecnologico e industriale raggiunto dall’Italia in un settore che ha portato a successi importantissimi, anche a livello economico". Iled è stato valutato che ha una capacità di generare 1.500 nuovi posti di lavoro e 2 miliardi di euro in ricadute economiche. L’adesione alla società Dtt Scarl da parte dei nuovi sei partecipanti è avvenuta attraverso la sottoscrizione del 4% circa del capitale sociale ceduto da Enea e così suddiviso: Infn 1%, Consorzio Rfx 0,5%, Politecnico di Torino 0,5%, Università degli Studi della Tuscia 0,5%, Università di Roma Tor Vergata 0,5%, Università di Milano Bicocca 0,5%, mentre il Cnr aderirà con lo 0,5%. La quota di partecipazione Enea si attesta al 70%, quella di Eni al 25% e il Consorzio Create è all’1%. L’ultimo contratto assegnato per un valore di 33 milioni di euro, a seguito di una gara internazionale, riguarda la fornitura di 18 giganteschi magneti superconduttori da parte dell’italiana Asg Superconductors (Malacalza), che ha acquisito contratti analoghi anche per il progetto internazionale sulla fusione Iter.

Le altre gare bandite sino ad oggi, che riguardano la fornitura di materiali hi-tech superconduttivi, sono state vinte dalla coreana Kiswire Advanced Technology per oltre 32 milioni di euro, dalla statunitense Luvata Waterbury per un totale di 16 milioni e dalla giapponese Furukawa Electric Co per 4 milioni. L'Enea anticipa che quest’anno saranno bandite nuove gare per i componenti principali e i lavori di adattamento del sito all’interno del Centro Ricerche Enea di Frascati dove verrà realizzato un polo scientifico-tecnologico fra i più avanzati a livello internazionale, aperto a ricercatori e scienziati di tutto il mondo.

La facility Dtt nasce quale 'anello' di collegamento tra i grandi progetti internazionali di fusione nucleare Iter e Demo - il reattore che dopo il 2050 dovrà produrre energia elettrica da fusione nucleare - e dalla sua realizzazione sono attese risposte di grande rilievo dal punto di vista scientifico, tecnico e tecnologico ad alcuni dei nodi irrisolti sul cammino della produzione di energia da fusione, come ad esempio la gestione dei grandi flussi di potenza prodotti dal plasma. Dal punto di vista visivo, Dtt sarà una struttura alta 10 metri con raggio 5, all’interno della quale saranno confinati 33 metri cubi di plasma alla temperatura di 100 milioni di gradi con un’intensità di corrente di 6 milioni di Ampere - pari alla corrente di sei milioni di lampade - e un carico termico sui materiali fino a 20 milioni di watt per metro quadrato pari a oltre due volte la potenza di un razzo al decollo. Gli oltre 40 chilometri di cavi superconduttori di niobio, stagno, titanio - distanti solo poche decine di centimetri - saranno a 269 °C sotto zero.


https://www.adnkronos.com/fusione-nucle ... refresh_ce


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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 13/01/2022, 22:10 
Record mondiale per la fusione nucleare


Nuovi passi in avanti per la fusione nucleare: secondo le agenzie di stampa nazionali, il reattore cinese Experimental Advanced Superconducting Tokamak (East) avrebbe mantenuto una temperatura di 70 milioni di gradi centigradi per più di 17 minuti. Con temperature cinque volte maggiori di quelle del Sole mantenute per più di un quarto d’ora, si tratta di un nuovo record mondiale, che supera quello detenuto dal reattore a fusione nucleare francese Tore Supra.

Non è finita qui: i ricercatori del Princeton Plasma Physics Laboratory, negli Stati Uniti, hanno scoperto che il boro minerale, elemento contenuto in molti detergenti per la casa, potrebbe migliorare la capacità dei reattori di contenere il calore necessario alla reazione di fusione nucleare. I risultati della scoperta sono stati pubblicati sulla rivista Nature physics e, insieme a quelli raggiunti dal reattore East, avvicinano un po’ di più gli scienziati alla produzione di energia pulita e pressoché illimitata.
Un “sole” artificiale

Come un sole artificiale: è così, a grandi linee, che funziona un reattore di fusione nucleare. All’interno di questi dispositivi, infatti, si cerca di ottenere la fusione degli isotopi di idrogeno per produrre elio a pressioni e temperature elevatissime, la stessa reazione che avviene all’interno delle stelle e che rappresenta una potenziale risorsa per la produzione energetica di tutto il mondo.

In questo modo, infatti, nei reattori a fusione nucleare si genererebbero enormi quantità di energia pulita, senza la produzione di gas serra – i principali responsabili del riscaldamento globale – o scorie radioattive. Proprio per il suo potenziale, sono più di settant’anni che gli scienziati di tutto il mondo cercano di ottenere un processo efficiente da un punto di vista energetico, soprattutto attraverso i reattori che contengono strutture magnetiche simmetriche dette tokamak.

Questi reattori, progettati per la prima volta da Natan Yavlinsky nel 1958, cercano di ottenere la fusione nucleare portando gli isotopi di idrogeno nello stato di plasma ad altissime temperature (che devono essere maggiori di quelle del Sole perché le pressioni nel reattore sono molto più basse di quelle all’interno di una stella) per un periodo di tempo sufficientemente lungo, ma l’impresa è più difficile di quello che sembra: il maggiore ostacolo tecnico è il confinamento del calore, e cioè trovare un modo per mantenere il plasma altamente surriscaldato in una determinata posizione utile alla fusione nucleare. Nei tokamak il confinamento avviene grazie ai campi magnetici che genera la struttura.

Adesso East avrebbe battuto un nuovo record mondiale: secondo l’agenzia di stampa Xinhua, il reattore avrebbe mantenuto una temperatura di 70 milioni di gradi centigradi per 1.056 secondi. Prima di East, il primato apparteneva al tokamak francese Tore Supra, che nel 2003 aveva mantenuto il plasma alle stesse temperature per 390 secondi. “La recente operazione getta solide basi scientifiche e sperimentali per il funzionamento di un reattore a fusione”, ha affermato Gong Xianzu, il ricercatore principale a capo dell’esperimento, che terminerà il prossimo giugno e i cui risultati saranno utilizzati per l’International Thermonuclear Experimental Reactor (Iter), progetto che coinvolgerà 35 paesi e che prevede la realizzazione del più grande reattore nucleare del mondo a Marsiglia, in Francia.

Dai detergenti alla fusione nucleare

Non solo i tokamak: per ottenere la fusione nucleare si potrebbe sfruttare un altro sistema di confinamento del calore, con un aiuto inaspettato dai detergenti normalmente utilizzati per la pulizia della casa.

Lo studio dei ricercatori di Princeton, infatti, ha analizzato gli effetti dell’impiego del boro minerale (che senza grande successo era stato già utilizzato anche nel rivestimento di alcuni tokamak) per confinare il calore in strutture dedicate al surriscaldamento del plasma note come stellarator. Gli stellarator, costruiti per la prima volta negli anni Cinquanta da Lyman Spitzer, sono strutture magnetiche a forma elicoidale che funzionano secondo lo stesso principio dei tokamak, ma che nel corso degli anni sono stati utilizzati in misura minore perché meno efficienti nel trattenere il calore del plasma e più difficili da costruire.

Adesso, i risultati recentemente pubblicati dal gruppo statunitense, in collaborazione con i ricercatori che lavorano al Large helical device, in Giappone – il reattore che ospita il secondo stellarator più grande del mondo – indicano che il boro, iniettato sotto forma di minuscoli granelli di polvere direttamente nel plasma, ha portato una diffusa riduzione della turbolenza del plasma e un aumento significativo della temperatura all’interno del reattore. Se i risultati verranno confermati da altri esperimenti – gli scienziati vogliono ripetere le analisi utilizzando polvere di carbonio al posto del boro – le future centrali a fusione nucleare potrebbero ospitare anche gli stellarator.


https://www.galileonet.it/fusione-nucleare-record/


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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 14/01/2022, 12:16 
vimana131 ha scritto:
il boro, iniettato sotto forma di minuscoli granelli di polvere direttamente nel plasma, ha portato una diffusa riduzione della turbolenza del plasma e un aumento significativo della temperatura all’interno del reattore

eh!eh!eh! quando nevicherà "la manna" SOPRA le centrali nucleari a fusione "i nostri scienziati" scopriranno la connessione con i dischi volanti degli anni '50 & '60 e "la nube" di JHWH nel deserto arabico di 3000 anni fa...da ridere! ma non troppo... [:246] [:305]

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 Oggetto del messaggio: Re: Si avvicina l'era della fusione nucleare
MessaggioInviato: 10/03/2022, 19:28 
Nucleare, Draghi: “prototipo di reattore a fusione nel 2028, garantirà la nostra sicurezza energetica”
Un prototipo di reattore nucleare per l'Italia entro il 2028 per poter garantire al paese una maggiore copertura interna del fabbisogno energetico: è quanto promesso oggi dal premier Mario Draghi




“Per quanto riguarda il nucleare, l’impegno tecnico ed economico è concentrato sulla fusione a confinamento magnetico, che attualmente è l’unica via possibile per realizzare reattori commerciali in grado di fornire energia elettrica in modo economico e sostenibile. La strategia europea per l’energia da fusione è sviluppata dal Consorzio EUROfusion, che gestisce fondi Euratom pari a oltre 500 milioni di euro per il periodo tra il 2021 e il 2025. Questo consorzio prevede l’entrata in funzione del primo prototipo di reattore a fusione nel 2025-28“. Così il premier Mario Draghi, rispondendo in Aula alla Camera ad un’interrogazione sulle iniziative volte a porre in sicurezza gli approvvigionamenti energetici nella prospettiva di una politica energetica organica e differenziata, che tenga in considerazione anche il cosiddetto “nucleare pulito“.

“L’Italia è uno dei principali membri del Consorzio ed è presente con università, istituti di ricerca e industrie, sotto il coordinamento dell’Enea. Negli ultimi anni sta prendendo vigore, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito, lo studio di reattori in cui il contenimento del plasma viene ottenuto tramite campi magnetici molto alti. Continuiamo a seguire e a sostenere questi sviluppi sul fronte della ricerca, nell’ambito di una strategia energetica che punta a diversificare le fonti e a garantire la nostra sicurezza energetica“, ha aggiunto Draghi.
Cos’è un reattore nucleare

Un reattore nucleare a fusione, prodotto dell’ingegneria energetica e nucleare, è in grado di gestire una reazione di fusione nucleare in modo controllato. Attualmente non esistono reattori a fusione in grado di produrre energia elettrica in maniera continuativa: gli unici impianti esistenti sono impianti sperimentali che consumano più energia elettrica di quella che producono, ma allo studio vi sono strumenti innovativi. Vi sono ingenti investimenti in questo tipo di reattori anche se si ritiene che i primi impianti potranno essere operativi tra diversi anni, tant’è che quello di cui parla Draghi è appunto solo un prototipo.


La reazione di fusione nucleare produce un solo tipo di scoria, la 4He, ovvero un gas inerte e non radioattivo; le centrali a fusione nucleare non produrrebbero energia tramite combustione di combustibili fossili e quindi non sarebbero inquinanti per l’atmosfera e non peggiorerebbero l’effetto serra. Tra le altre cose, questi centrali dovrebbero essere in grado di ottenere grandi quantità di energia. Il peggior isotopo che potrebbe essere disperso nell’ambiente dai reattori nucleari è il trizio che ha un tempo di dimezzamento di 12,3 anni, un periodo molto ridotto rispetto ad alcuni isotopi prodotti dalle centrali a fissione che per dimezzarsi necessitano migliaia di anni.

Dal punto di vista della sicurezza le centrali a fusione con confinamento magnetico, non hanno nessuna possibilità di avere un comportamento per cui la reazione possa continuare in assenza del contenimento del plasma.

Il meccanismo presenta però anche degli svantaggi. La fusione, infatti, necessita di temperature di lavoro molto elevate e non può essere contenuta in nessun materiale esistente. Il plasma di fusione viene quindi confinato grazie all’ausilio di campi magnetici di intensità elevatissima. Accade però che per raggiungere alte temperature è indispensabile innescare e sostenere la reazione, e a questo scopo vi sono varie tecniche possibili. Una delle più plausibili consiste nel concentrare sul plasma in cui deve avvenire la reazione di fusione fasci di onde elettromagnetiche a elevata frequenza, inferiore alla frequenza della luce visibile. Uno dei problemi più studiati ormai da anni è la costruzione delle antenne necessarie a generare questi fasci in ITER. Questa costruzione è però un processo difficile, tecnologicamente complesso e dispendioso.


https://www.meteoweb.eu/2022/03/nuclear ... 8/1771665/


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