cari amici ,
rimetto questa discussione, poichè ieri ho visto un servizio su Italia uno, per cui questo veicolo, dovrebbe essere pronto(ma è l'ennesima volta ) in..AUSTRALIA!!

http://www.mdi.lu/english/

dove pare ci siano già veicoli tipo carrelli e mezzi di trasporto per magazzini, ad aria compressa
ciao
mauro

Bellissimo l'AIRpod, ne voglio uno

cari amici, ecco l'altro prototipo che c'era nel sevizio

http://www.engineair.com.au/index.htm
in italiano
http://www.genitronsviluppo.com/2008/06 ... possibile/
x Stallion

purtroppo "mi pare "di aver letto che qui in Italia NON SIANO PERMESSE VENDITE ..la fiat..
ciao
mauro

Notavo con piacere che l'inventore di questo sistema in australia e' un italiano, STRANO che e' scappato da qua!!!

Ho letto l'articolo e devo dire che ho trovato l'idea molto interessante, altrettanto apprezzabili sono i due commenti specialmente quello di remly.

Purtroppo è un classico, nel settore della ricerca fondi stanziati = 0 . E dire che di cervelli in gamba ne abbiamo, questo fa ancora più rabbia

cari amici , saà la volta buona?

http://www.fourwinds10.net/siterun_data ... 1327539467
in fondo dice


This Air Car almost sounds too good to be true. We'll see in August. 2012

ovvero: la vedremo ad agosto!!

ciao
mauro

Mi ricordo che nell'ormai non vicino 1992 a Rieti si parlava di far partire la produzione di macchine alimentate ad aria compressa, poi non se ne fece più nulla.

Dal punto di vista energetico non mi sembra un granché, occorre comunque consumare energia per comprimere l'aria. In pratica di notte, nel garage di casa propria, si dovrebbe comprimere l'aria che poi di giorno l'auto rilascia. L'altro svantaggio è che una macchina di questo tipo pone comunque diversi problemi di sicurezza, dovuti all'alta pressione presente nelle bombole. I vantaggi stanno nell'assenza di pile, quindi niente problemi legati allo smaltimento, e nel tenere sotto controllo l'inquinamento: niente gas di scarico inquinanti per le strade. Però l'inquinamento ci sarebbe sempre, in quanto attualmente servirebbe bruciare più carbone o petrolio per produrre l'energia elettrica necessaria a comprimere l'aria di tutte le auto italiane. Solamente che sarebbe un inquinamento localizzato a livello di centrali elettriche e quindi più facilmente controllabile e gestibile.