Oggi ho sentito al TG "L'acqua sta per finire!" in maniera particolarmente apocalittica per poi connettersi alla notizia dell'Africa in siccità e dei terreni europei a loro dire in rischio siccità: ogni Estate spunta fuori questa notizia.
vipalex alla fine ha ragione....sono 30 anni che vanno avanti con la filosofia dell'allarmismo e del "codice rosso" perenne.
Lo stesso TG infatti, che ormai mischia malissimo notizie pseudo-drammaturgiche ad altre di stampo pseudo-positivista, ha parlato di mancato sfruttamento di un buon 50-60% del territorio mondiale, specie nelle zone desertiche non equatoriali che possono benissimo essere sfruttate e....ta-daaa! "L'acqua può essere portata dall'Europa fino a quando i territori, cambiando il loro assetto semi-desertico, cominceranno ad offrire i primi frutti (è una summa del discorso, non sono parole precise)"
Allora l'acqua c'è....furbastri
!
Hanno il coraggio di parlarti di siccità anche quando piove a dirotto per settimane
....
La consapevolezza è altrove, ovvero nel non sprecare mai in nessun caso l'acqua che è il bene più prezioso del pianeta.Tutto ciò che riportano è vero solo in parte insomma, nel tipico stile di modificare la realtà dei fatti a loro piacimento, anche se sempre più spesso affiancano tra di loro una macedonia di notizie tra loro contrastanti: la verità è come sempre nel mezzo.
Questo è allarmismo (Aiuto! L'acqua!) misto a colpevolizzazione (Guarda la povera Africa....) tramite notizie che di intenti realmente a scopo di salvezza ne hanno quantità zero.
Unico scopo è assoggettare le masse, sempre più dipendenti dalla TV e dai mass media in generale.
Infatti se l'Africa è quello che è oggi è colpa unicamente del sistema capitalista mondiale, quindi la colpa è di chi gestisce la cosa non dei cittadini: ma il capitalismo, se deve continuare, ha bisogno di capi espiatori quali l'Africa equatoriale.Magari qualche povero buonista assoggettato al sistema ci crede pure, dona l'8x1000 alla C.H.I.E.S.A. oppure a qualche pseudo-organizzazione di tipo vagamente umanitario.
Ogni anno si fa tanto, si fa tantissimo, a loro dire....tanto per far stare bene un bambino un anno di là si spendono poche decine di euro in 6 mesi.
Costruire una scuola costa poco, poche centinaia di euro.
Tutto costa pochissimo rispetto ai nostri sistemi di valuta, ed in parte è vero.
Date le donazioni, ora come ora dovrebbero avere una società vagamente moderna, oro rispetto a quella tipica rurale.
....ed invece li vedi sempre nelle baracche con bambini malnutriti e scheletrici.Ma non si promettono ogni volta case come Cristo comanda, con impianti idrici e tutto il resto?
Questa è la realtà dei fatti, notizia di pochi giorni fa, si parla di 25Km a piedi per la popolazione del Sud Sudan alla ricerca di acqua, sconfortante:
http://www.confinionline.it/ShowEvNews.aspx?Prog=28547
Alla fine è davvero così.Però ora si lucrerà sulla cosa, si promette questo e quello: ma la realtà è che le cose negli anni rimarranno sempre così, a discapito di queste povere anime.
E' il capitalismo il vero problema: è lui che vuole che questa gente deve rimanere povera.
L'unico investimento più cospicuo è in quei cavolo di missionari della C.H.I.E.S.A. che edificano Chiese (stranamente alla pari degli edifici veri e proprio e non tende e capanne, che strano!) per lavare il cervello riguardo le loro credenze originarie: grazie all'8x1000, per quanto ne so il 50% dei fondi lo sprecano in quello, alla faccia dell'aiuto e della carità!
Il restante 50% se lo tiene mamma C.H.I.E.S.A. perchè una ricchezza in più fa sempre comodo.
Anni fa lessi una notizia riguardante la vera destinazione dei fondi prelevati dalle associazioni umanitarie che operano in quei luoghi dimenticati dal mondo industrializzato: li prelevano i governi africani, ma se li tengono per se.
Diffidate quindi.
Volete fare davvero qualcosa per queste povere persone?
Alziamo le chiappe ed investiamo davvero, noi come persone inteso, nel loro territorio.
Altro che poca acqua, altro che fame: poi si vedrà.
Sarà di una difficoltà titanica, ma più saremo più il dolore sarà minore, proprio perchè condiviso fino a farlo divenire una carezza.
Ma bisogna essere in tanti davvero e soprattutto compatti ed uniti: investire in quei Paesi ha costi davvero irrisori (in termini di proporzione, non che edificare un'industria ti costa davvero 5 euro) per gente al di fuori del sistema capitalista mondiale.
Muoversi, mai affidarsi ad altri.
Più farsi in proprio, meno affibbiare responsabilità sulle spalle di organizzazioni presunte benefiche ma decisamente all'interno, chi più chi meno, degli scopi capitalistici.
Il Mondo è davvero nelle nostre mani, e non per modo di dire.
Altro che acqua, qui l'unica cosa certa che sta per finire è il capitalismo (vedi la crisi....).
Svegliamoci.