Caro Tetronimo non ti credere che la Chiesa sia indietro o poco informata in materia astronomica....
L’Osservatorio Astronomico, o Specola Vaticana, è un istituto di ricerca scientifica direttamente dipendente dalla Santa Sede; esso fa capo al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
La Specola Vaticana può essere considerata uno degli Osservatori astronomici più antichi del mondo. La sua origine infatti risale alla seconda metà del secolo XVI, quando Papa Gregorio XIII fece erigere in Vaticano nel 1578 la Torre dei Venti e vi invitò i Gesuiti astronomi e matematici del Collegio Romano a preparare la riforma del calendario promulgata poi nel 1582. Da allora, con sostanziale continuità, la Santa Sede non ha cessato di manifestare interesse e di dare il proprio appoggio alla ricerca astronomica. Questa antica tradizione raggiunse il suo apice nel secolo ventesimo con le ricerche compiute presso il Collegio Romano dal famoso astronomo gesuita P. Angelo Secchi, che per primo classificò le stelle in base ai loro spettri. Fu sulla base di questa lunga e ricca tradizione che Leone XIII, per contrastare le persistenti accuse fatte alla Chiesa di essere contraria al progresso scientifico, con il Motu proprio Ut mysticam del 14 marzo 1891 fondò l'Osservatorio sul colle Vaticano, dietro la Basilica di San Pietro.
Nel 1981, per la prima volta nella sua storia, la Specola fondò un secondo centro di ricerca, il "Vatican Observatory Research Group" (VORG), a Tucson in Arizona. Gli astronomi del Vaticano hanno i loro uffici presso l'Osservatorio Steward dell'Università di Arizona e, sulla base di assoluta parità di esame delle loro proposte di osservazione, possono accedere a tutti i moderni telescopi situati nella zona. Nel 1993 la Specola, in collaborazione con l'Osservatorio Steward, ha portato a termine la costruzione del Telescopio Vaticano a Tecnologia Avanzata (VATT), collocandolo sul Monte Graham (Arizona), il migliore sito astronomico del continente nordamericano. Il VATT è il primo telescopio ottico-infrarosso facente parte dell'Osservatorio Internazionale del Monte Graham: un progetto che sarà completato nei prossimi anni con la costruzione di telescopi tra i più grandi e sofisticati del mondo. Lo specchio primario del VATT, del diametro di circa 2 metri, è il primo ad essere stato costruito con la nuova tecnica del forno rotante. Avendo a disposizione un proprio telescopio, gli astronomi della Specola potranno finalmente sviluppare a Tucson, come hanno potuto fare negli anni passati a Castelgandolfo, programmi continui di ricerca a lunga scadenza. Così dai suoi due centri, Castelgandolfo e Tucson, l'Osservatorio Vaticano continuerà i suoi studi che comprendono tra l'altro modelli cosmologici, classificazione spettrale di stelle peculiari, distribuzione di stelle ricche e povere in metalli, stelle binarie con scambi di materia, materiale presente nelle nubi oscure in cui si formano nuove stelle, polvere che avvolge stelle giovani, storia della scienza. La Specola svolge questi programmi in collaborazione con molti istituti astronomici di altri Paesi, come Argentina, Brasile, Canada, Cile, Finlandia, Italia, Lituania, Sud Africa e Stati Uniti ed è membro della Unione Astronomica Internazionale (IAU) e del Centro Internazionale per l'Astrofisica Relativistica (ICRA). Nel 1987 la Specola Vaticana, in collaborazione con il Centro per la Teologia e le Scienze Naturali con sede a Berkeley, California, ha dato inizio a una serie di seminari di studio in campo interdisciplinare che interessa scienza, filosofia e teologia sul tema dell’azione divina in prospettiva scientifica.
*****************************************************************
© L. Scantamburlo
Forse non tutti sanno che la spettroscopia stellare nacque grazie agli studi ed al lavoro di padre Angelo Secchi (1818-1878), un gesuita. E forse non tutti sanno che vicino a Roma sorge la Specola Vaticana, un osservatorio del cielo voluto nel 1891 da papa Leone XIII. I tentativi di riconciliazione con Galileo, dunque, partono da lontano, ben prima delle scuse ufficiali di Giovanni Paolo II.
Negli ultimi anni, inoltre, alcuni esponenti del Vaticano (soprattutto gesuiti impegnati nella ricerca astronomica), si sono pronunciati sulla ricerca esobiologica, affermando che se da qualche parte nel cosmo esistono esseri senzienti, essi sono nostri fratelli, e la loro esistenza non contraddice l'onnipotenza del Signore e non mette in discussione la centralità del messaggio evangelico di Cristo. In Italia monsignor Corrado Balducci (teologo e demonologo) è più volte salito alla ribalta per i suoi interventi ad incontri culturali e salotti televisivi, ove si è detto convinto della esistenza della vita extraterrestre intelligente, palesata più volte all'umanità attraverso il controverso fenomeno ufologico. Ma proprio in questi giorni un altro eminente teologo si è espresso in proposito.
Il numero 449 di gennaio 2006 della edizione italiana di Scientific American (Le scienze) ha pubblicato un intervista ad un uomo di scienza sui generis. Forse il migliore esempio vivente capace di coniugare senza problemi fede e sapere scientifico: padre George V. Coyne (Baltimora, 1933), gesuita e direttore della Specola Vaticana. Dal 1978 egli dirige l'osservatorio astronomico del Vaticano. Oltre alla storica struttura di Castel Gandolfo (Roma), egli si occupa dell'équipe che gestisce il VATT (Vatican Advanced Technology Telescope), un sofisticato strumento da alcuni milioni di dollari ubicato sul Monte Graham, in Arizona. Tale gruppo di lavoro è conosciuto con l'acronimo di VORG (Vatican Observatory Research Group), ed è ospitato presso l'Università dell'Arizona, a Tucson.
Nell'intervista concessa al mensile italiano diretto dal prof. Enrico Bellone (docente di storia della scienza all'Università degli Studi di Padova) non si parla di questo strumento per l'osservazione astronomica. Il tema del colloquio è il rapporto fra fede cristiana e scienza, e di come in passato questo rapporto sia stato problematico e sofferto. Tuttavia oggi ci sono i segni di una nuova recrudescenza. Padre Coyne, matematico, filosofo, teologo ed astronomo (dottorato alla Georgetown University, nel 1962), racconta come è nato il fondamentalismo cristiano negli Stati Unitii. Si riferisce soprattutto ai gruppi battisti ed evangelici, profondamente avversi all'evoluzionismo darwiniano e dai quali Coyne prende le distanze, soprattutto perché "nemmeno io sono ascoltato quando parlo con loro".
Alla fine dell'intervista egli sostiene come la scienza opera in un certo modo, utilizzando alcune metodologie d'indagine ed un certo linguaggio. Sull'universo, dal punto di vista religioso, le conclusioni "vanno al di là dei risultati scientifici." Sono cioè trascendentali. "Questo per me ovviamente." L'onestà intellettuale di padre Coyne è evidente. Egli sa, e lo afferma pubblicamente, che il suo credo religioso è una doxa (opinione). Anche l'epistemologia contemporanea (con Kark R. Popper), è arrivata alla medesima conclusione. L'apertura di padre Coyne sulla tematica extraterrestre si ha invece sulle pagine di un noto periodico free-press (Leggo), distribuito gratuitamente in Italia alle stazioni ferroviarie. In prima pagina, nel numero odierno (27 gennaio 2006) la giornalista Stefania Cigarini riporta alcune affermazioni di Padre Coyne, in cui si dice che una vita extraterrestre autocosciente non metterebbe in discussione il messaggio di Gesù. L'extraterrestre sarebbe "nostro fratello".
È davvero strano come negli ultimi dieci anni ex (padre Malachi Martin è uno di questi) o attuali esponenti di spicco del Vaticano stiano aprendosi così liberamente su temi intriganti ma potenzialmente al centro delle prossime questioni geopolitiche. Sembra quasi che si stia preparando il terreno a delle rivoluzioni copernicane che, se non debitamente previste, potrebbero non essere comprese e addirittura rifiutate. E forse c'è anche l'esigenza da parte del Vaticano, agendo tramite vie ufficiose, di non farsi trovare impreparato ma in prima linea, accanto a tutte le più alte istituzioni, qualora accada qualcosa di imprevedibile.
Solo il tempo, che è galantuomo, potrà darci delle risposte.
******************************************************************
Stai certo che qualsiasi informazione eclatante di vita extraterrestre passa sotto anche il Vaticano prima di essere divulgata....
|