20/10/2009, 09:35
20/10/2009, 09:49
20/10/2009, 10:23
21/10/2009, 10:58
17/12/2014, 21:09
17/12/2014, 22:36
18/12/2014, 14:46
23/06/2020, 20:52
Garlasco, Alberto Stasi chiede la revisione del processo: «È innocente, ci sono elementi nuovi»
Il caso dell'omicidio di Garlasco, ovvero la tragica morte di Chiara Poggi, potrebbe non essere ancora chiuso. L'avvocato Laura Panciroli, che da dicembre scorso difende Alberto Stasi, ha infatti depositato richiesta di revisione della sentenza: Stasi, che all'epoca dell'omicidio era il fidanzato di Chiara, era stato condannato a 16 anni di reclusione per l'omicidio della ragazza.
Chiara Poggi era stata uccisa a Garlasco (Pavia) il 13 agosto del 2007 e l'autore dell'omicidio fu identificato in Stasi. «È stata depositata una articolata richiesta di Revisione della sentenza che ha condannato a 16 anni di reclusione Alberto Stasi per la tragica morte di Chiara Poggi», le parole dell'avvocato, nominata proprio «per una completa rilettura della complessa vicenda processuale, finalizzata alla sua revisione».
«Sono stati individuati e sottoposti al vaglio della competente Corte di Appello di Brescia elementi nuovi, mai valutati prima, in grado di escludere, una volta per tutte, la sua responsabilità», dice il legale Laura Panciroli, secondo cui «le circostanze su cui era basata la sua condanna (le stesse, peraltro, sulle quali era stato prima, ripetutamente, assolto) sono ora decisamente smentite - dice -. Si è sempre dichiarato innocente e in molti hanno creduto che la verità andasse cercata altrove. Ora ci sono elementi anche per proseguire le indagini».
Martedì 23 Giugno 2020, 17:28
https://www.leggo.it/italia/cronache/ga ... 04654.html
24/06/2020, 13:05
Rivedere il processo partendo da nuovi elementi emersi sull'omicidio di Garlasco. È la richiesta degli avvocati di Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere, per aver ucciso la fidanzata Chiara Poggi. Alessandro De Giuseppe ricostruisce quella mattina del 13 agosto 2007 e i 7 punti della condanna che non sembrano così granitici
24/06/2020, 14:11
MaxpoweR ha scritto:Ieri ne hanno parlato anche alle iene.Rivedere il processo partendo da nuovi elementi emersi sull'omicidio di Garlasco. È la richiesta degli avvocati di Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere, per aver ucciso la fidanzata Chiara Poggi. Alessandro De Giuseppe ricostruisce quella mattina del 13 agosto 2007 e i 7 punti della condanna che non sembrano così granitici
https://www.iene.mediaset.it/video/revi ... 2136.shtml
24/06/2020, 14:52
24/06/2020, 17:09
Reran ha scritto:Delitto di Garlasco, due anni dopo.
Teoricamente esiste una maniera per scoprire chi è stato, o perlomeno per avere ulteriori informazioni che potrebbero aiutare notevolmente le indagini.
L’aiuto si trova, attualmente, a due anni luce da qui.
Le immagini della persona che cammina sul viottolo, arriva alla porta e suona il campanello della povera Chiara Stasi per poi ucciderla stanno viaggiando verso l’infinito, alla velocità della luce.
Se avessimo raggiunto una tecnologia tale da consentire di decodificare dalla luce (e quindi dalle onde elettromagnetiche) le informazioni in grado di formare le immagini che rappresentavano originariamente, prive delle distorsioni e dispersioni dovute allo spazio percorso, potremmo lanciare un satellite con un telescopio potente e sofisticato (che ancora non esiste, dato che ancora non abbiamo la tecnologia sufficiente) posizionarlo in maniera stabile a un giorno luce dalla Terra, una volta accaduto il fatto si inviano le coordinate della casa della Stasi che serviranno a puntare l’obbiettivo, si registra e si rinvia sulla Terra le immagini registrate.
Dopo due giorni avremmo il video.
Dov’è l’inghippo ?
Questo: come si fa ad inviare al satellite un messaggio contenente le coordinate su cui posizionarsi che sia capace di arrivare prima delle immagini che deve registrare ? il messaggio dovrebbe viaggiare più veloce della luce...e Einstein insegna che questo è impossibile.
Eppure la soluzione, quantisticamente, esiste.
Si può comandare il satellite utilizzando il fenomeno Entanglement, che consente una reazione uguale e istantanea di due (o più) particelle poste a qualsiasi distanza tra loro (se ne "muovi" una, l'altra istantaneamente effettuerà lo stesso movimento).
Una potrebbe trovarsi sulla Terra e l’altra sul satellite in grado di comandare il posizionamento del telescopio.
E’ fantascienza, certo ragazzi, però teoricamente è possibile.
Magari tra mille anni ci riusciamo
24/06/2020, 19:08
MaxpoweR ha scritto:Nemmeno a me e non è la sola.
Io questi "processi" mediatici li chiamo "i moderni sacrifici umani".
Garlasco, Erba, Yara, Avetrana... tutti casi di cui non si saprà mai la verità ma per i quali è stato trovato un caprio espiatorio da SACRIFICARE in modo da dare al popolo la sua dose si sangue quotidiana e placarne la fame tendolo buono.
Gli Atztechi erano meno ipocriti. Prendevano un tizio gli squarciavano il petto e ne bruciavano il cuore. Fatto, chiaro lampante. Oggi siamo più civili, non sta bene ammazzare così le persone, meglio distruggerne vita e dignità mettendole in gabbia per crimini mai commessi.
Alberto Stasi avrebbe un alibi per l’ora del delitto.
I nuovi accertamenti svolti riguarderebbero la ricostruzione del percorso tra le abitazioni di Alberto Stasi e Chiara Poggi: si impiegherebbero tra i 6 e i 7 minuti per farlo in bici (tragitto effettuato da Alberto secondo la sentenza di condanna). Una tempistica, questa, ritenuta incompatibile con il racconto fatto invece da una vicina di casa di Chiara considerata attendibile dalla magistratura e dai giudici dei tre gradi di giudizio. Secondo la ricostruzione agli atti, Alberto la mattina del delitto si recò in bici a casa della fidanzata che, disattivato l’antifurto alle ore 9:12, lo fece entrare. A quel punto Stasi, in preda ad uno scatto d’ira la colpì violentemente alla testa con un oggetto contundente mai ritrovato, uccidendola. Prima di andare via, l’assassino si recò in bagno e si lavò le mani sporche di sangue e ripulì perfettamente il lavandino. Poi riprese la bici e tornò a casa e alle 9:35 accese il suo pc per crearsi un alibi. Ebbene, Le Iene hanno incrociato le parole della vicina (agli atti del processo) che disse di essere passata davanti casa della vittima intorno alle 9:30 e di aver notato le persiane delle finestre ancora chiuse. Però all’arrivo dei Carabinieri quelle persiane vennero trovate aperte, secondo i giudici aperte dalla stessa Chiara. E quindi incrociando l’orario di passaggio della vicina, comprovato dall’aggancio della cella telefonica della zona, e considerando che la sua testimonianza è stata considerata attendibile dai giudici, si ipotizza che alle 9:28 Chiara fosse ancora in vita, visto che le finestre erano ancora chiuse. Se ciò venisse confermato cadrebbe l’impianto accusatorio a carico di Stasi perché l’ora della morte di Chiara verrebbe posticipata di una quindicina di minuti e Alberto avrebbe un alibi per l’ora dell’omicidio. Se infatti alle 9:35 è certo che lui fosse in casa (accensione pc) come può avere ucciso la fidanzata non prima delle 9:28, aver ripulito il lavandino ed essere rincasato per 9:35, in meno, cioè, di sei minuti?
https://urbanpost.it/chiara-poggi-alber ... a-delitto/