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Tiamat ha scritto:
boh... a me non sembra così... secondo me ha nascosto benissimo questa storia dietro al fattore tossico "giusto per non farsi rompere le bolas", ma dice esattamente quello che oggi si suppone, e al posto dei venusiani, usiamo nomi come grigi, rettiliani annunaki ecc...
Il regista non ha "nascosto benissimo" proprio un bel niente, in quanto quello che fa dire a Nicholson non è "quello che oggi si suppone riguardo gli alieni", ma quello che si diceva già a partire dagli anni 50. Chiunque conosca la storia dell'ufologia lo sa bene.
Forse i giovani, non conoscendo cosa si diceva sugli UFO prima che nascessero, credono che le cose che appaiono nuove o recenti a loro, lo siano veramente, mentre in realtà si tratta di cose che risalgono ancora all'origine del fenomeno UFO, che ha cominciato a diffondersi sui mass media a partire dal 1947.
Anche se l'interpretazione dell'ufologia ha subito moltissime trasformazioni, certe tematiche restano praticamente immutate nei decenni, con pochi particolari.
Far dire in un film un discorso a un motociclista a spasso con la Mariagiovanna in compagnia di altri spasimanti della Mariagiovanna, è il sistema migliore per mandare in vakka quello che dice. Se voleva "nascondere qualcosa", possiamo dire che l'ha nascosto nel modo migliore: seppellendolo nel fango e nel letame!
Nessuno di sensato si aspetta discorsi intelligenti e sensati da alcolizzati o drogati, ed è ovvio che la reazione della gente che guarda l'imperdibile Nicholson che fa il tossico in pieno delirio sia la più scontata: "Senti che scemenze che spara! A fare il matto Nicholson è sempre bravissimo!" (Sì, perché, non dimentichiamocelo, a Nicholson fanno fare spessissimo la parte dello svitato, dai tempi di "Qualcuno volò sul nido del cuculo" e "Shining", e questa non è altro che l'ennesimo ruolo da svitato che ha dovuto ricoprire)
Quando si guarda un'opera cinematografica non bisogna dare retta alle proprie impressioni soggettive, ai "mi sembra" o "non mi sembra", ma a ciò che intendeva dire il regista e alle tecniche cinematografiche che hanno il preciso intento di indurre determinati stati d'animo e suggerire determinate idee nello spettatore (che molto spesso però non le percepisce, per l'oggettiva difficoltà di molti di seguire un film dall'inizio alla fine e capire veramente la trama e i personaggi).
La riprova che il regista stava prendendo per i fondelli le leggende cosmopolitane sugli alieni del tempo, è che l'altro tossico, quello che si è limitato a dire che "ha visto qualcosa di strano" senza voler parlare di Venusiani e agenti segreti del cosmo e straordinarie civiltà aliene, alla fine commenta: "sono tutte stronzate!".
E tra l'altro lo fa spiegando che un conto è "vedere cose strane in cielo" e un conto è cominciare a raccontare storie di alieni che vivono e lavorano mescolati ai terrestri..... Nicholson non gli ribatte niente, perché non ha niente da ribattere. É quel "sono stronzate!" che è il commento che chiude il discorso...
Per me è evidente che si tratta di un modo del regista per prendere in giro l'ufologia o perlomeno certi aspetti dell'ufologia, quelli più mitologici, che un tempo favoleggiavano di inesistenti Venusiani (Venere, ormai si sa, è del tutto inabitabile), e che oggi li hanno sostituiti con popoli che si potrebbero rivelare altrettanto immaginari, come gli Anunnaki di Sitchin....