Immagine:
48,08 KBSetup sperimentale del teletrasporto tra memorie quantistiche ad atomo singolo. Gli atomi singoli (le sfere grige A e B) sono intrappolati in particolari cavità ottiche (i coni blu) separati da una distanza di 21 metri. (a) l'Entanglement è generato tra l'atomo B ed un fotone collegato, C. (b) Il qubit atomico al nodo A è mappato su un qubit fotonico A ed una misurazione dello stato di Bell tra i due fotoni viene poi eseguita. (c) Rilevamento di un evento di teletrasporto avvenuto con successo tra i due nodi. Credit: Christian Nolleke, et al @ 2013 American Phsycial Society
Nella maggior parte delle dimostrazioni di teletrasporto quantistico tra qubit atomici remoti, gli atomi esistono nello spazio libero. In questo nuovo studio però, gli scienziati hannos coperto che intrappolare gli atomi in cavità ottiche può aiutare a risolvere alcuni precedenti ostacoli riguardo al teletrasporto di materia, e questo permette un miglioramento nell'efficienza di quasi 5 ordini di magnitudo ed un teletrasporto sopra una distanza record di ben 21 metri. Questi miglioramenti nel teletrasporto quantistici potrebbero aprire nuove porte verso lo studio di reti quantistiche con molti nodi che possano basarsi sul teletrasporti di qubit a diverse destinazioni.
I ricercatori, con a capo Christian Nolleke, dell'Istituto Max Planck per l'Ottica Quantistica, di Garching, Germania, hanno pubblicato il loro nuovo studio riguardo al teletrasporto, nella recente edizione del Physical Review Letters.
"L'importanza maggiore del nostro lavoro riguarda il drammatico aumento nell'efficienza rispetto ai precedenti metodi per il teletrasporto materia-materia." ha spiegato Nolleke. "Inoltre, è la prima dimostrazione di teletrasporto materia-materia tra sistemi davvero indipendenti e costituisce l'attuale record di distanza di 21 metri. Il precedente record era di 1 metro."
Nel teletrasporto quantistico, l'informazione quantistica può essere trasmessa da un noto all'altro in una rete quantistica, senza dover attraversare fisicamente lo spazio in mezzo. Questa tecnica potrebbe in futuro essere usata per trasmettere informazioni in maniera sicura su grandi distanza, e può in un lontano futuro essere alla base di un internet quantistico.
Il teletrasporto può essere realizzato o con qubit fotonici (cioè di luce) oppure con qubit di materia. Nel 2012, i fisici hanno trasportato qubit di fotoni ad un record enorme di ben 143 km di distanza. Il teletrasporto di qubit di materia su grandi distanze è molto più difficile del teletrasporto di fotoni perché richiede memorie quantistiche molto migliori ed una maggiore interazione tra luce e materia. In un precedente esperimento, gli scienziati hanno eseguito un teletrasporto di materia, senza un'interazione forte tra materia e luce, e hanno al massimo raggiunto 1 metro di distanza. Tuttavia, la bassa efficienza nella raccolta di fotoni nello spazio libero preveniva aumentare la distanza partendo dallo stesso tipo di approccio
In questo nuovo studio però, i fisici hanno eliminato questo ostacolo intrappolando due singoli atomi nelle loro proprie cavità ottiche. Queste cavità ottiche aumentano l'efficienza della raccolta di fotoni ma anche l'interazione tra atomi e fotoni. Entrambi questi effetti portando ad un miglioramento nel numero di fotoni "utilizzabili". Nell'assenza di una cavità, l'entanglement fotone-atomo può anche essere generato con un'altissima efficienza; tuttavia, la direzione dell'emissione dei fotoni è random, quindi la maggior parte dei fotoni sarebbe persa.
Durante il processo di teletrasporto, lo stato di spin del qubit atomico al nodo è mappato sulla polarizzazione di un qubit fotonico. Al secondo nodo, l'entanglement è simultaneamente generato tra un secondo atomo ed un secondo fotone, che distrugge i due fotoni e proietta il secondo atomo sullo stato del primo atomo. Questa proiezione teletrasporta il qubit tra atomi.
Uno dei maggiori traguardi di questo nuovo schema è che ha una probabilità di successo di circa lo 0.1%. Anche se potrebbe non sembrarvi molto, è quasi 100.000 volte meglio dei precedenti esperimenti. La principale ragione dietro un miglioramento simile è che, a differenza delle precedenti dimostrazioni, l'efficienza non è predominantemente limitata dall'efficienza di raccolta dei singoli fotoni. Invece, il fattore limitante ora è il requisito per trasmettere e rilevare due fotoni simultaneamente, che è inerente alle misurazioni nello stato di Bell.
La performance del tipo speciale di misurazione dello stato di Bell (puramente fotonico) è già vicina al limite di quello che è possibile fare con la tecnologia attualmente disponibile (principalmente limitata dall'efficienza della fibra ed i rilevatori). Per aumentare ulteriormente l'efficienza in questo stadio, gli scienziati dovrebbero utilizzare un differente tipo di misurazione dello stato di Bell, basato su porte quantistiche deterministiche. Fortunatamente, l'attuale sistema di cavità ha il potenziale di implementare "facilmente" un simile tipo di misurazione.
"I piani futuri prevedono anche di aumentare l'interazione luce-materia utilizzando cavità che ci possano fornire una maggiore forza di accoppiamento atomo-fotone." ha spiegato Nolleke. "Questo aumenterebbe l'efficienza del nostro protocollo ancora di più. Un'altro prospetto è quello di implementare un differente tipo delle misurazioni dello stato di Bell, per aumentare l'efficienza."
Dato che gli atomi intrappolati nelle cavità ottiche agiscono come memorie quantistiche non-identiche, lo schema potrebbe avere molte applicazioni per la costruzione di future reti quantistiche dove nodi identici sono estremamente difficili da realizzare ora. Per grandi reti consistenti di più di due noti, il tempo necessario al teletrasporto di uno stato quantistico deve essere minore rispetto al tempo di coerenza negli atomi (1 secondo circa).
"Le applicazioni sono nella direzione della realizzazione di reti quantistiche e la trasmissione sicura di informazioni usando una distribuzioni di chiavi quantistiche su scala globale" ha spiegato Nolleke. "Entrambe le applicazioni richiedono il trasferimento di stati quantistici su lunghissime distanze. Come spieghiamo in questa nostra pubblicazione, non esiste alcuna tecnica classica per arrivare a questo. C'è, tuttavia, una chiara strategia basata sui così detti "ripetitori quantistici" (la versione quantistica dei classici ripetitori), e l'utilizzazione di teletrasporto per trasferire stati quantistici su grandi distanze."
http://arxiv.org/abs/1212.3127 http://phys.org/news/2013-04-physicists ... ubits.htmlhttp://www.link2universe.net/2013-04-17 ... i-materia/