Una delle verità occultate nella "corsa allo spazio" è quella degli astronauti morti durante i primi tentativi falliti.
Se n'è già parlato in questo forum ma desidero ricordare l'opera meritoria dei fratelli Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia che per primi divulgarono le loro registrazioni su missioni USSR fallite attirandosi l'ira e le minaccie (non molto velate) dell'allora regime sovietico.
Fino ad ora nemmeno l'attuale Federazione Russa ha rivelato nulla in merito e le ipotesi su quei primi voli si sprecano. C'è anche chi ha ipotizzato "missioni suicide" o l'impiego di "volontari" reclutati fra i condannati all'ergastolo... qualcuno si è spinto pure oltre parlando anche di voli al di fuori dell'orbita terrestre con destinazione Luna o Marte.
La domanda che mi sono posto "sfogliando" un po' di materiale reperito sul web è la seguente: anche gli Stati Uniti hanno avuto i loro missing in action?
Tenendo conto del clima politico mondiale di quegli anni ("guerra fredda") non mi meraviglierei più di tanto ma mancano documenti, testimonianze ed ipotesi.
In attesa di vostri commenti o di qualche "sentito dire" ricordo qui di seguito gli astronauti scomparsi ufficialmente ai quali va il mio rispettoso ricordo.
27 gennaio 1967 – Apollo 1 - Gus Grissom, Edward H. White e Roger B. Chaffee 24 aprile 1967 – Soyuz 1 - Vladimir Komarov 29 giugno 1971 – Soyuz 11 - Georgy Dobrovolsky, Vladislav Volkov e Viktor Patsayev 28 gennaio 1986 – Challenger STS-51L - Francis "Dick" Scobee, Michael J. Smith, Ellison S. Onizuka, Judith A. Resnik, Ronald E. McNair e Gregory B. Jarvis 1° febbraio 2003 – Columbia STS-107 - William McCool, Rick Husband, Michael Anderson, Kalpana Chawla, David Brown, Laurel Clark e Ilan Ramon
Rest in Peace.
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