Rosalind Franklin e DNA
Inviato: 05/02/2009, 16:26
Rosalind Franklin, una scienziata "dimenticata"
Dicembre 2005 - In un laboratorio di ricerca inglese, a Cambridge, gli scienziati James Watson e Francis Crick annunciano al mondo di aver scoperto la struttura del materiale genetico, la famosa "doppia elica", che spiegava il modo attraverso il quale il Dna si trasmetteva da un organismo ad un altro. È il 1953 ed il DNA viene alla ribalta: fino allora, si sapeva solo che il Dna era la sostanza che conteneva tutte le informazioni necessarie alla vita. Le cronache esaltano il fatto ma non menzionano una donna, una scienziata senza la quale la scoperta non sarebbe stata possibile: Rosalind Franklin.
Rosalind Franklin nasce nel 1920 da una famiglia benestante di Londra. I suoi buoni voti ottenuti nelle materie scientifiche in un liceo femminile di Londra anticipano le sue future qualità. A 15 anni, nonostante l’opposizione del padre che la sognava sposata e dedita all’impegno sociale ed alla carità, Rosalind decide di diventare una scienziata. Dopo accese discussioni in famiglia, in cui era sostenuta da uno zio, si iscrive all’Università di Cambridge dove si laurea in chimica fisica nel 1941. Compie poi studi sulla struttura del carbone, un minerale che, se riscaldato, si trasforma in un cristallo, la grafite, il costituente, ad esempio, delle mine delle matite. Nel 1947 si reca in Francia per tre anni, per imparare l’uso dei raggi X, scoperti alcuni decenni prima.
È a lei che, nel 1951, il direttore del dipartimento di biofisica dell’Università di Londra affida il compito di decifrare la struttura del Dna. In poco tempo, Rosalind mette a frutto i suoi studi e perfeziona la cristallografia a raggi X, una tecnica innovativa che utilizza i raggi X per fotografare i costituenti di tutti i materiali viventi e non viventi, gli atomi. Utilizzando la cristallografia, Franklin riuscì a fare la prima fotografia dello scheletro del Dna e della sua conformazione arrotolata.
Fu quella fotografia, insieme ai dati da lei elaborati, che permise ai suoi principali concorrenti, James Watson e Francis Crick, venuti segretamente in possesso del materiale, di pubblicare nel 1953 la dettagliata descrizione della molecola. Dieci anni dopo, quella pubblicazione valse a Watson, Crick ed a Maurice Wilkins, uno scienziato che lavorava nello stesso laboratorio della Franklin, il premio Nobel per la medicina e la fisiologia.
Nessun riconoscimento fu invece assegnato a Rosalind Franklin, la donna che, con le sue fotografie, permise la più grande rivoluzione scientifica del XX secolo e che perfezionò la tecnica della cristallografia a raggi X, ancora oggi il modo principale di decifrare la struttura e la forma delle molecole biologiche. Nell’anonimato, Rosalind Franklin muore di cancro nel 1958.
http://www.intrage.it/rubriche/salute/i ... o222.shtml
Dicembre 2005 - In un laboratorio di ricerca inglese, a Cambridge, gli scienziati James Watson e Francis Crick annunciano al mondo di aver scoperto la struttura del materiale genetico, la famosa "doppia elica", che spiegava il modo attraverso il quale il Dna si trasmetteva da un organismo ad un altro. È il 1953 ed il DNA viene alla ribalta: fino allora, si sapeva solo che il Dna era la sostanza che conteneva tutte le informazioni necessarie alla vita. Le cronache esaltano il fatto ma non menzionano una donna, una scienziata senza la quale la scoperta non sarebbe stata possibile: Rosalind Franklin.
Rosalind Franklin nasce nel 1920 da una famiglia benestante di Londra. I suoi buoni voti ottenuti nelle materie scientifiche in un liceo femminile di Londra anticipano le sue future qualità. A 15 anni, nonostante l’opposizione del padre che la sognava sposata e dedita all’impegno sociale ed alla carità, Rosalind decide di diventare una scienziata. Dopo accese discussioni in famiglia, in cui era sostenuta da uno zio, si iscrive all’Università di Cambridge dove si laurea in chimica fisica nel 1941. Compie poi studi sulla struttura del carbone, un minerale che, se riscaldato, si trasforma in un cristallo, la grafite, il costituente, ad esempio, delle mine delle matite. Nel 1947 si reca in Francia per tre anni, per imparare l’uso dei raggi X, scoperti alcuni decenni prima.
È a lei che, nel 1951, il direttore del dipartimento di biofisica dell’Università di Londra affida il compito di decifrare la struttura del Dna. In poco tempo, Rosalind mette a frutto i suoi studi e perfeziona la cristallografia a raggi X, una tecnica innovativa che utilizza i raggi X per fotografare i costituenti di tutti i materiali viventi e non viventi, gli atomi. Utilizzando la cristallografia, Franklin riuscì a fare la prima fotografia dello scheletro del Dna e della sua conformazione arrotolata.
Fu quella fotografia, insieme ai dati da lei elaborati, che permise ai suoi principali concorrenti, James Watson e Francis Crick, venuti segretamente in possesso del materiale, di pubblicare nel 1953 la dettagliata descrizione della molecola. Dieci anni dopo, quella pubblicazione valse a Watson, Crick ed a Maurice Wilkins, uno scienziato che lavorava nello stesso laboratorio della Franklin, il premio Nobel per la medicina e la fisiologia.
Nessun riconoscimento fu invece assegnato a Rosalind Franklin, la donna che, con le sue fotografie, permise la più grande rivoluzione scientifica del XX secolo e che perfezionò la tecnica della cristallografia a raggi X, ancora oggi il modo principale di decifrare la struttura e la forma delle molecole biologiche. Nell’anonimato, Rosalind Franklin muore di cancro nel 1958.
http://www.intrage.it/rubriche/salute/i ... o222.shtml