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 Oggetto del messaggio: Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI
MessaggioInviato: 12/02/2020, 11:52 


Coronavirus: le fabbriche cinesi riaprono tra smart working, controlli e droni polizia



https://www.hdblog.it/mercato/articoli/ ... lli-droni/


Il governo cinese ha esteso il più possibile le festività a causa del Novel Coronavirus, con il capodanno lunare che è ufficialmente volto al termine lo scorso weekend e le principali attività del Paese che hanno riaperto i battenti lunedì 10 febbraio. Naturalmente la situazione in Cina è lontana dall'essere rientrata, lì l'emergenza è ancora in atto e per questo sono scattate delle misure eccezionali per tutti coloro che lavorano nelle grandi realtà.

La raccomandazione più comune è il controllo della temperatura corporea ai dipendenti, ma ci sono dei luoghi che stanno affrontando il problema in maniera ancora più drastica: nell'area di Shenzhen è stato chiesto alle aziende di creare una zona di quarantena dove far lavorare le persone rientrate dalle "zone contagiate" (come la provincia di Hubei, dove si trova Wuhan).

Anche i nomi più noti hanno riaperto le porte delle fabbriche, tra questi Huawei nel suo quartier generale di Shenzhen, dove giornalmente lavorano circa 40 mila persone adesso rientrate sotto regole ben diverse da quelle che avevano lasciato prima delle vacanze. I controlli della temperatura saranno frequenti, sia negli edifici sia nei parcheggi, con dispenser di gel igienizzante disponibile in numerosi punti e maschere ovviamente obbligatorie.

SMART WORKING FORZATO PER TANTI


Altre aziende del tech che possono permettersi il lavoro in remoto stanno puntando su questa forma di riattivazione della macchina, tra questi Tencent che "costringerà" i suoi dipendenti di Shenzhen ad almeno altre due settimane di smart working dopo che nel loro ufficio di Hong Kong sono stati verificati 35 casi di contagio.

Simile approccio anche per il gigante dell'ecommerce Alibaba, in questo caso la prescrizione dello smart working prevede ancora solo un'altra settimana, mentre DJI ha chiesto ai dipendenti di lavorare da casa fino a nuove comunicazioni. Più cauta la posizione di Baidu, il principale motore di ricerca cinese che ha chiesto ai dipendenti un rientro graduale nel loro campus e solo dopo un periodo di quarantena.


Per altri la cautela non è mai troppa, così Microsoft terrà chiuso l'ufficio cinese per almeno un'altra settimana e continuerà invece normalmente le operazioni in quello di Hong Kong. Apple rischia delle ripercussioni sulle scorte di iPhone se la situazione non migliora; secondo Reuters solo il 10% dei dipendenti Foxconn sarebbe rientrato a lavoro dopo aver avuto l'autorizzazione dagli enti preposti, ciò significa circa 16.000 persone in Zhenhzhou e 20.000 persone a Shenzhen. Resteranno invece chiusi fino al 15 febbraio gli Apple Store in Cina.

Anche il mercato automobilistico è in affanno, tanti produttori hanno la base produttiva in Cina e saranno costretti a prolungare ulteriormente le vacanze: Toyota avrebbe voluto riaprire ieri 10 febbraio ma ha fatto slittare la campanella di una settimana. General Motors non riattiverà invece gli impianti fino al 15 febbraio. Riaperta invece la Gigafactory 3 di Shanghai che è entrata pienamente in funzione da pochi mesi ed è stata subito costretta ad affrontare questa emergenza; si parla di qualche ritardo nelle consegne delle Model 3 realizzate in questo impianto ma non molto di più.

DRONI 'POLIZIOTTI' COME NELLE SERIE SCI-FI



In rete sono divenuti virali nel frattempo alcuni video su Weibo che mostrano come il governo cinese sta cercando di tenere la situazione sotto controllo e alcuni dei metodi stanno certamente facendo discutere. In uno di questi si vedono alcune scene in cui un drone impartisce ordini ai passanti, chiedendo loro di rientrare a casa o indossare le mascherine protettive.

Come si vede in una parte del video c'è sempre un ufficiale o poliziotto dietro le voci che impartiscono queste istruzioni, e seppur potrebbe sembrare uno scherzo pare che non lo sia. Il Globaltimes cinese parla iniziative locali adottate a Chengdu, nella provincia di Sichuan, e Shuyang, nella provincia di Jiangsu, con alcuni utenti che commentano felici dell'iniziativa high-tech e il resto del mondo che invece osserva stupito.



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 Oggetto del messaggio: Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI
MessaggioInviato: 12/02/2020, 12:45 
Beh mi sembra una scelta sensata quella di usare i droni così si evita di esporre altra gente al contagio ed al contempo si ha un ottimo effetto psicologico.



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 Oggetto del messaggio: Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI
MessaggioInviato: 12/02/2020, 13:24 
MaxpoweR ha scritto:
Beh mi sembra una scelta sensata quella di usare i droni così si evita di esporre altra gente al contagio ed al contempo si ha un ottimo effetto psicologico.


QUOTO !


intanto :


https://www.hdblog.it/lg/articoli/n5163 ... -mwc-2020/

Aggiornamento 12/02

La lista delle aziende che hanno deciso di non prendere parte al MWC2020 si allunga con altri brand "di peso": Nokia, Deutsche Telekom e British Telekom. La società finlandese ha comunicato la sua decisione tramite un comunicato stampa sul sito ufficiale e riguarda sia Nokia Communication (reti) che HMD Global (smartphone):

Nokia ha deciso di ritirarsi da MWC 2020 dopo una valutazione completa dei rischi connessi a una situazione in rapida evoluzione. L'obiettivo principale è stato quello di salvaguardare la salute e il benessere dei dipendenti e degli altri, riconoscendo al contempo la responsabilità nei confronti del settore e dei clienti. Nokia vuole ringraziare la GSMA, i governi di Cina e Spagna e la Generalitat della Catalogna.Nokia ha in programma di incontrare direttamente i clienti con una serie di eventi "Nokia Live"
Per l'operatore di telefonia Deutsche Telekom, la notizia è arrivata tramite la Reuters ed entro poche ore dovrebbe arrivare il comunicato stampa ufficiale.

Secondo fonti dell'operatore Telefonica, riportate dal quotidiano spagnolo La Vanguardia, a seguito delle elevate defezioni che si sono susseguire nelle ultime ore, l'incontro del consiglio del GSMA in programma venerdì sarebbe stato anticipato ad oggi alle ore 14:00.



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 Oggetto del messaggio: Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI
MessaggioInviato: 13/02/2020, 09:54 
https://www.hdblog.it/lg/articoli/n5163 ... -mwc-2020/


Il GSMA ha annunciato

di aver annullato il MWC 2020.



In uno statement pubblicato sul sito ufficiale John Hoffman, CEO di GSMA, ha dichiarato che l'epidemia ha reso "impossibile" l'organizzazione dell'evento.

Fin dalla prima edizione del Mobile World Congress a Barcellona nel 2006, la GSMA ha riunito l'industria, i governi, i ministri, i responsabili delle politiche, gli operatori e i leader del settore. Tenendo in debita considerazione l'ambiente sicuro e salubre di Barcellona e del paese ospitante, oggi il GSMA ha annullato MWC Barcelona 2020 perché la preoccupazione globale per l'epidemia di coronavirus, la preoccupazione per i viaggi e altre circostanze, rendono impossibile per GSMA organizzare l'evento.

I gruppo della città ospitante rispettano e comprendono questa decisione. La GSMA e tutti i gruppi della città ospitante continueranno a lavorare all'unisono e si sosterranno a vicenda per il MWC Barcelona 2021 e le edizioni future. Il nostro pensiero in questo momento va alle persone colpite in Cina e in tutto il mondo.

Successivamente è arrivato anche l’annullamento dello Showstoppers, evento marginale al MWC a cui partecipano altri piccoli espositori.



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 Oggetto del messaggio: Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI
MessaggioInviato: 13/02/2020, 10:09 
MERCATO DELLE CARNI IN CINA

https://www.youtube.com/watch?time_cont ... e=emb_logo

non lo metto in evidenza perchè è da vomitare ,

ma temo che sia rivelante del livello di entropia a cui è arrivata la cina di oggi ,

un popolo che convive con un livello di inquinamento ambientale spaventoso .



---------------------------------------------------


https://www.ilsole24ore.com/art/coronav ... fresh_ce=1


Coronavirus, impennata di vittime e contagi, superati i 60mila casi.


Rimosso il capo del partito a Wuhan


1.367 vittime,

15.152 nuovi contagi che portano a un totale di 59.805 casi solo in Cina :

è la brusca crescita dell’epidemia dovuta alle nuove regole di conteggio

che includono i casi “clinicamente diagnosticati”


9:04

Crollano le vendite di auto in Cina: -18% a gennaio


Le vendite di auto in Cina frenano a gennaio fino a toccare nuovi minimi nel mezzo dell'epidemia del nuovo coronavirus, che si aggiunge a un trend strutturale negativo: a gennaio le vendite ai concessionari cedono il 18%, a 1,61 milioni unità, in base ai dati forniti dalla Caam, la China Association of Automobile Manufacturers. Si tratta del calo mensile più importante da gennaio del 2012.


----------------------------------

RIPARTITI GLI AIR CARGO CON HONG KONG


https://aircargoitaly.com/ripartiti-i-v ... hong-kong/



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MessaggioInviato: 13/02/2020, 11:03 

SMART E COVID 19


https://www.hdblog.it/smartphone/artico ... 2020-calo/

mia previsione : entro 18 mesi tutti da buttare nel cesso .


zio ot [:305]

ps

PSICOSI VIRUS E SMART

https://www.hdblog.it/mercato/articoli/ ... -mwc-2020/

il vero problema sono le terre rare !



Epidemia di coronavirus. Quali impatti su agricoltura e allevamento cinesi?


http://www.metallirari.com/epidemia-di- ... to-cinesi/



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 Oggetto del messaggio: Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI
MessaggioInviato: 13/02/2020, 11:49 
cari amici,

Cita:
•In una strana coincidenza, un romanzo immaginario del 1981 The Eyes of Darkness di Dean Koontz prevede uno scoppio pandemico tipo coronavirus e la sua origine. Il libro parla di come il virus chiamato Wuhan-400, è stato sviluppato nei laboratori militari intorno alla città cinese di Wuhan da cui ha preso il nome. Le informazioni top secret del programma sulle armi biologiche vengono successivamente acquisite dall’intelligence statunitense da un disertore cinese. L’esercito americano alla fine riesce a creare un vaccino che i cinesi non potrebbero fare.


https://www.youtube.com/watch?v=bIEUrlk ... e=emb_logo

ciao
mauro



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 Oggetto del messaggio: Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI
MessaggioInviato: 13/02/2020, 12:15 
mauro ha scritto:
cari amici,

Cita:
•In una strana coincidenza, un romanzo immaginario del 1981 The Eyes of Darkness di Dean Koontz prevede uno scoppio pandemico tipo coronavirus e la sua origine. Il libro parla di come il virus chiamato Wuhan-400, è stato sviluppato nei laboratori militari intorno alla città cinese di Wuhan da cui ha preso il nome. Le informazioni top secret del programma sulle armi biologiche vengono successivamente acquisite dall’intelligence statunitense da un disertore cinese. L’esercito americano alla fine riesce a creare un vaccino che i cinesi non potrebbero fare.


https://www.youtube.com/watch?v=bIEUrlk ... e=emb_logo

ciao
mauro


da approfondire

https://www.nibiru2012.it/forum/complot ... 812.0.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Dean_Koontz

https://en.wikipedia.org/wiki/The_Eyes_of_Darkness

https://www.nibiru2012.it/



zio ot [:305]



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MessaggioInviato: 13/02/2020, 19:32 

Miliardario cinese, Guo Wengui, rilascia dichiarazioni scioccanti su effetti devastanti del #CoronaVirus: 1200 corpi cremati al giorno,

250 milioni di persone in quarantena,

1,5 milioni di persone hanno confermato di avere #CoronaVirus,


50.000 morti fino ad oggi


https://twitter.com/radiosavana/status/ ... 2117122048

naturalmente subito smentito

https://www.bufale.net/ben-50-000-vitti ... funeraria/


------------------------------------


TEMO che le cose stiano proprio cosi .


un miliardo di persone in stato di coprifuoco non si spiegano ....

zio ot [:305]



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MessaggioInviato: 14/02/2020, 10:05 
https://www.ilsole24ore.com/art/coronav ... e-ACwd3AJB





Coronavirus: da Airbnb ad Apple, l’impatto sulle aziende




Settore per settore, come stanno reagendo le aziende di tutto il mondo all’avanzata dell’epidemia scoppiata in Cina

Lo stabilimento Kia a Gwangju in Corea del Sud temporaneamente chiuso per mancanza di approvvigionamento dalla Cina (Epa)

Lo stabilimento Kia a Gwangju in Corea del Sud temporaneamente chiuso per mancanza di approvvigionamento dalla Cina (Epa)
3' di lettura

L’epidemia di coronavirus iniziata alla fine del 2019 in Cina nella città industriale di Wuhan, nella centrale provincia dell’Hubei, sta avendo pesanti ripercussioni sull’economia globale e sulle aziende di tutto il mondo, sia dal punto di vista dei risultati finanziari, che della manifattura vera e propria. Ecco tutte le conseguenze, settore per settore.

Automotive

Suzuki: sta prendendo in considerazione di rifornirsi di componenti per i veicoli al di fuori della Cina.






Volkswagen: ha rinviato il riavvio della produzione alla maggior parte degli stabilimenti cinesi della sua joint venture con Saic Motor e terrà chiuso lo stabilimento di Tianjin della sua joint venture con Faw Group fino al 17 febbraio.

Tesla: lo stabilimento a Shanghai, chiuso a partire dalle festività per il Capodanno cinese, ha ripreso la produzione il 10 febbraio.

Renault: la sua filiale sudcoreana Rsm ha sospeso la produzione nello stabilimento di Busan per quattro giorni a partire dall’11 febbraio a causa di interruzioni della catena di approvvigionamento in Cina.

Toyota: la produzione in tutti i suoi stabilimenti cinesi, interrotta il 9 febbraio, rimane sospesa fino al 16 febbraio.

Hyundai: ha sospeso la produzione in Corea del Sud a causa dell’interruzione nella fornitura delle parti.

Kia: ha sospeso parte della propria produzione in Corea del Sud a causa del mancato rifornimento di pezzi da parte dei fornitori cinesi.

Elettronica

Apple: il 14 febbraio riapre alcuni dei negozi chiusi in Cina, insieme uffici e contact center. Per il trimestre di marzo, ha fornito una gamma di prospettive dei ricavi più ampia del solito per tenere conto dell’incertezza.

Foxconn: il fornitore di Apple ha riaperto gli impianti e spera di riprendere metà della sua produzione in Cina entro la fine del mese. Ha riadattato parte della sua linea per produrre maschere e abbigliamento medico.

Samsung: ha esteso la chiusura delle ferie per alcune fabbriche in linea con gli orientamenti del governo cinese.

Sony: ha aumentato le prospettive di profitto annuali, dichiarando che l’impatto del virus potrebbe controbilanciare l’upgrade.

Lusso


Burberry: ha chiuso 24 dei suoi 64 negozi in Cina, quelli rimasti aperti hanno orario ridotto perché l’afflusso dei clienti è diminuito dell’80%.

Ralph Lauren :ha chiuso quasi metà dei suoi 110 negozi.

Tiffany: ha chiuso molti negozi in Cina.

Capri Holdings: l’azienda che detiene i marchi Versace, Jimmy Choo e Michael Kors ha annunciato la chiusura di 150 negozi in Cina. Ha annunciato agli investitori che si aspetta che il coronavirus riduca le entrate di 100 milioni di dollari in questo trimestre.

Kering: il proprietario di Gucci ha temporaneamente chiuso metà dei suoi negozi in Cina e ha sospeso nuove aperture e campagne pubblicitarie.

Pvh: ha chiuso la maggior parte dei negozi Calvin Klein e Tommy Hilfiger in Cina.

13 febbraio 2020

Cina
Adidas
Apple
Automotive Suzuki
Barcellona
Salva1Commenta
(Reuters)
PREZZI A PICCO

24+ Coronavirus, così la Cina scatena il caos nel settore del gas
di Sissi Bellomo

(Afp)
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H&M: ha chiuso 334 dei suoi 520 negozi.
Nike: ha chiuso metà dei negozi in Cina, quelli rimasti aperti operano a orario ridotto. Per l’azienda americana è cinese il 18% dei ricavi.
Adidas: ha chiuso un numero «significativo» di negozi in Cina.

Ristorazione
McDonald’s: ha chiuso 300 punti vendita in Cina.
Starbucks: ha chiuso metà dei suoi quasi 4.300 negozi in Cina.

Arredamento
Ikea: ha chiuso tutti i 30negozi in Cina.

Acciaio
Voestalpine: l’acciaieria ha temporaneamente chiuso i suoi nove stabilimenti produttivi in Cina.

Energia
Total: l’azienda francese ha respinto un avviso di forza maggiore ricevuto da un acquirente di gas naturale liquefatto in Cina.
ConocoPhillips: si aspetta che quest’anno la crescita della domanda di petrolio perda tra i 100.000 e i 200.000 barili al giorno.

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Airbnb: ha prolungato la sospensione delle prenotazioni a Pechino fino a maggio. Chi ha prenotato un alloggio a Pechino tra il 7 febbraio e il 30 aprile avrà diritto a un rimborso. Le prenotazioni a Wuhan, l'epicentro dell'epidemia, sono invece sospese fino al 31 marzo.
Tencent: ha chiesto ai propri dipendenti di continuare a lavorare da casa fino al 21 febbraio
Walt Disney: ha dichiarato che la chiusura del suo parco di Shanghai, se si prolungasse per due mesi, potrebbe danneggiare il reddito operativo nel secondo trimestre per 135 milioni di dollari.

Per approfondire:
● Perché Volkswagen è l'azienda più esposta al rischio coronavirus
● Chi vince e chi perde con l'epidemia di coronavirus
● Coronavirus, così la Cina scatena il caos nel settore del gas
● Perché il coronavirus colpisce l'industria dell'auto globale
● Coronavirus: S&P stima impatto dello 0,3% sulla crescita globale
● Coronavirus, cancellato il Mobile World Congress di Barcellona

Articolo in aggiornamento



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https://ildubbio.news/ildubbio/2019/07/ ... e-la-cina/


per farvi capire quanto è grosso il guaio ....

https://it.wikipedia.org/wiki/Terre_rare


---------------------------







La guerra delle “ Terre rare” ha un solo vincitore:

la Cina




Sono gli elementi chimici necessari per le nuove tecnologie come il lantanio,

l’olmio, l’ittrio o lo scandio e l’ 87 per cento del mercato mondiale è nelle mani di Pechino


La guerra delle “ Terre rare”. «Il Medio Oriente ha il petrolio, la Cina ha le terre rare».


Questa espressione attribuita a Deng Xiaoping, il famoso leader della modernizzazione della Repubblica Popolare, spiega bene l’approccio di Pechino per quelle che sono le materie prime strategiche dell’industria del futuro, le terre rare e che stanno diventando una risorsa chiave nel conflitto economico strategico che sta opponendo Usa e Cina.

La terre rare non sono così rare nella crosta terrestre. Anzi, esse sono abbastanza presenti sul nostro pianeta. Sono diffuse nelle formazioni di roccia. Pur tuttavia non sono facilmente disponibili. Ma che cosa sono?

Sono tante e sono importanti. Tutte assieme costituiscono un insieme di ben 17 elementi della tavola periodica. Si chiamano con denominazioni strane: lantanio, cerio, praseodimio, neodimio, samario, europio, gadolinio, terbio, disprosio, olmio, erbio, itterbio, lutezio. A queste si aggiungono altri elementi come l’ittrio e lo scandio.

Le terre rare non sono una realtà omogenea. Tutt’altro: si dividono in due categorie, le “terre rare leggere” e quelle “pesanti”. Queste ultime sono quelle più usate nell’industria dei beni ad alta tecnologia.
E qui arriviamo al punto sensibile. Le terre rare servono davvero per tante cose che ci piacciono. Sono indispensabili per le calamite e le ritroviamo nei motori delle auto elettriche ( qui iniziano le loro applicazioni “verdi”, quelle nel quadro della rivoluzione industriale di stampo ecologico prossima ventura) e nei generatori caratteristici delle pale eoliche a forte potenza.

Le tecnologie legate alla terre rare le ritroviamo in tantissimi beni che usiamo tutti i giorni anzi che sono diventati indispensabili per la nostra vita quotidiana e per l’economia avanzata: prodotti audio, sensori, dischi rigidi, e infine le lampade più moderne.

Ci sono terre rare in processi di raffinazione del petrolio, nell’industria del vetro, o ancora nelle marmitte catalitiche, nelle pile a combustibile, nei superconduttori ad alta temperatura, nelle nanotecnologie. Insomma in tutta l’industria dell’alta tecnologia, dove più dove meno, ci sono terre rare. Il lantanio, ad esempio, trova impiego nelle lenti ottiche di alta qualità o nel cracking del petrolio. Il cerio è un componente importanti di leghe fondamentali. Il praseodimio se la fa con i magneti permanenti. Il neodimio con il laser ( e tante altri beni). Il samario per laser e per il controllo dei reattori nucleari. Dobbiamo continuare? L’elenco è lunghissimo, ma vale la pena di ricordare ancora qualcosa: il terbio, ad esempio, è usato per le memorie ottiche dei computer, i componenti degli hard disk, le leghe magnetiche, mentre lo scandio per le super- leghe e l’ittrio per i superconduttori.

Abbiamo a che fare con materie prime decisamente strategiche, che sono presenti dappertutto sul nostro piccolo pianeta, ma in piccole quantità. Grazie, però, alle basse concentrazioni esistenti, l’attività di estrazione, separazione, lavorazione delle terre rare si presenta particolarmente costosa e provoca un fortissimo impatto ambientale. E qui iniziano i problemi.

Fino agli anni Sessanta circa l’industria delle terre rare era una faccenda di quattro paesi, Australia, Brasile, India, Sudafrica, ovvero quasi tutte nazioni legatissime all’Occidente. Nei due decenni successivi gli Stati Uniti entrarono in scena con il grande giacimento e le fabbriche minerarie di Mountain Pass, in California.

L’impatto ambientale era particolarmente forte e fu così che prima negli anni Ottanta e poi sempre di più con il nuovo secolo, un nuovo importantissimo attore si è presentato sulla scena mondiale dell’industria delle terre rare: la Cina. In quei anni, grazie ad una precisa strategia della leadership cinese, l’industria delle terre rare è diventara decisiva per la Repubblica Popolare. Come corollario l’industria cinese diventasse decisiva per tutto il mondo.

Risultato? Secondo alcune stime di pochi anni or sono, l’ 87 per cento del mercato mondiale delle terre rare è nelle mani di Pechino. La Cina ha creato un quasi- monopolio nazionale di questo settore chiave dell’industria ad alta tecnologia a livello mondiale. Anzi la Cina, nel 1990, ha dichiarato questo settore, “strategico” a tutti gli effetti, impedendo quindi qualsiasi penetrazione in esso del capitale straniero.

Ciò ovviamente ha messo in allarme gli altri grandi paesi capitalistici. Europa, Stati Uniti, Giappone hanno cercato vie e approcci alternativi per evitare di pagare un dazio geopolitico troppo elevato al quasi- monopolio cinese. Ma le alternative sono tutt’altro che semplici: sembra di capire che sfuggire al quasi- monopolio delle terre rare sia quasi più difficile che sfuggire ai cartelli del petrolio.

E’ particolarmente interessante quello che è acca- duto attorno al Giappone. Attualmente le relazioni di Tokyo con Pechino sono più che buone, ed anzi esse tendono ad una cooperazione economica e forse politica senza molti precedenti nella travagliatissima storia delle due nazioni dell’Asia orientale. Ma solamente pochi anni or sono, nel 2010, le cose erano un po’ diverse. Giappone e Cina, era il settembre di quell’anno, vivevano un fase di confronto politico molto accesso, anche a causa della controversia delle isole Senkyaku che si era riscaldata a causa di alcune tensioni geopolitiche bilaterali. Un capitano di nave cinese era detenuto dalle autorità nipponiche. La Cina decise un embargo di fatto, che però fu sempre negato ufficialmente, per le esportazioni di terre rare made in China verso l’altra grande economia manifatturiera dell’Oriente.

Il Giappone ha da allora cercato di ridurre la forte dipendenza dalla Cina. E ha messo in piedi una strategia davvero interessante: in primo luogo, Tokyo ha avviato negoziati per accordi con la Mongolia, un paese potenzialmente ricco di queste terre rare. In secondo luogo, il Giappone ha avviato una politica su ampia scala di riciclaggio delle terre rare usate anche in beni di largo consumo come gli elettrodomestici Infine, alcune grandi aziende hanno poi cercato tecnologie alternative. Insomma il Giappone, pur mantenendo anzi incremento la cooperazione con Pechino, ha messo in atto una coordinata strategia di Stato e grandi aziende per cambiare almeno in parte l’equazione del potere nell’industria delle terre rare con la Cina.

Nel 2013 da Tokyo arriva una notizia interessante: la scoperta di giacimenti ricchi di terre rare addirittura nel fondali oceanici del Giappone, vicino alla barriera corallina. Una estrazione quotidiana di questo giacimento, grazie alla sua ricchezza, potrebbe ridurre significativamente la dipendenza dalla Cina, pur senza azzerarla. Purtroppo, in queste faccende ci sono sempre forti contro- indicazioni. C’è un problema per l’ambiente. Si tratterebbe dello sfruttamento di risorse dei fondali oceanici con effetti potenzialmente enormi per l’ecologia marina.

Anche l’Europa si è mossa rapidamente: la Germania si è rivolta a paesi come la Mongolia ( sempre lei!) e il Kazachistan. L’Unione Europea ha guardato anche alla Groenlandia, l’immensa isola del Nordamerica sotto sovranità danese ( la Danimarca è un membro dell’UE ma la Groenlandia ha uno status particolare circa l’UE). La Groenlandia può essere un importante fornitore di terre rare per l’Europa, anche se anche in questo caso non mancano i problemi ambientali legati anche alla particolare collocazione dell’isola, che fa parte del Grande Nord e delle grandi riserve di acqua dolce del pianeta. Alcuni depositi di terre rare sono in giacimenti contenenti uranio, e quindi è facilissimo comprendere la delicatezza di tutta la questione.

Insomma, la terre rare sono indispensabili per l’industria dell’alta tecnologia. Per le tecnologie ‘ verdi’ per ora almeno sono vitali: eolico, auto elettriche e quant’altro. La Cina è riuscita a diventare, con una serie di politiche che vengono spesso accusate di essere decisamente contrarie a regole minimali di mercato aperto, la massima produttrice ed esportatrice di terre rare. Con la motivazione che deve proteggere il suo ambiente pesantemente danneggiato e che deve cercare di tutelare le sue riserve strategiche, la Repubblica Popolare ha iniziato una politica di restrizione nella vendita e nell’esportazione di terre rare.

Non solo: Pechino, proprio grazie alla sua posizione ‘ dominante’ nei mercati delle terre rare, tende a fare una politica strategica collegata ai momenti e agli approcci geopolitici.

Come ha fatto, con un messaggio più che chiaro, lo stesso Presidente Xi Jinping, quest’anno, in piena guerra commerciale e tecnologica con l’America di Donald Trump. L’amministrazione americana aveva appena deciso di lanciare nuovi, durissimi colpi contro Huawei, inserendo il gigante delle telecomunicazioni e degli smartphone cinesi nella ‘ lista nera’.

Che fa Xi? Guardiamo le date: a metà maggio, l’amministrazione Trump mette Huawei nella ‘ lista nera’. L’azienda cinese non potrà avere forniture tecnologiche da imprese americane. Molti osservatori occidentali si chiedono in quanto tempo Huawei dovrà crollare e arrendersi a Washington. Il 20 maggio, quindi a stretto giro, il Presidente cinese allunga un suo viaggio e si era a Guazhou, uno dei centri più importanti dell’industria cinese delle terre rare. E visita gli impianti della JL MAG Rare- Earth Co., importante azienda del settore. La stampa cinese illustra la visita del Presidente cinese, presentando il leader come segretario generale del Partito comunista e come Presidente della Commissione militare centrale. La cosa è interessante: in particolare è interessante le menzione di quest’ultima carica che mette Xi alla guida suprema delle forze armate e di sicurezza della Repubblica Popolare.

Leggere il resoconto della visita da parte di Global Times, giornale ufficiale di Pechino è anch’essa una cosa interessante per il linguaggio allo stesso tempo esplicito ed allusivo. Scrive dunque il giornale di Pechino: ‘ la visita ha offerto un grande sostegno all’industria che è stato considerato come una forma di leva per la Cina nella guerra commerciale con gli Usa’. Continua: ‘ Il viaggio ha attirato molta attenzione, poichè giunge in un momento nel quale Cina e Usa sono bloccati in battaglie commerciali e tecnologiche’. Conclude: ‘ molti hanno suggerito che la Cina dovrebbe limitare le esportazioni di terre rare verso gli Stati Uniti come contromisura alle decisioni Usa di nuove tariffe su prodotti cinesi e di taglio delle forniture di semiconduttori per società cinesi’.

Dopo questo passaggio, sia come sia, Washington e Pechino hanno ripreso i contatti, o per meglio dire hanno riacceso contatti mai cessati, per cercare di arrivare all’incontro di Osaka fra i due presidenti e per cercare di riprendere il filo di un negoziato importante.

Da allora, a dir la verità, è emersa una realtà di questo conflitto economico e strategico sino- americano molto più complessa di quella propagandata da molti osservatori occidentali: la Cina ha dimostrato di avere molte armi per la guerra economica dichiarata da Trump comunque si voglia giudicare la posizione e gli interessi di Pechino.

Quattro anni or sono, uno specialista francese a Delhi mi aveva detto che la Cina stava facendo shopping in Occidente di tecnologie ed imprese ben sapendo che entro qualche anno gli Stati Uniti avrebbero preso provvedimenti anti- cinesi. Pechino cioè si prepara da tempo al conflitto economico con Washington. La strategia cinese era molto chiara. E’ ben strano che Washington non si sia preparata da parte sia, se era sua intenzione fare ‘ la guerra’ alla ascesa della Repubblica Popolare.

La guerra commerciale sino- americana è diventata conflitto per l’egemonia tecnologica. Le terre rare, esplicitamente o nascostamente, sono un terreno fondamentale di scontro. Ciò andrà avanti fino a quando, gli Stati Uniti ( e la Cina) non sceglieranno un’altra modalità di relazioni economiche e politiche più positive per loro e per il mondo intero.


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un topic molto attivo

https://www.nibiru2012.it/forum/breakin ... .5370.html


il neodimio

https://www.mtsmagnete.de/it/informazio ... ei-magneti



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MessaggioInviato: 14/02/2020, 16:06 
VI SEGNALO





Il Coronavirus fa perdere 5 miliardi alle compagnie aeree. Penalizzati anche Giappone e Thailandia


https://www.ilsole24ore.com/art/l-impat ... e-ACv5vTJB




CORONAVIRUS: arrestato il Prof. Charles Lieber

https://autismovaccini.org/2020/02/01/c ... 6fPq5k_AfA

https://www.economist.com/science-and-t ... with-china

https://en.wikipedia.org/wiki/Charles_M._Lieber



da cui


Ormai è sempre più chiaro che l’epidemia di Coronavirus rientra in uno scenario internazionale di porcate senza confini.



E per quanto detestabile possa essere l’imperialismo americano, che agisce al di sopra del diritto internazionale, in pieno spirito talmudico,

( questa è una c a z zata )

la Cina non potrà mai essere un’alternativa preferibile. La Cina è, e rimane, una nazione dove il controllo della popolazione si avvia ad essere, anche attraverso metodi di polizia sanitaria, così pervasivo da far sembrare le distopie dei libri di Orwell e Huxley delle fiabe per bambini.

Ciò che accomuna il Prof. Lieber ai parassiti che hanno invaso e impoverito l’Europa non è solo essere arrivati a gestire le migliori cattedre universitarie del mondo, da Harvard ad Oxford e così via, ma la brama di potere che mette a repentaglio altre vite umane.

Il monopolio della manipolazione genetica, dell’informazione, del nucleare, del batteriologico, della finanza, della farmaceutica, della politica, e dei vari settori nevralgici della società moderna, è in mano a un branco di pazzi, e spesso ne fanno le spese inermi ed incolpevoli cittadini.






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 Oggetto del messaggio: Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI
MessaggioInviato: 15/02/2020, 11:00 
VIDEO SULLE CITTA' CINESI ,

molto ben fatto :

https://video.repubblica.it/embed/dossi ... =248631495

NEL MONDO

https://www.nibiru2012.it/covid-usa-con ... restabile/


zio ot



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 Oggetto del messaggio: Re: LA TRUFFA - FREGATURA DELLE RINNOVABILI
MessaggioInviato: 15/02/2020, 11:18 
covid-19_15_02.jpg



Nicolò di ritorno dalla Cina ...


azzzz....manco avesse la peste nera o il vaiolo emorragico ....

intanto quei buffoni alla rai " come una normale influenza .... "



zio ot [:305]

ps

un topic veramente da primalinea :


https://www.nibiru2012.it/forum/breakin ... .5640.html



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MessaggioInviato: 15/02/2020, 12:51 
ach , ragazzi fatevi il video del rientro di Nicolò

https://www.ansa.it/sito/videogallery/i ... 9538f.html

di sicuro ( e me ne compiacio ) le autorità stanno prendendo precauzioni

come se fosse il famigerato VIRUS T di Resident Evil ...


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ps un commento da nibiru

A quel povero cristo di 17 anni che torna oggi lo stanno trasportando dentro il sarcofago di tutankamun praticamente, e non ha il virus confermato. (anche questo dovrebbe far riflettere su quanto siano ritenuti affidabili i test cinesi )

Ecco, non mi sembrano proprio numeri da "tranquilli è solo influenza"

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