Un laser, frutto della ricerca Italiana, in grado di cancellare cicatricihttp://www.informarmy.com/2011/02/un-la ... liana.htmlUn nuovo laser tutto italiano permette di cancellare le cicatrici di ferite gravi. Smartxide2, questo il nome della nuova apparecchiatura, unisce le capacità del laser all'effetto delle radiofrequenze. La combinazione della funzione abrasiva del raggio laser e quella tonificante della radiofrequenza, hanno spiegato gli ideatori, supera di molto l'efficacia degli attuali laser frazionati, che sono utilizzati con successo solo su rughe e cicatrici lievi, evitando anche i loro effetti collaterali. Agli esordi della tecnologia laser a CO2, poco dopo la sua invenzione da parte dello statunitense Kumar N. Patel, nei primi anni ’60, per ridurre su un volto le cicatrici di un trauma o di un’acne sfigurante, si eseguiva infatti il cosiddetto “resurfacing ablativo”. Con una sola seduta, in ambulatorio e in anestesia generale, si otteneva una pelle in parte rinnovata, ma a un prezzo alto: la cute veniva praticamente abrasa dal volto. Il paziente doveva per settimane evitare la luce del sole, coprendo la superficie trattata con garze, creme e unguenti. Il forte arrossamento conseguente al trattamento svaniva non prima di tre mesi.“In due mesi di attività con il nuovo laser – sottolinea la Dott.ssa Tenna – abbiamo trattato pazienti che avevano tentato tutte le soluzioni possibili per tornare a guardarsi allo specchio senza timore. Abbiamo constatato fin dalla prima seduta un’attenuazione significativa delle cicatrici e già dopo una settimana il gonfiore e gli arrossamenti della pelle provocati dal laser erano scomparsi. In pochi giorni, le donne hanno potuto perfino tornare a truccarsi”.
Tre decenni dopo è stata la volta dei laser frazionati, sistemi con cui la pelle viene ‘attaccata’ dal calore indirizzato non su tutta la superficie oggetto del trattamento, ma su una ‘griglia’ di punti. “Il risultato – spiega la Dr.ssa Stefania Tenna, responsabile dello studio clinico presso il Campus Bio-Medico – riduce in questo caso gli effetti collaterali ma anche l’efficacia del laser, che si limita a rughe e cicatrici lievi. In più, questo sistema richiede almeno due-tre trattamenti all’anno con probabilità di doverli ripetere nel tempo”.
La terza generazione di laser, sperimentata ora al Campus Bio-Medico di Roma, promette trattamenti che si concludono definitivamente in poco più di un mese, anche solo con una-due sedute ambulatoriali e senza la necessità di anestesia.
Le prime applicazioni della nuova metodica sono state compiute su dodici pazienti affetti da esiti cicatriziali gravi da acne e su una paziente che portava da anni, su metà del volto, i segni di un incidente. I risultati positivi di rimodellamento dell’epidermide serviranno ora a far partire uno studio multicentrico che permetterà di allargare il campione di popolazione e il numero di patologie trattate.
I risultati dello studio pilota sono stati presentati questa mattina , nel corso di un Convegno organizzato presso la Sala Conferenze del Polo di Ricerca Avanzata del Campus Bio-Medico.
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