NOTE SULLA SALUTE
(tratte dal dottor Valdo Vaccaro
valdovaccaro@libero.it;
http://www.valdovaccaro.blogspot.com )
Si perde peso perché non si assume a sufficienza ossigeno, azoto, acqua biologica della frutta, enzimi ed energia solare, perché l’alimentazione è sbagliata; con il passaggio alla dieta vegana-crudista-igienista, le funzioni si normalizzano. Anche l’igiene della bocca dipende dall’alimentazione.
Il grasso riscaldato dà origine a creatina, che è dannosa per il fegato, il formaggio e le proteine animali fanno danni gastrointestinali, come alcool, sale e caffè. L’uomo deve imparare a trattare con rispetto il suo apparato gastrointestinale, l’acidità eccessiva, dovuta ai disordini gastrointestinali, porta alla gastrite.
L’omeopatia non può sostituirsi al sistema immunitario, esistono 50 diversi tipi di pratiche terapeutiche diverse; occorre valutare quali di esse si coordinino in modo costruttivo col sistema immunitario. L’igienismo naturale più che terapia è una anti-terapia, il sistema immunitario non deve essere maltrattato ed esaurito con continui prelevamenti di capitale enzimatico.
Alcuni medici omeopatici, in realtà seguono una medicina alternativa, però l’igienismo è una filosofia comportamentale e nutrizionale che segue la strada del recupero naturale. Se la malattia è il processo biologico che conduce al recupero ed a disintossicarsi, accanirsi per debellarla può essere sbagliato; si guarisce malgrado la medicina allopatica, grazie alla forza residua del sistema immunitario, che ha naturalmente capacità terapeutiche.
Gli igienisti sono per la non-interferenza, sono per far affiorare a galla i problemi nascosti; il linfonodo ingrossato si risolve con lo zolfo organico, lo zolfo è sostanza preziosa per il corpo umano, ma la sua assimilazione deve avvenire secondo le leggi dell’assorbimento naturale, utilizzando cioè cavoli e broccoli.
Non esistono guarigioni mediche ma solo autoguarigioni, l’effetto placebo è solo autoguarigione, non bisogna sostituirsi al sistema immunitario, ma allinearsi ed armonizzarsi con esso; piuttosto che uno stimolante di breve periodo come il caffè, è meglio un’alimentazione sana priva di dipendenze.
Quando si hanno nausee, vomito, acidità, dolore alla testa, sbalzi di temperatura, difficoltà a digerire ed a concentrarsi, feci molli, ed anche mangiando, si tende a dimagrire, le patologie sono in agguato, tra esse esofagite, duodenite, colite, gastrite, dolori al fegato ed ernia iatale; queste patologie sono tutte infiammazioni gastrointestinali.
Con alimentazione a base di carne e latte, la scarsità di acido cloridrico nello stomaco, dà sintomi simili al riflusso esofageo; un basso livello di acido cloridrico nello stomaco porta anche alla sovracrescita batterica ed alla diarrea, nonché al ridotto assorbimento vitaminico. Un ammasso eccessivo di liquidi interni può essere causato da abuso di cibi dannosi e di alcool, bevuto direttamente o formatosi mediante fermentazioni intestinali.
La ritenzione idrica cronica può essere causata dall’alto tasso d’inquinamento salino, vomitare materiale giallastro fa pensare a problemi epatici e biliari; comunque, le crisi di vomito servono a salvare da mortali avvelenamenti. Le persone gravemente intossicate hanno una grave situazione di dissesto gastrointestinale, perciò abbisognano di normalizzare l’apparato gastro-assimilativo, di purificare il sangue e di eliminare l’acidificazione. A tale proposito può essere utile un digiuno di tre giorni, bevendo solo acqua, se necessario, da ripetere dopo trenta giorni.
Il sistema vegano punta alla normalizzazione alimentare, il peso forma si raggiunge con un’assimilazione ottimale, non banchettando in maniera folle e disordinata; il sistema vegano crudista serve a far dimagrire gli obesi ed a rimettere in carne gli scarnificati. Per liberarsi di gastrite, stitichezza ed emicrania, bisogna indirizzare le energie verso la disinfiammazione dell’apparato digerente-assimilativo; la dieta mediterranea non è utile allo scopo perché include tutti gli alimenti, soprattutto carboidrati, compresi alcool, zucchero, latte e caffè, che favoriscono l’acidificazione; la dieta mediterranea favorisce obesità e intossicazione, per uscire dai malanni, occorre disinfiammare e alcalinizzare l’organismo.
Per guarire dall’ipertiroidismo non bisogna asportare la tiroide, ma bisogna puntare verso la medicina biologica e naturale, si guarisce se il sistema immunitario è messo nelle giuste condizioni operative per guarire il corpo. Il digiuno può servire a disintossicare però non deve essere una moda o un dono dello spirito, in presenza di una alimentazione ottimale, non è necessario un digiuno periodico.
L’alimentazione corretta e naturale è autopulente e non accumula scorie, perciò non richiede strumenti medici d’emergenza e il digiuno. Con il digiuno, si spinge il corpo ad eliminare grassi, tossine, escrescenze inutili, tumori, minerali inorganici, calcificazioni e calcoli; il digiuno è utile quando la gente continua a mangiare male. Le proposte nutrizionali della dieta vegana includono un sistema d’eliminazione continua e graduale delle tossine contenute nel corpo; una colazione mattutina, a base di frutta ricca d’enzimi e d’acqua biologica, permette di prolungare il digiuno notturno, con effetti benefici sul corpo.
Normalmente si mangia dalle 12 alle 20, si assimila dalle 20 alle 4 e si mandano via gli scarti dalle 4 alle 12, questi sono i tre cicli metabolici dell’organismo, mangiando il cibo giusto è il sistema immunitario che auto-guarisce il corpo. Chi fa sport consuma più benzina e deve mettere nella sua stufa più legna da ardere, però non additivi chimici, che danneggerebbero camera di combustione, canna fumaria e camino; perciò niente droghe, niente caffè, niente integratori, ma solo cibi vivi, digeribili e compatibili col proprio corpo.
Tra gli atleti di oggi ci sono molti più vegani di quanto la gente pensi, troppi sportivi si drogano o hanno alimentazione sbagliata, è per questo che tramontano nell’arco di 10 anni. L’ipertiroidismo è caratterizzato da aumento di volume e da esagerata secrezione della ghiandola tiroidea, da tachicardia e ipertensione; le ghiandole endocrine vanno trattate bene, però i medici addestrati dalle università e da Big Pharma sono solo capaci di tentare vie farmacologiche e poi di imboccare la strada della rimozione chirurgica.
Fanno il clamoroso errore di giudicare malato l’organo o la ghiandola, anziché agire sulla vera causa del male, colpiscono il sintomo invece della malattia e non risanano il corpo; lasciano in piedi un grave disordine organico e conducono alla morte per debilitazione cardiaca. L’equilibrio ghiandolare è d’estrema importanza per la salute, la tiroide è coinvolta nelle più importanti funzioni vitali ed entra in crisi a causa degli squilibri alimentari.
La disfunzione e l’anormalità della tiroide può provocare gravi disturbi nelle facoltà intellettuali e di crescita del soggetto. Tutti i mali della tiroide sono legati a disordini nelle funzioni d’alimentazione ed eliminazione, perciò l’unico intervento possibile è quello di normalizzare il processo digestivo. La caffeina è uno dei veleni più dannosi della terra, il caffè è un farmaco dopante, causa dipendenza e favorisce l’acidificazione dello stomaco; è cancerogena, è una droga irritante per lo stomaco, dannosa per fegato e reni, favorisce la formazione di calcoli e causa aritmie ventricolari.
Il caffè è acidificante e compromette la formula ottimale del sangue, sovverte la digestione, disturba il riposo notturno, causa emicrania e, in fase d’astinenza, produce forti stati depressivi. Obbliga il cibo a lasciare lo stomaco troppo in fretta, provocando un rapido passaggio dei cibi nell’intestino, riducendone così l’assimilazione; causa acido urico, sostanza che il corpo non è in grado di eliminare, altra fonte d’acido urico è la carne; l’acido urico porta alla gotta.
Chi è passato alla dieta vegana per motivi spirituali, si è subito accorto del giovamento nel corpo e nella mente; chi fa sforzi fisici e sport non deve assumere proteine, il corpo che fa sport deve essere leggero e libero da sforzi digestivi, l’atleta durante lo sforzo usa glucosio e non proteine. E’ sbagliato valutare le sostanze alimentari in base al loro valore proteico-calorico lordo di partenza, che è un valore virtuale e teorico, il vero valore è invece il valore netto d’utilizzazione, che risulta dalle calorie introdotte meno quelle spese per lo sforzo digestivo-assimilativo.
Mangiando frutta, le calorie vive introdotte e tutti i micronutrienti minerali, vitamine ed enzimi sono apportati a costo digestivo zero; con le carni non è così e queste creano anche problemi digestivi. Chi fa sport deve sapere che quello che consuma il corpo durante lo sforzo, non lo prende da quanto ha mangiato poco prima, ma dai cibi che hai assimilato nei giorni precedenti. Un corpo deve essere ben-nutrito in generale, mentre nel giorno della performance deve essere leggero.
Anche la frutta secca è ricca di nutrienti, mentre le proteine animali, a causa delle tossine di risulta, sono ladre d’energia, stimolatrici cardiache e avvelenanti, le verdure cotte rubano le riserve d’enzimi dall’organismo; i carboidrati forniscono zucchero organico, loro sostituti sono patate, castagne, cereali, legumi, ricchi anche di sostanze proteiche. Il corpo in movimento non utilizza le calorie e i nutrienti appena introdotti nello stomaco, ma semmai quello che di buono abbiamo già predisposto nel fegato, nel sangue e nei muscoli, anche il riposo dei giorni precedenti influisce sulla resa atletica.
Chi si abbuffa prima della gara, non fa che mettere sotto stress l’organismo, il quale spinge la pompa cardiaca a lavorare di più, affaticandola. Il rendimento in gara dipende anche dal modo di respirare e di ossigenare sangue e muscoli; da tenere presente che le radici, come le carote e le rape, contengono anche insulina vegetale, in grado di contrastare qualche leggero picco glicemico.
Gli 8 amminoacidi essenziali non sintetizzabili dal corpo oggi sono stati ridotti a 2, cioè treonina e lisina, perché il corpo, partendo da essi, è in gradi di sintetizzare tutti gli altri, perciò chi si preoccupa delle proteine, che ne dovrebbero essere la fonte, fa un grosso errore. Non esiste al mondo gente che va in carenza proteica, ma soltanto gente che soffre di gravi crisi caloriche (glucosio), vitaminiche, enzimatiche e minerali.
Per ottimizzare le sue scorte proteiche, la mucca bruca l’erba, la proteina non produce proteina, il toro, con la stessa dieta, non cerca pasticche di Viagra, gli basta vedere intorno a sé delle erotiche compagne di viaggio. Uno sportivo deve stare attento alla vitamina B1 (tiamina), la cui carenza provoca il beri-beri, alla vitamina B3 (niacina), la cui carenza provoca la pellagra, alla vitamina C (acido ascorbico), la cui carenza provoca lo scorbuto. Cercherà di massimizzare la vitamina B2 (riboflavina), che s’immagazzina nei muscoli, pronta per l’uso, e la vitamina E, importante in tutte le performance, cercherà pure il supporto della vitamina D, catturando più sole possibile.
La rabbia è una grave malattia che colpisce il sistema nervoso, i sintomi tipici sono l’idrofobia con stato d’agitazione, la paralisi dei muscoli e il blocco di ogni interesse per il cibo; è causata da un virus preso da animali feriti. Tra gli umani, i casi di rabbia sono estremamente rari, i vaccini sono inefficaci e pericolosi. Se si è morsicati da un animale sospetto, basta procedere ad un’immediata e vigorosa pulizia, anche con acqua e sapone, per fare sì che il materiale virale sia rimosso dalla ferita; le pandemie rabbiche sono strombazzate ed esagerate per dare maggiore importanza agli enti sanitari ed ai veterinari preposti.
Scoprire una volpe ammalata di rabbia in una determinata area, non significa affatto che esista una diffusione del problema tale da dover procedere ad uno sterminio di volpi in quell’area; se fosse vera la teoria corrente sulla diffusione della rabbia, nel mondo non esisterebbero più animali selvatici. Non tutti gli animali colpiti da rabbia soccombono, ma periscono quelli malnutriti e con un sistema immunitario debole; ad una persona sana, morsa da un cane con la rabbia, basta lavaggio e medicazione, poi la ferita si cicatrizza senza strascichi; per prevenire una eventuale febbre gastrointestinale, basta una dieta di frutta e cataplasmi freddi di fango sull’addome.
Il bacillo anaerobico del tetano è presente nelle feci di molti animali ed è capace di penetrare nelle ferite, le sue spore sono nel suolo; ferite, punture e lacerazioni profonde possono ospitare tali spore che gradiscono ambiente scuro e anaerobico per svilupparsi. La malattia è presa se il soggetto colpito è poco resistente, in altre parole se il terreno di cultura del bacillo è buono.
Il bacillo del tetano ha una componente neurotossica che è un potente veleno che agisce sulla sintesi di un neurotrasmettitore che ha un ruolo-chiave nella trasmissione degli impulsi nervosi; la malattia si accompagna con la febbre gastrointestinale da putrefazione e fermentazione; anche il tetano si cura con fasciature di fango freddo attorno al ventre ed ai reni.
Il latte in polvere, al posto di quello materno, può favorire la dermatite seborroica, le malattie infettive e dare problemi alle articolazioni; pur mangiando adeguatamente, a causa di problemi di carburazione e di un sistema immunitario meno attivo, si può dimagrire, con vampate di calore, stomaco cadente, ristagno di cibo, gastroesofagite, ansia, depressione, sonnolenza, seborrea al cuoio capelluto ed in altre aree del corpo.
Queste malattie i dipendono dalla mancanza d’enzimi protettivi materni, dalla carenza di latte materno, antibiotici e integratori non servono, intossicano all’interno e aumentano colesterolo e trigliceridi, poi i veleni farmacologici si depositano nell’adipe. Quando si perdono le capacità enzimatiche interne, si esauriscono le scorte del sistema immunitario, in quel caso occorre normalizzare la funzione digestiva.
La gastroesofagite ci rende una persona priva di un reale apparato gastrointestinale, la dermatite è una logica conseguenza di una grossa intossicazione, è un sintomo che richiede la normalizzazione del processo digestivo-assimilativo; in questo caso, un primo digiuno di 3 giorni serve per disinfiammare il canale gastroenterico, poi si parte con una dieta vegano-crudista, magari aiutandosi con le cliniche giuste, come quella del maestro igienista Carmelo Scaffidi di Bergamo.
La costipazione può portare a tumefazione ai piedi e ad edemi, il ritardo nell’evacuazione può derivare da scarso esercizio, da scarsa ossigenazione, da cattiva alimentazione e da poca esposizione solare. L’attività intestinale è una funzione nervosa, neurovegetativa ed enzimatica, dipende dalla purezza del nostro sangue e dalla nostra linfa; la circolazione sanguigna coinvolge il cuore e la respirazione, la circolazione linfatica dipende soprattutto alla nostra attività fisica e dalla nostra esposizione solare.
La gente respira male, evacua male, mangia male e fa poco movimento, il che porta a scarsa attività aerobica ed a rallentare i transiti intestinali. I nemici acerrimi dell’intestino sono l’immobilità, l’alimentazione putrefattiva a base di carne-latte-uova-pesce, l’alimentazione devitalizzata, a base di cibi lavorati e cotti, il pane bianco, la farina raffinata 00, il riso bianco, la pasta bianca, i dolciumi, lo zucchero, i gelati, il the, il caffè, la cioccolata.
Gli amici sono la frutta fresca e la frutta secca, tutte le verdure crude, il pane integrale, il miele, il tarassaco, la mela, papaia ed ananas; i frutti sono alimentatori e sono scope intestinali. La cosa che più fa male ai costipati sono i purganti ed i clisteri, le bevande complicano la situazione e accelerano il transito dei cibi verso l’uscita, impedendo loro di rilasciare nei villi intestinali i loro valori nutritivi.
I purganti sono irritanti della mucosa gastrointestinale e causano stitichezza cronica, provocano febbri intestinali e infiammazioni, il clistere provoca congestione. Chi ha le feci molto secche soffre di surriscaldamento intestinale e di scarsezza cronica d’acqua biologica e organica, soffre d’abuso di sale da cucina e di sali da integratori. Le malattie croniche hanno tutte come matrice comune la stitichezza, anche varici, flebiti, emorroidi e i disordini delle mestruazioni. Bagni freddi e cataplasmi di fango freddo applicati sul ventre, serviranno a dare sollievo ed a disinfiammare l’intestino, migliorando la circolazione locale.
L’ipotiroidismo è una condizione associata a degenerazione arteriosa e al diabete, risultante spesso da una dieta alto-proteica, la conseguenza è l’iperinsulinemia, ossia la produzione d’eccesso d’insulina, che va a ridurre gli zuccheri del sangue producendo ipoglicemia. La percentuale di cancro è sensibilmente più alta tra le persone affette da ipotiroidismo; non si scherza con le funzioni ghiandolari, non si modificano centraline e valvoline, non s’inattivano sensori e campanelli d’allarme, questo è giocare col fuoco.
La tiroide, tramite i suoi ormoni, incrementa le combustioni organiche e la termoregolazione, se il fegato presiede a 500 diverse funzioni, la tiroide è coinvolta in un centinaio di funzioni. L’ipotiroidismo consiste in un deficit di secrezione ormonale della tiroide, la conseguenza più grave è un rallentamento generale dei processi metabolici, per cui il corpo è come un’auto che procede male, perché carbura male e si surriscalda.
Intervenire farmacologicamente e chirurgicamente sulla tiroide è negativo, per i collegamenti e le interrelazioni che la tiroide ha con le altre ghiandole, come la pituitaria; un’insufficienza delle ghiandole surrenali fa ammalare, però la stessa cosa accade con l’uso d’antinfiammatori farmaceutici. Perché l’intero sistema ormonale funzioni al meglio, è necessario un rapporto equilibrato tra le varie ghiandole, una buona fornitura nutritiva di minerali e vitamine organiche, un buon funzionamento circolatorio, linfatico e neurovegetativo ed un’adeguata fornitura d’aria naturale nitro-ossigenata e di luce solare
La vitamina D, il sole, l’aria aperta, sono indispensabili per l’assimilazione del calcio e del fosforo; come l’alimentazione, lo stress è in grado di cambiare profondamente la chimica corporale e di alterare le funzioni ghiandolari, irrequietezza, ansia e confusione, sono in grado di aggravare l’attività biochimica e ormonale delle varie ghiandole. Il timo è la ghiandola dell’entusiasmo giovanile, del gioco e dello scherzo, della poesia e della fantasia; purtroppo tende ad atrofizzarsi dopo la pubertà, quando aumentano disciplina scolastica e lavorativa, responsabilità familiari e sociali.
Per aiutare il timo, gli sportivi non devono cadere nelle trappole delle sostanze stimolanti che portano ad alti e bassi, a picchi performanti ed a cadute depressive, il timo dà entusiasmo e combatte apatia e demotivazione. Una persona normale e sana e con il timo in ordine, resta spumeggiante a vita, sprizza gioia da ogni poro, è contentissima di stare al mondo, ha energia in sovrabbondanza, comunica freschezza ed ottimismo, è una persona radiosa. Eppure i medici non solo procedono alla rimozione disinvolta di tessuti ed organi, ma anche di tiroide e timo, cioè della ghiandola dell’entusiasmo e della voglia di vivere.
Le ghiandole adrenali sono sopra i reni, e producono oltre 50 tipi d’ormoni steroidei neurotrasmettitori, indispensabili alla vita. L’ormone adrenalina agisce in linea ed in armonia col sistema nervoso simpatico, rafforza il battito cardiaco, aumenta il glucosio nel sangue, incrementa il consumo d’ossigeno e la produzione di calore, stimola il pancreas ed il fegato. Le adrenali attivano altri ormoni che normalizzano il metabolismo, riducono lo stress, mantengono la pressione su valori equilibrati, regolano l’equilibrio idrico ed elettrolitico del corpo.
Molte malattie derivano da squilibri ormonali, da poca luce solare e da cattiva alimentazione; la ghiandola pineale è attivata dalla luce solare, la luce del sole, entrando nei globi oculari, influenza la parte bassa del cervello e attiva l’emissione di diversi ormoni. Non si sa quante malattie e quante disfunzioni siano legate a problemi ormonali, siamo però certi che diabete, infertilità, cancro e vari disordini della tiroide, sono direttamente legate a squilibri ormonali.
Anche la leucemia dei ragazzi è collegata con l’assenza di sole, la melatonina, ormone secreto dalla ghiandola pineale se si è esposti al sole, ha conseguenze notevolissime sul carattere e lo spirito della gente; la melatonina ricarica le batterie, induce confort e benessere, al contrario dei tanti farmaci antidepressivi d’uso comune. La carenza di luce solare porta a diverse malattie, incluso il cancro, la luce ultravioletta, attraverso i suoi effetti sulla retina oculare, stimola la ghiandola pineale a produrre melatonina, che è un ormone anti-stress, dotato pure di valenza anticancerogena; la luce solare abbassa i trigliceridi e colesterolo nel sangue.
Invece lo zucchero favorisce gli squilibri ormonali; sia il caffè che lo zucchero, a causa dello stress chimico che producono nel corpo umano, provocano un innalzamento nella produzione interna di colesterolo, lo zucchero distrugge la vitamina B1 o tiamina e le basilari tracce di minerale di iodio. La tiamina è indispensabile per l’utilizzazione del glucosio, la sua carenza provoca affaticamento, instabilità emotiva e beri-beri, che con scorbuto e pellagra terrorizzò per secoli il mondo intero, che le riteneva malattie infettive, mentre erano soltanto la conseguenza di intossicazione cronica e di carenza alimentare.
La B1 si trova abbondante in natura ma è distrutta dallo zucchero, dal caffè, dal fumo e dall’alcol, lo zucchero depotenzia la tiroide ed è una droga che dovrebbe essere vietata per legge; un corpo vitale è impenetrabile anche dalla polio. Il diabete è malattia da eccesso di sbalzo glicemico o iperglicemia, invece l’ipoglicemia è una malattia da deficienza di carburante naturale o glucosio, entrambe si risolvono con una dieta di cibi vegetali crudi e così l’organismo si rinormalizza; però l’ipoglicemia è una malattia legata anche allo stress.
Quando respiriamo bene, sfruttiamo al meglio il sole, mangiamo tanta frutta e verdure crude, per il resto, ci pensa la natura, ci pensa il medico interno, ci pensa il sistema ghiandolare-nervoso-neurovegetativo, ci pensa il sistema immunitario. La flora batterica non si compra in farmacia, né si ottiene necessariamente dallo yogurt o dai pro-biotici, la mucca, per rafforzare la flora batterica, non prende fermenti lattici, ma mangia l’erba.
Chi sta in buona salute gode di una funzione digestivo-assimilativa normalizzata e di una situazione enzimatica perfetta; il crudismo implica consumo di frutta e verdura non cotte, ricchi di capitale enzimatico intatto, i prodotti crudi si auto-digeriscono totalmente, al contrario di quelli cotti, si auto-digeriscono grazie ai loro enzimi, ai loro fermenti, alla loro flora batterica autoctona.
Probiotici e fermenti lattici appartengono al vasto campo degli integratori alimentari, le industrie stanno facendo di tutto per toglierci la soddisfazione di nutrirci e di dissetarci artigianalmente, ci propinano minerali inorganici e vitamine sintetiche. Anche il Vaticano, per renderci dipendenti dalla Monsanto, raccomanda gli OGM; l’acqua è stata rimpiazzata con le bibite, la frutta con i succhi di frutta e le marmellate ricche di zuccheri, il sole con le lampade abbronzanti.
Per il sistema sanitario, il sistema di auto-guarigione interno non dovrebbe esistere più, il sistema immunitario non dovrebbe esistere più, l’unica strada per curarsi dovrebbe essere la farmacia e l’ospedale. Però i più grandi filosofi e scienziati sono stati vegetariani, mentre i carnivori, come Caino, sono gli esseri più cattivi e aggressivi, le loro vittime sono gli animali da carne.
Quando si evita un’infiammazione acuta dell’intestino, si evitano anche complicazioni diverticolari; l’appendicite acuta e non perforata, è risolta con una settimana di digiuno ad acqua distillata in tutte le cliniche igienistiche del mondo. L’igienismo-naturale non è un metodo terapeutico ma una scienza culturale ed una filosofia comportamentale che punta essenzialmente a rendere la persona edotta e liberata dall’ignoranza sul proprio corpo e sulla propria salute.
L’igienismo naturale è un insieme di principi comportamentali-alimentari-etici e terapeutici che affermano che la malattia è un processo biologico instaurato dal sistema immunitario, non va assolutamente curata, perché essa stessa è la cura. E’ una scienza salutistica che esclude i farmaci, gli integratori e le operazioni chirurgiche, tutte cose accettate solo ed esclusivamente a livello d’emergenza grave e d’ultima ratio; critica tutte le terapie esistenti al mondo, salvo che esse non siano in piena armonizzazione col sistema immunitario, perché non bisogna interferire con il ruolo autoguaritivo del sistema immunitario
L’igienismo cerca di prevenire la malattia, la malattia-sintomo-locale deriva da una malattia-causa che sta a monte, pertanto rispettiamo il sintomo, che è causato dal sistema immunitario, e concentriamo le nostre attenzioni sulle cause. Se la malattia-sintomo è un’espulsione benefica di tossine interne in eccesso, se è il processo biologico che conduce al recupero, curarla o debellarla è un grave danno.
L’errore sta nel tentativo di curare la malattia-sintomo, di sconfiggerla o di farla regredire; la medicina ufficiale pensa alla malattia come ad un’entità nemica esterna ed illogica, ad un’entità non derivante dalla matrice tossicologica; perciò, invece di risalire alla causa, dirige le cure allo sradicamento del sintomo, per curare non usa sostanze naturali, ma i veleni più terribili.
Vivere in maniera sbagliata porta alle malattie, il sistema immunitario tenta naturalmente di reagire, purtroppo, i medici hanno insegnato a temere febbre, scarlattina e malattie infettive, però la vera malattia a monte è la medicina sintomatica, collusa con le industrie farmaceutiche.
Chi passa alla dieta vegana, senza tossine eccedenti pregresse da eliminare, se la cava solo con un po’ di muco dal naso; in caso però di dieta alto-proteica abusata per tanti anni, la reazione dell’organismo in via di disintossicazione è diversa. L’alimentazione sbagliata aveva tenuto il cuore su un battito intenso e sovraccellerato, aveva mantenuto una temperatura gastrointestinale superiore a quella periferica, aveva indebolito il sistema immunitario, sottoponendolo a leucocitosi.
In quel caso, il sistema immunitario, tassato in continuazione da digestioni dispendiose, non aveva mai potuto concentrarsi per eliminare le tossine arretrate e purificarsi, soprattutto per difetto di digiuni o riposi nutrizionali. Riattivando il sistema immunitario anchilosato con una dieta vegana, l’organismo cerca dei canali secretori esterni, anche nel viso, per favorire la fuoriuscita delle tossine, foriere di danni maggiori nell’anzianità, quando il sistema metabolico è rallentato.
Gli sportivi che si drogano lo fanno a spese del sistema immunitario poi, quando cessano l’attività agonistica è la catastrofe, però alcuni di loro non cadono in questi errori, sono quelli che non si sono mai lasciati trascinare nelle tentazioni del doping, del caffè, del cibo cotto e salato, dello zucchero e delle proteine animali.
Le droghe più pericolose sono nei cibi, le proteine animali, non disgregate dai nostri stomaci ipo-acidi, diventano veleni putrefattivi all’interno del corpo, i latticini acidificano il corpo e rubano calcio alle ossa, creando calcificazioni improprie in tutto il sistema, caffè e le carni ci caricano d’acido urico che non riusciamo a contrastare. Ci si droga anche con sale e saccarosio, con cibi cotti e concentrati privi d’acqua biologica, questi scatenano tempeste immunitarie e micidiali picchi glicemici.
I cibi cotti sono spazzatura, sono cibi devitalizzato privi di vitamine ed enzimi e ladri di prezioso capitale-enzimatico interno. Il sale da cucina e gli integratori creano all’interno del corpo una ritenzione micidiale d’acque vecchie e stagnanti, rallentando i meccanismi metabolici del corpo. Ci si droga o ci si dopa con sigarette, alcool e caseina, con l’aria viziata degli ambienti chiusi, che priva l’organismo d’azoto-ossigeno, depauperando gli organi e sballando il sistema ghiandolare.
L’alcol del vino, della birra e delle fermentazioni intestinali (causate dalle carni e non da frutta e verdure crude), mettono a soqquadro il fegato, la caseina dei latticini mortifica la tiroide e rende il sistema ghiandolare lento e inefficace. Il miglioramento della dieta porta a galla dei veleni che stavano nascosti in qualche parte adiposa dell’organismo e nel sangue vischioso.
E’ il sistema immunitario che porta avanti il processo eliminativi dei veleni, queste crisi eliminative scattano ogniqualvolta un organismo si mette in regola e si rinforza, dando modo al suo sistema immunitario di funzionare al meglio, di prendere in mano l’intera situazione e di dirigere finalmente le operazioni biochimiche interne, facendo auto-pulizia e auto-guarigione, attuando e conducendo a buon fine le crisi di disintossicazione.
Quando si ripulisce una casa a fondo, si riempie la pattumiera e ci si riempie di polvere, accade anche con il corpo umano. Mangiando bene e leggero per 3 mesi, si esce dalla gabbia dell’intossicazione, si beve acqua leggera ed i veleni escono sottoforma di pustolette ed arrossamenti. L’alimentazione vegano-crudista non ha nulla di proibizionista, ma è un invito ai cibi della natura, privi della sofferenza fisica degli animali.
Bisogna evitare cibi che danno acidosi, farmaci integratori, ambulatori e ospedali, facendo una scelta coerente e naturale che produce sempre e solo salute al 100%. La salute significa portar via i rifiuti accumulati, è il paradiso in terra; se il corpo è pieno di veleni accumulati da anni, questi sono pronti ad aggredirti e a tenderti un agguato improvviso ed a farti pagare il conto finale. Bisogna avere fiducia nelle forze della natura, la crisi eliminativa si raggiunge con il digiuno e con diete virtuose prolungate, che rappresentano una forma diluita e progressiva di digiuno, con calo di masse lipidiche e di acque inquinanti interne. Le malattie rendono l’uomo debole ed insicuro, dubbioso e vulnerabile.
Durante l’interminabile periodo invernale, siamo tutti soggetti a carenze di sole e di moto, afflitti da cibi cotti, concentrati e devitalizzati, tutti ipotiroidei, che portano a ghiandole endocrine leggermente sballate. Con il caffè ne soffre il sistema neurovegetativo e ne derivano frustrazioni, depressioni e stress stagionali. In palestra affermano che bisogna mangiare più carne, che sudando si attinge alla parte proteica dei muscoli, perciò consigliano anche integratori, però è risaputo che troppe palestre sono nelle mani di fabbricatori di muscoli artificiali, di distributori d’integratori, ormoni e altre porcherie chimiche, buone a gonfiare bicipiti e pettorali, avvelenando il sangue.
Seguendo la dieta vegana, tutti i chili in eccesso, rispetto al peso forma costituzionale, se ne andranno in meno di 2-3 mesi, senza alcun problema, senza alcun avvelenamento, senza alcun farmaco, senza alcun sacrificio particolare, e soprattutto senza effetti collaterali; le proteine animali non fanno bene. Si tratta di apportare al nostro corpo acqua biologica, cioè succo zuccherino, vitamine organiche, ormoni naturali e minerali organici, assieme ai quantitativi giusti di proteine vegetali e d’acidi grassi polinsaturi; in pratica, molta più frutta d’ogni tipo e molta più verdura cruda.
Vanno eliminate tutte le sostanze incompatibili, prime fra le altre la carne, il pesce, le uova ed il formaggio, i dolciumi, il sale, lo zucchero, i farmaci, gli integratori e le bevande, esclusa l’acqua. Con un paio di giorni di digiuno a sola acqua, si ha solo il rischio utile e positivo di una crisi eliminativa di muco acido dal naso, però è un processo utile per migliorare il metabolismo; con una dieta vegano crudista si normalizza il peso e si evitano cardiopatie e cancro.
La mela dopo il pasto è l’unico frutto che non fermenta preso sopra gli altri cibi, per il pasto mattutino si consiglia frutta e centrifugati; tutti i giorni serve l’attività fisica aerobica all’aria aperta e al sole; pasta non troppa, pane integrale, meglio la cottura al vapore. Quanto ai muscoli, sono ottima cosa quando sono veri e sviluppati all’aria aperta; i muscoli devono essere la conseguenza di un sano sforzo fisico, non devono essere pompati artificialmente, la forma fisica va curata a tavola e sul campo; il muscolo deve essere il risultato di una vita sana, non ha bisogno di supporti chimico-integranti e di sostanze dopanti.
La frutta fornisce i carboidrati complessi essenziali (glucosio) per il sangue, utili per fornire energia, i vegetali a foglia verde forniscono i minerali essenziali; frutta e verdura hanno qualità solventi, fluidificanti del sangue e disintossicanti, invece i vegetali amidacei in eccesso, come cereali e patate, tendono a sviluppare acido carbonico e muco e si accumulano negli spazi interstiziali. Il consumo di carne favorisce il deposito di acidi urici, provocando artrosi, artriti e gotta; a causa del consumo di carne e latte, il corpo è ostruito da depositi di grassi, da muco e tossine. I cibi crudi sono importanti per l’organismo, perché la cottura distrugge vitamine, omega 3 ed enzimi digestivi.
Nunzio Miccoli
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