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 Oggetto del messaggio: Ancora scienzapazza: Padri che allattano
MessaggioInviato: 11/07/2010, 16:02 
CORRIERE SCIENZA
i maschi possono allattare al seno
http://archiviostorico.corriere.it/1994 ... 0598.shtml


scoperta dagli zoologi americani una popolazione di pipistrelli della Malaysia in cui entrambi i sessi sono in grado di produrre latte. ma ci sono stati anche casi di uomini in grado di produrre latte. tanti casi di papa' balia

PUBBLICATO
Scoperta dagli zoologi americani una popolazione di "volpi volanti" della Malaysia in cui entrambi i sessi sono in grado di produrre latte TITOLO: I maschi possono allattare al seno Lo fanno certi pipistrelli ma ci sono stati anche casi di uomini che hanno nutrito i bambini.
Mammella come mammifero: e' di questa classe di vertebrati l' invenzione evolutiva per cui i cuccioli sono nutriti con la secrezione di ghiandole cutanee. Nelle forme piu' primitive, vedi ornitorinco, le ghiandole sono ancora disorganizzate e il piccolo lecca e succhia le gocce colanti lungo i peli della zona mammaria. Poi compare, nei mammiferi piu' evoluti, l' organizzazione di strutture complesse: le mammelle provviste di dotti galattofori, di capezzolo, talora anche, se i piccoli sono immaturi (penso ai canguri), di appositi muscoli pompanti il latte nella bocca di quei quasi embrioni.
Mammella come mamma: e' si' vero che anche il maschio possiede abbozzi di queste strutture con fior di capezzoli, ma l' allattare e' femminile. Salvo errori (patologie e anomalie).
Eppure un caso c' e' , ma si tratta di un caso fuori classe. Occorre infatti uscire dalla classe dei mammiferi per scoprire, tra gli uccelli, i colombidi, che allattano con una secrezione caseosa del gozzo simile al colostro, il primo latte dei mammiferi. Si tratta, palesemente, di un fenomeno di convergenza evolutiva, di un' analogia. Ebbene, nella famiglia dei colombidi allattano anche i maschi. Non c' e' differenza, per questa cura parentale, tra i sessi. E ora la notizia straordinaria: abbiamo un caso entro la classe! C' e' un mammifero, Dyacopterus spadiceus, dove anche il maschio allatta, o almeno puo' allattare. La specie sunnominata e' un pipistrello, uno di quelli grandi e frugivori detti, da noi, a causa del muso cinomorfo, volpi volanti. Nel caso la volpe volante di Dayak. Nel luglio e nell' agosto del 1992 un gruppo di ricercatori delle universita' statunitensi di Rhode Island (Edythe L.P. Anthony), di Boston (Jennifer A. Brunton e Thomas H. Kunz), nonche' un ricercatore canadese "non affiliato", Charles M. Francis, hanno trappolato 18 volpi volanti in una riserva presso Pahang, in Malaysia. Tredici erano i maschi, di cui dieci adulti. Ebbene in tutti e dieci, cosi' come nelle femmine adulte, le ghiandole mammarie erano funzionanti. E si' vero che i capezzoli maschili si presentavano piu' piccoli e meno corneificati e che la quantita' di latte che poteva essere prodotta era molto minore per i maschi che per le femmine. Comunque un fatto era certo: le ghiandole mammarie maschili erano attive, facevano latte. Erano simili qualitativamente, se non quantitativamente, a quelle femminili. Questo e' cio' che e' uscito su "Nature". La straordinarieta' della scoperta sta nel fatto che per la prima volta si scopre un mammifero, allo stato di natura, con maschi con mammelle funzionanti. Inoltre, dato che tutti i maschi adulti della popolazione saggiati erano in quello stato, cio' fa supporre come probabile una "normalita' " del fenomeno, anche se tante cose sono ancora da chiarire e se non e' del tutto da escludere una "patologia di popolazione". Ma divertiamoci a speculare sull' ipotesi probabile della "straordinaria normalita' ". Anche perche' , se si trattasse di patologia, ci sarebbe ben poco di nuovo da dire. E infatti noto che squilibri endocrinologici possono, in animali in cattivita' cosi' come nell' uomo, mettere in moto la mammella maschile, e cio' a dimostrazione della potenzialita' di base anche dell' altro sesso di produrre eccezionalmente latte. Ma il problema non e' solo morfo fisiologico. Anche aspetti dell' ambito affettivo sociale possono entrare in gioco. Affrontando, comunque, il problema in un' ottica evolutivo comparativa c' e' da rilevare che, accanto alle potenzialita' morfofisiologiche esiste anche quella che Lorenz denomino' ambivalenza sessuale. L' esistenza, cioe' , in ogni individuo, della potenziale capacita' di manifestazioni dei moduli comportamentali propri di ambedue i sessi. L' animale maschile, cioe' , puo' in particolari situazioni comportarsi "istintivamente" da femmina, e viceversa. Le basi, pertanto, perche' un maschio possa allattare, ci sono tutte. Preso atto di cio' , cosa puo' avere evolutivamente "normalizzato" la situazione in quei pipistrelli? E chiaro che, a questo punto, l' esempio dei colombidi, seppure per analogia, e' interessante. E, in definitiva, l' unico altro caso di allattamento maschile naturale. Gli autori della pubblicazione di cui si parla affermano che un allattamento maschile potrebbe apparire preferenzialmente in una specie monogama, perche' e' in questo caso che il maschio e' piu' sicuro di dare latte alla propria progenie. Inoltre e' nei monogami che piu' frequenti sono le cure paterne. E i colombidi sono monogami. Ma, a mio parere, c' e' altro da aggiungere. C' e' , per esempio, che tra i monogami il maschio e la femmina s' assomigliano molto, mentre nei poligami il dimorfismo puo' essere estremo. C' e' poi da ricordare che, nelle specie poliandriche di uccelli le cure tipicamente materne vengono compiute solo dai maschi; c' e' da ricordare il caso del cavalluccio marino e del pesce ago, dove i ruoli parentali sono totalmente e impressionantemente rovesciati. Purtroppo solo i colombidi, tra i non mammiferi, producono latte. Infine, ricordo il caso dei licaoni. Le femmine di questi cani selvaggi offrono latte, per altruismo, non solo a tutti i piccoli, ma anche a individui adulti. E se fosse cosi' anche per i pipistrelli maschi allattanti? Sono sociali e altruisti anche loro. Un bel rebus, al momento. Sicuramente occorrera' riparlarne.
PUBBLICATO
TITOLO: Tanti casi di papa' balia
Come dimostra il caso dei pipistrelli di Dayak, l' allattamento maschile e' fisiologicamente possibile, anche se estremamente raro. In passato e' stato osservato in diversi animali domestici e anche in alcuni esseri umani sottoposti a intense cure ormonali. Ma sono anche noti casi di maschi, umani e non, in grado di allattare senza il ricorso a cure ormonali. La piu' antica notizia in questo senso e' riportata dal Talmud dove e' raccontato l' episodio di un uomo che, essendo rimasto vedovo e non potendo pagare una nutrice per allattare il proprio figlio, si vide gonfiare le mammelle da cui poi sgorgo' latte. Un caso riferito a un maschio della capra e' invece riportato da Aristotele nella sua "Storia degli animali" in cui parla di un capro che produceva latte in quantita' tale da poter essere trasformato in formaggio. Casi di maschi della specie umana in grado di allattare sono ricordati anche in documenti cinesi e in particolare in un editto del 1728 dell' imperatore K' ang hi in cui si parla di tre casi di allattamento gestito da maschi. Il professor Alfonso Pluchinotta dell' universita' di Padova, nel suo libro "Storia della Senologia", riporta una serie di casi come quello citato da Thomas Bartolin, riferito ad un uomo che produceva una grande quantita' di latte. L' antropologo Alexander von Humboldt riferisce il caso di un indio di 32 annni, Francisco Lozano, che, durante la malattia della moglie, allattava il figlio; questo caso venne osservato da numerosi testimoni. Jariavay, invece, riferisce di un marinaio disperato per la morte della moglie che, stringendo al petto il bambino che cercava di succhiare, riusci' ad indurre la produzione di latte. Anche se apparentemente isolati questi diversi esempi, recuperati in culture differenti, confermano come il fenomeno sia abbastanza universale e la possibilita' di ottenere dalla mammella maschile il latte, sia pure in particolari circostanze e specifiche sollecitazioni, e' una realta' osservata da diversi medici. Nel secolo scorso, il francese Auguste Ne' laton, nel suo "Elementi di patologia chirurgica", riferisce di aver osservato un giovane di 23 anni che presentava la mammella sinistra ben sviluppata, voluminosa e che, se schiacciata, emetteva un liquido bianco con tutte le caratteristiche fisiche del latte. Il professor Pluchinotta riporta anche i risultati delle ricerche endocrinologiche condotte dall' americano Greenblatt che arriva alla seguente conclusione: "Niente, biologicamente parlando, puo' impedire agli uomini di allattare al proprio seno i neonati ed e' sufficiente, per ottenere la secrezione, che un lattante succhi per qualche settimana la mammella maschile". Meno stupefacente, ma altrettanto interessante, e' la possibilita' dell' allattamento femminile fuori dal puerperio, fenomeno questo osservato a cui si sono interessati in passato anche diversi antropologi. A parere degli studiosi, in questi casi, giocano un ruolo di primo piano la presenza in soggetti "primitivi" di particolari caratteristiche psichiche ormai quasi assenti nell' umanita' civilizzata.

Mainardi Danilo

http://archiviostorico.corriere.it/1994 ... 0598.shtml



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MessaggioInviato: 11/07/2010, 19:03 
Vero!!!!!! se appositamente stimolate alcune ghiandole, anche noi maschietti possiamo produrre latte.[:D]



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