Strani suicidi sono avvenuti nel tempo...... Morris K. Jessup e James McDonald due scienziati rispettivamente degli anni Cinquanta e Settanta più che "scomodi" per la loro azione di divulgazione sul tema UFO trovati entrambi cadaveri in circostanze tutt'altro che convincenti. Decessi "provvidenziali" (per il governo USA) di altri personaggi del genere dichiaratamente contrari a certe "autorità" di Washington, dal giornalista Frank Edwards (per infarto) al colonnello Philip Corso dell'intelligence USA (per generiche "complicazioni" dopo un ricovero), dall'astronomo "padre dell'ufologia" Joseph Allen Hynek alla dottoressa Karla Turner (entrambi per cancro) e dal cospirazionista William Cooper (in un tragico scontro a fuoco con la polizia) allo psichiatra di Harvard John Mack (investito da un camion in Inghilterra). Da sempre anche la morte della star Marilyn Monroe ha suscitato una quantità di controversie. Considerata il sex symbol degli anni Sessanta, la giovane attrice si sarebbe suicidata nella notte di domenica 05 Agosto del 1962. Immediatamente dopo la sua scomparsa molte voci iniziarono a circolare negli ambienti politici e in quelli a lei vicini. Numerosi amici dell'attrice, e successivamente molti ricercatori, asserirono che la sua scomparsa non era dovuta a un suicidio ma a un assassinio, e questo, si suppose, fu conseguente ai suoi rapporti con i Kennedy e con gli ambienti governativi.Sembra però, adesso, che dietro a questo mistero ci sia molto di più. E che abbia a che vedere con questioni che con Hollywood e con gli amici e frequentatori della Monroe non avevano nulla a che spartire. Donald Burleson, professore presso l'università di Roswell e noto ricercatore ufologico, ha pubblicato in USA sul "MUFON UFO Journal" un'interessante ricerca che potrebbe dimostrare la realtà delle asserzioni che videro nella morte di Marylin un omicidio ad alto livello, realizzato allo scopo di tacitarla. Alcuni anni dopo la scomparsa dell'attrice iniziarono a circolare voci, e successivamente informazioni, relativamente a documenti segreti stilati dall'FBI e dalla CIA riguardanti il caso Monroe. Dopo alcuni anni di silenzio un documento datato 03 Agosto 1962 venne reso pubblico attraverso il FOIA (Freedom Of Information Act). Si tratta di un documento della CIA in cui si riportavano alcune intercettazioni telefoniche tra la reporter americana Dorothy Kilgallen (che si era professionalmente occupata della scottante questione degli UFO schiantatisi al suolo per avaria e che come la Monroe sarebbe stata trovata morta per un fatale overdose di sonniferi e alcol) e l'amico di Marylin Monroe Howard Rothberg. Secondo quanto intercettato durante le conversazioni, la Monroe avrebbe posseduto un "diario segreto" in cui avrebbe annotato i suoi incontri con il presidente J.F.K. e suo fratello Robert Kennedy. Il memoriale reso pubblico dalla CIA riporta alcune frasi interessanti pronunciate da Rothberg in cui si afferma che Marylin era venuta in possesso di segreti "scottanti" direttamente dal presidente Kennedy. Marilyn sarebbe infatti giunta in possesso di informazioni compromettenti la sicurazza nazionale, probabilmente durante i non pochi momenti di intimità passati con i fratelli Kennedy. Rothberg riuscì a sapere qualcosa dalla giovane attrice e dalle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche possiamo apprendere che questi segreti includevano, tra le varie informazioni su diversi argomenti, "materiale proveniente dallo spazio". Fra queste: "La visita del presidente J.F.K. a una base aerea segreta per ispezionare materiale proveniente dallo spazio" questa affermazione - osserva Enrico Baccarini (giornalista pubblicista e scrittore)-deve essere valutata molto attentamente. E' indubbio che durante le sue relazioni la Monroe fosse venuta a conoscenza di informazioni estremamente delicate per la sicurazza nazionale.Non possiamo però con questo concludere che fosse considerata una "spina nel fianco" da parte di certi ambienti governativi. Il materiale di origine "extraterrestre" (nel senso etimologico del termine) potrebbe essere verosimilmente riconducibile a tecnologia aliena, ma potrebbe anche rientrare nel campo delle prime sperimentazioni effettuate da paesi come la Russia nel campo satellitare (lo Sputnik 1 è del 1975). L'ipotesi del recupero di tecnologia satellitare, plausibilmente sovietica, non convince però i ricercatori che si sono interessati a questo caso, ritenendo l'ipotesi suggestiva ma priva di fondamenti oggettivi. Nel corso delle numerose ricerche condotte sulla morte della Monroe - continua Baccarini - abbiamo trovato asserzioni che potrebbero riferirsi alla conoscenza, da parte dell'attrice, di piani e informazioni segreti atti a uccidere o a destabilizzare il regime di Fidel Castro a Cuba. Queste, insieme a un bagaglio di informazioni riservate, potrebbero essere state le cause di una sua prematura scomparsa. Analizzando il documento precedentemente citato, Burleson ha trovato dei riferimenti molto interessanti. In alcune righe delle trascrizioni (delle intercettazioni telefoniche), la Kilgallen fece espliciti riferimenti riguardo alla natura del "materiale proveniente dallo spazio". Possiamo leggere infatti che la spiegazione più plausubile potrebbe riguardare "la storia del New Mexico alla fine degli anni Quaranta", un riferimento quasi esplicito al caso Roswell (1947). Il memoriale della CIA riporta anche che la Kilgallen intorno agli anni Cinquanta avrebbe "conosciuto segreti dal governo americano e inglese per identificare l'origine di velivoli spaziali precipitati con dei corpi senza vita": nessun riferimento esplicito a degli UFO crashes o a corpi alieni, ma indizi significativi riguardo le conoscenze di questa giornalista.E' curioso notare che la Kilgallen stessa morì in circostanze poco chiare pochi anni dopo la morte di Marilyn Monroe. Una riga del memorandum declassificato è altrettanto fondamentale per le sue implicazioni. Si fa infatti esplicito riferimento al Project Moon Dust, un progetto la cui esistenza era stata vigorosamente negata da agenzie militari e governative per anni. Esso avrebbe avuto il ruolo di coordinare le operazioni per rinvenire ed esaminare sia mezzi spaziali dell'URSS precipitati, sia eventuali velivoli alieni che fossero caduti sul nostro pianeta. Curiosamente, in un solo documento ritroviamo una quantità di informazioni che nessuno avrebbe mai immaginato. I detrattori hanno ipotizzato che, falsificato o comunque contenente informazioni non veritiere, tale documento sia stato costruito ad arte propio per suscitare sgomento e scalpore nella comunità ufologica; ma perchè un'agenzia governativa dovrebbe rilasciare un documento con chiari intenti mistificatori? La risposta possibile è, nel caso, una sola: per distogliere forse l'attenzione del pubblico. Ma da cosa? Sempre nel documento rilasciato - sottolinea Enrico Baccarini - troviamo altri dati importanti per la nostra ricerca. Nella parte superiore, vicino alla data, sono stati identificati i caratteri "-J-12", preceduti da altri caratteri che non sono chiaramente visibili. Burleson ipotizza che dietro a tale sigla possa celarsi il ben noto gruppo Majestic-12, che in sigla si trasformerebbe appunto in MJ-12. Burleson afferma: "E' difficile da asserire, ma non oltre le reali possibilità". Il documento della CIA in questione è stato utilizzato in numerosi lavori, che includono il libro Beyond Roswell di Michael Hesemann e Philip Mantle e, più recentemente, la biografia The Last Days Of Marilyn Monroe di Donald H. Wolfe. Ma c'è qualcosa di ancora più profondo che Burleson sarebbe riuscito a scovare all'interno del documento, qualcosa che può essere rilevato solo grazie a sofisticate tecniche di elaborazione computerizzata. Burleson racconta di quando un giorno si trovava nel suo ufficio presso la Eastern New Mexico University di Roswell e una sua giovane collaboratrice, Jane Shoemaker, avvicinandosi allo schermo notò il documento della CIA a cui Burleson stava lavorando. La giovane collaboratrice osservando il documento si accorse che nella parte più altà dello stesso era visibile "una sorta di ombra, come se vi fosse stato scritto qualcosa". A quel tempo nessuno si era accorto, durante lo studio del documento, di questo strano effetto, soprattutto perchè tutto era concentrato sul testo, del quale si stava studiando il contenuto. Propio sotto la scritta "Central Intelligence Agency", Burleson riuscì, attraverso l'utilizzo di software specifici, a evidenziare cosi scritte non più leggibili. In particolare, "Exhibit B", e tra questo a la dicitura "TOP SECRET" apparve un altro stralcio nascosto in cui si leggeva: "Gen. Schulgen Intelligence Collection Memorandum 19-". Poco dopo questa scritta, Burleson identificò la parola "Brig". E altre frasi molto frammentarie tra cui "informarsi di più al riguardo". Il nome Schulgen si potrebbe riferire, plausibilmente, al generale di brigata (Brig. Gen.) George Schulgen, che nel 1947 era a capo dall'Air Intelligence Requirements Division del corpo aeronautico militare per lo spionaggio. Schulgen fu il generale che cinque giorni dopo il crash di Roswell chiese aiuto all'FBI per aiutare l'Army Air Corps a indagare sulle segnalazioni ufologiche. Successivi documenti rilasciati attraverso il FOIA, riguardanti la fenomenologia ufologica, dimostrarono anche che le autorità, per screditare i testimoni, tacciavano talvolta gli stessi come possibili "simpatizzanti comunisti". Per quanto concerne in particolare lo scambio di materiale tra i militari e l'FBI divenne chiaro successivamente, con il rilascio di altri documenti, che entrambe le parti volevano essere a conoscenza e in possesso di qualsiasi informazione e reperto fosse stato trovato. E a capo di tutte queste operazioni si trovava il generale di brigata George Schulgen. Abbiamo quindi il nome di un generale all'interno di un documento della CIA che parla di Marilyn Monroe, dei suoi diari segreti e di materiale dallo spazio esterno. Questi accostamenti sono indubbiamente curiosi e inquietanti.Anche il materiale riportato alla luce attraverso tecniche computerizzate da Burleson ci introduce in una nuova visione dei fatti. Burleson si ritiene convinto di aver trovato maggiori ragioni per ipotizzare che dietro il suicidio di Marilyn Monroe si possa celare un omicidio, forse causato dalle numerose informazioni confidenziali che J.F.K. aveva dato alla Monroe, e che lei aveva trascritto. Negli anni successivi sono emerse altre indicazioni relative agli ultimi momenti di vita della giovane attrice. Tra i documenti troviamo anche le registrazioni audio (la loro genuinità è stata confermata) della sorveglianza della sua abitazione. Da questi nastri si viene a conoscenza che Bobby Kennedy si trovava in quella casa nel pomeriggio (e alla sera) di sabato 04 Agosto, la data in cui sarebbe morta la Monroe. In una delle registrazioni si può sentire chiaramente che tra i due ci furono alcuni accesi diverbi e tra le frasi dette da Bobby si può sentire: "Dove è il *****?", in un tono talmente frenetico che non è possibile capire l'oggetto della richiesta. Plausibilmente, secondo Burleson e molti altri ricercatori, Bobby Kennedy stava cercando il diario privato di Marilyn. Cosa ci poteva essere in quel diario di così tanto importante e sensibile? Forse materiale inerente piani segreti su Cuba? Le prove che Marilyn andasse a letto con entrambi i fratelli Kennedy? O forse vi era contenuto qualcosa di molto più profondo e importante? Purtroppo questo rimarrà un mistero, ma non pochi ricercatori pensano che l'esistenza di quel diario possa avere condotto Marilyn alla morte. Anche lo scrittore Donald Wolfe ritiene che Marilyn sia stata uccisa alla presenza del senatore Bob Kennedy attraverso una dose massiccia di barbiturici. E che cosa poteva essere così tremendamente importante da condurre determinate persone a uccidere l'idolo degli anni Sessanta? Lo sceneggiatore José Bolanos, amico intimo di Marylin, forse potrebbe esserci d'aiuto. Bolanos sentì per via telefonica Marilyn meno di un'ora prima che "si suicidasse" e, successivamente contattato per accertamenti, riferì che tra le ultime parole pronunciate, Marilyn disse che sapeva "qualcosa di sconvolgente, qualcosa che un giorno avrebbe scioccato il mondo intero".......... A cosa si riferiva? Nuove prove e nuovi documenti sembrerebbero indicare che la sua posizione era considerata, in alcuni ambienti, estremamente scomoda.Lo scenario delineato da ricercatori come Burleson potrebbe avvicinarsi molto alla realtà. Marilyn, durante i momenti intimi con J.F.K. potrebbe certamente essere venuta a conoscenza di informazioni sensibili sulla sicurezza e i piani americani.Informazioni che potevano riguardare i tentativi di invadere Cuba e di uccidere Castro, ma anche rottami di presumibile origine aliena che erano custoditi e studiati dal governo americano all'indomani dell'incidente di Roswell. Quando la relazione con J.F.K. iniziò a incrinarsi Marilyn, come confidò ad alcuni suoi amici, cominciò a pensare di divulgare alcune informazioni sensibili alla stampa.Ciò avrebbe potuto condurla alla morte. Questo scenario, che apparentemente potrebbe sembrare tratto da un film cospirazionista, in base agli ultimi documenti rilasciati e a ricerche durate decenni potrebbe avvicinarsi alla realtà più di quanto non sembri possibile. Forse non sapremo mai se dietro la morte di una star come Marilyn si sia celato un intento suicida o non, piuttosto, un omicidio di Stato; ma indubbiamente diversi fatti sembrerebbero indicarci la seconda strada. E in questa ipotesi, al di là delle improprie e superficiali strombazzature finora effettuate a fini puramente sensazionalistici e editoriali, la UFO connection non può essere assolutamente esclusa.
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