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Il circolo della morte delle formiche è uno dei fenomeni naturali più affascinanti e drammatici al quale si possa assistere. Coinvolge migliaia di formiche che, senza alcuna apparente ragione, formano una spirale e iniziano a girare in tondo fino a quando non muoiono esauste. Ma non tutte: alcune ad un certo punto si separano dal gruppo, prendono un'altra direzione e si salvano.
Il fenomeno, noto anche come "mulino mortale delle formiche" è stato studiato scientificamente per la prima volta nel 1944 dall'etologo Theodore Schneirla. Ma 20 anni prima il naturalista americano William Beebe aveva osservato in Africa una delle spirali più grandi mai viste: aveva una circonferenza di oltre 400 metri e gli insetti impiegavano circa 2 ore e mezza a percorrerla. La triste processione durò oltre due giorni, quando la maggior parte dei partecipanti morì.
Ma cosa spinge gli insetti a questo apparentemente insensato comportamento? Secondo le teorie più accreditate il fenomeno trarrebbe origine dalle scie chimiche lasciate dalle formiche esploratrici che possono creare, in modo del tutto casuale, un percorso a spirale. Questa traccia verrebbe seguita da altre individui, che con il loro passaggio la renderebbero sempre più intensa, richiamando così sempre più formiche fino a coinvolgere nel circolo mortale l'intera colonia.