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Stellare
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 Oggetto del messaggio: re:quando si fondono due stelle a neutroni
MessaggioInviato: 12/04/2011, 17:24 
scoperta di due scienziati italiani che lavorani all'estero


Ci sono volute sette settimane di tempo macchina di un potente supercomputer per risolvere con un dettaglio mai raggiunto le equazioni relativistiche e simulare i primi 35 millisecondi del fenomeno La collisione di due stelle di neutroni può naturalmente condurre alla formazione di getti di particelle a energia elevatissima associati ai lampi di raggi gamma RGB (gamma-ray burst). E' questa la conclusione di uno studio che ha realizzato la più ampia modellizzazione del fenomeno mai compiuta - che ha richiesto ben sette settimane di tempo macchina su uno dei più efficienti supercomputer, quello dell'Albert Einstein Institut (AEI) a Potsdam - in Germania - che ha permesso di ricostruire i primi 35 millisecondi di questo tipo di catastrofe cosmica.

La ricerca - pubblicata sulle Astrophysical Journal Letters - è stata diretta e condotta principalmente dagli italiani Luciano Rezzolla, direttore di ricerca al Max-Planck-Insitut per la fisica gravitazionale, Bruno Giacomazzo, attualmente all'Università del Maryland, a College Park, e Luca Baiotti, all'Università di Osaka.

La simulazione è partita da una coppia di stelle di neutroni magnetizzate in via di collisione, a partire da quando si trovano a una distanza di una ventina di chilometri. Nella simulazione sono state considerate due stelle con una massa una volta e mezza quella del Sole e un diametro di una trentina di chilometri. Nell'arco di 15 millisecondi le due stelle entrano in collisione, si fondono e si trasformano in un buco nero di massa pari a 2,9 masse solari e un orizzonte degli eventi di 10 chilometri, mentre attorno si sviluppa una temperatura di una decina di miliardi di gradi.

Nei successivi 11 millisecondi il gas circostante spiraleggia a una velocità prossima a quella della luce, amplificando di un migliaio di volte il campo magnetico originario delle stelle e determinando la progressiva formazione di due getti lungo l'asse di rotazione del buco nero, che a loro volta danno origine ai lampi di raggi gamma corti.

http://lescienze.espresso.repubblica.it ... lo/1347435


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