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 Oggetto del messaggio: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 02/05/2018, 19:59 
LA RELATIVITA' (è relativa?)

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La relativita' come sappiamo tutti e l'impossibilità di un corpo fisico di oltrepassare la velocità di C (luce), mi fa pensare che Einstein non vale la carta su cui sono scritte le sue teorie.
Il fotone non è un corpo fisico, ma nelle sue formule lo tratta come corpo fisico, e da li l'imbroglio ...

Provate a immaginare un Astronave che viaggia nel vuoto siderale esattamente a velocità luminare (equivalenti a 299.792.458 m/s), dotata di cannoncino a prua che spari un proiettile mentre si trova alla massima velocità ... che succederebbe secondo voi?
Il proiettile tornerebbe indietro nel tempo e scomparirebbe dall'esistenza attuale?
Oppure non uscirebbe dalla canna del cannone? (Esploderebbe il cannone in tal caso?)
Oppure quali altre ipotesi?
Ovviamente non essendoci attrito con l'aria, il proiettile andrebbe a superare la velocità della luce e l'Astronave non riuscirebbe mai a raggiungerlo in quanto la sua massima velocità, come abbiamo detto prima, sarebbe quella della luce.

Direte che non sempre la logica porta ad assiomi empirici (che non hanno bisogno di constatazione scientifica), e che potrebbero esserci fattori non presi in considerazione, quale la contrazione del Tempo derivante dalle formule di Einstein e dalle prove effettuate con gli orologi atomici sincronizzati tra terra e in movimento sugli aerei e sui satelliti che hanno dato degli scarti di pochi nanosecondi.

Ma queste prove sono al momento inaffidabili per la loro breve durata degli scarti temporali e le teorie dello scienziato baffuto sono inaffidabili a causa del problema di considerare il fotone nelle variabili come un corpo fisico soggetto a leggi fisiche.
Allora ...? [:296]



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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 02/05/2018, 20:36 
il fotone viaggia sempre a C,non ha massa a riposo,solo massa di moto,e questa non influenza la velocitá,non diventa infinita,non pone problemi!

[:304]


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 00:13 
Ufologo 555 ha scritto:
LA RELATIVITA' (è relativa?)

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La relativita' come sappiamo tutti e l'impossibilità di un corpo fisico di oltrepassare la velocità di C (luce), mi fa pensare che Einstein non vale la carta su cui sono scritte le sue teorie.
Il fotone non è un corpo fisico, ma nelle sue formule lo tratta come corpo fisico, e da li l'imbroglio ...

Provate a immaginare un Astronave che viaggia nel vuoto siderale esattamente a velocità luminare (equivalenti a 299.792.458 m/s), dotata di cannoncino a prua che spari un proiettile mentre si trova alla massima velocità ... che succederebbe secondo voi?
Il proiettile tornerebbe indietro nel tempo e scomparirebbe dall'esistenza attuale?
Oppure non uscirebbe dalla canna del cannone? (Esploderebbe il cannone in tal caso?)
Oppure quali altre ipotesi?
Ovviamente non essendoci attrito con l'aria, il proiettile andrebbe a superare la velocità della luce e l'Astronave non riuscirebbe mai a raggiungerlo in quanto la sua massima velocità, come abbiamo detto prima, sarebbe quella della luce.

Direte che non sempre la logica porta ad assiomi empirici (che non hanno bisogno di constatazione scientifica), e che potrebbero esserci fattori non presi in considerazione, quale la contrazione del Tempo derivante dalle formule di Einstein e dalle prove effettuate con gli orologi atomici sincronizzati tra terra e in movimento sugli aerei e sui satelliti che hanno dato degli scarti di pochi nanosecondi.

Ma queste prove sono al momento inaffidabili per la loro breve durata degli scarti temporali e le teorie dello scienziato baffuto sono inaffidabili a causa del problema di considerare il fotone nelle variabili come un corpo fisico soggetto a leggi fisiche.
Allora ...? [:296]


Francamente non ho capito molto del tuo quesito e del senso di questo topic. In ogni caso provo a rispondere.

Parti dal principio che un corpo dotato di massa non puo' viaggiare alla velocita' della luce per via del fatto che sarebbe necessaria una energia infinita per raggiungere tale velocita' e questo perche' la massa del corpo tende a crescere con la velocita' (la massa infatti ha la particolare capacita' di caricarsi di energia supplementare proprio con la velocita').

Questo e' l'enunciato. Ora cerco di tradurlo.

Sempre per rimanere il piu' intuitivo possibile, immagina un semplice proiettile. Da fermo avra' una certa massa, diciamo 20 grammi, ma e' intuitivo capire che se lanciato, fara' un danno proporzionale alla velocita' di lancio. Piu' e' veloce e piu' danno fara'. Questo indica appunto che la sua massa inerziale dipende dalla velocita' o meglio aumenta con la velocita'. Tale massa si puo' calcolare con la trasformazione di Lorentz che appunto descrive come la massa inerziale tenda ad infinito per velocita' prossime a quelle della luce. Quindi, massa infinita richiede energia infinita per accelerare ulteriormente. Il che rende l'esempio da te posto assolutamente privo di senso.

Quanto alle verifiche sperimentali, mi duole ammetterlo, ma ci sono molte conferme della relativita' ristretta e le misurazioni stanno raggiungendo livelli di precisione sempre maggiori.

Addirittura ce ne sono anche della relativita' generale (anche se qui possiamo essere assai piu' dubbiosi) (La prima fu quella della precessione del perielio di Mercurio che consentiva di spiegare il famoso scarto di 43 secondi per secolo, inspiegabile con la teoria classica).



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"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 11:01 
Nei satelliti gps ci sono orologi atomici al cesio che rallentano a causa della velocitâ orbitale al punto che la differenza tra l'orario segnalato da essi e quello dei normali orologi terrestri dev'essere compensata.
Se non si fa,l'esattezza del gps diminuisce progressivamente,anche perchè i ricevitori di massa non hanno dei Rolex... [:297]
[:304]


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 14:07 
Allora, il mio concetto o raginamento è un altro: quando un aereo spara (un missile o colpi di cannoncino) i colpi sfuggono a velocità più forti dell'aereo; a parte la velocità intrinsega del proiettile che è più veloce, ma appunto per questo! Se è unìipotetica Astronave (viaggiante a velocità luce) il proiettile che spara, supererà la velocità dell'Astronave? [:291]
E se così fosse, infrangerebbe il "muro della luce"! visto che l'Astronave DOVREBBE rimanere indietro ...
Quindi: cosa avverrebbe?
Questo è il quesito che mi sono posto ....... [:296]
(Certo, avrò formulato un'ipotesi ... stramba, non lo so e non sono nessuno; però mi è venuta in mente ...) [:296]



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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 14:28 
Parti dal presupposto sbagliato che una ipotetica astronave possa raggiungere la velocità della luce.

Non può !

Quindi l'astronave viaggerà sicuramente a velocità inferiore a quella della luce.

Se poi l'astronave spara un missile in direzione di avanti, anche il missile si muoverà a velocità inferiore a quella della luce.

Il pilota vedrebbe il missile sparato via velocemente, ma un osservatore esterno vedrebbe che il missile si allontana dall'astronave ad una velocità di un 1 centimetro al giorno.

La relatività di Einstein funziona benissimo.

Spero di essere stato chiaro !


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 15:05 
[:291] ... già; penso debba essere così. (E'h, l'ignoranza ...) [:I]



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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 15:15 
Ufologo 555 ha scritto:
[:291] ... già; penso debba essere così. (E'h, l'ignoranza ...) [:I]


Purtroppo non si puo' sapere tutto. [B)]

In ogni caso, al di la di questo, quello che vorrei evidenziare e' che che non sempre ragionare per logica porta ad una comprensione corretta dei fatti.

(o per dirla tutta, non sempre Occam ha ragione). [8D]



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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 15:18 
. [:264]



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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 15:25 
@uforobot123

chiaro come la....luce!

Però,la luce si può rallentare fino a fermarla,perchè non la si può accelerare?
Mi spiego:esperimenti hanno dimostrato che ci sono superamenti di C in alcuni fenomeni ottici e per quanto riguarda fasci di onde elettromagnetiche [:264]

In un noto esperimento fatto in Giappone,è stato misurato un'"andirivieni" di onde dentro un "pacchetto laser" che superava di ben 300(!)volte la vel della luce!

Quindi,non è vero che C è una costante assoluta:non lo è per alcuni fenomeni e per i fasci di onde EM!

Lo sbaglio di ufologo è quello di sbagliare esempi,ma non sbaglia quando dice che la vel della luce si può superare.

Di fatto,è stata superata in quell'esperimento e lo è in
alcuni fenomeni ottici.

Einstein,inoltre,era si un genio ma anche un fisico classico,osteggiava la mecc quantistica e non era molto portato a considerare la materia energia in termini di ONDE E ONDULATORIETÁ!
Perciò la famosa formula E=m.c20

Ma,esiste massa, nell'universo,che non si vede,non emana energia e luce, ma produce gravitazione.
Questa massa è preponderante nel cosmo e in tutte le galassie,e siccome si ritiene che non vi è massa srnza materia,la materia invisibile,connessa a questa massa pure invisibile,è preponderante.
Siccome produce la maggior parte della gravitazione,e siccome la gravitazione ha connotati elettromagnetici riconosciuti,quella materia,quella massa,sembra libera da luce e fotoni,visto che è invisibile.
Perciò,applicare la formula di Einstein a quella materia e massa e energia NON È CORRETTO PERCHÈ NON È POSSIBILE NÈ VERIFICABILE!
Per quanto ne sappiamo,potrebbe esserne libera,in parte almeno,non essere legata alla luce e a C,e seguire almeno in parte,leggi e direttrici diverse!
È ora che gli scienziati si rendano conto che la materia chiara,visibile e la sua energia,sono il 4/5% della materia/massa universale:NON SI PUÒ FONDARE UNA SCIENZA,SIA ESSA ASTRONOMICA CHE NON,SUL 5% DELL'ESISTENTE!
Ma...fateglielo capire! [:246] [:303]


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 15:36 
uforobot123 ha scritto:
Il pilota vedrebbe il missile sparato via velocemente, ma un osservatore esterno vedrebbe che il missile si allontana dall'astronave ad una velocità di un 1 centimetro al giorno.


Ufologo 555 ha scritto:
[:291] ... già; penso debba essere così.


Questo accade perchè il tempo rallenta mano a mano che ci si avvicina alla velocita' della luce. Quindi il viaggiatore vede il proiettile partire velocemente (in relazione ai punti di riferimento del suo sistema), ma siccome il suo tempo e' rallentato succede che la velocita' misurata dall'osservatore esterno (dove il tempo non e' rallentato), sia molto minore.



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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 16:07 
zakmck ha scritto:
uforobot123 ha scritto:
Il pilota vedrebbe il missile sparato via velocemente, ma un osservatore esterno vedrebbe che il missile si allontana dall'astronave ad una velocità di un 1 centimetro al giorno.


Ufologo 555 ha scritto:
[:291] ... già; penso debba essere così.


Questo accade perchè il tempo rallenta mano a mano che ci si avvicina alla velocita' della luce. Quindi il viaggiatore vede il proiettile partire velocemente (in relazione ai punti di riferimento del suo sistema), ma siccome il suo tempo e' rallentato succede che la velocita' misurata dall'osservatore esterno (dove il tempo non e' rallentato), sia molto minore.


La relatività funziona bene nel mondo macroscopico illusorio nel quale sono coinvolti tutti gli osservatori che stanno al suo interno...il problema si presenta a livello microscopico, perchè alcune particelle non si "presentano" con puntualità negli esperimenti, essendo esse stesse coinvolte in strati "esterni" al mondo macroscopico, comportandosi di conseguenza come un autentico osservatore esterno, cioè trascendente questo nostro piano...
Quell'osservatore percepirebbe facilmente quale è la realtà...cioè assenza di moto e tempo...tutto è statico e già avvenuto...
Siete Coscienza che si espande, teletrasportandosi, frame per frame in dati già scritti...

Cita:
E se il tempo non esistesse affatto?
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Traduco e sintetizzo nel seguito un lungo articolo apparso di recente su Wakingtimes.com, ad opera di Brandon West, creatore di Project Global Awakening: “un sito dedicato alla ricerca di varie discipline spirituali e scientifiche e alla loro applicazione per la tua conoscenza e per aiutarti a vivere una vita ispirata e cambiare il mondo” (c.b.)

E se tutto accadesse simultaneamente? E se il tempo non esistesse affatto? Ho visto di recente una descrizione dell’universo, come percepito in fisica. Per citare William Brown (da non confondersi con il William Brown che lavora per il Resonance Project):

“Ciò che la scienza ha scoperto esplorando i livelli profondi della realtà, è che il nostro universo è strutturato in strati di creazione. Strati di creazione, dal livello classico e diverso, in superficie, delle percezioni quotidiane, ai livelli più profondi: le molecole, gli atomi, i nuclei, le particelle subatomiche, i mondi nei mondi.”

In sintesi Brown descrive questi livelli in questo modo:

“Il livello di superficie della realtà sensoriale è tipicamente chiamato “mondo classico”. Al di sotto di questo mondo classico, c’è il mondo delle molecole, gli atomi, ovvero il regno dei meccanismi quantici. Poi c’è il nucleo atomico e le particelle subatomiche che è il mondo della teoria del campo quantico, la meccanica quantistica relativista. Ed infine ecco emergere la teoria del campo unificato …” (William Brown: The Light Body)

Dunque tutto ciò ci porta ad una domanda cruciale…

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Cosa è il Tempo?

Un collega di Einstein, il fisico John Archibald Wheeler, sviluppò una delle prime equazioni di gravità quantica nei primi giorni della unificazione della Teoria Quantica e della Relatività. Sebbene funzioni, questa equazione non incorpora il tempo come parametro fisico e i fisici trovano che questo sia inquietante…
“Quando venne quantizzata per la prima volta la Relatività Generale (diventando una teoria della gravità quantica) negli anni ’60 ad opera di John Wheeler, il risultato prediceva uno stato statico dell’universo , ovvero – non c’è alternativa – l’assenza del tempo. Questa particolare soluzione alla quantizzazione della Relatività Generale è nota come l’equazione di Wheeler-DeWitt. Il risultato sembro’ essere paradossale: come puo’ l’universo essere statico ed immutabile, quando tutta la nostra esperienza è di cambiamento?” – William Brown da The Resonance Project Foundation

Questa è proprio la questione che andiamo qui ad analizzare in questo articolo, dandole forse una risposta. È interessante notare che le equazioni che sono generalmente accettate dall’establishment scientifico, suggeriscono sia che il tempo è una illusione, che l’universo sia di fatto statico. Ovviamente queste idee furono considerate fallaci perchè non sostenevano i fatti, ovvero ciò che è chiaramente osservabile nell’universo. Ogni giorno vediamo il cambiamento e possiamo misurare il tempo, quindi deve essere vero. E se potessimo cambiare la nostra percezione dell’universo e risolvere questo conflitto? E se il tempo non ci fosse proprio nell’universo ed esso sia solo il risultato di un cambio di prospettiva all’interno di un universo statico, che in qualche modo non mostra un moto né un universo in cambiamento? Per indagare meglio questa idea dobbiamo scoprire cosa sia veramente il moto.

Ma le cose si muovono veramente?

Nassim Haramein ha detto che ciò che percepiamo come moto è in realtà dovuto al fatto che la realtà a livello quantico lampeggia ad alta frequenza dentro e fuori l’esistenza e che la creazione, in effetti, appare e scompare oscillando tra la forma e la sua assenza, e questo innumerevoli volte ogni secondo, dando cosi la sembianza del moto. Quindi, tecnicamente, le cose non si muovono affatto in questo universo, ma appaiono e scompaiono in schemi leggermente diversi, che fanno apparire tutto ciò come moto. Non è il campo unificato a lampeggiare, ma solo quella che noi percepiamo come materia solida, ovvero le particelle, i nuclei, le particelle sub-atomiche ed il mondo materiale. In un certo modo, potrebbe essere tecnicamente più accurato chiamare ciò che facciamo ogni giorno…”micro teletrasporto”.

Quando entriamo in un negozio e guidiamo la macchina, in realtà stiamo “teleportando” in minime quantità, assurdamente piccole, ma ad una frequenza estremamente alta, per dare la sembianza del moto. Tuttavia questo moto accade solo “percettivamente” sui livelli energetici più bassi della creazione, ovvero il mondo materiale o il mondo classico in cui esistiamo per la maggioranza del tempo, e potenzialmente il livello atomico-molecolare della realtà. Quindi al livello teorico e quantico della realtà… non c’è moto, ma un lampeggio dentro e fuori dall’ esistenza di creazione; dal punto di vista del nostro livello, ciò appare come un moto fluido. Proprio come le persone nel video della tv che non stanno effettivamente muovendosi, ma sono i piccoli pixel che lampeggiano in reciproco coordinamento e la cosa fa sembrare che ci sia del moto.

Il fluire del Campo Unificato

Se percepite l’universo dal livello del campo unificato, immaginate che il campo unificato comprenda tutto, tutta la creazione, che tutto il passato e futuro siano codificati olograficamente dentro il campo unificato; tutto li esiste simultaneamente, inscritto nella struttura del vuoto. In altre parole, la creazione è sorta da questo campo unificato nella forma di particelle subatomiche, particelle, atomi ed elettroni, nuclei – che non sono che forme di energia condensata – energia senza forma condensata in una forma, mentre l’universo lampeggia dentro e fuori dall’esistenza. Ma NULLA È SOLIDO.

Per citare ancora Einstein:

“Quel che abbiamo chiamato materia è energia, Ia cui vibrazione è stata cosi abbassata da essere percepibile ai sensi. Non c’è materia.”
E queste manifestazioni di energia collaborano fra loro, guidate da una forza invisibile all’interno della creazione stessa, per formare cose più grandi che danno così l’idea di essere vere e totalmente solide, ma ora sappiamo che non è vero. Immaginate che tutto esista simultaneamente. Immaginate che tutte le versioni dell’albero li fuori dalla finestra, in questo momento presente, dal momento della sua nascita a quello del suo apparente futuro, fino alla morte dell’albero stesso, siano codificate nello spazio e tempo, olograficamente presenti nel campo unificato
Quindi nulla in realtà mai appare e scompare, si muove o persino cambia, è solo la nostra percezione della realtà a questo livello che dà la sembianza del cambiamento.

In altre parole, tutta la realtà, tutto il tempo, tutto il moto, sono un semplice risultato della coscienza in movimento.
Se le dinamiche del fluido della teoria del “Black Whole” (“il tutto nero”) di Nassim sono corrette e se tali dinamiche sono in effetti l’origine della coscienza, allora questo è il fondamento della creazione e quindi scopriamo che il fondamento della creazione è un collasso senza forma in sé stesso ed una corrispettiva creazione. Di fatto non c’è moto nel mondo fisico, la fisica quantistica ce lo ha dimostrato quando ha scoperto che la realtà è un lampeggiare fuori e dentro l’esistenza. Ci sono solo immagini olografiche che cambiano, quando la coscienza si espande e si contrae in se stessa. E se il flusso del campo unificato all’interno dell’universo fosse esso stesso il meccanismo che fa sì che la realtà lampeggi dentro e fuori l’esistenza e che determini altresì il flusso del tempo? Tutta la creazione e tutta l’attività della creazione, sono il risultato della coscienza che interagisce al suo interno con sé stessa, creando coscienza, ed è solo perché noi tutti condividiamo un comune consenso della realtà (nella maggior parte dei casi) che sorge il tempo sul pianeta.

Informazione codificata olograficamente

Può darsi abbiate visto immagini olografiche di una galassia o qualche altra immagine stampata su un foglio di plastica o una cartolina. Questa sembra essere statica, ma se spostate la vostra prospettiva, per esempio ruotando o muovendo la cartolina, sembra che la galassia ruoti. Ma nulla è cambiato nell’immagine. Tutte le informazioni sono rimaste li, codificate nella cartolina sin dall’inizio. Solo perché avete cambiato prospettiva, l’immagine apparentemente sembrava muoversi. E se fosse cosi che funziona la realtà? E se il moto e il tempo apparente che sperimentiamo siano solo il risultato della nostra prospettiva sulla creazione, determinata dal nostro livello di coscienza? Il campo unificato è la struttura vuota che teoricamente si espande e collassa secondo le dinamiche del “black whole” (il “tutto nero”, ) di Nassim Haramein, ma tecnicamente non si sta muovendo. E null’altro in realtà si muove perchè tutto è fisso, cristallizzato e olograficamente codificato nella struttura vuota; il che significa che tutto è presente non-localmente ovunque e tutto accade simultaneamente.

Il Tempo è relativo

Il Tempo sarebbe percepito in modo diverso su Marte, rispetto alla Terra, perchè la lunghezza dei suoi giorni è diversa, a causa della rotazione del suo “black whole” (ovvero le dinamche del campo unificato che producono e sono prodotte dalla coscienza). Il tempo non è un fenomeno che sorge in sé e per sé nell’universo. Potenzialmente non esiste il tempo come tale. Quel che chiamiamo tempo è una divisione arbitraria dei cicli di cui facciamo esperienza, basandoci sul parametro ciclico del cambiamento, di cui facciamo esperienza in questo livello della realtà. In altre parole… il tempo è una pura percezione. Se fossimo in un vuoto non ci sarebbe il tempo, perché non solo non ci sarebbero i cicli per misurarlo, ma non ci sarebbero oggetti con cui determinare il moto, quindi saremmo in una immobilità perpetua e senza tempo.

Nella sua serie di lezioni dal titolo Living Beyond Miracle (Vivere oltre i Miracoli), Wayne Dyer racconta la storia di un gruppo di minatori che hanno visto collassare su di loro la miniera, in Germania, e sono per questo rimasti intrappolati per un certo periodo di tempo. Senza luce naturale, senza poter giudicare i cicli dell’universo e quindi senza un parametro di riferimento per la loro percezione. Erano in totale 7 uomini, intrappolati sottoterra, e solo uno di loro aveva l’orologio. Costui non volle che le cose scappassero di mano mentre si trovavano in quello stato, intrappolati sottoterra, e cercò di alleggerire la paura e la preoccupazione dei suoi amici: disse che era passata 1 ora, ogni volta che ne passavano in realtà 2. Dato che nessuno aveva un orologio per convalidare il tutto, gli altri non furono in grado di notare la differenza.

Alla fine dei 7 giorni furono salvati e tutti sopravvissero, ad eccezione dell’uomo con l’orologio. Si era assunto l’onere di dire che era passata 1 ora mentre in realtà ne erano passate 2: aveva rallentato il tempo per tutti gli altri ed aveva fatto sì che gli altri cambiassero il loro “accordo” sul tempo, così che potessero percepire di essere bloccati sotto terra per la metà del tempo effettivo in cui essi lo furono. “Fece in modo di cambiare l’accordo collettivo su ciò che costituiva il tempo e le persone sono “invecchiate” di conseguenza… ma lui non potè ingannarsi perché aveva un orologio.”

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Un universo statico

“Il Tao non agisce tuttavia è la radice di tutta l’azione.
Il Tao non si muove e tuttavia è la fonte di tutta la creazione.”
Lao Tzu

Abbiamo stabilito che la creazione non si muove e quindi sembra che anche questo campo unificato non si muova. Lo sappiamo perché abbiamo trovato che lo spazio che circonda la Terra, che un tempo si pensava emettesse un fruscio passandoci accanto, come fa l’aria quando passa vicino ad un oggetto in un tunnel ventoso, ora si dimostra essere completamente statico. Non ci lanciamo nello spazio, come pensavamo e lo spazio stesso si espande e si contrae e qui non si muove a priori, ma da solo la sembianza del moto. Poiché il campo unificato che è coscienza, si espande e si contrae e poichè siamo quella coscienza incarnata in un livello di realtà leggermente più denso, ovvero nel “mondo classico”, abbiamo posti in prima fila per il cambiamento apparente, il moto, il tempo e la realtà. Ma questo, come affermano tutte le tradizioni antiche, è solo perché siamo coscienza universale che si è condensata in questo livello di realtà per fare l’esperienza del mondo che cambia, del mondo delle cose. Della vita, della morte, della nascita, della rinascita e del tempo lineare.

L’unico problema è che ci siamo attaccati a questo mondo e siamo intrappolati in un movimento energetico (una turbolenza emotiva) dato che le cose muoiono e cambiano in apparenza, e sono transitorie. Tornando ad Albert Einstein:
“Tutto è energia, che è tutto quel che c’è. Accordati alla frequenza della realtà che vuoi e non potrai che ottenere quella realtà. Non c’è un altro modo che questo. Questa non è filosofia, ma fisica.”

Fonte originale:http://www.wakingtimes.com/2014/04/21/unified-field-illusion-time-understanding-source-creation/
Traduzione e sintesi di Cristina Bassi
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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 17:28 
Oltre a quello che ho scritto prima,bisogna considerare il tempo,lo SPAZIOTEMPO,
giacchè i due sono connessi!
Allora [:304] ,se è vero che l'universo si espande accelerando fino ad una velocitá
prossima a C,ai suoi limiti attuali,e forse a +C oltre...(parola dei cosmologi!),allora il tempo universale DOVREBBE STAR RALLENTANDO,tanto più ci si trovi ai limiti dell'espansione!
Insieme al tempo,lo spazio:quindi,il tempospazio in cui ci troviamo noi ora non è il tempospazio di un miliardo di anni luce fa,nè quello dell'inizio nè quello di un lontano futuro!
Allora,come possiamo usare la luce come costante universale,considerandola,in quanto velocitá,con la formula
v=s/t se s e v variano universalmente RALLENTANDO IL PRIMO ED ESPANDENDOSI IL SECONDO?
Ripeto quello che ho scritto:fondare astronomia,astrofisica,cosmologia ,fisica e matematica UNIVERSALI sul 4/5% di materia energia osservabile,è giá una bella pretesa!Non solo,ma, prendere quanto questa pretesa ci propone,come esatto anche solo in relazione al 4/5 % stesso!
Un fenomeno come l'entanglement,ad esempio, non rispetta spazio tempo e dimensioni;viola il principio di localitá,funziona probabilisticamente!
Inoltre,mettendo in relazione una particella terrestre
qui ed ora con una
appartenente a un quasar nato 13.5 miliardi di anni fa,COME ASSERISCONO POSSIBILE GLI ESPERTI ,si fa beffe di ogni logica casuale e causale,azzera,in pratica,la terrestre mentalitá,la morte e quant 'altro:
Perchè?
Perchè quella particella lontana lontana potrebbe anche non esistere più per il nostro presente terreno!Ma,anche se
esistesse,non cambierebbe il discorso,perchè spin "lontani" miliardi di anni luce,in spazitempo diversi,dimensioni diverse,si connettono istantaneamente per non dire altro!
L'entanglement È UNA METAFORA DELL'ETERNITÀ, UN VIAGGIATORE DELL'INFINITO, NON GLIENE FREGA NIENTE,COME D'ALTRONDE AL SOTTOSCRITTO,DI QUELLO CHE SI SPACCIA COME
UNIVERSALE SU QUESTA PALLINA INQUINATA!
Il cosmo è infinitamente più interessante della caricatura in parte SIMULATA,
che ne fanno sulla terra,PER FORTUNA! [:290] [:304] [:305] [:306]


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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 19:57 
Ecco, queste sono discussioni INTERESSANTI ... [:291]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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 Oggetto del messaggio: Re: LA RELATIVITA' (è relativa?)
MessaggioInviato: 03/05/2018, 20:50 
certo ufologo,perchè denunciano gli aspetti ideologici da quelli veramente scientifici!
[:246]
Ti posso dire una cosa:il p problema di questo pianeta è la paura endemica e pandemica!
Sembra il pianeta della fifa,e su questo pianeta,i vincenti sono quelli che hanno meno fifa di tutti e la sanno gestire!
In questo modo hanno nelle mani il mondo,la fifa degli altri,e nessuno li può scalzare!
Ad esempio:io so che la gente ha,tra le altre paure,quella di non avere sicurezze!
Allora,io ,avendo meno paura degli altri delle insicurezze,mi mostro sicuro:prima cosa!
Poi ,mi propongo come un dispensatore di sicurezze,relative,ad esempio,a um certo pianeta!
La gente interessata mi crede quando le mostro per decenni,un pianeta rosso e arancione,morto,secco,velenoso e inospitale!
Poi cambio certezze,sia perchè quelle vecchie stufano e non interessano più,sia perchè le nuove RASSICURANO LA GENTE SUL FATTO CHE QUEL PIANETA INVECE,ASSOMIGLIA ALLA TERRA,HA ACQUA,UN CIELO CELESTE,FORSE FORME DI VITA E VIA DICENDO!
La inganno un'altra volta,ma la rassicuro,"calmo" le sue paure e LE USO ANCORA A MIO VANTAGGIO!
Capisci come vanno le cose su questa pallina,ufologo?!
Funziona così bene perchè tiene la gente nella paura e nel contempo fornisce certezze che può permettersi di cambiare radicalmente SENZA CHE NESSUNO DICA NÈ AHI NÈ BAI!
Assurdo ma vero e la spiegazione di ciò è duplice:

1)non esiste una realtá veramente reale che l'uomo conosca,ma una realtá di seconda e terza mano con cui l'uomo si confronta senza MAI USCIRNE!

oppure,peggio

2)questa "realtá" è l'unica che si offra all'uomo,dato che l'uomo vi sarebbe nato,evoluto,addomesticato e usato!

Teniamo per buona la prima opzione,e applichiamole il discorso su Marte fatto prima:
quel pianeta esiste davvero ma è velato in parte o in buona parte,dagli addetti ai lavori!
Il cosmo esiste davvero,ma è nello stesso mirino,resta in parte o in buona parte,velato!
I geni rompono questi veli,scombinano il quadro e mettono in difficoltá gli addetti ai lavori !
Quindi alimentano le paure degli esperti e di conseguenza,quelli della gente interessata;PER QUESTO LE LORO IDEE,CHE APRONO FINESTRE,DUBBI E NUOVE VIE,DEVONO DIVENTARE CERTEZZE!
Così confermano e perpetuano
il terrestrialesimo ,sedano le paure,mantengono il potere dei "sicuri" e la gente interessata o meno,nella sua sonnolenta,fasulla e
rassicurante ...vita!
Non esiste,credo,in tutta la galassia,un simile INGANNO chr coinvolge miliardi di persone e un bel po' di quelle stranezze che io non cag...rei neppure se mi torturassero!
Per questo io faccio il mio lavoro anche su questo forum:
dubbi e non certezze,domande e non risposte,problemi e non soluzioni!
Buona serata!
[:304] [:305] [:306]


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