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Località: universo
 Oggetto del messaggio: Sorprese ai confini dell'eliosfera
MessaggioInviato: 19/11/2009, 22:18 
I dati della sonda IBEX contraddicono i modelli teorici sin qui elaborati
Ultimo aggiornamento 1° novembre 2009

Ad un anno esatto di distanza dal lancio della navicella IBEX, Interstellar Boundary Explorer, per studiare le regioni più esterne del nostro sistema planetario, la NASA ha annunciato la realizzazione della prima mappa energetica dell'eliosfera. Un evento importante, caratterizzato da una serie di scoperte a dir poco sorprendenti.

"L'universo è sempre ricco di sorprese e con IBEX siamo stati davvero fortunati a scoprire alcune di esse – ha commentato Priscilla Frisch, ricercatrice presso il dipartimento di astrofisica della University of Chicago – La mappa stellare è caratterizzata da una enorme scia di luce, una sorta di nastro luminescente che si estende nella volta celeste tracciando un arco di quasi 300 gradi". Alla Frisch fa eco il suo collega David J. McComas, dirigente del dipartimento di scienze spaziali presso il Southwest Research Institute di San Antonio, in Texas. "In teoria ci aspettavamo delle variazioni piccole e piuttosto graduali. IBEX invece ci ha rivelato la presenza di una struttura estremamente luminosa, due o tre volte più brillante di tutte le altre nelle zone circostanti".

Ma cosa si cela dietro al singolare fascio luminoso ai confini del sistema solare? Secondo gli esperti dell'Agenzia spaziale statunitense si tratterebbe della risultante dell'emissione di ingenti quantità di atomi energetici neutrali, particelle prive di carica generate dallo scontro tra i venti solari e il materiale interstellare in sospensione nell'eliosfera, in un'area distante circa 10 miliardi di chilometri dalla Terra. In particolare, stando alle immagini trasmesse dalla sonda, la maggior parte degli atomi neutri verrebbe prodotta in prossimità del polo nord dell'eclittica, l'intersezione della sfera celeste con il piano dell'orbita terrestre, ovvero delle costellazioni del Toro e di Orione.

Oltre al suggestivo fenomeno della luminescenza, la navicella IBEX ha consentito di raccogliere anche numerosi campioni di gas (in prevalenza idrogeno e ossigeno), fondamentali per analizzare la composizione chimica dell'eliosfera. Proprio dall'insieme dei dati raccolti, i ricercatori sono giunti alla conclusione che tale ambiente risulti effettivamente molto diverso da quanto si era ipotizzato coi vari modelli teorici elaborati fino ad oggi.



Dario Massara



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