da
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=1Cita:
Raziel ha scritto:
nessun fosso, con la psiche si curano, forse, molto forse, i disturbi psichici, ma servono bisturi e medicinali per altre cose ahimé ben peggiori.
Il futuro è senz'altro nelle terapie genetiche e magari quelle con nanorobot in grado di fare il lavoro a livello cellulare. Se esiste un piano "astrale" di sicuro non è accessibile con la semplice meditazione, almeno per noi, ma con qualche tecnologia avanzata, quanto agli alieni probabilmente quelli che viaggiano in dischi hanno fatto lo stesso ragionamento, mentre quelli ceh si muovono tra dimensioni, non hanno alcun bisogno di navi, basi, macchinari vari. Ognuno fa quello ceh può, e noi abbiamo bisogno di tecnologia avanzata, frutto del nostro ingegno per competere.
Cita:
Blissenobiarella ha scritto: Ecco...^_^
Esattamente quello che intendevo Raziel. Non funziona come pensi tu nemmeno ora...I dottori sanno benissimo che l'efficacia di un farmaco dipende anche dal contesto sociale, dalle aspettative di chi somministra e di chi lo riceve e da un insieme di fattori culturali ancor più che dal suo principio attivo. Non per nulla ci sono studi perfino su quale colore dare ad una semplice pillolina. Soma psiche e ambiente sono inscindibili. Non diamo per scontate cose che non lo sono affatto...Le cose sono molto diverse da come il retaggio positivista della nostra cultura ci impone di pensare. Se ci interroghiamo su come potrebbe essere una cultura differente dalla nostra, a maggior ragione dobbiamo cercare di riconoscere e non soccombere ai cliché e non confondere per leggi universali quelli che sono solo i limiti della nostra conoscenza
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
.
Cita:
Raziel ha scritto:
credo tu stia enfatizzando, non volendolo probabilmente, o comunque interpretando male il valore di certi studi. Il colore di una pillola, se ci metti un placebo, non potrà mai avere l'effetto di un principio attivo, poi se si vuole rischiare sul paziente per provarlo... ma chi la fa la prova? e perché qualcuno dovrebbe farla poi.
Cita:
Zelman ha scritto: Cita:
Raziel ha scritto:
nessun fosso, con la psiche si curano, forse, molto forse, i disturbi psichici, ma servono bisturi e medicinali per altre cose ahimé ben peggiori.
Il futuro è senz'altro nelle terapie genetiche e magari quelle con nanorobot in grado di fare il lavoro a livello cellulare. Se esiste un piano "astrale" di sicuro non è accessibile con la semplice meditazione, almeno per noi, ma con qualche tecnologia avanzata, quanto agli alieni probabilmente quelli che viaggiano in dischi hanno fatto lo stesso ragionamento, mentre quelli ceh si muovono tra dimensioni, non hanno alcun bisogno di navi, basi, macchinari vari. Ognuno fa quello ceh può, e noi abbiamo bisogno di tecnologia avanzata, frutto del nostro ingegno per competere.
ho detto
(laddove molte malattie sono squilibri tra la psiche e il corpo)... molte... non che tutte le malattie siano alterazione mente-corpo (psicosomatiche)
ci sono malattie completamente organiche,
e altre date da interazione tra reazioni ad eventi e risposta endocrina,
per esempio (alcuni) tumori o diverse malattie croniche (la scienza psicosomatica ne tratta)
queste (i tumori) a loro volta possibilmente originati da cause completamente esterne alla persona o alla psiche,
tipo radiazioni, sostanze tossiche...
magari anche in questi ultimi 2 casi si può educare il corpo a dare la giusta riposta endocrino, metabolica (esempio la meditazione che elimina stress... ma lo dico solo come possibilità poichè non abbiamo evidentemente un insieme di risposte date per pensieri che tra l'altro sono ancora molto limitati, seppur nel panorama culturale e di modi di vita orientali (reiki, taoismo e simili...) che sono già abbastanza ricchi rispetto al pensiero occidentale (che anzi non ha propriamente una base ontologica propria...)
Quindi, e inoltre, ci sono medicine che servono per i casi acuti, tipo infarto, gravi situazioni metaboliche, per i quali sono necessari farmaci per queste situazioni
quanto a malattie croniche ci si può aiutare, se non risolvere, con sostanze naturali (dipende) e ci sono terapie di tipo naturale (mi riferisco a quelle efficaci, non da ciarlatani o improbabili) che sono valide, coadiuvanti se non risolutive, e sono state molte: nascoste, coveruppate, derise, sminuite, vietate, impedite, negate...
quanto ad interventi tipo "piani", astrali che siano, l'ambito come hai detto, e a cui ti vuoi riferire, è sconosciuto...
quanto alle terapie genetiche, bè in ambito alternativo si è MOLTO scettici sull'assoluta validità di queste ricerche, spese e interventi di tipo genetico
come al solito io credo, fortemente, che si tratti di guardare il risultato ma non tutto quello che c'è dietro, e non mi riferisco alla straordinaria complessità di prendere pezzi del DNA e metterli in una maniera giusta
si è visto che il pensiero è in grado di modificare i geni, Dan Winter è in questo ambito, parlava anche di Kabala...
e le 22 (mi pare) lettere ebraiche non sarebbero altro che un particolare orientamento e corrispondenza spaziale -degli-aminoacidi-,
Malanga ha anche fatto dei raffronti e precise correlazioni tra lettere ebraiche ed -aminoacidi-
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=1587Facciamo l'uomo a nostra immagine(immagine speculare)
per cui la Parola-Suono sono in grado di modulare, Dio solo sa come, è proprio il caso di dire, il DNA
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Scusate, pensavo di aver scritto e invece mi sono incartato...
La mente umana, l'effetto placebo, non sono fenomeni "oltre" (o "contro") lo scientifico. Anzi, sono studiati (e usati) proprio per il contrario.
Mi pare che ci sia una sorta di astio nei confronti della scienza. Magari, sbaglio, o magari prima di pensare certe cose, bisognerebbe pensare al mezzo che stiamo usando per comunicare e al fatto che senza scienza non lo avremmo... Ma a parte questo, sapete benissimo che la scienza è l'aspetto umano più "aperto" che ci sia. La scienza lavora sempre per superare le convinzioni esistenti, più di così... Per questo penso che, se mai arrivasse qualcuno a presentarci le sue incredibili scoperte, la "scienza" sarebbe felicissima. Gli scontenti sarebbero altri, tutti rigorosamente non-scientifici... La scienza non nega mai nulla per principio, a priori, pretende solo serietà.
Cita:
Zelman ha scritto:
il problema del "placebo" per la scienza è che esso non cura, sarebbe solo "suggestione" quando invece l'aspettativa in una malattia, contribuisce, non al 100%, ma contribuisce, tanto è vero che è dibattuto a un malato grave se dirgli o non dirgli la sua malattia,
io ritengo che questo sia un ambito imponderabile...
invece in una cura si sta a considerare solo il dato oggettivo del principio attivo, presente o non presente, tutto il resto si ci passa sopra come fosse inutile e sola suggestione, invece non è inutile.
Cita:
star-man ha scritto: a dire la verità,gli ultimi studi sui placebo,fatti da scienziati ortodossi,sembrano dimostrare,con grande meraviglia di questi ultimi,che i placebo hanno effetti terapeutici che vanno oltre quello solitamente supposto.
Questo è davvero interesssante,perchè scuote il quadro di riferimento tradizionale sulla relazione corpomente
e apre prospettive nuove di cura.
In altre parole,questi studiosi ammettono che in parecchi casi,e pare non siano pochi,I PLACEBO PRODUCONO EFFETTI TERAPEUTICI NON PER MOTIVI PSICOLOGICI O NON SOLO PER QUELLI MA GRAZIE ALLE STESSE SOSTANZA PRESUNTE NEUTRALI E SENZA EFFETTO CHE CONTENGONO.
Come dire,ad esempio che,nel caso di alcune malattie,prendere una soluzione di acqua e sostanze....innoque e
apparentemente inutili PRODUCE EFFETTI BENEFICI e questi,secondo questi studi,sarebbero dovuti proprio a queste sostanze.
Vedete,il problema della medicina ,come molti altri,non è quello di restare dentro la tradizione e la querelle
sccientistico-esoterico-spiritualistica e così via,ma proprio quello di NON saperne uscire e liberarsene.
Stiamo ancora,nel 2012,a dibattere pseudoconoscenze o conoscene ritenute esatte ,e non siamo capaci di uscirne
una volta tanto per capire veramente noi stessi e il mondo in cui viviamo.
Un esempio facile facile:
l'idea del maschile e del femminile,del lato maschile di ogni donna e viceversa,è un'ipotesi che impedisce di cogliere il senso del tutto di ogni persona:
un essere umano è prima di tutto un essere umano,intero,e lo è in quanto maschio o un quanto femmina.
Gli elementi considerati....femminili nell'uomo o maschili,nella donna,sono in realtà SEMPRE ELEMENTI MASCHILI NELL'UOMO O FEMMINILI NELLA DONNA,ma,nel quadro generale della personalità,possono manifestarsi in modo diverso,simile,certe volte anche uguale.
Così,ad esempio, la sensibilità di un uomo è maschile,quella della donna è femminile,e il fatto che un uomo sia molto sensibile o la donna poco,non significa un azz dal punto di vista sessuale in senso stretto e in termini generali
Questa visione dell'essere umano che ci portiamo dietro da millenni è congetturale,speculativa e romantica,ma in realtà non corrisponde al vero e il brutto è che ha generato tanti di quei pregiudizi e sbagli ewducativi,ideologie
e aspetti culturali secolari da non credere.
La scuola yin yang che si basa su questa visione,ad esempio,ma pochi lo sanno,è una deriva del taoismo originario,e il teaoismo originario non si occupava di queste stranezze,ma era molto ben integrato e diciamo così...tutto d'un pezzo...
L' inizio del tutto,per il taoismo originario,fu una...linea retta che creando sè stessa generava una realtà a 360 gradi
sferica,circolare,infinita come lei stessa,divewntandone poi il centro....
Una gran bella immagine ,se ci pensiamo bene,IN TERMINI ATTUALI,SAREBBE COME DIRE CHE UNA MAXISTRINGA...ALL'INIZIO...E COSI VIA....
Anche l'immagine che Lao tze dal del Tao,è sempre in negativo poichè lui dice che affermando in positivo una cosa avrebbe poi affermato il suo contrario(Chuang Tzu,il suo discepolo,scriveva che appena la mente pensa e afferma un concetto,un'idea,un nome....afferma subito anche il suo contrario)
IN pratica sia l'ipotesi orginaria che il primo taoismo sono secondo me il massimo della descrizione ...integrata e integrale del reale...anche se...anch'essi...risentono in parte del problema spiegato da Chuan tzu...ma tutte e due riescono in qualche modo a tangenziare e intuire L'INTEGRITà TOTALE E INSCINDIBILE DEL TUTTO ,cosa che,ritornando all'inizio del mio post,sembra dimostrare la medicina in questi nuovi studi .
Una malattia,affrontata con mezzi non terapeutici ,guarisce grazie a questi stessi mezzi e non per il presunto
effetto placebo...una cosa concertante che mi piace molto e che piacerebbe molto ai taoisti di 5000 anni fa....
ciau
![Bacio [:X]](./images/smilies/UF/icon_smile_kisses.gif)
Cita:
greenwarrior ha scritto: Cita:
Blissenobiarella ha scritto: Ecco...^_^
Esattamente quello che intendevo Raziel. Non funziona come pensi tu nemmeno ora...I dottori sanno benissimo che l'efficacia di un farmaco dipende anche dal contesto sociale, dalle aspettative di chi somministra e di chi lo riceve e da un insieme di fattori culturali ancor più che dal suo principio attivo. Non per nulla ci sono studi perfino su quale colore dare ad una semplice pillolina. Soma psiche e ambiente sono inscindibili. Non diamo per scontate cose che non lo sono affatto...Le cose sono molto diverse da come il retaggio positivista della nostra cultura ci impone di pensare. Se ci interroghiamo su come potrebbe essere una cultura differente dalla nostra, a maggior ragione dobbiamo cercare di riconoscere e non soccombere ai cliché e non confondere per leggi universali quelli che sono solo i limiti della nostra conoscenza
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
.
Quotone !!!!!!!!!!!
Cita:
Blissenobiarella ha scritto: Cita:
Zelman ha scritto:
il problema del "placebo" per la scienza è che esso non cura, sarebbe solo "suggestione" quando invece l'aspettativa in una malattia, contribuisce, non al 100%, ma contribuisce, tanto è vero che è dibattuto a un malato grave se dirgli o non dirgli la sua malattia,
io ritengo che questo sia un ambito imponderabile...
invece in una cura si sta a considerare solo il dato oggettivo del principio attivo, presente o non presente, tutto il resto si ci passa sopra come fosse inutile e sola suggestione, invece non è inutile.
E no
![Felice [:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif)
. Non è proprio così. Negli ultimi anni le sperimentazioni sui placebo hanno dimostrato che esso funziona utilizzando gli stessi meccanismi della medicina tradizionale.
Qui per discutere del placebo:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=5846 Cita:
Zelman ha scritto: Cita:
star-man ha scritto:
a dire la verità,gli ultimi studi sui placebo,fatti da scienziati ortodossi,sembrano dimostrare,con grande meraviglia di questi ultimi,che i placebo hanno effetti terapeutici che vanno oltre quello solitamente supposto.
Questo è davvero interesssante,perchè scuote il quadro di riferimento tradizionale sulla relazione corpomente
e apre prospettive nuove di cura.
In altre parole,questi studiosi ammettono che in parecchi casi,e pare non siano pochi,I PLACEBO PRODUCONO EFFETTI TERAPEUTICI NON PER MOTIVI PSICOLOGICI O NON SOLO PER QUELLI MA GRAZIE ALLE STESSE SOSTANZA PRESUNTE NEUTRALI E SENZA EFFETTO CHE CONTENGONO.
Come dire,ad esempio che,nel caso di alcune malattie,prendere una soluzione di acqua e sostanze....innoque e
apparentemente inutili PRODUCE EFFETTI BENEFICI e questi,secondo questi studi,sarebbero dovuti proprio a queste sostanze.
a me qualcosa non mi quadra...
... dicesi aspettativa della persona... questa riescono a -quantificarla- nell'ambito della patologia?... abituati come sono a quantificare sostanze?
prima fanno una ricerca farmacologica volendo astrarre da quello che una persona si aspetta,
poi questo modo di procedere viene sbugiardato, laddove NON volevano considerare l'aspetto personale di chi nella sua patologia viene testato...
dicesi materialismo,
voglio dire: riescono ad astrarre dall'aspettativa, recondita, della persona o riescono a chiedere alle persone di essere come dei pesi morti su cui testare sostanze?
e con quanto hai riportato sulle sostanze, c'è da citare l'omeopatia... e la memoria della sostanza di cui l'acqua ne conserva le tracce,
e per questo che:
Cita:
Vedete,il problema della medicina ,come molti altri,non è quello di restare dentro la tradizione e la querelle
sccientistico-esoterico-spiritualistica e così via,ma proprio quello di NON saperne uscire e liberarsene.
...
rivela proprio il suo punto fallace, che parte-e-finisce nella "materializzazione" del mondo.
solo la persistenza della personalità della cura, e il valore della persona, non oggetto, li sbugiarda
laddove la psico-neuro-endocrinologia è scienza già avviata...
Cita:
Raziel ha scritto:
siamo largamente deragliati dal tema, e vabbè, ma almeno non scherziamo su queste cose, mi sembra di sentire quelli che propongono di curare i mali col bicarbonato. Per favore, c'è gente che soffre!!!
E' da incoscienti scrivere simili cose, vorrei vedere se fosse una persona cara ad aver bisogno, gli direste che bassa l'effetto placebo per guarire, magari mettendosi lì convinto a pronunciare qualceh formula rituale.
Cita:
Blissenobiarella ha scritto: Lo scrivono i dottori Raziel.
Ma in una coso concordo: c'è 'altra discussione per parlare di placebo.
Non fatemi fare il trasloco forzato dei singoli post OT
![Goloso [:p]](./images/smilies/UF/icon_smile_tongue.gif)
Cita:
Thethirdeye ha scritto: Cita:
sezione 9 ha scritto:
Mi pare che ci sia una sorta di astio nei confronti della scienza. Magari, sbaglio, o magari prima di pensare certe cose, bisognerebbe pensare al mezzo che stiamo usando per comunicare e al fatto che senza scienza non lo avremmo... Ma a parte questo, sapete benissimo che la scienza è l'aspetto umano più "aperto" che ci sia. La scienza lavora sempre per superare le convinzioni esistenti, più di così... Per questo penso che, se mai arrivasse qualcuno a presentarci le sue incredibili scoperte, la "scienza" sarebbe felicissima. Gli scontenti sarebbero altri, tutti rigorosamente non-scientifici... La scienza non nega mai nulla per principio, a priori, pretende solo serietà.

Cita:
Zelman ha scritto:
nessuno dice di pronunciare formule rituali (bisogna vedere poi quali, mettiamo che siano discorsi in grado di curare il vissuto della persona, e qui entriamo nel campo delle malattie psicosomatiche)
ma poi ripeto...
la farmacologia va a cercare una sostanza che curi la persona come si trattasse di spostare un peso, astraendo dalla psichicità (importante in molte malattie, e quindi il placebo rientra positivamente nell'aspettativa della persona)
il curare con sostanze, indipendentemente, dal vissuto della persona nega la persona stessa
la farmacologia e quel tipo di medicina è ancora più pazza della malattia stessa
e non mi riferisco a malattie da affrontare chirurgicamente tipo rimozione di tumore, che poi si deve vedere se non si riforma, a parte il discorso metastasi, trascurando la modificazione che ha portato psichicamente al danno funzionale di un organo,
e non mi riferisco ovviamente a malattie da problemi "meccanici" tipo fratture contusioni
quanto al bicarbonato... molti tessuti malati sono a ph acido, l'alcalinizzazione rientra nel fare tornare indietro il metabolismo virato all'acido... cosa comunque non facile
NON riesco a capire perchè per curare una persona occorre trovare una sostanza che costa molto (a parte il discorso bicarbonato),
è una valutazione a priori (in cui l'aspetto finaziario-medico è il primo) a orientare in questo modo la cura delle malattie:
-se costa poco è una sciocchezza
-se costa molto allora qualcosa (forse) fa... certo... fa bene alla multinazionale, con ricerca, soldi da drenare da molte persone malate,
il medico, i medici non hanno risorse per orientare il modo di cura delle malattie, le risorse le mettono le multinazionali farmaceutiche
quand'anche si accertasse che il bicarbonato curi indubitabilmente occorrerebbe creare un farmaco da vendere con brevetto
(si è visto ultimamente con una ricerca e test di farmaci per modifica del ph da acido ad alcalino, adesso non ho il link a portata di mano, non lo ricordo)
scusate l'OT e ovviamente meglio spostare il-i post e quanto non pertinente al thread
Cita:
sezione 9 ha scritto: Cita:
Thethirdeye ha scritto: Cita:
sezione 9 ha scritto:
Mi pare che ci sia una sorta di astio nei confronti della scienza. Magari, sbaglio, o magari prima di pensare certe cose, bisognerebbe pensare al mezzo che stiamo usando per comunicare e al fatto che senza scienza non lo avremmo... Ma a parte questo, sapete benissimo che la scienza è l'aspetto umano più "aperto" che ci sia. La scienza lavora sempre per superare le convinzioni esistenti, più di così... Per questo penso che, se mai arrivasse qualcuno a presentarci le sue incredibili scoperte, la "scienza" sarebbe felicissima. Gli scontenti sarebbero altri, tutti rigorosamente non-scientifici... La scienza non nega mai nulla per principio, a priori, pretende solo serietà.

Est ridiculum ad ea quae habemus nihil dicere, quaerere quae habere non possumus; et de hominum memoria tacere, litterarum memoriam flagitare; et, cum habeas amplissimi viri religionem, integerrimi municipi ius iurandum fidemque, ea quae depravari nullo modo possunt repudiare, tabulas, quas idem dicis solere corrumpi, desiderare.
E' davvero ridicolo non tener conto delle prove che possediamo e smaniare per ciò che non possiamo avere; passare sotto silenzio le testimonianze di questi uomini e insistere per un pezzo di carta; sono a tua disposizione le testimonianze di un personaggio illustre e attendibile e di un municipio leale e fedele
(e di 500 anni di storia aggiungo io!), che non si possono proprio manipolare, e tu le rifiuti e desideri i registri che, sei tu il primo a dirlo, solitamente sono falsificati.
Marco Tullio Cicerone. Non simpatico ma sempre facile e utile.
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
E' vero che la scienza è una disciplina autocorrettiva: alla fine la scienza corregge sempre la scienza. Il problema è che l'interesse umano spesso interferisce e rallenta il processo e che spesso lo scientista, il più delle volte, si mette a fare il lavoro dello scienziato...
Le credenze, costituite da abiti di azione, possono essere generate dalla tenacia, dall’autorità o dall’appello a forme di a priori metafisico; credenze di questo tipo hanno però il limite considerevole di non poter essere dimostrate false a partire da esse stesse, per cui se ne può scoprire la falsità solo ponendosi al di fuori di esse. Le credenze maggiormente in accordo con la realtà sono invece quelle generate dalla scienza, che è l’unico discorso all’interno del quale è possibile l’autocorrezione: una credenza scientifica può infatti apparire falsa partendo dalle medesime premesse che l’hanno resa possibile. La scienza, abito autenticamente intrsoggettivo, non è però depositaria dell’intera verità, poiché questa si colloca in un punto infinitamente lontano, cui essa tende in un cammino che non ha termine
CHARLES SANDERS PEIRCE (1839-1914)
Le teorie scientifiche non sono epistème, cioè sapere incontrovertibile, ma doxa, cioè congetture nate dall’ingegnosità degli scienziati ed accettate come valide fino alla loro falsificazione. Ogni teoria scientifica può essere falsa (fallibilismo), e viene falsificata quando singole osservazioni sono difformi rispetto a conseguenze prevista in base ad essa, poiché è sicuramente falsa una premessa da cui derivano conseguenze false; nessuna teoria può invece essere in alcun modo verificata, perché conseguenze vere possono derivare anche da premesse false.
KARL RAIMUND POPPER (1902-1994)
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Il pragmatista (anzi, pragmaticista: i filosofi passano 3/4 del tempo a cercare di distinguersi dai colleghi) in quel caso ce l'avrà avuta con l'estremismo positivista. Popper (chepp....!), ma tutti e due in fondo, dicono una cosa OVVIA che solo una cattiva interpretazione (anzi, una cattiva idealizzazione) della scienza può far sembrare eccezionale. Come esseri finiti come possiamo arrivare alla Verità assoluta? Certo che la scienza offre solo risposte parziali, rebus sic stantibus, certo che la scienza è fallibile, ci mancherebbe! Ma lo scopo della scienza non è La Verità, questo è obiettivo della Fede, della religione. La scienza (checchè ne dicano i filosofi) è ANCHE metodo, perchè, altrimenti, ciò che ci resta è CREDERE. Abbiamo dati limitati, strumenti limitati, menti limitate, cosa può venirne fuori? Mezze verità, se va bene, ma sempre meglio del Credo assoluto la citazione.
Davvero, guarda, trovo assurdo inventarsi una polemica antiscientifica. Con una scienza che, oltretutto, è da un secolo che non è più "solo" alambicchi e cronometri e pendoli (la citazione in firma, Bliss, non è certo di un personaggio antiscientifico!). Cosa mi si vuole dire, che ci sono "strumentalizzazioni"? E capirai! Ma da questo a dire che la scienza è una falsità, mi pare una inutile esagerazione (a parte poi che se ogni teoria è inverificabile, anche questa teoria è inverificabile, no?). Davvero, se la Storia insegna qualcosa (e se vogliamo imparare qualcosa), l'alternativa a questa maledetta scienza (maledetta forse perchè si ostina a non accettare teorie campate in aria?) cosa sarebbe?
Senza contare, poi, che il fallibilismo popperiano è stato ampiamente criticato (e lo stesso Popper si è scusato per aver miseramente sbagliato) e che, sempre se non sbaglio, per "chiudere il cerchio" tra pragmatisti e razionalisti critici, "la teoria migliore è quella che, in un dato momento storico, risolve più questioni"... Insomma, qua c'è la scienza che dice "occhio che siamo fallibili", e tu mi fai notare di aver scoperto che, incredibile a dirsi, la scienza è fallibile?
Cita:
Zelman ha scritto:
Sezione9 grazie per l'aggiornamento su la critica scientifica attuale,
tuttavia, è esperienza comune, magari non si tratta di grandi personalità mediche o epistemologi della medicina, ma proprio il "popolo" dei medici è quello che fa pensare, con le loro facili critiche ai metodi di trattamento non-convenzionali (laddove non si è fatta, per molti, la sperimentazione)
che la scienza da un punto di vista conoscitivo NON vuole aggiungere mediante la sua conoscenza, i trattamenti suddetti (laddove per molti sono risolutivi, ma si propone di fare le sperimentazioni, secondo me NON ETICHE, su malati, dando a qualcuno il farmaco ad altri nulla...
mentre molti (nel panorama multiforme della med. alternativa) riescono a trovare soluzioni senza aspettare e -senza attendere- raffronti da sperimentazioni incrociate...
... cmq l'argomento è di altro thread, riporto tutto questo solo per il senso di discorso tecnicità-interiorità della cultura, con questa collateralità, non in senso letterale, verso la medicina...
Cita:
Raziel ha scritto:
io dico che NESSUNO di voi accetterebbe per se, o per propri cari, come figli o parenti molto stretti o persone amate queste pseudocure. E' facile fare propaganda sulla pelle degli altri... come essere gay con........
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
Guarda sezione9, che sei tu a ritenere che io ce l'abbia con la scienza. Ma in realtà io ce l'ho con chi sottomette la scienza a interessi che non sono quelli della libera e onesta ricerca. Io faccio il tifo per lei e la voglio vedere svincolata da tutto ciò che la invalida. E il pensiero umano è un terreno estremamente insidioso e ricco di trappole che far scattare è facilissimo.
Cita:
Zelman ha scritto: Cita:
Raziel ha scritto:
io dico che NESSUNO di voi accetterebbe per se, o per propri cari, come figli o parenti molto stretti o persone amate queste pseudocure. E' facile fare propaganda sulla pelle degli altri... come essere gay con........
c'è anche il considerare le cure alternative come tutte roba inutile e da ciarlatani:
NON è cosìe io, per primo, con una malattia cronica che è il diabete tipo1, mi curo con numerosi rimedi naturali,
non che abbia eliminato l'insulina
(diversamente da cronache da cover-up delle vere cure alternative, tipo la ragazzina di firenze morta tempo fa senza insulina tolta da presunto medico alternativo)
ma affianco ad essa per esempio:
sale himalayano per tornare indietro dall'acidità metabolica fino all'alcalinità contro deplezione di minerali tipo magnesio;
numerosissime erbe: yacon, bitter melon, fo-ti, pancreas formula del dr.Christopher, Pancreas Tonic, OPC 95%, cromo polinicotinato, biotina, complesso B, E, C a TI, sostanze alcalinizzanti tra cui il bicarbonato di sodio...
l'aspetto alcalinizzazione è AMPIAMENTE sconosciuto dalla medicina ufficiale, e in primo luogo perchè
NON POSSONO VENDERE NULLA CHE NON ABBIA UN BREVETTO (che significa soldi, molti, per chi produce quelle sostanze) e questo è per me condizione sufficiente a pensare male, MOLTO MALE dei loro rimedi artificiosi e CHIMICI
quanto ad altre cure alternative, per esempio per i tumori ci sono state numerose terapie infangate ingiustamente, LADDOVE funzionavano
per dirne una: il metodo GERSON (cura a base esclusiva di GRANDI quantità di succhi vegetali e di frutta)
gli indiani di america (discendenti degli atlantidei, molto probabilmente) si curavano con le erbe della Tisana di Caisse,
la med. ayurvedica è probabilmente originata dal sapere medico anti-diluviano
adesso non posso fare una disamina, compito immane delle terapie segnalate, io posso testimoniare per me, per come curo il mio diabete1, e sto MOLTO meglio di quando prima il medico mi dava farmaci per prevenire disturbi...
quale medico si mette a dare rimedi naturali che NON hanno effetti collaterali, piuttosto che FARMACI?
Farmaci per i quali vale la legge: ogni 3 una malattia in aggiunta (in omaggio).
Che poi scientificamente si possa dimostrare, questo è ben voluto, ma l'assunto che ciò che non è scientificamente dimostrato non funziona non mi convince, primo perchè le sostanze per il mio caso funzionano, meglio dei farmaci e laddove si vendano solo trattamenti quando il peggio è arrivato.
scusate l'OT ma non potevo omettere di dire quanto sopra.
(per chi voglia aggiungere qualcosa è meglio che si apra un thread e linkarlo da qui, anche se al proposito non posso aggiungere altro che non sia manifesto anche ad altri nella mia condizione che si curano nello stesso modo)