Sarà perché non ho vissuto i tempi della "cortina di ferro", ma non ho mai sentito (a parte nei film...) così tante critiche nevrotiche nei confronti della Russia come di questi tempi...
Sottovento dice che la Russia é in crisi, ed in parte é vero, ma non in maniera così catastrofica come la raccontano!
http://www.infomercatiesteri.it/quadro_ ... d_paesi=88(Siamo in crisi anche noi, eppure non vedo orde di nerboruti con le forche assediare Montecitorio...)
Il prezzo del petrolio é tenuto basso dai palandranati mediorientali, se ci aggiungiamo pure le sanzioni, capiamo perché non se la passano bene.
Ma l'effetto che voleva ottenere l'occidente (cioè isolare economicamente e politicamente la Russia per innescare l'ennesima rivoluzione "colorata") ha dato l'assist al governo per sguinzagliare le forze armate in Siria, recuperando così consenso interno e rilievo internazionale (la stessa tattica di Trump), e in più li ha costretti a guardare altrove in cerca di partners commerciali.
E quello più vicino a loro é la Cina.
La stabilizzazione del rublo e il lento passaggio dal dollaro ai SDR (Special Drawing Right) del FMI nel quale e` stato inserito quest'anno lo Yuan cinese incrementerà notevolmente l'interscambio fra i due Paesi.
Nonostante l'intervento di Trump in scivolata su Xi Jimping, Russia e Cina aumenteranno ancora di più la loro partnership, non solo commerciale , ma dal peso geopolitico piuttosto rilevante.
Ed é proprio quello che gli Usa non tollerano, per cui quale arma migliore se non il carrozzone di propaganda e demonizzazione al seguito?
Ma vediamo chi é veramente Navalny, il grillino russo:
"...Navalny ha sostenuto con fermezza l’intervento militare in Georgia (chiamava i vicini gryzuni, che significa “roditori”, anziché gruziny, “georgiani”). È stato duro con gli immigrati («se non esiste un sistema legale per risolvere il problema, ognuno farà a modo suo, anche attraverso misure primitive e disperate», ha detto anni fa, dopo alcuni episodi di violenza). E nel corso della crisi in Ucraina ha preso posto molto vicino a Putin («la Crimea resterà russa, tutti dovrebbero farsene una ragione: non è un panino con la pancetta che si prende e poi si rende», si è lasciato andare parlando alla Radio Ekho Moskvy). È un nazionalista, appartiene alla corrente politica che in qualsiasi paese europeo sarebbe chiamata populismo, oppure destra alternativa, secondo la moda del momento.
Che cosa spinge, allora, quotidiani e giornalisti che combattono il populismo in Italia a sostenere un paladino di quel mondo in Russia?
La prima ragione viene da un calcolo sbagliato: alcuni pensano che Navalny possa davvero contendere a Putin la guida del paese. In realtà i russi non hanno mai mostrato grande fiducia nei suoi confronti. Nel 2013 ha sfidato Sergey Sobyanin alle elezioni per il governo di Mosca. Sobyanin è un uomo di potere, un amministratore esperto, ma in quanto a carisma potrebbe giocarsela soltanto con la salma di Lenin. Eppure ha vinto al primo turno, 51 per cento contro 27, nella città con il bacino elettorale più favorevole al profilo del blogger."
Quindi di che parliamo? Di Roberto Fiore che "sfida" Renzi?!
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