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 Oggetto del messaggio: La gravità non esiste
MessaggioInviato: 16/07/2010, 13:45 
Erik Verlinde, celebre fisico dell' Università di Amsterdam, sostiene che la gravità sia soltanto un'illusione.

Un universo senza gravità? Com'è possibile? La gravità è una delle forze di base che regolano il cosmo, e sulla quale si basano i nostri modelli che simulano e spiegano l'universo. Secondo Verlinde tuttavia, la gravità sarebbe soltanto la conseguenza delle leggi della termodinamica, che descrivono il comportamento del calore e dei gas.

"Per me, la gravità non esiste" sostiene Verlinde. E pare non essere l'unico a pensarla così: c'è un numero crescente i scienziati che affermano che si stia cercando di capire la gravità partendo da presupposti sbagliati. Ci sarebbe insomma qualcosa di ancora più "fondamentale", dal quale la gravità emergerebbe come conseguenza.

Osservando il concetto di gravità da questo punto di vista, si potrebbe fornire (teoricamente) una spiegazione ad alcuni curiosi fenomeni che non riusciamo ancora a comprendere, come l'energia e la materia oscura.

L'idea di Verlinde è questa: la forza di gravità è il sottoprodotto dell'insana tendenza della natura a massimizzare il disordine. Non preoccupatevi: molti fisici dicono di non comprendere il lavoro di Verlinde, ed altri sono parecchio scettici. Tuttavia parte dell'ambiente della fisica sembra concordare sul fatto che l'ipotesi di Verlinde sia un punto di vista nuovo su un problema vecchio come quello della gravità e dello spazio-tempo.

"Alcune percone dicono che non possa aver ragione" dice Andrew Strominger, fisico delle stringhe ad Harvard. "Altri che abbia ragione e che già si sapeva. Qualcosa di giusto e profondo, o di giusto ed ovvio. Quello che bisognerebbe dire è che si è ispirato a molte discussioni interessanti. E' una collezione di idee interessanti che toccano cose che non comprendiamo sul nostro universo. E' per questo che mi è piaciuto il suo lavoro".

Lee Smolin, un fisico teorico del Perimeter Institute for Theoretical Physics, ha addirittura definito il lavoro di Verlinde come "una delle ricerche più importanti degli ultimi 20 anni".

Verlinde, assieme al suo gemello Herman, professore di Princeton, sono lanciati nella ricerca della vera natura della gravità. Sono noti nell'ambiente per le loro doti matematiche nel campo della teoria delle stringhe portata ai massimi estremi. Tant'è che hanno inventato l'Algebra di Verlinde e la formula di Verlinde, elementi fondamentali della famosa "teoria del tutto".

Il lavoro di Verlinde parte dai buchi neri, che sembrerebbero dimostrare che le leggi della relatività generale di Einstein non siano altro che un altro modo di "leggere" i principi della termodinamica. Partendo dal lavoro di Ted Jacobson, fisico teorico dell' Università del Maryland che nel 1995 contribuì all'idea di universo olografico, è giunto alla conclusione che la gravità, secondo lui, non esiste, ma è solo un'illusione.

Cerchiamo di fare un esempio di come la gravità possa essere un'illusione. Immaginate che l'universo sia un contenitore pieno di lettere del gioco Scarabeo. C'è un solo modo di disporre le lettere per comporre le parole "Dita di Fulmine", ma un numero enorme di disposizioni delle tesserine per ottenere parole senza senso.
Mescolando le lettere nella scatola, si tenderà ad ottenere parole senza senso e si aumenterà il disordine. Secondo Verlinde, questo sarebbe il modo di manifestarsi della gravità.

Confusi? Capisco, lo sono anche io. L'esempio sopra riportato è una trasposizione di quello fatto dal New York Times, e sinceramente non fa comprendere molto sulla vera natura della gravità. secondo l'ottica di Verlinde. Ed è lo stesso Verlinde ad ammettere che la sua ricerca non è altro che una serie di ipotesi, e non una teoria.
Tant'è che il risultato della lettura della ricerca, come afferma Raphael Bousso di Berkeley, è stato che "Nessuno riusciva a capirsi, incluse le persone che inizialmente pensavano di aver trovato il senso della questione".

Fonti: http://www.ditadifulmine.com/2010/07/la ... ferma.html


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MessaggioInviato: 16/07/2010, 19:05 
Parlando di gravità mi sembra giusto ricordare quelle teorie decisamente fuori moda, perché si richiamano in un modo o in un'altro all'idea pre-einsteiniana dello spazio pieno, che non per questo però sono dotate di minor forza esplicativa rispetto a tante speculazioni odierne; certamente sono caratterizzate da un livello di intuitività nettamente superiore, il che non vuol dire che siano sempre semplicistiche dal punto di vista matematico. Innanzitutto la teoria gravitazionale di Todeschini Marco, che spiega ed unifica la gravità e l'elettromagnetismo (in modo molto elegante e senza bisogno di postulare ipotetiche dimensioni fantasma) rifacendosi al classico concetto di vortice d'etere; ma l'idea della gravità come pressione anziché come attrazione è presente anche nel filone reichiano; per questo, oltre alle opere di Reich, si possono vedere per esempio gli scritti di H. Seiler (Spazio, Tempo, Vita e Materia ma anche Spirale ed Energia Vitale) e di Joseph Hasslberger (il movimento vorticale) e ancora, oltre al filone reichiano, i contributi di Giovanni Oldano, Stefan Marinov, Paramhamsa Tewari (Space vortices of Energy and Matter); è un'idea questa che non è mai veramente morta con la nascita della relatività e che sta riguadagnando forza in tempi recenti, ovviamente aggiornata alla luce di tutte le conoscenze nel frattempo acquisite (ma comunque il lavoro di Todeschini secondo me è veramente magistrale e sostanzialmente attuale).
Tra l'altro sia in Todeschini che in Reich ritorna prepotentemente il concetto di spirale, strettamente imparentato a quello di vortice, di cui è una rappresentazione tridimensionale. Si potrebbe ancora ricordare l'importanza che questo simbolo aveva nel pitagorismo ed in tante culture antiche, non solo occidentali.


Ultima modifica di quisquis il 16/07/2010, 19:11, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 18/07/2010, 18:35 
Per un attimo ho postato la stessa notizia, non avevo visto questo 3d. Che dire, è una cosa che scuote le fondamenta dell'intero impianto razionalista. Sono rimasto di stucco nel leggere la notizia. Chissà il giramento di @@ del povero Newton ... lol



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MessaggioInviato: 21/07/2010, 20:49 
Leggendo l'articolo si ha l'impressione di una qualche connessione tra il concetto di entropia e quello di gravità; sinceramente non vedo questa connessione; è curioso invece che visioni della scienza che si richiamavano ad uno spazio pieno (Todeschini, Reich, in definitiva lo stesso Ighina) portino ad una visione della gravità che, essendo associata ad un movimento vorticale spiraliforme, è associata di fatto al concetto di ordine e di sintropia, l'esatto contrario di quanto sembra risultare da questo articolo.

Del resto Newton si era rifiutato di spiegare le gravità, si era limitato a descrivere le leggi dei moti che ne derivavano; Questo rifiuto a comprendere, se da un lato ci ha fatto progredire rapidamente sotto l'aspetto empirico nella descrizione e previsione dei moti gravitazionali, associato all'idea dello spazio vuoto ha impedito finora una corretta comprensione del fenomeno gravitazionale; per questo restiamo a bocca aperta di fronte ai supposti UFO che sembrano invece dominarla benissimo.

Questa è la mia idea.


Ultima modifica di quisquis il 21/07/2010, 20:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 21/07/2010, 23:51 
Cita:
quisquis ha scritto:

Del resto Newton si era rifiutato di spiegare le gravità, si era limitato a descrivere le leggi dei moti che ne derivavano; Questo rifiuto a comprendere, se da un lato ci ha fatto progredire rapidamente sotto l'aspetto empirico nella descrizione e previsione dei moti gravitazionali, associato all'idea dello spazio vuoto ha impedito finora una corretta comprensione del fenomeno gravitazionale..


A me piacerebbe chiedere ai giornalisti che hanno scritto tale articolo (perché son sicuro che parte del contenuto sia stato da loro travisato) cosa credano che sia la "gravità". [:D]
Forse non si son resi conto che la comunità scientifica mondiale ammette di non saper NULLA riguardo il meccanismo che comporta la "forza" (*) gravitazionale (così come per le altre), e fino ad ora si è limitata a descriverne gli effetti mediante formule ricavate per lo più sperimentalmente.

Non esiste la gravità!! In pratica le mele non cadono dagli alberi.
Avrebbero dovuto scrivere piuttosto; Scoperto il meccanismo della gravità!! Ma in ogni caso non si tratta che di un concetto filosofico per ora.

(*) Le affermazioni iniziali riguardano proprio il fatto che la gravità non dovrebbe trattarsi di una forza (non esiste un reale scambio di energia, infatti i gravitoni non sono stati trovati).. ma il punto è che viene chiamata "forza" solo in virtù delle sue proprietà.


Ultima modifica di Lawliet il 21/07/2010, 23:53, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 22/07/2010, 14:34 
Ovviamente non ho capito l'esempio dell'articolo, ma era chiaro che se si riconducono all'universo olografico la forza di gravità non poteva esistere..


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MessaggioInviato: 22/07/2010, 16:19 
Il cucchiaio non esiste! [:D]



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MessaggioInviato: 17/10/2010, 21:45 
Posto qui quanto ho già postato in "Astronavi da altri Mondi" in quanto mi sembra attinente all'argomento della discussione.

Tornando al discorso sull’antigravità, io penso che, ammesso e non concesso che sia effettivamente possibile manipolare direttamente la gravità (in fondo la prova provata non ce l’abbiamo, ufficialmente), la chiave stia probabilmente nell’elettromagnetismo.
Non mi stupirei infatti se venisse fuori che la nostra comprensione dell’elettromagnetismo sia parziale e che ci sia una parte di esso che ci sfugga in qualche modo.
Se le cose stessero effettivamente così si tratterebbe di una rivoluzione scientifica di portata epocale innanzitutto dal punto di vista teorico e poi dal punto di vista pratico/tecnologico.
In particolare, se le cose stessero effettivamente così, allora io credo che:
1) Deve trattarsi di un effetto piccolo e difficilmente riscontrabile, per lo meno con la tecnologia a nostra disposizione, altrimenti più d’uno se ne sarebbe da tempo accorto.
2) Potrebbe benissimo essere che qualcuno qui sulla Terra sia arrivato a provare ciò e che queste conoscenze siano occultate alla comunità scientifica internazionale a causa dell’enorme impatto potenziale che ciò comporterebbe in campo economico (produzione di energia), nel campo delle costruzioni e dell’ingegneria in generale, in quello dei trasporti e soprattutto in quello militare.

Ma se le cose stessero effettivamente così, che fare allora?
Per quanto riguarda il punto 2) secondo me sarebbe inutile aspettarsi che chi eventualmente possieda queste conoscenze le renda pubbliche pro salute populi; scordiamocelo pure. E’ sempre un bene combattere perché si faccia chiarezza su queste cose, ma allo stato attuale delle cose io penso che ci si possa tranquillamente dimenticare di ottenere risultati importanti in tempi relativamente brevi.
Per quanto riguarda il punto 1) secondo me bisognerebbe tagliare la testa al toro: non perdere più di tanto del tempo dietro teorie difficilmente verificabili che parlano e parlano di altre dimensioni, di viaggi nel tempo etc. Tutte cose molto affascinanti, ma difficilmente verificabili e per di più solo teorie sulle quali non abbiamo alcun controllo. Non aspettarsi più di tanto dai canali consolidati della big science, quella che muove i milioni di euro per intenderci, non certo per sfiducia a priori ma perché lì le direzioni di ricerca sono ben consolidate e difficilmente si andrebbe a cercare altro da quanto già stabilito, non solo ma soprattutto perché dove girano molti soldi inevitabilmente girano molti interessi (è tutto molto umano questo) e quindi il clima inevitabilmente è più condizionato. Non resterebbe quindi che ripartire da liberi esperimenti. Solo questi possono tirarci fuori dall’impasse; va bene ragionare su tutte le teorie che si vuole, ma solo l’esperimento scioglie i nodi e i dubbi. In più non bisogna scordare che ci si sta muovendo su un terreno ignoto per definizione dove di fronte ad un esperimento mentale ci sarebbe sempre il rischio di dire: "non può essere così perché le nostre conoscenze attuali non prevedono che accadrebbe questo"; se questo bloccasse la sperimentazione reale sarebbe un danno. Ebbene, siccome qui si tratterebbe proprio di andare oltre le conoscenze attuali, la parola spetta sovrana solo all’esperimento reale. E chi lo dovrebbe e potrebbe fare? In primis i dipartimenti di fisica delle pubbliche università; bisognerebbe riscoprire il gusto della libera sperimentazione, della libera ricerca, come agli albori della fisica, ripartendo dalle cose più semplici. Per esempio da bilance e pendoli (torsionali o meno) caricati opportunamente con grandi quantità di carica elettrica statica. Se l’effetto è piccolo, forse grandi quantità di carica statica potrebbero metterlo in evidenza; oggi poi, penso, sarebbe anche più facile di un tempo reperire opportuni materiali dielettrici che facilitino in tutto. Ancora, bisognerebbe avere grande cura nell’ eliminare possibili effetti repulsivi dovuti all’interazione delle cariche con altre cariche presenti nell’ambiente. Insomma bisognerebbe mirare a mettere in evidenza la presenza di una reale interazione elettricità-gravità e non confondere effetti repulsivi puramente elettrici con effetti antigravitici. Quest’ultimo mi sembra un punto fondamentale ed è per questo che quanto finora fatto nel campo della levitazione di origine magnetica o elettromagnetica non si può considerare vera antigravità ma solo un modo per sfruttare le forze attrattive/repulsive dell’elettromagnetismo esattamente come si potrebbe sfruttare la forza propulsiva di un normale combustibile chimico. Non è provato, che io sappia, che si tratta di manipolazione diretta della gravità; bisognerebbe invece mirare direttamente a questo; questo è quello che mi viene in mente in merito.
Allora, se l’effetto è reale, prima o poi in qualche dipartimento un tizio qualunque lo noterebbe, ne parlerebbe con i colleghi, si ripeterebbero gli esperimenti e, in caso di esito positivo, l’effetto a valanga travolgerebbe tutte le miserie ed i segreti di pulcinella di gruppi umani troppo storditi e rintontiti dalla cupidigia e dal potere per essere di una qualche utilità alla scienza ed al bene dell'umanità.



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 Oggetto del messaggio: Re: La gravità non esiste
MessaggioInviato: 22/05/2019, 13:31 
2di7 ha scritto:
Erik Verlinde, celebre fisico dell' Università di Amsterdam, sostiene che la gravità sia soltanto un'illusione.

Un universo senza gravità? Com'è possibile? La gravità è una delle forze di base che regolano il cosmo, e sulla quale si basano i nostri modelli che simulano e spiegano l'universo. Secondo Verlinde tuttavia, la gravità sarebbe soltanto la conseguenza delle leggi della termodinamica, che descrivono il comportamento del calore e dei gas.

"Per me, la gravità non esiste" sostiene Verlinde. E pare non essere l'unico a pensarla così: c'è un numero crescente i scienziati che affermano che si stia cercando di capire la gravità partendo da presupposti sbagliati. Ci sarebbe insomma qualcosa di ancora più "fondamentale", dal quale la gravità emergerebbe come conseguenza.

Osservando il concetto di gravità da questo punto di vista, si potrebbe fornire (teoricamente) una spiegazione ad alcuni curiosi fenomeni che non riusciamo ancora a comprendere, come l'energia e la materia oscura.

L'idea di Verlinde è questa: la forza di gravità è il sottoprodotto dell'insana tendenza della natura a massimizzare il disordine. Non preoccupatevi: molti fisici dicono di non comprendere il lavoro di Verlinde, ed altri sono parecchio scettici. Tuttavia parte dell'ambiente della fisica sembra concordare sul fatto che l'ipotesi di Verlinde sia un punto di vista nuovo su un problema vecchio come quello della gravità e dello spazio-tempo.

"Alcune percone dicono che non possa aver ragione" dice Andrew Strominger, fisico delle stringhe ad Harvard. "Altri che abbia ragione e che già si sapeva. Qualcosa di giusto e profondo, o di giusto ed ovvio. Quello che bisognerebbe dire è che si è ispirato a molte discussioni interessanti. E' una collezione di idee interessanti che toccano cose che non comprendiamo sul nostro universo. E' per questo che mi è piaciuto il suo lavoro".

Lee Smolin, un fisico teorico del Perimeter Institute for Theoretical Physics, ha addirittura definito il lavoro di Verlinde come "una delle ricerche più importanti degli ultimi 20 anni".

Verlinde, assieme al suo gemello Herman, professore di Princeton, sono lanciati nella ricerca della vera natura della gravità. Sono noti nell'ambiente per le loro doti matematiche nel campo della teoria delle stringhe portata ai massimi estremi. Tant'è che hanno inventato l'Algebra di Verlinde e la formula di Verlinde, elementi fondamentali della famosa "teoria del tutto".

Il lavoro di Verlinde parte dai buchi neri, che sembrerebbero dimostrare che le leggi della relatività generale di Einstein non siano altro che un altro modo di "leggere" i principi della termodinamica. Partendo dal lavoro di Ted Jacobson, fisico teorico dell' Università del Maryland che nel 1995 contribuì all'idea di universo olografico, è giunto alla conclusione che la gravità, secondo lui, non esiste, ma è solo un'illusione.

Cerchiamo di fare un esempio di come la gravità possa essere un'illusione. Immaginate che l'universo sia un contenitore pieno di lettere del gioco Scarabeo. C'è un solo modo di disporre le lettere per comporre le parole "Dita di Fulmine", ma un numero enorme di disposizioni delle tesserine per ottenere parole senza senso.
Mescolando le lettere nella scatola, si tenderà ad ottenere parole senza senso e si aumenterà il disordine. Secondo Verlinde, questo sarebbe il modo di manifestarsi della gravità.

Confusi? Capisco, lo sono anche io. L'esempio sopra riportato è una trasposizione di quello fatto dal New York Times, e sinceramente non fa comprendere molto sulla vera natura della gravità. secondo l'ottica di Verlinde. Ed è lo stesso Verlinde ad ammettere che la sua ricerca non è altro che una serie di ipotesi, e non una teoria.
Tant'è che il risultato della lettura della ricerca, come afferma Raphael Bousso di Berkeley, è stato che "Nessuno riusciva a capirsi, incluse le persone che inizialmente pensavano di aver trovato il senso della questione".

Fonti: http://www.ditadifulmine.com/2010/07/la ... ferma.html


Dio santo! Quanto poemi... bastava dire:
"La gravità non esite, è un'invenzione del clero!"

Visto che ormai non c'è più nulla di grave sulla Terra, il provetto fisico dovrebbe provare a volare dal balcone per confermare .



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