Forum dedicato alla Teconologia, Fisica & Scienza
Rispondi al messaggio

2009, la ricerca-kolossal in 12 mesi da record(6)

30/01/2010, 15:37

LE SORPRESE DELLA GENETICA
Il Dna vuole svelare l'albero dell'umanità
GEOFFREY MILLER



Immagine:
Immagine
57,28 KB

I genetisti sono stati colpiti da una crisi di coscienza e questa diventerà di pubblico dominio nel 2010. Ha molte implicazioni, mediche e politiche. In poche parole: la genetica porterà alla luce molto meno di quanto si sperava per la cura delle malattie e molto più di quanto si temesse sulle leggi dell'evoluzione e sull'ineguaglianza, comprese una serie di differenze che toccano classi, etnie e razze. Cinque anni fa i ricercatori si erano entusiasmati sui metodi Gwas, acronimo di "Genome-wide association studies": nel 2010 la "febbre" raggiungerà il picco. Si identificheranno i legami tra geni specifici e i tratti individuali più diversi, come intelligenza, personalità, sessualità, longevità, attitudine al rischio e tendenze politiche. Molti dati sono già stati raccolti e da vasti gruppi di popolazioni. Ora si tratta di dedurre le statistiche e di presentare i risultati su "Nature Genetics". In pubblico gli scienziati continueranno a rassicurare tutti, promettendo di identificare i geni alla base di infarto, cancro, obesità, depressione, Alzheimer e anche dell'invecchiamento. In privato, però, molti sono preoccupati. Il problema è l'"ereditarietà mancante": se ci sono così tanti tratti ereditabili, perché tante ricerche non raggiungono i risultati previsti? Una risposta è che i metodi "Gwas" si sono concentrati solo su alcune varianti genetiche relativamente comuni nelle regioni del Dna che codificano le proteine. Hanno invece trascurato varianti più rare e le aree dell'Rna che sembrano dirigere molti processi organici. Ne sapremo di più quando si diffonderà il "risequenziamento", che analizza i 3 miliardi di basi del Dna di un individuo invece di un solo milione di varianti. Si ricostruirà così l'"albero" dell'umanità: dobbiamo aspettarci molte reazioni ideologiche e solo pochi apprezzeranno l'enorme biodiversità custodita dalla nostra straordinaria specie.

Copyright "The Economist"

fonte:http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=29&pm=6&IDmsezione=17&IDalbum=23140&tipo=#mpos
Rispondi al messaggio