14/11/2014, 12:51
15/11/2014, 22:18
Stalker ha scritto:
Bell'articolo! Ce ne fossero..
Io mi auguro davvero che Rossi abbia ragione e che le conferme degli svedesi e di Levi non risultino fuffa.
Sono anni che seguo questa storia ed ho avuto occasione di parlarne con parecchie persone, amici, conoscenti, colleghi, qualcuno anche di cultura scientifica, ricevendo tante risate ed in generale poco interesse. I pochi che si sono informati, hanno concentrato l'attenzione sui suoi problemi con la giustizia (ragazzi oh arriva un politico e ti racconta che i comunisti lo vogliono in galera da 30 anni e l'italiano ci crede, uno scienziato va dentro 4 anni poi assolto dalla cassazione con formula piena, quindi di fatto, ingiustamente .. E perde ogni credibilità. Vacci a capire)
Ora, io lo spero per l'umanità intera, ma SOPRATUTTO per l'Italia e gli italiani, che l'invenzione di Rossi funzioni ed esca davvero sul mercato, diffondendosi in ogni angolo del mondo e creando una rivoluzione. Un impero, anche economico, perché no.
E chi sarà li ad intercettare tutto questo fiume di denaro mentre il mondo è ad una svolta epocale?
L'America, chiaramente.
Sulla pelle di un italiano che in patria ha trovato solo sberleffi e la galera.
E come sempre, cari concittadini, sarà colpa della nostra superficialità. Una bella figura di **********, ce lo meritiamo.
18/11/2014, 15:58
18/11/2014, 18:43
18/11/2014, 19:11
18/11/2014, 19:11
18/11/2014, 20:03
zakmck ha scritto:
Intanto visitina di Guglielmo Cancelli (in arte Bill Gates) in quel di Frascati:
http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2 ... ail&id=680
[}:)]
18/11/2014, 20:22
Aztlan ha scritto:
Una rivoluzione tutta italiana di cui l' Italia non beneficerà, per la miopia della nostra classe dirigente... Come al solito saranno altri a raccogliere i frutti del genio italico.
18/11/2014, 21:38
tommaso ha scritto:
Pero' nn lo si dice apertamente,almeno dalle pagine del sito dell'ENEA.
Curioso direi
21/11/2014, 09:57
tommaso ha scritto:
Questa invenzione ridisegnerà gli equilibri geopolitici del futuro prossimo venturo...nn era plausibile pensare che Rossi ed IH potessero operare senza il benestare della della casa bianca!!!
13/07/2016, 23:07
Thethirdeye ha scritto:tommaso ha scritto:
Questa invenzione ridisegnerà gli equilibri geopolitici del futuro prossimo venturo...nn era plausibile pensare che Rossi ed IH potessero operare senza il benestare della della casa bianca!!!
Non avevamo dubbi....
Gli altri, dicevano che siamo i "soliti complottisti"...
O che "se una cosa funziona davvero, non c'è politica che tenga...."
14/07/2016, 07:48
24/01/2020, 09:33
24/01/2020, 13:08
oma. La smania delle maggiori potenze economiche di ridurre le automobili a benzina e diesel nei prossimi anni sta provocando una corsa mondiale per l’approvvigionamento dei minerali necessari sia alle batterie per i veicoli elettrici sia ai dispositivi che limitano le emissioni dei motori tradizionali con relativo aumento dei prezzi.
In seguito allo scandalo internazionale dieselgate, l’accusa di avere truccato i dispositivi per il controllo delle emissioni dei motori diesel, il gruppo tedesco Volkswagen ha manifestato l’intenzione di spendere 70 miliardi di euro per l’elettrificazione di trecento modelli entro il 2030 e di diventare il primo produttore di veicoli elettrici entro il 2025. Per avviare una produzione massiccia, Volkswagen ha tentato di aggiudicarsi l’approvvigionamento pluriennale di cobalto, componente importante degli accumulatori a ioni di litio, nella Repubblica democratica del Congo, dove viene estratto più del 60 per cento del quantitativo mondiale. L’offerta della casa auto è stata giudicata troppo bassa, e quindi per il momento rifiutata. L’americana Telsa di Elon Musk e la rivale tedesca Bmw sono anch’esse in corsa per conquistare le miniere africane, dominio di pochi produttori tra cui l’anglo-svizzera Glencore e la cinese China Molybdenum.
Un altro metallo che scatena appetiti è il litio. Il suo mercato vale attualmente 2,5 miliadi di dollari, una frazione rispetto al minerale di ferro, essenziale all’industria siderugica, che vale 86 miliardi l’anno. Ma è destinato a crescere e la contesa più vivace per ottenerlo sta avvenendo in Australia, attualmente il maggiore produttore mondiale. Sono ingolosite le compagnie cinesi in particolare. A settembre il costruttore Great Wall si è aggiudicato un contratto per operare insieme alla compagnia mineraria australiana Pilbara Minerals e così assicurarsi la fornitura di litio per le sue automobili elettriche. Great Wall costruisce circa un milione di auto l’anno e ha intenzione di sviluppare 500 mila veicoli elettrici-ibridi nei prossimi cinque anni. Circa il 55 per cento della produzione globale di batterie al litio, non solo per automobili ma anche per generazione di corrente elettrica, hanno sede in Cina, mentre il 10 per cento è negli Stati Uniti. La capacità complessiva annua sarebbe tre volte maggiore quella ipotizzata dalla Gigafactory di Tesla in Nevada. Secondo gli operatori del settore, si tratta della maggiore espansione dell’offerta di litio di sempre e probabilmente la domanda è al momento sottostimata.
Ieri il prezzo del nichel è schizzato ai massimi da due anni sulle aspettative di una sempre maggiore domanda da parte dei produttori di batterie ricaricabili di nuova generazione che ne fanno un uso intensivo. “Non sono in gioco soltanto cobalto e litio ma anche gli altri componenti delle batterie, e ciò ha a che vedere soprattutto con il nichel, che è considerato sottovalutato rispetto agli altri metalli ed è quello che può beneficiare di più [della richiesta]”, secondo un’analisi di Commerzbank. La banca svizzera Ubs ha appena pubblicato un rapporto in cui considera il nichel tra le materie prime più promettenti tra i prossimi due e cinque anni dal momento che ipotizza un incremento esponenziale dell’uso delle auto elettriche da qui al 2025.
Ipoteticamente in contrasto con questa tendenza c’è il revival del palladio, metallo usato come catalizzatore nelle marmitte dei veicoli a benzina. Il palladio è stato la migliore materia prima sul mercato quest’anno con un incremento del prezzo del trenta per cento circa, meglio degli altri metalli contrattati secondo Bloomberg. Gli analisti tuttavia ritengono che il rialzo abbia un appeal speculativo più che motivato dalle richieste dell’industria automobilistica. Con un’ottica di lungo termine sembra che per il palladio questo sia uno degli ultimi salti di gioia dal momento che ha pochi usi fuori dall’industria automobilistica. Per metterla come Matthew Turner, analista di Macquarie, “è interessante che sia la commodity migliore mentre è ben più visibile all’orizzonte quello che sembra distruggerlo”, l’auto elettrica.
29/12/2021, 12:19
Fusione nucleare: perchè non abbiamo i reattori a fusione nucleare (e perchè anche ITER non funzionerà)
Si parla da deceni del mito della fusione nucleare, della possibilità di produrre energia dall’elemento più comune nell’universo. Perché, nonostante gli enormi investimenti, prima pubblici e poi privati, non abbiamo ancora ottenuto nulla?
Prima di tutto bisogna ricordare che la fusione nucleare viene a comportare l’unione di due atomi d’idrogeno, in uno dei suoi diversi isotopi, per ottenere un atomo di elio ed energia. Si tratta dello stesso processo che si produce nelle stelle, dove però le enormi pressioni sono generate dalla forza gravitazionale dovuta all’enorme massa.
Sulla terra le condizioni per la fusione sono ottenuto o tramite il contenimento dell’idrogeno ad altissime temperature e pressioni, fino a che diventa plasma (uno stato particolare della materia necessario alla fusione), oppure colpendo con raggi laser piccoli bersagli d’idrogeno. Il primo metodo, quello più utilizzato, è anche quello che usa il grande progetto europeo ITER.
Spesso si è affermato che ormai ci siano stati esperimenti che hanno prodotto più energia di quanta sia stata immessa, dando quindi l’idea che ormai la fusione sia uno strumento utilizzabile per produrre energia elettrica nel prossimo futuro. Purtroppo è solo un’illusione, per due motivi.
Spesso si parla di energia immessa e di energia ottenuta, ma questi si riferisce all’energia immessa nel plasma. Si parla di Q (Plasma). Attualmente il miglior valore ottenuto di Q(Plasma) è 0,7, cioè per ogni unità di energia immessa nel plasma se ne è ottenuti 0,7. Ora ITER è previsto immetta 50 Mw per ottenerne 500 Mw. Però si tratta di energia immessa nel plasma. In realtà il grosso dell’energia non va nel plasma, ma nel suo contenimento, nei magneti superconduttori e nel loro raffreddamento. Quindi bisogna valutare il Q(Totale) cioè il rapporto fra energia totale immessa ed energia totale ottenuta. In questo caso il Q(Totale) è molto più basso;
l’energia totale poi è spesso sotto forma di energia termica, e deve essere convertita in energia elettrica. L’efficienza di conversione, nella migliore delle ipotesi, è pari al 50%.
Quindi anche ITER sarà un esperimento, ma un esperimento inefficiente. Se consideriamo l’energia elettrica immessa e quella ottenuta avremo, nella migliore delle ipotesi, un’efficienza pari a 0,57, cioè su un megawatt immesso se ne otterranno 0,57. E parliamo del 2035….
Quindi, nel breve periodo, ci vorrà qualcos’altro, cioè un nucleare più tradizionale, oppure bisognerà ripensare tutte le politiche climatiche
Eccovi un video che vi spiega bene tutto il problema.
quote: https://scenarieconomici.it/con-fusione-nucleare-perche-non-abbiamo-i-reattori-a-fusione-nucleare-e-perche-anche-iter-non-funzionera/