https://sites.google.com/site/dresda99/ ... ea-51-newsArea 51: niente UFO,
ma un super aereo segreto
Foto esclusive dalla base segreta dove molti ancora pensano siano nascoste le prove di incontri ravvicinati del terzo tipo. Nessuna navicella spaziale extraterrestre, ma un progetto segretissimo. Per la prima volta le foto di un incidente del 1963 e della maxi operazione di copertura che fu messa in atto
Area 51, l'aereo spia intatto
Fotografia Roadrunners Internationale via Pangloss Films
Nel 1963 un aereo segreto invisibile sviluppato nella base segreta Area 51 precipita. Per la prima volta possiamo mostrare le esclusive foto - su cui la Cia ha tolto il segreto - dell'operazione che servì a togliere ogni traccia dell'incidente al progetto segretissimo.
Ora che molti documenti risalenti alla Guerra Fredda vengono declassificati (non più considerati segreti), i militari in passato in servizio alla base segreta americana Area 51 stanno rivelando alcuni dei modi - intelligenti ma sorprendentemente poco tecnologici - con cui hanno tenuto lontano da occhi indiscreti prototipi futuristici sviluppati durante la Guerra Fredda.
La Cia creò Area 51 nel 1955 per sviluppare e testare alcuni progetti militari segreti nell'isolato deserto del Nevada. Più di 50 anni dopo, la base ufficialmente ancora non esiste, e non compare sulla mappe governative americane.
Negli anni Cinquanta e Sessanta Area 51 fu al centro del progetto OXCART, finalizzato alla realizzazione di un aereo spia che avrebbe dovuto prendere il posto dell'U-2, diventato famoso nei primi anni della guerra fredda per le foto di luoghi strategici dei nemici che riusciva a scattare da quote altissime.
L'aereo OXCART doveva compiere missioni spia in Unione Sovietica senza essere scoperto dai sovietici. Ma i militari di Area 51 si posero subito il problema di nascondere l'aereo agli occhi dei satelliti sovietici anche durante il suo sviluppo sul territorio americano. I sovietici infatti sapevano che gli americani stavano realizzando qualcosa nel deserto del Nevada.
I tecnici Usa cominciarono una caccia simile a quella del gatto con il topo con i satelliti sovietici. I prototipi dovevano essere nascosti negli hangar a ogni passaggio dei satelliti. Non solo. Ad un certo punto capirono che grazie all'infrarosso i satelliti sovietici riuscivano a riconoscere le tracce di dove era appena passato il prototipo.
Allora iniziarono a produrre falsi prototipi, con le forme più fantasiose per sviare i sovietici, che non riuscirono infatti a scoprire i piani americani del successore dell'U-2, fino a quando non fu reso pubblico il programma alla metà degli anni Sessanta.
Durante i circa 2.850 voli di prova ultra segreti, numerose persone riuscirono lo stesso a vedere strane (per il tempo) figure di aerei futuristici.
Non riconoscibili neppure a controllori di volo e piloti di aerei commerciali, gli avvistamenti del lucente aereo di titanio contribuirono alle crescenti voci su un'ipotetica presenza di alieni (Ufo, oggetti non identificati) nell'aerea 51.
Alla fine il progetto produsse Archangel-12 o A-12, il primo vero aereo invisibile ai radar, secondo diversi esperti.
L'A-12 è in grado di volare a 3.220 chilometri all'ora e attraversare gli Stati Uniti continentali in 70 minuti e nello stesso tempo scattare fotografie abbastanza nitide da individuare un oggetto di 30 centimetri da un'altezza di 27mila metri.
Queste foto di Area 51 sono tratte dall'omonima trasmissione su National Geographic Channel USA.
Nella foto: un prototipo capovolto dell'aereo spia A-12 sta per essere sottoposto a un test radar nella base Area 51 alla fine degli anni Cinquanta.
L'incidente di Roswell? Fu un complotto di Stalin contro gli Stati Uniti
Lo afferma l'americana Annie Jacobsen: il dittatore si sarebbe servito di Josef Mengele per "creare" gli alieni.
Non piacerà ai tanti ufologi che per anni l'hanno indicata come la prova lampante dei segreti americani sugli alieni, ma è certamente la teoria più grottesca mai immaginata per spiegare uno dei grandi misteri del XX secolo. "L'incidente di Roswell" (il presunto schianto di un Ufo nella piccola cittadina del Nuovo Messico nel luglio del 1947) sarebbe stato un complotto ordito da Stalin per creare panico tra la popolazione degli Stati Uniti d'America. Lo afferma "Area 51" il nuovo libro di Annie Jacobsen, giornalista del Daily Beast, che dichiara di aver ottenuto queste "sensazionali rivelazioni" da un ex ingegnere, ora in pensione, che per anni ha lavorato alla EG&G, contractor della difesa americana. L'ingegnere nel 1978 avrebbe fatto parte dell'equipe che seguiva il "Roswell project" nella base militare del Nevada che dà il titolo al libro e nella quale sarebbe stati portati a termine dall'esercito americano test di massima segretezzaCOMPLOTTISMO E FANTAPOLITICA - Il libro dichiara che il complotto sarebbe stato ispirato a Stalin da "La guerra dei mondi", il celebre programma radiofonico di Orson Welles, trasmesso il 30 ottobre del 1938 dalla Cbs che creò un vero e proprio panico in tutti gli Stati Uniti perché descriveva un'improvvisa invasione della Terra da parte degli alieni. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale i sovietici avrebbero catturato uno "Horton Ho 229", un cacciabombardiere nazista con una sola ala capace di raggiungere i 1000 km/h e Stalin avrebbe deciso di servirsene per seminare il panico negli Stati Uniti. Per questo avrebbe assoldato addirittura Joseph Mengele, l'ex dottore nazista conosciuto anche come "L'angelo della morte". Mengele, che nei primi anni '40 portò a termine ad Auschwitz orribili esperimenti umani sui prigionieri, grazie a nuovi test di eugenetica, avrebbe riprodotto mostruosi esseri umani che avevano la stazza di bambini e occhi enormi. Il cacciabombardiere, su ordine di Stalin, sarebbe stato riempito di questi esseri mostruosi e pilotato a distanza. Ma una volta nei cieli americani si sarebbe schiantato a Roswell a causa di una tempesta.
RIVELAZIONI GROTTESCHE - I primi libri sull'incidente di Roswell furono pubblicati solo negli anni '70 e da allora si son susseguite decine di teorie cospirative. Ma la verità - dichiara l'ingegnere in pensione alla Jacobsen - non ha nulla a che fare con gli alieni: "Trovarono corpi vicino all'aereo schiantato - scrive la giornalista americana - Non erano alieni, ma non erano neppure normali esseri umani. Erano cavie. Insolitamente bassi come piloti, sembravano bambini. Ognuno di loro misurava meno di un metro e cinquanta centimetri. Erano grottescamente deformi, ma ognuno assomigliava all'altro. Avevano la testa sproporzionata ed enormi occhi. Due tra questi erano in uno stato comatoso, ma erano ancora vivi". L'ingegnere avrebbe confessato alla giornalista di aver visto i loro corpi e ha definito l'esperienza "scioccante". L'aeronautica militare americana non ha voluto commentare la notizia: "Non abbiamo ancora letto il libro e quindi non siamo in grado di giudicare ciò che vi è scritto" ha tagliato corto uno portavoce della United States Air Force.