17/09/2011, 02:39
17/09/2011, 22:11
20/09/2011, 00:56
22/09/2011, 20:42
23/09/2011, 03:42
24/09/2011, 20:35
Wave ha scritto:
Il denaro crea "dualita", tutto ciò che crea dualità tra le persone, differenze sociali, culturali, di appartenenza ecc.. appartiene alla morte, come fine della vita terrena.
25/09/2011, 16:08
quisquis ha scritto:
Io penso che l'attuale umanità non possa fare totalmente a meno del denaro. In passato ne fece a meno e non è detto che in futuro non possa tornare di nuovo a farne a meno, in un contesto molto diverso. Infatti chi è che può fare a meno del denaro? Chi trova facilmente soddisfatti i propri bisogni, perché o ha il modo di vederli rapidamente soddisfatti o li limita.
25/09/2011, 20:30
Wave ha scritto:
cos'è questa crisi economica se non un piano premeditato dalle banche stesse? questi soldi che non sono altro che cifre virtuali, digitate da un pc e creano pezzi di carta..
25/09/2011, 21:15
25/09/2011, 23:05
quisquis ha scritto:Wave ha scritto:
Il denaro crea "dualita", tutto ciò che crea dualità tra le persone, differenze sociali, culturali, di appartenenza ecc.. appartiene alla morte, come fine della vita terrena.
Io penso che l'attuale umanità non possa fare totalmente a meno del denaro. In passato ne fece a meno e non è detto che in futuro non possa tornare di nuovo a farne a meno, in un contesto molto diverso. Infatti chi è che può fare a meno del denaro? Chi trova facilmente soddisfatti i propri bisogni, perché o ha il modo di vederli rapidamente soddisfatti o li limita.
Esempio 1) Un asceta ha bisogni ridotti al minimo, perché li limita; un asceta può fare a meno del denaro, ma non può essere preso come esempio di vita sociale. L'ascesi ha altri scopi ed è rivolta a singoli, non a comunità. La maggior parte della gente ha bisogni e obiettivi più numerosi, vari e diversificati di quelli tipici dell'ascetismo.
Esempio 2) Persone che vivono in una comunità agricola autosufficiente sotto l'aspetto energetico ed alimentare, con bisogni indotti ridotti ai minimi termini, conducendo una vita forse limitata sotto certi aspetti ma autonoma, possono fare a meno del denaro perché tutto ciò che serve o almeno l'essenziale è prodotto in loco. In passato in fondo, all'epoca dei baratti, si era essenzialmente in questa situazione, che comunque potrebbe conoscere sviluppi nuovi tenendo conto del progresso tecnologico. Per esempio tenendo conto della possibilità di produrre in loco energia elettrica.
Esempio 3) E' l'altro estremo. Visto che si parla di ufologia prendiamo proprio come esempio i racconti dei presunti alieni di forma umana. Tutti hanno descritto società libere dal denaro, dove il lavoro inteso come obbligo sociale necessario o è ridotto al minimo oppure non esiste più. In un'ipotetica società dove la scienza e tecnologia avessero trovato il modo di risolvere il problema dei bisogni degli individui, dove il problema della scarsità delle risorse (energetiche e non energetiche) fosse stato superato, il denaro non serve più a niente. A quel punto se il tutto è sostenuto da un'etica elevata le cose si fanno interessanti, perché si aprono spazi di libertà impensabili per noi oggi.
Escludendo il caso 1), sempre possibile per singoli individui profondamente motivati, noi oggi non ci troviamo né nel caso 2) né nel caso 3). In futuro forse, se tutto fila liscio, ci potremmo ritrovare nel caso 3), ma non è detto. Oggi noi stiamo in mezzo, quindi non possiamo fare totalmente a meno del denaro. Dobbiamo semplicemente farlo tornare ad essere uno strumento di valorizzazione delle risorse vere: competenze, risorse umane, abilità, conoscenza, lavoro reale, beni concreti; e non uno strumento di sfruttamento nelle mani di pochi, la cui abbondanza e scarsità nelle diverse zone del pianeta può essere pianificata ad arte da pochi, che finiscono per limitare anziché stimolare.
26/09/2011, 21:23
Tenete conto però che l'eliminazione del denaro non significa l'abolizione di ogni forma di avidità e di prevaricazione, le quali potrebbero poi fondarsi su altre basi.
Enkidu ha scritto:
Il guaio è che la nostra, di civiltà, ha una mentalità così infrattata di denaro, che non riesce a pensare, neanche a concepire un sistema di vita che non sia basato sul denaro.
Come organizzarla? Fondarla sul merito e le capacità di ognuno, facendo in modo che ogni persona venga pagata con beni in natura in base a quanto riesce a produrre e a lavorare, più o meno come sul pianeta Ummo?