L' idea non è male.
E non solo dal punto di vista commerciale.
Oltre ai fan del vecchio Commodore - già immortale e ora a quanto pare rinato a nuova vita - si aprono altre prospettive di mercato.
Mi riferisco proprio al vecchio concept dietro il C64: un hardware da collegare al proprio teleschermo.
Quel concetto era nato per informatizzare in maniera abbastanza economica le masse, grazie a uno strumento nato apposta per essere collegato al proprio televisore, già pesente in virtualmente tutte le case.
Il concetto che è stato alla base dell' informatica di massa nella sua preistoria potrebbe avere un nuovo, aggiornato successo, una vera e propria evoluzione.
Nel corso della attuale era informatica, i computers sono totalmente autonomi: includono tutto l' hardware necessario per funzionare, dal monitor alla tastiera etc.
Quel concetto però non è mai morto: ancor oggi i nostri moderni computers sono studiati per essere collegabili a schermi esterni, più grandi, alla bisogna. Non parliamo poi delle consolle: il mercato videoludico è stato il vero motore nella spinta ad hardware sempe più potenti.
Questo concetto potrebbe rinascere a nuova vita nel medio-lungo termine grazie alle nuove tecnologie in studio ora e presto disponibili sul mercato: dagli schermi flessibili ed elettronica pieghevole agli ologrammi passando per la trasmissione di dati e addirittura energia senza l' ausilio di cavi.
Nel mondo di domani, al posto del televisore
e del nostro computer potremmo avere soluzioni più flessibili, dinamiche, mobili.
In casa potremmo avere un mero schermo a scomparsa, non più spesso di un foglio e totalmente privo dell' hardware tradizionale necessario per la ricezione audiovisiva:
Questo avverrebbe attraverso apparecchi simili nel concetto a questo "nuovo" C64: ossia un dispositivo mobile, anche esso composto di elettronica pieghevole, che collegandosi alla Rete, in cui sarebbero ormai alloggiati definitivamente ed esclusivamente sia i canali radiotelevisivi che la stampa elettronica, terminando il processo che vediamo in corso ora con la nascita delle web-tv, web-radio, web-giornali etc, riceverebbe e trasmetterebbe senza cavi allo schermo suddetto i contenuti, sia in diretta che pre-disponibili, oltre a rendere possibile l' input dell' utente pari e superiore a quello attuale.
Il risultato di quel processo di unificazione delle varie piattaforme tecnologiche che è ormai in corso evidente da anni.
A quel punto quei dispositivi sarebbero l' equivalente odierno sia dei computers che dei vari tv, decoders, consolle etc.
E grazie alla flessibilità meccanica di schermi ed elettronica attualmente in studio, letteralmente tascabili come gli attuali cellulari. Il tutto naturalmente perlomeno in 3D stereoscopico, se non ad ologrammi.
Ovunque si troverebbero questi schermi che fungerebbero da meri visualizzatori, collegabili al proprio dispositivo tascabile: stazioni, strade, luoghi pubblici...
Naturalmente, sto andando un pò troppo in là sia nel tempo che con la fantasia, oltre che fuori argomento.
Ma questo concetto ribolliva in me da un pezzo e questa notizia mi ha dato il pezzo che mi mancava per completare il quadro...
Ottimo report cara Bliss, e ancora Auguri!!!
Buona Holo-visione.
![Caldo [8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif)
Aztlan