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Lago di vostok:battute finali
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Autore:  tommaso [ 24/02/2010, 21:29 ]
Oggetto del messaggio:  Lago di vostok:battute finali

Piccola riflessione:se ci son voluti anni e anni di preparazione per perforare 4 km di ghiaccio ed introdurre una "sonda" nelle acque incontaminate del lago d vostok,figuriamoci se la missione jimo su europa avrebbe potuto funzionare.Cmq credo che ne vedremo veramente delle belle...al di la di ogni immaginazione....

Polo Sud, un tesoro nel lago
sepolto dai ghiacci




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Entra nella fase cruciale la missione di esplorazione del Vostok, il più grande dei laghi subglaciali conosciuti. Un ecosistema unico, intatto da almeno 30 milioni di anni, ma raggiungibile solo grazie a raffinatissime tecnologie dal nostro corrispondente NICOLA LOMBARDOZZI

MOSCA - C'è un mondo sommerso tutto da scoprire in fondo ai ghiacci del Polo Sud. Microorganismi e forse vegetazioni mai conosciute, che rimangono nascosti al resto del pianeta da almeno 30 milioni di anni. Il lago di Vostok, il più grande lago subglaciale conosciuto, si trova nel cuore dell'Antartide. Per chi volesse divertirsi a cercarlo sull'atlante, le coordinate sono 78°27'51.92"S e 106°50'14.38"E.

Ha più o meno le dimensioni dei grandi laghi degli Stati Uniti come l'Ontario che gli somiglia anche come forma. Ricopre un'area di 14mila chilometri quadrati è ha una profondità media di 344metri. Al centro vi sarebbe anche una piccola isola, che rende ancora più affascinante il mistero del lago sepolto. Il problema è che Vostok si trova a circa quattro chilometri di profondità sepolto dalle montagne di ghiaccio che si sono accumulate nel corso del tempo con lunghi inverni in cui la temperatura scende oltre i 60 sotto zero (punta record -82) e brevi estati in cui la colonnina del termometro non sale comunque mai sopra ai -30. La sua acqua dolce è rimasta allo stato liquido grazie alla pressione del ghiaccio che la sovrasta e che mantiene la sua temperatura sempre nei dintorni dello zero.

Gli scienziati della base russa, che da anni stanno cercando il modo di raggiungere e studiare le acque incontaminate di Vostok, hanno finalmente annunciato di essere a un passo dal compiere la loro missione. "Entro fine anno - afferma via telefono satellitare il capo delegazione Valerij Lukin - riusciremo a prelevare i primi campioni e daremo il via all'esplorazione più dettagliata". Le tecnologie sviluppate in anni di ricerca con altri esperti americani e britannici consentirebbero infatti di mantenere le acque di Vostok sterili senza turbarne l'equilibrio naturale. Vostok , che in russo significa Est, è da tempo un'ossessione per la delegazione inviata da Mosca a esplorare i segreti dell'Antartico ma anche per tutti gli altri scienziati delle 45 basi internazionali dislocate al Polo sud.

Scoperto nel 1974 e misurato solo nel '96 grazie a tecniche di indagine radar e con l'elaborazione sistematica di dati sismici, è stato a lungo ritenuto irraggiungibile. Le trivelle russe hanno per la verità scavato a lungo nel cuore di ghiaccio del pianeta fino a raggiungere nel 2008 una profondità di 3677 metri. A quel punto si sono accorti che il lago era ancora troppo più profondo e che la conformazione del ghiaccio che lo ricopriva non avrebbe garantito le condizioni di sterilità necessarie. Hanno dunque ricominciato da un'altra postazione e hanno scavato nuovamente, fermandosi pochi mesi fa alla profondità di 3650 metri. Tutti gli strumenti e i rilievi eseguiti confermano che tra le trivelle e le acque nascoste c'è ormai solamente una crosta di ghiaccio di non più di cento metri.

Adesso comincia la parte più delicata ed eccitante per la pattuglia di scienziati delle nevi. Bisognerà collocare gli strumenti e lavorare di fino per ultimare la trivellazione senza far crollare il "coperchio" che custodisce il lago di Vostok. E bisogna fare in fretta perché le temperature resteranno accettabili (circa -40) solo per poche settimane. Già a metà marzo il gelo obbligherà gli esploratori a fermarsi e attendere novembre per togliere l'ultimo tappo e guardare finalmente dentro a uno scrigno preistorico custodito nel freddo da prima che la Storia cominciasse. (24 febbraio 2010) Tutti gli articoli di Scienze

Autore:  Diego [ 24/02/2010, 22:57 ]
Oggetto del messaggio: 

si magari virus che hanno sterminato intere generazioni di animali si svegliano e patatraccccccccccccc [8)]

Autore:  ubatuba [ 25/02/2010, 00:35 ]
Oggetto del messaggio: 

la cosa piu'importante e che non si inquini l'unica parte del mondo che e 'rimasta ancora intonsa,si cerchi tgli strumnti x preservarne l'integrita'primordiale

Autore:  Perfo [ 25/02/2010, 07:51 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
ubatuba ha scritto:

la cosa piu'importante e che non si inquini l'unica parte del mondo che e 'rimasta ancora intonsa,si cerchi tgli strumnti x preservarne l'integrita'primordiale


Ci crediamo un po' tutti [:(]

Autore:  Sirius [ 25/02/2010, 08:29 ]
Oggetto del messaggio: 

magari risvegliano una colinia perduta di amici di Nessie, e torniamo a creataceo! O magari se vanno con mini sub radiocomandati e videocamere scopriranno un bel tempio in stile greco antico adagiato sul fondo del lago..

Autore:  ubatuba [ 27/02/2010, 00:02 ]
Oggetto del messaggio: 

magari poi tutte le ns aspettative andranno deluse,infatti bisogna anke calcolare la probabilita' che anke quel lago nonostante sigillato,si presume ,ha avuto una sua evoluzione simile alla terra solo con qualche piccola diversita'dovuta alla sua situazione particolare

Autore:  2di7 [ 12/01/2011, 20:47 ]
Oggetto del messaggio: 

Lago Vostok probabilmente raggiungibile entro fine gennaio

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Nel giro di neanche un mese potremmo raggiungere il Lago Vostok: lungo 250 chilometri, ampio circa 50 e profondo 800 metri, si trova sotto uno strato di ghiaccio spesso quasi 4 chilometri. E' rimasto isolato sotto i ghiacci dell'Antartide per circa 14 milioni di anni, e per la prima volta un team russo potrebbe riuscire ad esplorare questo straordinario ecosistema.

L'esplorazione del lago Vostok è finora stata bloccata dall' Antartic Treaty Secretariat per via del timore di una possibile contaminazione delle sue acque a seguito delle perforazioni necessarie a raggiungere il lago. Le trivelle si sono fermate a 100 metri dall'ipotetica superficie del lago, e sono ormai immobili dall'inizio del 2010.

Un team della NASA aveva inoltre concluso, nel 2003, che l'esplorazione del lago si sarebbe potuta rivelare pericolosa a causa dell'elevata ossigenazione delle acque e della presenza di azoto, un mix che avrebbe potuto ottenere un effetto quasi esplosivo una volta aperto un condotto di sfogo verso la superficie.

L'ATS sembra però aver cambiato idea, e ha approvato la valutazione di impatto ambientale per la perforazione del ghiaccio rimanente, e l'esplorazione del lago Vostok.
Il tentativo di perforazione verrà affidato all' Artic and Antarctic Research Institute, il cui portavoce, Valery Lukin, sostiene che l'istituto sia in possesso di una metodologia per ottenere campioni del lago senza il rischio di contaminazione.

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Il procedimento sarebbe il seguente: una volta che la trivella di perforazione raggiungerà il lago, la pressione spingerà l'acqua in superficie. L'acqua congelerà all'interno del foro di perforazione, e i ricercatori torneranno l'anno successivo, durante l'estate antartica, a prelevare quest'acqua ghiacciata ed eseguire le analisi di laboratorio.

L'operazione non sarà così semplice come potrebbe sembrare, dato che non si conosce l'esatta posizione del limite tra il ghiaccio e l'acqua liquida. Si ritiene di poter raggiungere l'acqua entro la fine di gennaio 2011, prima dell'inizio dell'estate antartica.
Attualmente il foro di perforazione è profondo 3650 metri, a circa 100 metri di distanza dalla superficie del lago. Il prossimo passo sarà quello di scendere a 3725 metri sfruttando una trivella meccanica, per poi utilizzare una trivella termica fornita di una telecamera, e in grado di perforare circa 4 metri di ghiaccio al giorno.

Il lago Vostok è un lago supersaturo di ossigeno, con livelli di 50 volte superiori alla media dei laghi d'acqua dolce di superficie. Si trova in corrispondenza della stazione russa Vostok, copre un'area di oltre 15.000 km quadrati, ed è dotato anche di un'isola al centro dei due bacini che lo compongono.

La temperatura del'acqua è attorno ai -3°C. L'acqua rimane liquida anche sotto la temperatura di congelamento per via dell'elevata pressione esercitata dal ghiaccio sopra il lago, e grazie a calore geotermale che riscalda il fondo.

I campioni di ghiaccio prelevati dalla stazione Vostok hanno mostrato che il lago potrebbe contenere vita. Si potrebbe trattare di un habitat unico nel suo genere, probabilmente popolato da colonie batteriche vecchie di milioni di anni che hanno sviluppato caratteristiche uniche per sopravvivere in un ambiente così particolare.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2011/01/la ... ibile.html - http://www.physorg.com/news/2011-01-rus ... ostok.html

Autore:  Sirius [ 12/01/2011, 21:31 ]
Oggetto del messaggio: 

chissà che non trovino tracce di Atlantide..

Autore:  2di7 [ 13/01/2011, 08:00 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Sirius ha scritto:

chissà che non trovino tracce di Atlantide..


Ne approfitto per ricordare il link anche di quest'altra discussione http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=1 [;)]

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