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nuvolo ha scritto:
Si, bè educata sta particella......
Dunque mi sto leggendo\guardando quest'esperimento in varie salse......
Continuo a non capire l'ipotesi di bohr se ad un singolo atomo è concesso esistere in super-imposizione, perché io, che sono composto di atomi non potrei?
Dunque, innanzitutto a un atomo non è concesso di esistere in super-imposizione: questo è concesso a una particela **sub-atomica**. Un atomo è troppo grande per godere di questo stato. A maggior ragione, un aggregato di numerosi atomi (quale sei tu) è troppo grande per rientrare nel campo quantistico. La fisica quantistica e le sue regole (come la super-imposizione degli stati quantici) valgono quando si ha a che fare con particelle subnucleari. Se tu aggreghi molte particelle, queste abbandonano la loro dimensione subatomica, e divengono corpuscoli macroscopici regolati dalla fisica newtoniana. Il tuo corpo risponde alla fisica classica e quindi non puoi godere della super-imposizione.
Cita:
nuvolo ha scritto:
Se poi consideriamo che se osservata "direttamente" si comporta "normalmente"....... ma come farebbe una particella a sapere che è sotto osservazione? Sembra la pubblicità dell'acqua lete.......
Se invece la sua condizione le è dettata dall'osservatore ......?...... sarebbe come dire che se metto 10 persone in una stanza, tutte convinte di poter volare, che fanno? volano?
La particella si comporta COME se sapesse di essere osservata, ma naturalmente non sa di esserlo o meno.
Qui sta tutto il fascino della fisica quantistica, che è una fisica "indeterminata", ovvero - e semplifico - una fisica in cui le cose non si manifestano secondo una logica binaria ("c'è o non c'è", "va o non va", "bianco o nero", "acceso o spento"), ma come uno "spettro di possibilità", in cui quindi una "cosa" non espressa tramite UN valore determinato, ma da una percentuale di probabilità di assumere un valore all'interno di un determinato range.
La "cosa" assume quindi tanti valori contemporaneamente, come se vibrasse, come se anzichè una "cosa singola" fosse una "nuvola di cose" ciascuna con un valore diverso.
Quindi mentre si sa che un proiettile si comporta come un proiettile, non è possibile a priori dire se un fotone si sta comportando come un'onda o come una particella. Per determinarne la natura bisogna "osservarlo". L'osservazione (e la misurazione) nella fisica quantistica è un atto che determina attivamente il valore della cosa osservata. Così, se la cosa in questione sta vibrando forsennatamente e assumendo contemporaneamente più valori, nel momento in cui l'osservatore la guarda, è come se la bloccasse nel punto in cui in quel momento sta oscillando Come se si mettesse la mano per fermare la roulette costringendo la pallina ad assumere un singolo valore tra quelli compresi nel piatto girevole.. Questo "blocco" rende il valore univoco e misurabile.
E' il discorso del famoso "gatto nella scatola". Finchè la scatola è chiusa il gatto può essere vivo o essere morto (spettro di valori possibile), e, questo è intuitivo. Ma ai fini della fisica quantistica, finchè è chiuso in scatola, il gatto è in ENTRAMBI gli stati: vivo E morto (non vivo O morto). Quando l'osservatore solleva il coperchio, il gatto "smette di vibrare" tra la vita e la morte ed assume uno stato univoco: vivo o morto.