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 Oggetto del messaggio: Hanno 2,1 miliardi di anni i primi organi multicel
MessaggioInviato: 02/07/2010, 13:51 
Finora si riteneva che fino a 600 milioni di anni fa la Terra ospitasse solamente organismi unicellulari

I primi organismi multicellulari comparvero sulla Terra già 2,1 miliardi di anni fa. Ha dimostrarlo è la scoperta, in Gabon, di 250 fossili in ottimo stato di conservazione, descritto in un articolo pubblicato su Nature (http://www.nature.com/nature/journal/v4 ... 09166.html).

Il rinvenimento - fatto da un gruppo internazionale di ricercatori, diretti da Abderrazak El Albani dell'Università di Poitiers, rappresenta una scoperta eccezionale, dl momento che finora si riteneva che gli organismi pluricellulari avessero fatto la loro comparsa circa 600 milioni di anni fa, in corrispondenza della cosiddetta "esplosione cambriana", durante la quale il pianeta assistette a una eccezionale proliferazione delle forme di vita in coincidenza con un forte aumento dei livelli atmosferici di ossigeno.

La vita apparve sul nostro pianeta 3,5 miliardi di anni fa quando fecero la loro comparsa i primi procarioti, organismi unicellulari privi di nucleo, a cui successivamente si aggiunsero i primi eucarioti unicellulari. Secondo i ricercatori è possibile che a consentire lo sviluppo e la sopravvivenza delle nuove forme di vita multicellulari scoperte in Gabon sia stato il cosiddetto Grande evento di ossidazione, un notevole incremento dell'ossigeno atmosferico precedente a quello dell'esplosione cambriana, che ebbe luogo circa 2,4 miliardi di anni fa.

Dopo aver controllato che i campioni fossero effettivamente di origine organica grazie alla misurazione degli rapporti relativi degli isotopi di zolfo in essi contenuti, i ricercatori - grazie a una sofisticata tecnica di scansione in 3D, la microtomografia a raggi X - sono stati in grado di ricostruire con buona precisione la struttura interna dei fossili senza danneggiarli. La struttura regolare e chiaramente definita ha mostrato la natura multicellulare di questi organismi che vivevano in colonie.

Studiando le strutture sedimentarie del sito di rinvenimento, i ricercatori hanno appurato che questi organismi vivevano in un ambiente marino a una profondità piuttosto bassa, fra i 20 e i 30 metri, solitamente tranquillo, ma periodicamente soggetto all'effetto combinato di maree, onde e tempeste.

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it ... ri/1343929


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