CODICI DI IDENTIFICAZIONE1,2,3,4) volano
5 e 6) alternatore trifase
7,8,9) motore elettrico alimentato in tensione continua
10) cuscinetto reggispinta
11) collettore e base di appoggio per gli alternatori
12,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23) spazzola di grafite
24) coperchio
25) cuscinetto a sfere
26,27,28,29) bullone
30,31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42) tubo isolante elettrico di plastica
43,44,45,46,47,48,49,50,51,52,53,54) tubo conduttore elettrico di rame
55,56,57,58,59) asse di rotazione immaginario
60,61) trasformatore elevatore di tensione
62,63) traliccio alta tensione
64) trasformatore riduttore di tensione
65) raddrizzatore a ponte di Graetz
66) interruttore manuale
67) accumulatore di avviamento
68,69) rondella
70) resistore
71) contatto di relè ritardato all'eccitazione di 5 secondi
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Chiudendo l’interruttore
66 arriva tensione elettrica continua alla spazzola di grafite
19 e anche al motorino
9, quindi il motorino
9 comincia ad accelerare il basamento
11.
Dalla spazzola di grafite
19 arriva tensione elettrica al tubo di rame
50 che collega la tensione elettrica alle spazzole di grafite
20 e
22.
Tutte le spazzole hanno una piccola molla cui scopo e tenere la spazzola contro un tubo di rame, ma per semplicità nel disegno le piccole molle non sono state disegnate.
Arrivando tensione elettrica alla spazzola
20 succede che il motore elettrico
7 comincia a girare e quindi girano i volani
1 e
2.
Arrivando tensione elettrica alla spazzola
22 succede che il motore
8 comincia a girare e quindi girano i volani
3 e
4.
Tutti e quattro i volani
1 2 3 4 sono di pesante acciaio massiccio.
Per causa dell’effetto giroscopico, gli assi di rotazione immaginari
55 e
56 hanno la tendenza a mantenere la medesima angolazione nello spazio che li circonda, ne consegue che se il basamento
11 sta girando, i rotori degli alternatori
5 e
6 sono costretti a girare producendo elettricità la quale viene inviata a sei tubi di rame che sono
43,44,45,46,47,48.
I tre tubi di rame
43,44,45 alimentano il trasformatore elevatore di tensione
60, invece i tre tubi di rame
46,47,48 alimentano il trasformatore elevatore di tensione
61.
Il circuito secondario dei trasformatori elevatori è collegato ai tralici dell’alta tensione, questo è cosa normale come in tutte le centrali elettriche.
E’ già risaputo che un qualsiasi motore elettrico in continua ha bisogno di almeno 2 fili, in un filo va la corrente elettrica e l’altro è considerato per convenzione il ritorno della corrente, il tubo di rame
49 raccoglie la corrente elettrica di ritorno e quindi completa il circuito elettrico.
Essendo la massa del basamento
11 notevole rispetto alla potenza di targa del microscopico motorino
9, occorre complicare il circuito elettrico per fare in modo che la corrente elettrica di avviamento sia limitata; per fare ciò c’è la resistenza elettrica limitatrice
70 e il relè ritardato
71 normalmente aperto.
Chiudendo il circuito mediante l’interruttore
66, il relè ritardato non si chiude subito quindi la corrente elettrica è costretta a passare attraverso la resistenza elettrica limitatrice, però dopo circa 5 secondi, il relè ritardato
71 cortocircuita la resistenza elettrica
70 e quindi arriva sul motore
9 piena tensione.
Per errore potrebbe esserci un ostacolo che blocca il basamento
11 e quindi il motore
9 quindi purtroppo il relè da il consenso anche quando non dovrebbe, in questo caso un interruttore termico automatico di protezione deve intervenire per evitare di bruciare l’avvolgimento del motore
9.
Al posto del relè ritardato si potrebbe mettere un contagiri; il contagiri è più sicuro ma anche costa di più, oppure al posto del relè ritardato si potrebbe mettere un regolatore di watt che esclude la resistenza solo se il numero dei giri supera un certo valore prestabilito.
I metodi per addolcire l’avviamento di un motore elettrico sono numerosi ma non c’è la volontà di spiegarli tutti.
Gli assi di rotazione immaginari
57 e
58 girano in senso opposto all’asse di rotazione
59, non ha importa in che senso ruota il motore
9 ma se guardando dall’alto decidiamo che il motore
9 deve girare in senso orario, i rotori dei due alternatori gireranno in senso antiorario.
Di conseguenza ambedue gli statori degli alternatori subiranno una torsione meccanica antioraria che si scaricherà sul basamento
11.
Si scaricherà sul basamento
11 perché gli statori degli alternatori sono imbullonati sul basamento
11.
E’ molto importante tenere conto delle torsioni meccaniche che agiscono sul basamento
11 e del senso di rotazioni di quelle torsioni.
La risultante vettoriale delle ambedue le torsioni antiorarie avrà come risultato una torsione meccanica centrale complessiva cui centro di rotazione è proprio l’asse di rotazione del motore
9, quindi il motore
9 è privilegiato da quelle torsioni e non c’è contrapposizione come è normale pensare.
Il motore
9 è spinto da
67 e anche è spinto dalle torsioni meccaniche generate dagli statori dei due alternatori.
Le 2 torsioni meccaniche sono in un senso e per reazione tutto il basamento è accelerato nel senso opposto, questo sta alla base del principio della fisica classica secondo cui ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
La legge di azione e reazione favorisce il motore
9.
I volani
1,
2,
3,
4 devono compiere tanti giri al minuto, minimo 2800 giri se è possibile fare 28 mila giri al minuto è meglio, senza esagerare troppo altrimenti l’acciaio dei volani si deformerebbe per causa della forza centrifuga.
I volani
1,
2,
3,
4 sono i componenti più importanti, tutti gli altri componenti rappresentano solo il contorno, se quei 4 volani sono fermi, anche tutte le altre cose si fermano.
I componenti
1,
2,
7 rappresentano il primo giroscopio, e i componenti
3,
4,
8 rappresentano il secondo giroscopio.