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I libri di Nikola Tesla online
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Autore:  utente2501 [ 18/01/2009, 19:21 ]
Oggetto del messaggio:  I libri di Nikola Tesla online

http://www.tfcbooks.com/tesla/contents.htm

In questo sito possiamo tranquillamente leggere i suoi scritti. Ci sono anche i brevetti.

Autore:  utente2501 [ 18/01/2009, 20:22 ]
Oggetto del messaggio: 

http://archiviostorico.corriere.it/2007 ... 7041.shtml

L' opportunità dell' alta velocità La tratta della ferrovia ad alta velocità tra Torino e Lione fa parte del cosiddetto «corridoio 5» europeo che dovrebbe collegare Lisbona in Portogallo a Kiev (Ucraina); si tratta quindi di un asse cruciale (est ovest) per l' intera Europa. E' quindi da accogliersi molto positivamente il risultato della riunione di mercoledì 13 giugno tra il governo, i sindaci delle valli interessate e l' Osservatorio tecnico. Si sono poste le basi per procedere su un progetto da cui l' Italia non può stare fuori per motivi strategici e di credibilità internazionale. Inoltre occorre presentare un piano per il 23 luglio per non perdere i finanziamenti europei (più di 1 miliardo di euro). Tuttavia, il discorso è più ampio, complesso e articolato; come per l' energia, anche le infrastrutture rappresentano un po' il sistema nervoso di una nazione; senza una loro manutenzione, senza la costruzione di nuove, la nazione stessa è avviata verso un inesorabile declino. Naturalmente, tali opere possono e devono essere realizzate nel massimo rispetto dell' ambiente e degli interessi dei cittadini. Giuseppe Vatinno Consigliere per le politiche ambientali del ministro delle Infrastrutture La lampadina e le onde elettromagnetiche Ho letto sul Corriere del 9 giugno l' articolo «E la lampadina si accende. Senza fili . Esperimento al Mit: corrente elettrica trasmessa attraverso un campo magnetico». Vorrei segnalare che un esperimento simile è stato già fatto in Italia molti anni fa, nel 1953, da mio padre Giuseppe Di Nitto. L' esperimento avvenne sulle alture di Genova, in località Granarolo, in una struttura messa a disposizione dal ministero della Difesa e avrebbe portato all' accensione di una lampadina ad alcuni metri di distanza, seguendo lo stesso principio delle onde elettromagnetiche di cui si parla nell' articolo sopra citato. Mio padre aveva iniziato ad affrontare il problema della trasmissione dell' energia elettrica senza fili da molti anni, consultando anche Guglielmo Marconi. Dopo la guerra aveva installato un primo laboratorio nei pressi di Roma, a Santa Severa, utilizzando aiuti finanziari della Capitale e supporto tecnico di alcune industrie milanesi; dopo alcuni anni gli studi erano stati però interrotti per mancanza di risultati immediati e conseguente sopraggiunta indisponibilità dei sostenitori. Anche gli esperimenti di Genova non hanno avuto seguito, a mio parere per i dubbi e l' incredulità degli ambienti scientifici su studi, forse troppo in anticipo sui tempi (sono passati infatti circa cinquant' anni per tornare sull' argomento, non a caso con i nuovi mezzi forniti dall' Istituto per le nanotecnologie), presentati inoltre in modo non convenzionale e poco documentato che ha generato un senso di sfiducia portando, fra l' altro, alla rapida alienazione dei locali e macchinari necessari. Inoltre, l' affannosa ricerca di altri possibili sostenitori, sia italiani che stranieri, anche nel campo militare particolarmente sensibile all' epoca per le eventuali applicazioni belliche, ha causato riserbo e incomprensioni che non hanno certo giovato alla causa. Infine, l' improvvisa e prematura scomparsa di mio padre avvenuta qualche anno dopo (1956). Io non ho potuto (con gran rimpianto) seguire in alcun modo mio padre, prima per la giovane età e poi perché impegnato lontano da casa (anche la sua morte è avvenuta quando mi trovavo all' estero); solo recentemente, in seguito alla vendita dell' abitazione di famiglia sono entrato in possesso dei ritagli di giornale che parlavano degli esperimenti. Sergio Di Nitto dinittosergio@libero.it L' incidente ferroviario in Sardegna In relazione al tragico incidente ferroviario che si è verificato in Sardegna riteniamo opportuno ricordare che sia i convogli coinvolti, sia la tratta ferroviaria a scartamento ridotto Macomer-Nuoro appartengono alla società Ferrovie della Sardegna (FdS) esterna al Gruppo Ferrovie dello Stato. Infatti il Gruppo Ferrovie dello Stato gestisce in Sardegna i servizi di trasporto su 430 km di rete a scartamento ordinario che presentano, al contrario, i più elevati standard di sicurezza ferroviaria esistenti in Europa e al mondo. Federico Fabretti Direzione relazioni con i media Gruppo Ferrovie dello Stato


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(17 giugno 2007) - Corriere della Sera

Autore:  NUMBER 1 [ 20/01/2009, 17:30 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie dell'informazione.....[:D]

Autore:  nuages47 [ 25/01/2009, 09:41 ]
Oggetto del messaggio: 

Tutto molto interessante
continua ad inviarci questo tipo di info
Grazie

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