Fonte:
http://ilblogdilaviniapallotta.myblog.it/Di seguito, l'editoriale di Agosto 2010 a firma di Lavinia Pallotta, giornalista investigatrice e direttore editoriale del mensile X TIMES.
"La verità serve"In Italia l’attenzione dei media nei confronti del fenomeno UFO è aumentata, mentre sembra diminuita la voglia di ridicolizzare i testimoni. Gli avvistamenti nella nostra penisola sono numerosissimi, riportati non solo su siti e pubblicazioni di settore. Dal numero di Settembre ci occuperemo approfonditamente di questa casistica, mentre ciò che qui vorrei commentare è una costante che si presenta ogni volta che qualcuno domanda all’“esperto” di turno, perché gli alieni, se davvero sono in visita sul nostro pianeta, non si facciano vedere apertamente, e perché i governi non dovrebbero dire la verità. A queste domande generalmente vengono fornite risposte “politically correct”. E a darle, spesso, sono proprio gli ufologi. Secondo la risposta più politicamente corretta, civiltà superiori, entrando a contatto con la nostra, ne bloccherebbero lo sviluppo, causando danni irreversibili come è accaduto alle popolazioni amerinde, “a contatto” con i conquistadores. Sul fatto che la nostra civiltà si stia effettivamente evolvendo si potrebbe dissentire. La situazione globale offre, mi sembra, spunti interessanti a favore dell’autodistruzione, e sulle pagine di X Times abbiamo presentato, e presenteremo, articoli e inchieste che evidenziano una situazione tutt’altro che incoraggiante. Dunque, a quale tipo di impedito sviluppo alcuni colleghi si riferiscano, non l’ho mai capito, ma se c’è una cosa che si può dire della comunità UFO, è che presenta orientamenti estremamente differenti. L’altra risposta che viene spesso fornita è che i governi non dicono nulla perché la verità sulla vita ET risulterebbe destabilizzante per il sistema – e il sistema lo possiamo destabilizzare solo noi, anzi, l’élite - e che la “gente” non è pronta. Ma questo sistema non è stato studiato per il benessere comune, bensì per il benessere dei pochi, che controllano media, risorse e finanze. Quindi, la deduzione che la “gente” non sia pronta sembra molto discutibile, perché al “potere”, del benessere della gente, non importa nulla. Solo la verità può essere preparatoria. Le popolazioni amerinde fecero la fine che fecero non perché non fossero “pronte”, ma perché i conquistadores le massacrarono di proposito, appropriandosi delle ricchezze e del territorio. Se gli indios avessero saputo prima la verità sui conquistadores, invece di accoglierli sulla spiaggia forse avrebbero fatto altro, e magari non sarebbe cambiato nulla. Sicuramente però, la verità non li avrebbe danneggiati. Non capisco quale sarebbe il problema del contatto con popoli superiori tecnologicamente e spiritualmente. Qualcuno ha detto che ci impigriremmo, ma io ho l’impressione che in queste valutazioni si dimentichi che le persone abbienti, con la pancia piena e il televisore al plasma, sulla terra, non sono la maggioranza, che invece vive di stenti. Il percorso di risveglio della “coscienza”, o della consapevolezza, è personale, e il confronto con chi lo ha già percorso dovrebbe costituire uno stimolo, non un ostacolo. Forse qualcuno studiando i grandi della filosofia, si è mai “involuto”? Queste scuse fanno comodo a chi gestisce il cover up. Non a noi. A noi farebbe comodo la verità, perchè i dati a disposizione indicano che popoli alieni siano già qui e interagiscono con la popolazione umana, e non per il suo bene. Se questa fosse la realtà, non sarebbe meglio conoscerla?
Lavinia Pallotta