Alcune onde a bassissima frequenza generate dai fulmini possono essere sfruttate per individuare la presenza di tunnell e strutture sotterraneeMappare e "navigare" con la precisione di un sistema GPS nelle installazioni sotterranee invisibili allo sguardo dei sistemi satellitari è l'intento di un nuovo progetto in corso di studio da parte della DARPA, l'agenzia di ricerca che fa capo al Pentagono.
Proprio la sempre maggiore diffusione e precisione dei satelliti spia, che sono in grado di controllare fin nei più minuti dettagli ciò che avviene in superficie, ha condotto molti paesi a un crescente interesse per la costruzione di strutture e tunnel sotterranei che possano sfuggire a quell'osservazione. Tanto più che negli ultimi anni le tecnologie utilizzabili per la realizzazione di strutture di questo tipo sono rapidamente divenute più semplici, efficienti ed economiche.
Per realizzare un sistema di intelligence che consenta di monitorare anche eventuali strutture sotterranee, scienziati e ingegneri della DARPA hanno deciso di appuntare l'attenzione su un fenomeno di origine meteorologica: i fulmini infatti generano una elevata serie di segnali radio a frequenza estremamente bassa (VLF), detti "sferici", che riescono a penetrare molto in profondità nel sottosuolo.
La prima fase del progetto si è focalizzata sulla possibilità di mettere a punto ricevitori sotterranei che siano in grado di rilevare i segnali a molte centinaia di chilometri di distanza dalla loro origine: la loro ricezione in più stazioni di rilevamento, in unione con con i dati forniti segnali captati da stazioni di superficie che rilevano le onde emesse dal fulmine che li innesca, permetterebbe così di determinarne la posizione.
Gli studi preliminari finora condotti sembra che indichino una effettiva realizzabilità del sistema, chiamato S-BUG (Sferics-Based Underground Geolocation) e ora la DARPA si accinge a lanciare la fase successiva di sviluppo del sistema in collaborazione con una serie di società. Lo scopo di questa seconda fase del progetto è quella di controllare che le onde sferiche ricevute in superficie possano essere poste in relazione con quelle ricevute dal sottosuolo permettando una geolocalizzazione di risoluzione adeguata, in modo da progettare un sistema completo di navigazione e di tracciamento sotterraneo.
Il progetto viene sviluppato in parallelo con un altro, denominato Nimbus, che ha lo scopo di acquisire la capacità di innescare e controllare fulmini artificiali.
Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it ... lo/1342460