E ancora...
BOSS alla ricerca dell'energia oscura
Obiettivo del nuovo progetto è misurare gli spettri di 1,4 milioni di galassie e 160.000 quasar, oggetti estremamente distanti che appaiono più brillanti di intere galassie
Il più ambizioso tentativo di tracciare la storia dell’universo ha visto la sua “prima luce”: il Baryon Oscillation Spectroscopic Survey (BOSS), parte dello Sloan Digital Sky Survey III (SDSS-III), ha raccolto i sui primi dati nella notte tra il 14 e il 15 settembre presso il telescopio dello Sloan Foundation, nel New Mexico, Stati Uniti.
L’obiettivo del progetto, della durata di sei anni, è quello di misurare gli spettri di 1,4 milioni di galassie e 160.000 quasar, oggetti estremamente distanti che appaiono più brillanti di intere galassie.
Il precedente monitoraggio del cielo, denominato SDSS-II, ha determinato la posizione bidimensionale di questi oggetti nel cielo. Il nuovo progetto misurerà le loro distanze, permettendo agli astronomi di produrre una mappa tridimensionale con un dettaglio senza precedenti che si estende fino a un quinto della profondità dell’universo e traccia l’evoluzione dell’universo degli ultimi 6,5 miliardi di anni.
"Questa nuova ricerca ci fornirà una mappa tridimensionale di un’ampia regione dell’universo, che è esattamente ciò che ci occorre per saperne di più dell’energia oscura”, ha spiegato Andreas Berlind, del dipartimento di fisica e astronomia della Vanderbilt University che con i colleghi Kelly Holley-Bockelmann, Keivan Stassun David Weintraub partecipa al survey, che oltre alla Vanderbilt coinvolgerà 350 scienziati di 41 istituti di tutto il mondo.
L’energia oscura, com’è noto, è una forma di “gravita negativa” che sembra rivestire un ruolo importante nel processo di espansione dell’universo, che secondo le misurazioni accelera invece di rallentare, come prevederebbe la teoria classica del big bang. Secondo le rilevazioni indirette, essa rappresenta circa il 70 per cento dell’energia/materia dell’universo, anche se la sua natura rimane ignota. Una delle misurazioni più sensibili dell’energia oscura è risultata la distribuzione su larga scala delle galassie.
BOSS utilizza lo stesso telescopio dello Sloan Digital Sky Survey originale, ma è stato equipaggiato con nuovi spettrografi appositamente costruiti. I nuovi strumenti possono misurare spettri di più di 1000 oggetti contemporaneamente e sono di gran lunga più sensibili degli strumenti originali e per questo possono registrare gli spettri di oggetti dalla luminosità estremamente debole.
"I nuovi spettrografi sono anche molto più efficienti nello spettro infrarosso”, ha commentato Natalie Roe del Berkeley Lab, instrument scientist di BOSS. "La luce emessa dalle galassie distanti arriva alla Terra in forma di radiazione infrarossa, per questa ragione questi spettrografi migliorati sono in grado di guardare ancora più indietro nel tempo.”
La Vanderbilt University potrà fare affidamento su una risorsa unica: un insieme di più di 400 universi simulati al computer che evolvono a partire dal Big Bang secondo le leggi della fisica. "Altri gruppi di ricerca hanno prodotto in passato singole simulazioni più dettagliate delle nostre, ma noi ne abbiamo elaborate molte per avere un’idea della quantità di variazioni possibili”, ha concluso Berlind.
Fonte: lescienze.espresso.repubblica.it
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