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 Oggetto del messaggio: Il primo uomo «infettato» da un virus per pc
MessaggioInviato: 27/05/2010, 12:59 
Lui è Mark, il primo uomo
«infettato» da un virus per pc

Mark Gasson ha contaminato un chip con un virus per computer e se l'è fatto impiantare nel braccio

Mark Gasson lo ha fatto ovviamente solo per scopi scientifici: ha contaminato un chip con un virus per computer e se l'è fatto impiantare direttamente nel braccio. Il risultato è stato imprevisto: il virus si è propagato. E ora il ricercatore britannico può vantarsi del titolo di «primo uomo infetto da virus per pc». Ma lo studioso mette in guardia da inquietanti scenari: dispositivi medici avanzati come pacemaker o impianti cocleari possono essere vulnerabili ad attacchi di hacker.

MICROCHIP INFETTO - Mark Gasson è uno scienziato del Cybernetic Intelligence Research Group, lo stesso dipartimento di cibernetica presso l'università di Reading, in Inghilterra, che ha fatto da apripista ad esperimenti pioneristici che fondono biologia e computer. Ebbene, nel 2009 Gasson si è fatto impiantare nella mano sinistra un microchip a radiofrequenza, simile a quelli identificativi inseriti sottocute agli animali - i cani prima di tutto. E nel codice del microcircuito ha installato un comune virus per computer.

VIRUS NELL'ORGANISMO - Il chip del ricercatore era collegato ai sistemi elettronici di lettura installati alle porte della struttura universitaria che gli permettevano di oltrepassare automaticamente le porte di sicurezza, ma anche di sbloccare il suo cellulare. E come per la tecnologia Rfid impiantata sugli animali era dunque possibile identificarlo, individuarlo e tracciare il suo percorso. Con il chip manipolato Gasson è stato però in grado di infettare i dispositivi di lettura. «Il chip contaminato ha infettato il sistema principale col quale comunicava. Se altri apparecchi fossero stati collegati con il sistema, il virus si sarebbe trasferito pure lì», ha spiegato Gasson. Insomma, con questo esperimento il britannico ha dimostrato come, anche all'interno dell'organismo umano, se un dispositivo è contaminato da virus, esso è in grado di propagarsi agli altri dispositivi con cui entra sistemicamente in contatto attraverso il corpo umano.

IL GATTO INFETTO - I dettagli del test verranno resi noti a inizio giugno in Australia in occasione della International Symposium on Technology and Society (Ieee. Il principo potrebbe comunque essere lo stesso presentato da un team di ricercatori americani attorno al professore informatico Andrew S. Tanenbaum nel 2006. Nel documento «Is your cat infected with a computer virus?» il gruppo descriveva in che modo la vulnerabilità può essere utilizzata per indebolire una varietà di sistemi di tracciabilità, ovvero come si possono infettare con malware i sistemi a radiofrequenza via buffer overflow.

ATTACCHI INFORMATICI AI PACEMAKER - Gasson spiega di aver indossato questo impianto per circa un anno e di essersi abituato talmente al dispositivo da sentirlo come parte del suo corpo. «Essere "la prima persona infetta da un virus informatico" è un'esperienza emozionante», ha spiegato. Tutto bene, dunque? Non proprio. I rischi sono in agguato, ha avvertito lo scienziato. Soprattutto se si pensa a certi sistemi di identificazione già sperimentati con successo e in uso anche per l'uomo. Come in diversi ospedali Usa dove microchip impiantati sottopelle contenengono preziose informazioni sulla persona per risalire alla scheda medica. Ma anche nel campo medico avanzato con il pacemaker o l'impianto cocleare (orecchio artificiale). Tutti potenziali bersagli di attacchi da parte di hacker.

Elmar Burchia

Fonte: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... aabe.shtml


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MessaggioInviato: 27/05/2010, 13:07 
Wow! per poco non mi prendeva un colpo! Mi era sembrato di capire che un virus informatico avesse infettato direttamente l'organismo umano [:o)]...



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Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Wow! per poco non mi prendeva un colpo! Mi era sembrato di capire che un virus informatico avesse infettato direttamente l'organismo umano [:o)]...


Pure a me appena ho letto il titotlo! [:D]


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MessaggioInviato: 27/05/2010, 15:56 
bisogna trovare subito un vaccino o succederà una pandemia [:D].

Cose dell'altro mondo, non bastavano i virus che attaccano l'uomo, ora l'uomo con i suoi apparecchi elettromedicali rischia di prendersi un bel raffreddore (quando non di peggio) bionico, e rischia anche di "contaminare" altre utenze.

E' pazzesco se ci pensate. Siamo a due passi dall'avere organismi bionici e le implicazioni della possibilità di infettare anche le parti meccaniche (che sono perlopiù gestite da micropeocessori) sono addirittura terrificanti, osservate per esempio "accademico" se le gambe bioniche di qualcuno, a causa di virus informatici, cominciassero a non rispettare i segnali cerebrali e iniziassero a correre verso un burrone...... splash.

Ce n'è abbastanza per allargare la sfera dei crimini informatici.

[xx(]

[V] Mah. Speriamo in bene che è meglio! [8D]
(citazione di puffo quattrocchi... non essendoci faccine con occhiali da vista.... [8D])

Un caro saluto [;)]



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fgb [:122] [:122] [:122] [:122] [:122]

noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio
Lettera ai Romani, 8,28
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MessaggioInviato: 27/05/2010, 16:05 
Direi proprio che è un bel rischio...nemmeno è stata ancora introdotta questa nuova tecnologia e già si prospetta essere un nuovo potente strumento nelle mani degli hacker più intraprendenti..



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