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Grigio
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 Oggetto del messaggio: 2009, la ricerca-kolossal in 12 mesi da record(3)
MessaggioInviato: 30/01/2010, 15:27 
LA RIVOLUZIONE DI INTERNET
Il Web quasi infinito parla cinese e arabo
LUCA INDEMINI



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Sarà linguistica la rivoluzione che investirà Internet nel 2010. Potremo parlare di "Web poliglotta", una Babele 2.0.
Finora Internet è stata dominata dall'inglese e dai caratteri latini, con buona pace di alcune centinaia di milioni di navigatori che per accedere a un sito dovevano digitare indirizzi in caratteri a loro sconosciuti e in una lingua che non capivano. Lo scorso ottobre l'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ha reso noto che oltre la metà degli 1,6 miliardi di persone online usa lingue i cui caratteri non sono completamente compatibili con l'alfabeto latino. Con il prossimo anno tutto dovrebbe cambiare. Sono infatti state accettate le applicazioni per il primo "TLDs" non latino (i top level domains sono la parte dell'indirizzo dopo il punto) e riguarderà 12 Paesi e 6 tipi di caratteri.
Il primo dominio arabo dovrebbe essere quello dell'Egitto; in Russia saranno registrati domini in cirillico; a breve toccherà all'India; mentre il cinese è destinato a superare l'inglese come lingua più usata nel Web. Al momento l'Oriente sta generando nuovi utenti più rapidamente di qualsiasi altra zona, provocando un'espansione delle frontiere di connessione e una conseguente trasformazione dei modelli di gestione del traffico per rispondere al numero sempre crescente di dati e utenti. Ne è un esempio l'IPv6, la versione più recente dell'IP (il Protocollo Internet consente l'interconnessione di reti eterogenee), nato proprio dall'esigenza di gestire meglio il boom di computer connessi.
Nonostante l'espansione a Oriente e l'introduzione dei nuovi caratteri, l'IPv6 sarà comunque in grado di provvedere al fabbisogno di indirizzi ancora a lungo: lo promette Geoff Huston, membro dell'IETF (Internet Engineering Task Force): "Se ogni indirizzo IPv6 fosse un granello di sabbia, tutti gli indirizzi coprirebbero 300 milioni di pianeti come la Terra".

fonte:http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=29&pm=3&IDmsezione=17&IDalbum=23140&tipo=#mpos



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